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Peace Song (May Peace Prevail on Earth)

Shawn Phillips
Lingua: Inglese


Shawn Phillips

Lista delle versioni e commenti


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(Shawn Phillips)
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(Rod McKuen)


[1986]

[Spoken] Throughout the endless reaches of the universe there are only two constants, chaos and life.
On one of the outermost limbs of the galaxy designated the Milky Way, there is a very small solar system with a G type star at it's center.
On the third planet from this star, due to a combination of chemicals raised to consciousness, there is a sentient species that has arrived at a moment of crucial decision.
Where acceptance and harmony ensure life, and greed and fear ensure death.
What most of them don't understand, is that the only difference it makes is to them.


May peace prevail on Earth
May peace be in our homes and countries
In these troubled times we live in
We will see the dark come light, Oh
May peace prevail on Earth tonight
In our lives

May our missions be accomplished
May our deeds be won with joy
And we will thank the guardian deities
Thank the guardian spirit force, Oh
May the ship of peace be on her course
Toward all shores

And the sages make their statements
And the statesmen have their say
But we will learn that wisdom comes
From mistakes we've made upon the way, Oh
May peace be here to stay
In our day

And we are gathered here in freedom
We are gathered here in might
To show our children the solutions
That come from peace and why it's right, Oh
May peace prevail on Earth tonight
In our lives

And the distant mountains beckon
And the skies will heed our cry
And space awaits the joy of mankind
As we ask the reasons why, Oh
Yet peace in not so high
It lies inside

Of every being there is vision
Each man and woman has a voice
If we can work together in harmony
We bring peace out from it's source, Oh
May the ship of peace be on her course
Toward all shores

For war is not the answer
It is not the strongest force
It's love that binds us all together
And guides the shape of history's course, Oh
Let all of us rejoice
And raise our voice

May peace prevail on Earth
May peace be in our homes and countries
In these troubled times we live in
We will see the dark come light, Oh
May peace prevail on Earth tonight
In our lives

inviata da Bartleby - 24/2/2011 - 08:34


Caro Bartleby la data è sbagliata. Per la precisione la canzone si trova nel raro CD "The Truth If It Kills" edito solo in Canadà nel 1994. Musicalmente non è delle migliori ma neppure delle peggiori.

Anni 70. Un texano molto sensibile e dall'indescrivibile voce. Al pari forse solo di Tim Buckley. Anche Alan Sorrenti in "Aria" tentò qualcosa del genere...Applicava alla sua voce tecniche di yoga. Le sue scelte musicali invece talvolta mi lasciavano perplesso. Seguivo la sua opera perchè aveva composto canzoni davvero uniche e memorabili, che amo tuttora e poi anche perchè aveva vissuto anni a Positano e quindi i giornali italiani lo conoscevano. Un personaggio davvero singolare nel panorama dell'epoca. Fu perfino il primo cantante protagonista del musical Jesus Christ Superstar. Mi fermo qui perchè mi rendo conto che stò parlando della preistoria.....

L'ho rincontrato ad Avesa (Verona) nel novembre del 1999 per un concerto in solitaria ancora bello ed emozionante, suonò tastiere e la sua strana chitarra a doppio manico costruita unendo una Gibson e una Fender, mi disse che tutto quello che aveva creato l'aveva fatto in un inalterato stato di gioia...

Flavio Poltronieri

Flavio Poltronieri - 5/4/2019 - 20:27


Ciao Flavio, hai ragione sulla data di pubblicazione dell'album. Però proprio sul sito dell'autore, nelle note all'album, trovo conferma che il brano fu da lui scritto a Los Angeles nel 1986.
In genere, se mi riesce possibile, cerco sempre di mettere la data di composizione e quella di prima pubblicazione... Nel 2011, comunque, non ero ancora molto rigoroso. Col tempo ho cercato di migliorare...

In quello stesso album c'è invece un altro pezzo, "Most Of Us Don't Understand At All", scritto proprio a Positano nel 1980!

Saluti

B.B. - 5/4/2019 - 22:42


Effettivamente lui era uno di quelli che confezionava dischi che erano raccolte di pezzi composti in epoche anche molto differenti tra loro (ed era molto minuzioso pure nello specificare brano per brano la data di composizione). Questo probabilmente era alla base di quelle perplessità di cui ti parlavo in precedenza, ma probabilmente erano talvolta gli arrangiamenti a non piacermi molto. Il periodo di Positano fu molto fertile e suppongo che molte cose non siano finite su disco (nonostante la corposa discografia), ecco, per esempio, il brano che mi hai citato è una di quelle gemme uscite su disco con molto ritardo, ricordo che a suo tempo lo tradussi anche...

Un artista di indubbio fascino comunque, Shawn Phillips, un testardo idealista con quella voce baritonale e il suo folk trascendente, fu a lungo considerato cittadino indesiderato in Inghilterra, uno che era in India assieme a Donovan e ai Beatles, che era nei cori di Stg. Pepper (Lovely Rita), che ha insegnato la 12 corde a Joni Mitchell, si è esibito al Festival di Wight e ha cantato anche in Lost Horizon di Burt Bacharach e mi fermo qui...

Flavio Poltronieri - 6/4/2019 - 16:12


Ciao Flavio, su Shawn Phillips' Fans Web Site ci sono molti testi dei suoi brani... Ti va se cerco di scovarci qualche CCG/AWS, che magari tu hai già anche tradotta? La prima che trovo è Theme from the March on Washington dall'album "Shawn" del 1965...

B.B. - 6/4/2019 - 17:22


... la seconda, 8500 Years, da "Collaboration", 1971...

Il sottotitolo della fan page è "The best kept secret in the music business"... e, aggiungerei, pure su queste pagine... un artista enorme che non è mai stato indagato a sufficienza.

B.B. - 6/4/2019 - 17:37


Beh, ne ho già trovate 5 o 6 solo nei dischi dei 60/70...

B.B. - 6/4/2019 - 17:45


Ancora una volta confermi che la tua mente è aperta ben oltre la media corrente, mi fa sempre molto piacere esserti di aiuto nelle "scoperte"....però la vedo dura andare a rintracciare foglietti dattiloscritti risalenti alla seconda metà degli anni 70 nel mio archivio ....bisognerebbe (e non sai quante volte l'ho pensato) che qualcuno di competente, per 8 ore al giorno, stipendiato bene, messo in regola e assicurato contro lo "stress da musicofilia" e la "demenza poetica", per almeno i prossimi dieci anni ordinasse, catalogasse, scannerizzasse, eccetera il cartaceo in digitale. Non è colpa nostra se siamo capitati sulla linea di confine tra le penne e l'online! Poi nella confusione delle lingue magari una pagina inizia in italiano, continua in bretone e finisce in turco. Per le traduzioni sarebbe più affidabile qualcun altro (non Venturi però, perchè credo che quello stia messo assai peggio di me!......)

Flavio Poltronieri - 6/4/2019 - 18:22




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