Il mio carillon è un minareto
E la mia sveglia è una campana
E la mia scuola ha una collana
Di fiori viola e di lillà
E giro con tre lingue in tasca
Per dire a tutti "libertà"
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut.
La mia domenica è una piazza
Piena di sole e di bambini
Per far fuggire i pensierini
Ognuno il suo gelato avrà
Il mio ha un sapore un po' speciale
Ha il gusto della libertà
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut.
Io sono solo una bambina
Ma nel mio cuore ho una speranza
Che tutti i ladri dell'infanzia
Per sempre fuggano da qua
E giro con tre lingue in tasca
Per dir: "Buongiorno" in libertà.
Fi Rihlati l mouthira (Nella mia gita avventurosa)
Fi 'awdati l kabira (Nella mia grande camera)
Bayroutou zawraki (Beirut la mia barca)
Bayroutou marfaï (Beirut il mio porto)
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut
E la mia sveglia è una campana
E la mia scuola ha una collana
Di fiori viola e di lillà
E giro con tre lingue in tasca
Per dire a tutti "libertà"
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut.
La mia domenica è una piazza
Piena di sole e di bambini
Per far fuggire i pensierini
Ognuno il suo gelato avrà
Il mio ha un sapore un po' speciale
Ha il gusto della libertà
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut.
Io sono solo una bambina
Ma nel mio cuore ho una speranza
Che tutti i ladri dell'infanzia
Per sempre fuggano da qua
E giro con tre lingue in tasca
Per dir: "Buongiorno" in libertà.
Fi Rihlati l mouthira (Nella mia gita avventurosa)
Fi 'awdati l kabira (Nella mia grande camera)
Bayroutou zawraki (Beirut la mia barca)
Bayroutou marfaï (Beirut il mio porto)
E va, il vento va,
La pace tingerà
Di sogni tutto il blu
Del cielo di Beirut
inviata da Bartleby - 13/1/2011 - 17:34
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In concorso alla 46ma edizione dello “Zecchino d'Oro”, Bologna dal 18 al 22 novembre 2003.
Testo originale di F. Aboudib
Testo italiano di F. Freyrie
Musica di I. Issahakian e M. Fadl