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Ninna nanna di la guerra

Rosa Balistreri
Lingua: Siciliano


Rosa Balistreri

Lista delle versioni e commenti


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(Canto del repertorio di Rosa Balistreri)

Musica e testo tradizionali. Rielaborazione di Rosa Balistreri e Otello Profazio. Le note al testo sono tratte dall’opuscolo allegato al cd di R.B., Vinni a cantari all’ariu scuvertu.

Grazie per la segnalazione alla redazione del blog Goyassel La Zucca.

Rielaborata poi dalla Balistreri e dal Profazio, anche la "Ninna nanna di la guerra", il cui titolo originale era proprio "Ninna nanna contru la guerra" è di Peppi Ganduscio.
(giorgio)

Ed alavò... sunnuzzu viniti
ca ju l’annacu(1) e vui l’addummisciti(2).

Ed alavò... figliuzzu ammannatu(3)
suliddi semu to’ patri è surdato.

Ed alavò... figliuzzu di Diu
ca tu nascisti e to’ patri murìu.

Murìu a la guerra ‘un ti potti vidìri
suliddi semu suliddi a patiri.


Bò bò bò… dormi figliu e fai la vò.
NOTE

(1) Ju l’annacu: io lo cullo

(2) Vui l’addummisciti: voi l’addormentate

(3) Ammannatu: il grano ammannato, scelto a mano chicco per chicco, era la parte migliore del raccolto destinata alla nuova semina.

11/3/2006 - 09:12




Lingua: Italiano

Traduzione italiana da www.rosabalistreri.it
NINNA NANNA DELLA GUERRA

Ed alavò… sunnuzzu venite
che io lo cullo e voi l’addormentate.

Ed alavò… figliuzzu ammannatu
soli siamo tuo padre è soldato.

Ed alavò… figliuzzu di Dio
tu nascevi e tuo padre moriva.

Morì in guerra e non poté vederti.
Soli siamo soli a patire.

Bò bò bò… dormi figlio e fai la vò.

inviata da Alessandro - 18/4/2010 - 14:52


credo che dica "...e fa la vo..." e non "ed alavo`"!
ha piu` senso! che vuol dire poi alavo`?

floart@libero.it - 8/1/2007 - 04:52


Il titolo corretto in siciliano è "Ninna nanna di la guerra"...

Alessandro - 18/4/2010 - 14:50


"Alavò", il riposo del neonato e, quindi, anche la "ninna nanna". Tant'è vero che "fare la vò" vuol dire "fare la nanna"...

Alessandro - 18/4/2010 - 15:03




Lingua: Siciliano

Il testo di cui è autore Giuseppe Ganduscio (1925-1963), poeta siciliano di Ribera.
Già Giorgio aveva segnalato l’esistenza di questa canzone ma come se fosse una canzone diversa da quella tradizionale riadattata dalla Balistreri e dal Profazio. Mi sembra però che il testo di questa “Ninna nanna contru la guerra” differisca soltanto per avere una strofa in più… Si tratta quindi certamente della stessa canzone ma, allora, o Ganduscio si rifece ad un brano della tradizione oppure, se la canzone è sua, non si tratta di una canzone tradizionale…
NINNA NANNA CONTRU LA GUERRA

Ninna nanna, ninna oh,
dormi figliu e fai la vo'.

Ed alavo' sunnuzzu viniti
ca iu l'annacu e vui l'addummiscitì,
ed alavo' figliuzzu ammannatu
suliddi semu, to' patri è surdatu.

Ninna nanna, ninna oh,
dormi figliu e fai la vò.

Ed alavo 'figliuzzu di Diu
ca tu' nascisti e to' patri murìu
murìu a la guerra, un ti potti vidiri,
suliddi semu, suliddi a patiri.

Ninna nanna, ninna oh,
dormi figliu e fai la vò.

Ed alavò figliuzzu ammannatu
quannu si' granni un ci iri surdatu,
ca pi surdatu un ti fazzu partiri,
megliu cu tia 'ngalera muriri.

Ninna nanna, ninna oh,
dormi figliu e fai la vò.

inviata da Bartleby - 23/5/2011 - 14:12


Per Bartleby,
non mai ho parlato di altra canzone, né di testo 'tradizionale' (non io). Ho solo detto che la paternità di questa ninna-nanna va attribuita a Peppi Ganduscio. Di tradizionale qui può esserci a la vo (o la bo) che significa, hai detto bene, fai la nanna che ricorre in quasi tutte le ninne-nanne siciliane tradizionali.
Non vi sono due canzoni ma in quella più nota e diffusa i termini più chiaramente antimilitaristici erano più mitigati e rarefatti..
La differenza consisteva appunto nel titolo, "Ninna nanna di la guerra" (o dâ guerra)" al posto del più esplicito "Ninna nanna contru 'a guerra" (contr'a guerra)" e nella eliminazione dell'ultima strofa. A ciò venivano addotte ragioni "virtuose" come quella che 'non era bello' che una madre dicesse al proprio pargolo di preferire da adulto la galera al servizio militare e alla guerra.. In realtà si è trattato di censura vera e propria.

giorgio - 24/5/2011 - 08:07


Giusto, Giorgio, è quello che volevo dire ma forse mi sono espresso male. Il testo originale è quello di Ganduscio, con tanto di terza strofa. Quindi il testo non è di una ninna nanna tradizionale ma fu scritto da Ganduscio probabilmente subito dopo la fine della guerra. Quella della Balistreri è quindi solo una versione più breve.
Era per dire che andrebbe invertito l'ordine, recuperando il titolo originale e attribuendo il brano a Ganduscio (che probabilmente ne scrisse pure la musica, che certo di musica sapeva, avendo egli partecipato ad alcuni Dischi del Sole) mentre si può accennare appena alla successiva versione della Balistreri in quanto non è diversa e anzi più corta.

Detto questo, propongo agli Admin, di rivedere la pagina.

Bartleby - 24/5/2011 - 11:23


Perfetto.. Ora è tutto più chiaro. Colgo l'occasione per ricordare che, oltre a questa "Ninna nanna contru 'a guerra", anche le seguenti canzoni già presenti nel sito: Carzari Vicaria, Nta la Vicaria, Guarda chi vita chi fa lu zappaturi, Matri c'aviti figghi a la Badia, Morsi cu morsi sono tutte del grande pacifista riberese.

giorgio - 25/5/2011 - 08:30


Come voi stessi avete detto nella apposita pagina, "Matri c'aviti figghi a la batia" non è opera del Ganduscio. Egli in realtà mise insieme integrandole, la versione raccolta dal Favara e altre versioni popolari tramandate oralmente.

Pirandello - 1/6/2017 - 04:16


Lo stesso dicasi per "Carzari Vicaria". Ganduscio lo rielaborò traendolo dalla storica raccolta del Favara.

Pirandello - 1/6/2017 - 04:20


Anche "Morsi cu Morsi" viene riferito da Nicolò La Perna nel sito "Cultura Siciliana", essere canto del carcere tradizionale. Anche in questo caso potrebbe trattarsi solo di una trascrizione del Ganduscio? A questo punto, senza nulla togliere all'opera meritoria del Ganduscio, prima di riferire certe cose sull'origine dei canti, bisogna assicurarsene capendo se si tratti di canto tradizionale solo trascritto o rielaborato dal Ganduscio o in realtà tradizionale! Questo vale per tutti ovviamente e non solo per il grande Ganduscio.

Pirandello - 2/6/2017 - 18:46


Interpretazione di Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona in Folkpolitik





Stefano Saletti: oud, bouzouki, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Jamal Ouassini: violino
Hakeem Jaleela: voce


"Rosa Balistreri rediscovered this lullaby and rearranged it together with Otello Profazio. It's the desperate song of a mother cradling her son after his father has died in battle: "We were alone, alone to suffer." A universal song.

"Rosa Balistreri riscoprì questa ninna nanna e ne curò la rielaborazione insieme a Otello Profazio. E' il canto disperato di una madre che culla suo figlio dopo che ha perso il padre in battaglia: "Siamo rimasti soli, soli a soffrire". Un canto universale."

Dq82 - 4/4/2021 - 10:52




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