09A
20 (RINO) AH! QUANT'E' BELLA L'U.S.A. 94
Son soldato in Vietnam per l'America
per l'America di Jhon e di Holliwood
mi hanno detto di partire per l'America
io ho fatto le valigie e pensavo a te
dolce America di Mary io pensavo a te
==>Ballate e fiori sopra le teste
==>monti di carta di cioccolato
==>fiumi di latte sano e scremato
==>scendono pieni sul mondo di pace
Son partito dal Vietnam per l'America
con l'aereo superjet delle undici
ma mi hanno dirottato in Cambogia
il fucile io avevo ho sparato
ma l'America di Mary io non la vedrò
==>Ballate e fiori ...ecc.ecc..
AH! Quanto e bella l'America
ballate e fiori sopra le teste
monti di carta e cioccolato
fiumi di latte sano e scremato
un dollaro vale settantotto piastre
ma io non ce l'ho no non ce l'ho
AH!
20 (RINO) AH! QUANT'E' BELLA L'U.S.A. 94
Son soldato in Vietnam per l'America
per l'America di Jhon e di Holliwood
mi hanno detto di partire per l'America
io ho fatto le valigie e pensavo a te
dolce America di Mary io pensavo a te
==>Ballate e fiori sopra le teste
==>monti di carta di cioccolato
==>fiumi di latte sano e scremato
==>scendono pieni sul mondo di pace
Son partito dal Vietnam per l'America
con l'aereo superjet delle undici
ma mi hanno dirottato in Cambogia
il fucile io avevo ho sparato
ma l'America di Mary io non la vedrò
==>Ballate e fiori ...ecc.ecc..
AH! Quanto e bella l'America
ballate e fiori sopra le teste
monti di carta e cioccolato
fiumi di latte sano e scremato
un dollaro vale settantotto piastre
ma io non ce l'ho no non ce l'ho
AH!
inviata da Adriana e Riccardo - 14/12/2005 - 22:01
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Canzone inedita
Riportiamo l'introduzione di Massimo Cotto al testo:
"Le canzoni contro la guerra sono presenti anche nel secondo quaderno, seppur in quantità minore. Qui (composione numero 20) si parla del conflitto in Vietnam, visto con gli occhi di un soldato. La contrapposizione è fra l'America sognata e luminosa di JFK e del grande cinema di Marilyn Monroe ("son soldato in Vietnam per l'America/per l'America di John e di Hollywood...dolce America di Mary io pensavo a te") e dall'altro lato l'America che invade e spara ("mi hanno dirottato in Cambogia/il fucile io avevo ho sparato"). Lo stesso approccio è visibile in un brano del medesimo periodo, "La bor$a della guerra", come mostra l'ultima, efficacissima strofa: "E presto vedremo sul nostro mercato/un biofucile che fa il bucato/e compreremo il modello più grosso/di quel fucile che lava più rosso."
Per l'occasione abbiamo preparato, nel ricopiare il testo autografo di Rino Gaetano riprodotto nel volume di Massimo Cotto, una vera e propria "edizione diplomatica" (RV), che riproduce cioè integralmente il testo così come è scritto (comprese le grafie "personali").