Lingua   

The Last Resort

Eagles
Lingua: Inglese


Eagles

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

Smuggler's Blues
(Glenn Frey)
Long Road Out Of Eden
(Eagles)
Hole in the World
(Eagles)


[1976]
Album “Hotel California”
Scritta da Don Henley e Glenn Frey.

the-eagles-hotel-california


Una canzone sull’Homo Sapiens, unica specie del regno animale in grado di autodistruggersi distruggendo l’ambiente in cui vive.

Da un’intervista a Don Henley pubblicata sulla rivista “Rolling Stone” nel 1978:

"The Last Resort, on Hotel California, is still one of my favorite songs... That's because I care more about the environment than about writing songs about drugs or love affairs or excesses of any kind. The gist of the song was that when we find something good, we destroy it by our presence - by the very fact that man is the only animal on earth that is capable of destroying his environment. The environment is the reason I got into politics: to try to do something about what I saw as the complete destruction of most of the resources that we have left. We have mortgaged our future for gain and greed."

“The Last Resort, in Hotel California, rimane una delle mie canzoni preferite ... Questo perché mi interessa di più l'ambiente che scrivere canzoni sulla droga o storie d’amore o eccessi vari. Il succo della canzone è che quando [noi, esseri umani] troviamo qualcosa di buono, lo distruggiamo con la nostra presenza – e ciò perchè l'uomo è l'unico animale sulla terra che è capace di distruggere il proprio ambiente. L'ambiente è la ragione per cui mi sono messo in politica: per cercare di fare qualcosa per ciò che ho visto come la completa distruzione della maggior parte delle risorse che ci sono rimaste. Abbiamo ipotecato il nostro futuro per il guadagno e l'avidità.”

Sono passati più di 30 anni e parole come queste di Henley restano lettera morta…
She came from Providence, the one in Rhode Island
Where the old world shadows hang heavy in the air
She packed her hopes and dreams like a refugee
Just as her father came across the sea

She heard about a place, people were smilin'
They spoke about the red man's way, how they loved the land
And they came from everywhere to the Great Divide
Seeking a place to stand or a place to hide

Down in the crowded bars, out for a good time
Can't wait to tell you all what it's like up there
And they called it paradise, I don't know why
Somebody laid the mountains low while the town got high

Then the chilly winds blew down, across the desert
Through the canyons of the coast to the Malibu
Where the pretty people play, hungry for power
To light their neon way and give them things to do

Some rich men came and raped the land, nobody caught 'em
Put up a bunch of ugly boxes and Jesus, people bought 'em
And they called it paradise, the place to be
They watched the hazy sun sinking in the sea

You can leave it all behind and sail to Lahaina
Just like the missionaries did so many years ago
They even brought a neon sign 'Jesus is coming'
Brought the white man's burden down, brought the white man's reign

Who will provide the grand design, what is yours and what is mine?
'Cause there is no more new frontier, we have got to make it here
We satisfy our endless needs and justify our bloody deeds
In the name of destiny and in the name of God

And you can see them there on Sunday morning
Stand up and sing about what it's like up there
They called it paradise, I don't know why
You call some place paradise, kiss it goodbye

inviata da Bartleby - 9/12/2010 - 11:07



Lingua: Italiano

Tentativo di traduzione di Bartleby.
L’ULTIMA SPIAGGIA

Lei viene da Providence, nel Rhode Island
Dove le ombre del vecchio mondo incombono minacciose nell’aria
Aveva messo nel bagaglio le sue speranze e i suoi sogni come una profuga
Proprio come suo padre quando aveva attraversato il mare.

Sentì di un posto, la gente era felice
Parlavano di come vivevano i pellerossa, di come amavano la terra
E ne arrivavano da ogni dove fino allo spartiacque continentale
Cercando un posto dove vivere o dove nascondersi.

Nei bar pieni di gente che se la spassa
Non vedo l'ora di raccontarti tutto di com'è lassù
E lo chiamano paradiso, non so perché
Qualcuno ha spianato le montagne per tirare su la città.

Poi i venti gelidi hanno soffiato attraverso il deserto
Attraverso le gole sulla costa fino a Malibu
Dove sta proprio della bella gente, gente affamata di potere
Hanno acceso le loro insegne al neon e si son dati da fare.

E’ arrivata gente piena di soldi e ha devastato la terra, nessuno li ha fermati
Hanno fornito un mucchio di orrende casupole e Gesù, la gente gliel’ha comprati
E l’hanno chiamato paradiso, il posto dove stare
Sono stati a guardare il sole offuscato che moriva nel mare.

Puoi lasciare tutto e far rotta sulle Hawaii
proprio come i missionari tanti e tanti anni fa
Si portarono dietro persino un'insegna luminosa: "Gesù sta arrivando"
Tutto il peso dell’uomo bianco si è abbattuto
Hanno portato il regno dell'uomo bianco.

Chi provvederà al piano grandioso, che cos’è tuo e che cos’è mio?
Visto che non ci sono piu nuove frontiere, ci tocca farlo qui
Soddisfare i nostri bisogni infiniti e giustificare le nostre azioni sanguinarie
nel nome del destino e nel nome di Dio.

E puoi trovarli là ogni domenica mattina
Si alzano in piedi e cantano di come sia lassù
Loro lo chiamano paradiso, non so perché
Chiama un posto paradiso e digli pure addio.

inviata da Bartleby - 9/12/2010 - 12:26




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org