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Sei minuti all'alba

Enzo Jannacci
Lingua: Italiano (Lombardo Milanese)


Enzo Jannacci

Lista delle versioni e commenti


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(anonimo)
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(Enzo Jannacci)
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(Johnny Cash)


[1965]
Testo di Dario Fo ed Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannacci

A volte Enzo nei concerti introduceva questa canzone con le parole "Vorrei dedicare questa canzone a mio padre, è importante ricordare visto che oggi c'è chi oggi confonde la Repubblica di Salò con la Repubblica di San Marino".

Sei minuti all'alba è il titolo del terzo album in studio di Enzo Jannacci.

La title track è dedicata al padre del cantautore, che durante la Seconda guerra mondiale combatté come partigiano e si distinse nella difesa della sede dell'Aviazione in piazza Novelli a Milano.
Il disco contiene inoltre una versione della celebre Faceva il palo, scritta dal cabarettista milanese Walter Valdi (a cui Jannacci cambia la musica).
La canzone L'è tri dì (brano tradizionale milanese) era stata già incisa l'anno precedente dal gruppo dei Gufi, con il titolo L'è tri di ch'el piov el fioca; la versione di Jannacci ne ricalca l'arrangiamento.
Arrangiamenti di Enzo Jannacci, tranne Faceva il Palo e Ho soffrito, arrangiate dal maestro Giulio Libano, e L'appassionata, arrangiata da Alberto Baldan.

it.wikipedia


Interpretata nel 2022 anche da Francesco Guccini nel suo album di conver "Canzoni da intorto".
Sei minuti all'alba
el gh'è gnanca ciar,
sei minuti all'alba,
il prete è pronto già.
L'è giamò mes'ura
ch'el va drè a parlà:
«Gliel'ho detto, padre, debun
mi hu giamò pregà».

Nella cella accanto
canten na cansun:
«Sì, ma non è il momento,
un pu' d'educasiun!».
Mi anca piangiarìa,
il groppo è pronto già;
piangere, d'accordo, e perché:
mi han da fucilà.

Vott setember sunt scapà,
hu finì de fa el suldà,
al paes mi sunt turnà,
disertore m'han ciamà.
De sul treno caregà,
n'altra volta sunt scapà,
in montagna sono andato, ma l'altr'er
cui ribelli m'han ciapà.

Entra un ufficiale,
mi offre da fumar:
«Grazie, ma non fumo
prima di mangiar».
Fa la faccia offesa,
mi tocca di accettar,
le manette ai polsi son già,
quei lì van a drè a cantà.

E strascino i piedi
e mi sento mal;
sei minuti all'alba,
Dio, cume l'è ciar.
Tocca farsi forza,
ci vuole un bel final,
dai, allunga il passo, perché
ci vuole dignità.

Vott setember sunt scapà,
hu finì de fa el suldà,
al paes mi sunt turnà,
disertore m'han ciamà.
De sul treno caregà,
n'altra volta sunt scapà,
in montagna sono andato, ma l'altr'er
cui ribelli m'han ciapà.



Lingua: Italiano

Versione italiana:
SEI MINUTI ALL'ALBA

Sei minuti all'alba
e non è ancora chiaro,
sei minuti all'alba
Il prete è pronto già.
È già mezz'ora
che sta parlando.
«Gliel'ho detto, padre, davvero,
ho già pregato».

Nella cella accanto
cantano una canzone.
«Sì, ma non è il momento
un po' d'educazione!»
Io addirittura piangerei
il groppo è pronto già;
piangere d'accordo, e perché?
Mi devono fucilare.

L'otto settembre sono scappato
ho smesso di fare il soldato,
son tornato al paese
mi han chiamato disertore.
Caricato su di un treno
son scappato un'altra volta;
in montagna sono andato, ma l'altro ieri
m'hanno preso coi partigiani.

Entra un ufficiale
mi offre da fumare:
«Grazie, ma non fumo
prima di mangiar».
Fa la faccia offesa,
mi tocca di accettar,
le manette sono già ai polsi,
e quelli continuano a cantare.

E trascino i piedi
e mi sento male;
sei minuti all'alba,
Dio com'è chiaro!
Tocca farsi forza
ci vuole un bel finale;
dai allunga il passo, perché
ci vuole dignità.

L'otto settembre sono scappato
ho smesso di fare il soldato,
son tornato al paese
mi han chiamato disertore.
Caricato su di un treno
son scappato un'altra volta;
in montagna sono andato, ma l'altro ieri
m'hanno preso coi partigiani.

13/11/2004 - 18:12




Lingua: Italiano

Questa invece è la versione italiana (traduzione a cura di Enzo Jannacci e di Giuliana Orefice, moglie dello stesso Jannacci) contenuta nel booklet dell'album "Milano 3.6.2005":
SEI MINUTI ALL'ALBA

Sei minuti all'alba
e non è neanche chiaro
sei minuti all'alba
e il prete è pronto già
è di già mezz'ora
che continua a parlare
"gliel'ho detto, padre, davvero
io ho di già pregato".

Nella cella accanto
cantano una canzone
"sì ma non è il momento
un po' di educazione"
Io anche piangerei...
il groppo è pronto già
piangere, d'accordo, e perchè
mi devono fucilar.

Otto settembre sono scappato
ho finito di fare il soldato
al paese io sono tornato
disertore mi hanno chiamato
e sul treno caricato
un'altra volta sono scappato
in montagna sono andato, ma l'altro ieri
con i ribelli mi hanno preso.

Entra un ufficiale
mi offre da fumare
"grazie ma non fumo
prima di mangiare"
fa la faccia offesa
mi tocca di accettare
le manette ai polsi
son già
e quelli lì continuano a cantare.

E strascino i piedi
e mi sento male
sei minuti all'alba
Dio!
come è già chiaro
bisogna farsi forza
ci vuole un bel finale
dai, allunga il passo, perchè
ci vuole dignità.

Otto settembre sono scappato
ho finito di fare il soldato
al paese io sono tornato
disertore mi hanno chiamato
e sul treno caricato
un'altra volta sono scappato
in montagna sono andato, ma l'altro ieri
con i ribelli mi hanno preso.

inviata da Alberta Beccaro - 10/1/2008 - 02:54




Lingua: Siciliano

Traduzzioni siciliana / Sicilian translation / Traduction sicilienne / Sisiliankielinen käännös:
Riccardo Gullotta

SEI MINUTI ALL’ARBURATA

Sei minuti all’arburata,
un je mancu chiaru
sei minuti all’arburata,
u parrinu je già prontu
Avi menz’ura
ca parra e parra
“Ci u dissi: parri’,ppi daveru,
già prijai”.

Nta cilletta muru cu muru
cantanu na canzuna.
“U capii, ma un je cosa
na nticchia di crianza”!
Mi vinissi nzin’ i chianciri
u gruppu je paratu;
Chianciri , cummegnu, e picchì :
m’ann’a scupittiari

L’ ottu i sittemmiru mi nni fuji
ci livai manu a fari u surdatu,
turnai ô paisi
mi ‘mpiccicaru disirturi
Mi nsirragghiaru ncap’u trenu
e mi nni fuji arrè
nte muntagni acchianai, ma avantirazzu
mi ncagghiaru cchî Partiggiani

Trasi n’officiali
e m’ammita a fumari
“ Grazzi, ma un fumu
prima i mangiari”.
Ci parsi affisa,
strittu e maluparatu aju a favuriri
i pusi su già alligamati cchî muffula
e chiḍḍi cantanu e cantanu

I pedi a strascicuni
e mi sentu mali;
sei minuti all’arburata
Signuri cchi chiaria !
Ci voli cori
ci voli na bona fini
avà, jitta lu passu picchì
ci voli dignitati

L’ ottu i sittemmiru mi nni fuji
ci livai manu a fari u surdatu,
turnai ô paisi
mi ‘mpiccicaru disirturi
Mi nsirragghiaru ncap’u trenu
e mi nni fuji arrè
mi nni ji ‘n muntagna, ma avantirazzu
mi ncagghiaru cchî Partiggiani

inviata da Riccardo Gullotta - 20/9/2021 - 23:52


Questo brano (originariamente contenuto nel LP omonimo del 1966, pubblicato su etichetta Jolly e ristampato nel 1971 su etichetta Joker) non è, che io sappia, reperibile su supporto CD nella sua versione originale anni Sessanta.

In compenso Jannacci (che negli ultimi anni non manca mai di eseguirlo dal vivo, con un pathos straordinario) lo ha ricantato - e fatto riarrangiare ex novo dal figlio Paolo - nell'album "Milano 3.6.2005" (Ala Bianca, 2005), tutto dedicato alla rivisitazione in chiave lievemente jazzata di molti fra i suoi capolavori in dialetto milanese:

La medesima versione ammodernata, già contenuta in "Milano 3.6.2005", si ritrova nel doppio CD antologico "The Best" (Ala Bianca, 2006)

Alberta Beccaro - 7/1/2008 - 22:49


Eccola, a partire dal minuto 32'30'' della prima parte di questo lungo video diviso in due parti, relativo al concerto di presentazione dell'album "Milano 3.6.2005" (disco pubblicato da Ala Bianca e contenente 16 rivisitazioni,in chiave più o meno jazzata, di classici jannacciani in dialetto milanese); il concerto si tenne il 22 ottobre 2004 nella Sala A dell'Auditorium RAI di via Asiago:

http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica

La scaletta dell'intero concerto:

Prima parte
00’01’’ Intervista e presentazioni
08’22’’ Ohè! Sun chì
15’53’’ El me indiriss
23’00’’ Chissà se è vero
28’40’’ Per un basin
32’30’’ Sei minuti all’alba
39’45’’ Andava a Rogoredo
43’00’’ T’ho cumpràa i calsett de seda
49’45’’ Ma mi


Seconda parte
00’01’’ Intervista (II^ parte)
09’40’’ Veronica
12’30’’ L’era tardi
19’30’’ La Balilla
25’30’’ M’han ciamàa
32’40’’ Ti te se no
42’10’’ Sensa de ti
48’30’’ El purtava i scarp del tennis

Alberta Beccaro - 9/1/2008 - 03:56


Forse si potrebbe inserire questa bellissima canzone anche nel percorso sulla pena di morte, in fondo ricorda (cita?) i 25 Minutes to Go di Johnny Cash

Lorenzo Caccianiga - 14/4/2014 - 17:35


Interpretata da Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones
Le stagioni di Anna Frank (2014)





29/10/2022 - 21:56




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