La morte comincia così
gli occhi abbottati di sonno e di freddo
le gambe molli e i piedi pesanti
giù verso il treno e la pensilina
dentro la nebbia di prima mattina
La morte comincia così
la gola impastata di sigarette
il bavero alzato e le spalle strette
un cappuccino al caldo del bar
poi fuori di corsa dai forza ch’è tardi
Ma manca solo un anno e dopo me ne andrò
e me lo dicon tutti se no ci morirò
e quando verrà il giorno voglio vestirmi bene
avervi tutti intorno bere e parlare insieme
e prenderò le canne gli stivaloni e gli ami
e voglio andare al fiume dove ci son quei rami
E quel giorno il fiume sarà calmo e poi
gonfio e azzurro come non è mai
sceglierò una pietra liscia e bianca
dove preparare esca e lenza
scorderò tutti quanti i malanni e sarà come
andare indietro di vent’anni
aspetterò che poi qualcosa abbocchi
e avrò voglie di mirtilli e bacche
e per la prima volta mangerò di gusto
senza tutto quel fracasso e quel trambusto
via la giubba voglio stare al sole
fino a quando dietro al colle muore
e a sera mi raggiungerete al fiume
e sarà festa festa ancora festa eccome
mangeremo pesci cotti a brace
e canteremo quello che ci piace
e il vino non dovrà bastare mai
di ballare non ci stancheremo mai
e la festa non dovrà finire mai
e la festa non dovrà finire mai...
Ma la morte comincia così
quando si sogna già il paradiso
e nella nebbia ti nasce un sorriso
mentre cammini e sei troppo stanco
lei d’improvviso ti appare di fianco
La morte ti coglie così
fa la tua strada lì fino al capanno
tu che le parli come a un vecchio compagno
fa una battuta e ci ridi anche tu
strada e stazione non ci sono più
gli occhi abbottati di sonno e di freddo
le gambe molli e i piedi pesanti
giù verso il treno e la pensilina
dentro la nebbia di prima mattina
La morte comincia così
la gola impastata di sigarette
il bavero alzato e le spalle strette
un cappuccino al caldo del bar
poi fuori di corsa dai forza ch’è tardi
Ma manca solo un anno e dopo me ne andrò
e me lo dicon tutti se no ci morirò
e quando verrà il giorno voglio vestirmi bene
avervi tutti intorno bere e parlare insieme
e prenderò le canne gli stivaloni e gli ami
e voglio andare al fiume dove ci son quei rami
E quel giorno il fiume sarà calmo e poi
gonfio e azzurro come non è mai
sceglierò una pietra liscia e bianca
dove preparare esca e lenza
scorderò tutti quanti i malanni e sarà come
andare indietro di vent’anni
aspetterò che poi qualcosa abbocchi
e avrò voglie di mirtilli e bacche
e per la prima volta mangerò di gusto
senza tutto quel fracasso e quel trambusto
via la giubba voglio stare al sole
fino a quando dietro al colle muore
e a sera mi raggiungerete al fiume
e sarà festa festa ancora festa eccome
mangeremo pesci cotti a brace
e canteremo quello che ci piace
e il vino non dovrà bastare mai
di ballare non ci stancheremo mai
e la festa non dovrà finire mai
e la festa non dovrà finire mai...
Ma la morte comincia così
quando si sogna già il paradiso
e nella nebbia ti nasce un sorriso
mentre cammini e sei troppo stanco
lei d’improvviso ti appare di fianco
La morte ti coglie così
fa la tua strada lì fino al capanno
tu che le parli come a un vecchio compagno
fa una battuta e ci ridi anche tu
strada e stazione non ci sono più
inviata da The Lone Ranger - 5/8/2010 - 14:52
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Album “La luna e i falò”
Testo trovato qui