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Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης

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Epivátis

Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη, 1981 (Minos)
Άλλες ερμηνείες: Μαργαρίτα Ζορμπαλά, 1981 (Lyra)

Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Maria Farandouri, 1981 (Minos)
Altre interpretazioni: Margarita Zorbalà, 1981 (Lyra)


Canzone del periodo (1974 - 1986) dell' "esilio in patria" di Mikis Theodorakis, quando, ritornato dopo la Dittatura, sente che il suo Paese gli sta diventando estraneo, sia perché, pur senza i carri armati, gli sembra che il potere riesca a perpetuare con altri mezzi la sua intrinseca tirannia, sia perché anche il popolo sta diventando folla, moltitudine informe e distratta. Kostas Tripolitis (Atene, 1953 - ), dopo studi psicologici e filologici, ha scritto canzoni per molti importanti musicisti, come Theodorakis, Hatzinasios, Mikroutsikos, Moutsis, Vardìs ecc. che sono state interpretate dai più ragguardevoli interpreti, come la Farandouri, la Bellou, la Alexiou, la Mosxolioù, Dalaras e Papakostandinos. E' anche scrittore e giornalista e autore per la radiotelevisione. Nel medesimo anno 1981 Theodorakis fece uscire due versioni di "Epivatis" con interpreti e orchestrazioni differenti. (gpt)

Επιβάτης στην εξουσία αυτού του κράτους
που τα κάγκελά του χτίζει
υπογράφοντας θανάτους.
Επιβάτης στην υστερία αυτού του τόπου
που τα κόκαλα τσακίζει
και τα όνειρα του ανθρώπου.

Έβγαλα εισιτήριο
στο γήπεδο και στο νοσοκομείο
έβγαλα εισιτήριο στο κρατητήριο.
Έβγαλα εισιτήριο
σαν επιβάτης...
στη χώρα αυτή που τρώει τα παιδιά της.

Επιβάτης στην υποψία αυτή του πλήθους
που ζωές υποστηρίζει
ανατρέποντας τους μύθους.
Επιβάτης στη γεωγραφία αυτού του τόπου
που νεκρούς υπερασπίζει
στις φωτιές της λεωφόρου.

inviata da Gian Piero Testa - 9/5/2010 - 10:30



Lingua: Italiano


Versione italiana di Gian Piero Testa
PASSEGGERO

Passeggero in balìa di questo stato
che erige le sue inferriate
firmando pene di morte.
Passeggero nell'isteria di questo luogo
che frantuma le ossa
e i sogni dell'uomo.

Ho preso un biglietto
per lo stadio e per l'ospedale
ho preso un biglietto per la guardina.
Ho preso un biglietto
come passeggero...
in questo paese che divora i suoi figli.

Passeggero tra questa incredula folla
che si sostiene in vita
abbattendo miti.
Passeggero nella geografia di questo luogo
che fa scudo a esseri morti
tra i fuochi del viale.

inviata da Gian Piero Testa - 9/5/2010 - 14:17




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