Se dovessi rivedere per un'ora quelle scene di dolore
quelle ingiuste quelle forti che si tingono di rabbia e di sudore
ti direi che non è mia questa filosofia che è sposa del terrore
ma oggi comunque, sopravviverò
Se potessi cancellare dalla storia quelle facce di stupore
quegli sguardi come il ghiaccio nella piazza dove si spegneva il sole
gli animali più feroci nello scontro fermi come a confermare del momento
l'assoluta gravità
Se sapessi disegnare questo sdegno potrei forse riposare
cancellando certe angosce in un rifugio come un nido surreale
nei miei quadri quelle voci e le sirene ora son persi in fondo al mare
e forse anche per questo io sopravviverò
Alle frasi comode e troppo ascoltate, alle scuse digerite con la voglia di lasciarsi andare e vorrei vomitare sulle storie di Limonda perché questo non è il Cile
Sopravvivo allo sconcerto mentre parla quell'esperto, di violenza e non capisco, cosa centri l'intelletto col rispetto per la vita, spengo allora e non aspetto partirò non so ancora bene quando di sicuro me ne andrò
quelle ingiuste quelle forti che si tingono di rabbia e di sudore
ti direi che non è mia questa filosofia che è sposa del terrore
ma oggi comunque, sopravviverò
Se potessi cancellare dalla storia quelle facce di stupore
quegli sguardi come il ghiaccio nella piazza dove si spegneva il sole
gli animali più feroci nello scontro fermi come a confermare del momento
l'assoluta gravità
Se sapessi disegnare questo sdegno potrei forse riposare
cancellando certe angosce in un rifugio come un nido surreale
nei miei quadri quelle voci e le sirene ora son persi in fondo al mare
e forse anche per questo io sopravviverò
Alle frasi comode e troppo ascoltate, alle scuse digerite con la voglia di lasciarsi andare e vorrei vomitare sulle storie di Limonda perché questo non è il Cile
Sopravvivo allo sconcerto mentre parla quell'esperto, di violenza e non capisco, cosa centri l'intelletto col rispetto per la vita, spengo allora e non aspetto partirò non so ancora bene quando di sicuro me ne andrò
inviata da adriana - 14/7/2005 - 08:27
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È un racconto lucido sui fatti avvenuti a Genova. Cercando di evadere da certa retorica,senza slogan, ma tenendo presente il dolore e lo shock che può accompagnare un evento del genere.
Sopravviverò è un canto sussurrato che arriva comunque al cuore di chi ascolta(almeno secondo me!!!).
Rappresenta per noi il dissociarsi da certi metodi repressivi,dalla violenza che prescinde ogni cosa. L'aspetto musicale è basato su un arrangiamento abbastanza discreto,mai eccessivo che scivola via sulle parole di Francesco, ritmo lento e compassato in salsa reggae,con il basso a fare da cantilena/nenja al resto.