Questa canzone a mio avviso può essere ben inserita nel percorso delle violenze sull'infanzia, poi decidete voi se è adatta o meno.
Bughi è sveglia di già,
ha pianto tutta la notte e nessuno lo sa
e poi nessuno la vuole ascoltare
hanno tutti qualcosa, qualcos'altro da fare.
E Bughi piange per lui
che doveva capire il timore che ha.
Ha riso forte della sua inesperienza
e che poi a tutti i costi l'ha voluta far sua.
Bughi, se vuoi ne parliamo con calma,
ma l'hai guardato e l'odiavi di già...
Bughi è sveglia di già,
rimpiange un bel sogno, sputa sulla realtà.
Bughi sbatte la porta, s'incazza e va via,
non sa dove né quando e se ritornerà.
E tra i rumori della città,
sentiremo sua madre che la chiamerà:
Bughi
Bughi, ma dove vai?
Bughi
Bughi, ma dove vai? Ma dove vai?
Bughi è sveglia di già,
da oggi è una donna e nessuno lo sa.
ha pianto tutta la notte e nessuno lo sa
e poi nessuno la vuole ascoltare
hanno tutti qualcosa, qualcos'altro da fare.
E Bughi piange per lui
che doveva capire il timore che ha.
Ha riso forte della sua inesperienza
e che poi a tutti i costi l'ha voluta far sua.
Bughi, se vuoi ne parliamo con calma,
ma l'hai guardato e l'odiavi di già...
Bughi è sveglia di già,
rimpiange un bel sogno, sputa sulla realtà.
Bughi sbatte la porta, s'incazza e va via,
non sa dove né quando e se ritornerà.
E tra i rumori della città,
sentiremo sua madre che la chiamerà:
Bughi
Bughi, ma dove vai?
Bughi
Bughi, ma dove vai? Ma dove vai?
Bughi è sveglia di già,
da oggi è una donna e nessuno lo sa.
inviata da Luca 'The River' - 22/6/2010 - 00:05
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