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Sacco e Vanzetti

anonimo
Lingua: Italiano


Lista delle versioni e commenti


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L'aggettivo Mitico
(Francesco De Gregori)
Bread and Roses
(Arturo Giovannitti)
Lamento per la morte di Pasolini
(Giovanna Marini)


[ca. 1930]
Da "La musica dell'Altra Italia"
Da una registrazione di Cesare Bermani, Novara, 1963, inf. Camilla Malandra, mondina.
In seguito adattata da E. Sposito e Luciano Della Mea.
Sulla stessa aria di Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio



Incisioni:

- Canti anarchici 3 EP (Giovanna Daffini)
- Canzoniere internazionale: Gli anarchici
- Giovanna Daffini: Amore mio non piangere
- Avanti popolo: Due, tre, molti Vietnam CD (Giovanna Daffini)

Interpretata anche da Francesco de Gregori e Giovanna Marini nell'album "Il fischio del vapore" (2003)

Il ventitrè agosto a Boston in America
Sacco e Vanzetti sopra la sedia elettrica
e con un colpo di elettricità
all'altro mondo li vollero mandar.

Circa le undici e mezzo, giudici e la gran Corte
entran poi tutti quanti nella cella della morte:
«Sacco e Vanzetti, state a sentir,
dite se avete qualcosa da raccontar».

Sacco e Vanzetti, tranquilli e sereni:
«Noi siamo innocenti aprite le galere».
E lor risposero : «Non c'è pietà
voi alla morte dovete andar».

Entra poi nella cella il bravo confessore,
domanda a tutti e due la santa religione.
Sacco e Vanzetti con grande espressione:
«Noi moriremo senza religion».

E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza,
ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza:
«Siano essi di qualunque nazion,
noi li uccidiamo con gran ragion».

«Addio moglie e figlio a te sorella cara.
E noi per tutti e due c'è pronta già la bara.
Addio amici, in cuor la fè,
viva l'Italia e abbasso il re!

Addio amici, in cuor la fè,
viva l'Italia e abbasso il re!»

inviata da Riccardo Venturi - 6/1/2006 - 12:24


“Figlio, devi ricordare
Non logorarti ma scendi di un gradino ad aiutare i deboli che ti sono accanto
I più deboli che gridano aiuto, i perseguitati e le vittime
Loro sono i tuoi amici, amici tuoi e miei
Loro sono i compagni che lottano, sì, ed ogni tanto cadono
Proprio come tuo padre, come tuo padre e Bartolo sono caduti
Hanno lottato e sono caduti, ieri, per conquistare la felicità, la libertà per tutti
Nella lotta per la vita troverai, troverai ancora più amore
E nella lotta sarai anche amato”

Dalla lettera di Nicola Sacco al figlio

(trovata come citazione di chiusura al cofanetto “Franti – Non Classificato 1978 1987 1999")

Alessandro - 15/8/2006 - 23:29



Lingua: Italiano

Rivisitazione della canzone su musica originale di Giuseppe Mereu

Testo di anonimo [ca. 1930] rivisitato da Salvo Lo Galbo e musicato da Giuseppe Mereu (in arte Doc Pippus).
Cantato da Doc Pippus.


L'originale proviene da una registrazione di Cesare Bermani, Novara, 1963, inf. Camilla Malandra, mondina (in seguito adattato da E. Sposito e Luciano Della Mea).
IL 23 AGOSTO
(Ballata per Sacco e Vanzetti)

il ventitré di agosto
a Boston, in America,
Sacco e Vanzetti
vanno sopra la sedia elettrica.
e con una scarica
di elettricità
l'amara America
la morte gli dà.

Circa alle undici e mezza,
i giudici e la corte
entrano tutti dentro
la cella della morte.
«Sacco e Vanzetti,
se avete da
dire qualcosa,
vi diam facoltà.»

In nero si fa avanti
il padre confessore;
domanda a tutti e due
la santa religione.
Sacco e Vanzetti
con sprezzo restio:
«noi moriremo
senza nessun dio!»

Quanta la folla in strada
per la loro innocenza!
ma il magistrato Thayer
ha emesso la sentenza:
«dovunque essi
sian nati, qui
ci moriranno!
è deciso così.»

Quanta la folla in strada
per la loro innocenza!
ma il presidente Fuller
non ha alcuna clemenza.
«addio, compagni!
e, Rosa, a te!
Viva l'Italia
e abbasso il re!»

inviata da Giuseppe Di Modugno - 19/9/2022 - 21:56




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