Εργένης είναι ο Θεός
γι' αυτό και κάνει θαύματα
για πάρτη του ο ουρανός
κι όλα τα ωραία πράγματα.
Αλλά εγώ ο πονηρός
δεν ζω χωρίς φουστάνι
και από Μεγαλέξανδρος
κατάντησα χαϊβάνι.
Εργένης είναι κι ο Χριστός
κορόιδο δεν επιάστηκε
ούτε που ντύθηκε γαμπρός
ούτε π' αρραβωνιάστηκε.
Αλλά εγώ ο πονηρός
δεν ζω χωρίς φουστάνι
και από Μεγαλέξανδρος
κατάντησα χαϊβάνι.
γι' αυτό και κάνει θαύματα
για πάρτη του ο ουρανός
κι όλα τα ωραία πράγματα.
Αλλά εγώ ο πονηρός
δεν ζω χωρίς φουστάνι
και από Μεγαλέξανδρος
κατάντησα χαϊβάνι.
Εργένης είναι κι ο Χριστός
κορόιδο δεν επιάστηκε
ούτε που ντύθηκε γαμπρός
ούτε π' αρραβωνιάστηκε.
Αλλά εγώ ο πονηρός
δεν ζω χωρίς φουστάνι
και από Μεγαλέξανδρος
κατάντησα χαϊβάνι.
inviata da Gian Piero Testa - 3/11/2010 - 22:39
Lingua: Italiano
La versione italiana integrale di Gian Piero Testa
SCAPOLO
Uno scapolo è Dio
anche per questo fa miracoli
a sua disposizione sono il cielo
e tutte le belle cose.
Ma io satanasso
non vivo senza sottane
e io che fui un Alessandro Magno
mi son ridotto a un animale.
Scapolo è anche Cristo
mai fu preso in giro
Mai si vestì da sposo
né mai si fidanzò.
Ma io satanasso
non vivo senza sottane
e io che fui un Alessandro Magno
mi son ridotto a un animale.
Uno scapolo è Dio
anche per questo fa miracoli
a sua disposizione sono il cielo
e tutte le belle cose.
Ma io satanasso
non vivo senza sottane
e io che fui un Alessandro Magno
mi son ridotto a un animale.
Scapolo è anche Cristo
mai fu preso in giro
Mai si vestì da sposo
né mai si fidanzò.
Ma io satanasso
non vivo senza sottane
e io che fui un Alessandro Magno
mi son ridotto a un animale.
inviata da Gian Piero Testa - 3/11/2010 - 23:43
Posso invece io pregarti di un favore, Gian Piero? Per cortesia, non accentare i nomi greci trascritti in lettere latine; o perlomeno fallo solo nei casi di reale possibilità di sbaglio (ad esempio, Mitsiàs). Inutile accentare Theodoràkis: a nessuno verrebbe mai in mente di pronunciare Theodòrakis o Theodorakìs (mi viene a mente un vecchio sketch di Enrico Montesano dove la "romantica donna inglese" che rispondeva alla Posta del Cuore, leggeva la lettera di una signora che scriva "da Milanò, o Mìlano", ma vabbè :-D). So che è una tua...abitudine inveterata, ma questo sito ha degli standard grafici rigorosi (li ho fissati tutti io, e conosci bene il mio squisito comportamento vessatorio e dittatoriale ghghgh :-PPP). Grazie!
Riccardo Venturi - 4/11/2010 - 00:07
×
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Μητροπάνος
Τα πικροσάββατα - 1984
Testo di Leftéris Papadòpoulos
Musica di Mikis Theodoràkis
Prima esecuzione di Dimitris Mitropànos
"I tristi sabati" - 1984
Questa allegra canzone di Mikis Theodorakis sopra un simpatico testo di Lefteris Papadopoulos ce ne spiega il perché. E, come chi viene dal gioco della zara, auguriamoci che anche Silvio, tristo, impari. Lo so che ben altri sono i problemi, lo so che ognuno vuole vivere come può, come diceva un'altra canzone: ma quando viene da ridere di qualcosa o di qualcuno, perché non ridere ? E se alla fine le risate, davvero, lo seppellissero ?
Quando sapevo il greco assai meno di adesso, ma già questa canzone mi piaceva, domandavo al mio vecchio amico barba Yannis che cosa mai dicessero le parole: ma lui mi rispondeva "vlasfimìa, vlasfimìa", bestemmia, bestemmia. E non volle mai svelarmelo.(gpt)