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Llacta simi

Waskar Amaru
Lingua: Quechua


Waskar Amaru

Lista delle versioni e commenti


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Runanchis (Nuestro pueblo)
(Waskar Amaru)
Chaski
(Waskar Amaru)
Runapac (Para el mundo)
(Waskar Amaru)


[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis – Nuestro pueblo
a. Criollos, blancos y mestizos
b. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac – para el mundo
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén de lágrimas (strumentale)



José Gabriel Condorcanqui, detto Túpac Amaru II (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
Nonostante la rivolta non ebbe successo, divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.
Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù) il 19 marzo 1738 con il nome di José Gabriel Condorcanqui. Aveva origini sia spagnole sia Inca e faceva parte della nobiltà peruviana. Discendeva, per linea materna, da Túpac Amaru, l'ultimo imperatore Inca giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
Rimase orfano di padre quando era ancora un bambino e si occuparono di lui due suoi zii. Grazie a questi, ricevette un'educazione gesuita alla scuola San Francisco de Borja, istituto fondato per i nativi con nobili origini. Nel 1760 si sposò con Micaela Bastidas Puyucahua di Abancay, nobildonna afro-peruviana con ascendenze indigene, da cui ebbe tre figli: Hipólito, Mariano e Fernando.
Uomo di ferrei principi morali, era indignato della situazione nella quale vivevano le popolazioni native e supplicò il governo spagnolo di migliorare le condizioni di vita nelle miniere, nelle fabbriche tessili e nei villaggi.
Passò dalle parole ai fatti e, ispirandosi al suo trisavolo Túpac Amaru, che resistette fino alla morte contro gli spagnoli a Vilcabamba, prese il suo nome ed organizzò una rivolta, la prima sollevazione anti-colonialista contro gli spagnoli dalla fine dell'Impero Inca.
L'insurrezione fu stroncata e Túpac Amaru II fu catturato. Venne condannato alla tortura e alla pena di morte per squartamento. Venne ucciso nel 1781 a Cusco nella Plaza de Armas dove anche Túpac Amaru I era stato decapitato. Inoltre venne ordinato lo sterminio della sua discendenza, fino alla quarta generazione.
Alla sua morte seguirono altre sollevazioni che vennero però tutte stroncate e i ribelli catturati. La maggior parte fu condannata a morte e una parte (circa 90 persone) vennero trasferite nelle carceri in Spagna dove morirono. Fu comunque solo l'inizio delle battaglie che portarono all'indipendenza del Perù. (it.wikipedia)
Wayqey sonqoykita kichariway
Wayqeykuna uyarikuwaychis
Jatun tatanchismanta rimasun
Kunan phunchay...

Tupac Amaru kakurqan
Ñoqanchis llactamanta
Peru-Nisqa llactamanta

Waranqa, Qanchis pachac, pusac chunka.
Iskayniyuc, watapi karqan-amachakuwarqanchis

Auki runakunamanta, Jamurqanku llactanchisman

Ama waqanaykipac
Ama qonqanaykipac

Jallp'ayki karqan - Suwachikunki
Wasiyki karqan - Ch'utichikunki
Kausayki karqan – Wañuchikunki

Yuyarikuy : Phuyupipis, suttipipis
Kasqanta
Willarikuy : Chiripipis, qonipipis
Nisqanta
Amachakuy : Phunchaypipis, tutapipis
Munasqanta

Tunqasukamanta jamurirqan
Surimantamanta tukuy llactamanta
Amachakamuc purirqan kusku
Llactaman - Qankunapac wayqey

Chayman, sut'ipi jamurikuy
Inti tatanchis yanapasunki
Makiyta jaywarisayki
Iskayna kasun
Amachakamusun
Llactanchista

inviata da Bartolomeo Pestalozzi - 24/8/2010 - 13:19



Lingua: Spagnolo

Traduzione spagnola da Pacoweb.
LA VOZ DEL PUEBLO

Hermano, ábreme tu corazón de cristal
Hermanos, escuchadme con atención
Hoy y a lo largo del día
hablaremos
de quien fue nuestro Padre
El gran Tupac Amaru
corazón de nuestro pueblo
y del Pueblo llamado Perú.

En el año 1780
él decidió defendernos
contra los enemigos
introducidos en nuestro país.

Para que no llores más
para que no olvides jamás:

era tu país, te lo han robado
era tu casa, te la han tomado
era tu vida, te la han arrebatado.

Evoca en el vendaval o en la tormenta
lo que fue
Repite en la calor o en el frío
lo que dijo
Defiende en la claridad o en la oscuridad
lo que amaba.

Vino de Tungasuka
y de Suriman y todos los otros
pueblos se unieron a él
para defenderse y alcanzar
el Cusco, para defenderte
a tí, hermano mío.

Por eso tu corazón sincero
júntalo al nuestro. El Sol nuestro padre
te ayudará y yo, te tenderé la mano.
Ya somos dos, defendamos
nuestro pueblo.

inviata da B - 24/8/2010 - 13:21


(inviata da B)artolomeo Pestalozzi, boia faus!

Bartolomeo Pestalozzi - 24/8/2010 - 13:22




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