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Resolution der Kommunarden

Bertolt Brecht
Lingua: Tedesco


Bertolt Brecht

Lista delle versioni e commenti


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Sur la Commune
(Serge Utgé-Royo)
Das Lied vom Klassenfeind
(Bertolt Brecht)
Abbiamo scherzato
(Gianfranco Manfredi)


[1934]
Poesia di / A poem by / Poème de Bertolt Brecht / Bertolt Brechtin runo
Da / From / Tiré de: Svendborger Gedichte [1926-1939]
Svendborger Gedichtesta [1926-1939]
Musica / Music / Musique / Sävel: Hanns Eisler

reskommu.


La poesia brechtiana sulla Comune di Parigi appartiene alle Svendborger Gedichte (Poesie di Svendborg). Le poesie furono parzialmente scritte durante l’esilio di Brecht in Danimarca, nella località di Svendborg, in Fionia; qui Brecht ospitò anche Hanns Eisler, che ne musicò parecchie (questa compresa). In realtà la formazione delle Svendborger Gedichte è assai complessa e variegata; la raccolta definitiva con questo titolo (1939), risistemata e suddivisa in sei sezioni, comprende poesie scritte tra il 1926 e il 1939 stesso. La Resolution appartiene alla II sezione, intitolata In finsteren Zeiten (sezione che, naturalmente, comprende anche An die Nachgeborenen.

Scritta nel 1934, la Resolution appartiene alle poesie scritte realmente da Brecht durante l’esilio danese; l’armonizzazione da parte di Hanns Eisler deve essere pressoché contemporanea. Il titolo originale era semplicemente Resolution, con il quale apparve fino al 1951; un titolo alternativo assai diffuso, derivato dall’espressione con cui si aprono tutte le strofe, è In Erwägung (“Considerato che”, “Dato che”). In realtà, la poesia apparve stampata per la prima volta nel 1937 a Madrid, pubblicata da Ernst Busch. Nel 1949 la inserì nella sua pièce teatrale Die Tage der Kommune (“I giorni della Comune”); fu soltanto nel 1951, come accennato, che Brecht modificò il titolo in Resolution der Kommunarden per la sua raccolta Hundert Gedichte.

La versione musicata è stata, si può dire, interpretata da tutti. E senz’altro il più celebre componimento in lingua tedesca sulla Comune di Parigi, e comunque tra i più celebri in ogni lingua (tanto da aver ricevuto versioni in altre lingue). Così per fare alcuni esempi (limitati alla versione originale tedesca), ecco la versione di Oktoberklub:



Questa, invece, la versione della band Freygang (2004):



Qui sotto la delicata versione del Revolte Ensemble:



E, in ultimo, la versione assolutamente "classica" e fedele della band Heiter bis Wolkig ("da sereno a nuvoloso"), dall'album Verbotene Früchte ("Frutti proibiti"):



Per concludere, una nota su questa pagina. Si tratta anche qui di una pagina molto “antica” di questo sito, risalente in origine al giugno del 2005. In origine, addirittura, era stata costruita a partire dalla versione italiana di Paolo Pietrangeli, e soltanto in un secondo momento tale errore era stato corretto su segnalazione di un utente. Purtroppo, ancora molte pagine tra le più vecchie di questo sito si trovano in uno stato piuttosto miserevole e colme di inesattezze, sviste e confusione testuale. Piano piano stiamo cercando di rimediare. [RV, 25-6-2024].
In Erwägung unsrer Schwäche machtet
Ihr Gesetze, die uns knechten solln.
Die Gesetze seien künftig nicht beachtet
In Erwägung, daß wir nicht mehr Knecht sein wolln.

In Erwägung, daß ihr uns dann eben
mit Gewehren und Kanonen droht
haben wir beschlossen,
nunmehr schlechtes Leben
mehr zu fürchten als den Tod.

In Erwägung, daß wir hungrig bleiben
wenn wir dulden, daß ihr uns bestehlt
wollen wir mal feststell'n,
daß nur Fensterscheiben
uns vom Brote trennen, das uns fehlt.

In Erwägung, daß ihr uns dann eben
mit Gewehren und Kanonen droht
haben wir beschlossen,
nunmehr schlechtes Leben
mehr zu fürchten als den Tod.

In Erwägung, daß da Häuser stehen
während ihr uns ohne Bleibe laßt
haben wir beschlossen, jetzt dort einzuziehen
weil es uns in uns'ren Löchern nicht mehr paßt.

In Erwägung, daß ihr uns dann eben
mit Gewehren und Kanonen droht
haben wir beschlossen,
nunmehr schlechtes Leben
mehr zu fürchten als den Tod.

In Erwägung, es gibt zuviel Kohlen
während es uns ohne Kohlen friert
haben wir beschlossen, sie uns jetzt zu holen
in Erwägung, daß es uns dann warm sein wird.

In Erwägung, daß ihr uns dann eben
mit Gewehren und Kanonen droht
haben wir beschlossen,
nunmehr schlechtes Leben
mehr zu fürchten als den Tod.

In Erwägung, es will euch nicht glücken
uns zu schaffen einen guten Lohn
übernehmen wir jetzt selber die Fabriken
in Erwägung, ohne euch reicht's für uns schon.

In Erwägung, daß ihr uns dann eben
mit Gewehren und Kanonen droht
haben wir beschlossen,
nunmehr schlechtes Leben
mehr zu fürchten als den Tod.

In Erwägung, daß wir der Regierung
was sie immer auch verspricht, nicht trau'n
haben wir beschlossen, unter eig'ner Führung
uns ein gutes Leben aufzubau'n .

In Erwägung: ihr hört auf Kanonen -
and're Sprachen könnt ihr nicht versteh'n
müssen wir dann eben, ja das wird sich lohnen
die Kanonen auf euch dreh'n.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2005 - 07:41




Lingua: Italiano

Italienische Version / Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Franco Fortini e Ruth Leiser (1961)
Musica / Music / Musique / Sävel: Paolo Pietrangeli (1968)
Dischi Del Sole LR 45/11: “Mio caro padrone / Contessa”



"La canzone fa parte del dramma " I giorni della Comune" di Bertolt Brecht ( anni '40). Il testo è quello pubblicato nel 1961 da Einaudi nel libro ' B.Brecht, Poesie e canzoni' a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini. Nel dramma le musiche erano di Hanns Eisler. Altra traduzione è quella di Giulio Gatti presente nel Teatro di Brecht - sempre Einaudi- ma nessuna delle due è una traduzione ritmica. Pietrangeli ha musicato il testo italiano di R.Leiser e F.Fortini in modo autonomo e originale rispetto alla musica di Eisler." - Il Deposito - Canti di Lotta

Dalla più celebre poesia / canzone in lingua tedesca sulla Comune di Parigi, a quella più celebre in lingua italiana (lingua nella quale, a dire il vero, di canzoni comunarde ne esistono assai poche per non dir punte). In realtà, la “Risoluzione dei Comunardi” conobbe proprio nel ‘68 e dintorni un vero e proprio ritorno di fiamma: le istanze comunarde espresse da Brecht (che si basavano comunque su autentici decreti della Comune di Parigi) si sposavano alla perfezione con le istanze sessantottesche. E, ci permettiamo di dire, oggi più che mai non hanno perso neanche un filo della loro attualità. Nel riportare questa canzone in italiano, abbiamo alla fine deciso di darne il testo così come cantato da Paolo Pietrangeli. Con tutta probabilità, per adeguarlo al canto Pietrangeli deve avere leggermente modificato il testo tradotto da Fortini/Leiser, ad esempio con le ripetizioni nell’ultimo verso delle strofe dispari. La musica, come già accennato, è originale di Paolo Pietrangeli: la melodia originale di Hanns Eisler non si sarebbe minimamente adattata a questo testo in italiano.

Come già accennato nell’introduzione generale, questa pagina era stata (19 anni fa) originariamente costruita a partire da questa versione italiana. Come fatto opportunamente notare da Flavio Poltronieri nel 2018, “Probabilmente in un primo momento era stata attribuita a Pietrangeli per la semplice ragione che sull'LP originale dei mitici "Dischi del Sole" nulla nei crediti rimanda a Brecht, nemmeno le autorevoli presentazioni di Giovanna Marini e Michele Straniero. Stranamente poi è totalmente assente l'autore in tutte le canzoni contenute nel disco sia sulla copertina che sul supporto in vinile”.[RV]

Paolo Pietrangeli.
Paolo Pietrangeli.
Dato che (Risoluzione dei Comunardi)

Dato che, noi deboli, le vostre
leggi avete fatto, e servi noi
quelle leggi non le obbediremo
dato che servire,
dato che servire non ci garba più.

Dato che voi ora minacciate
con cannoni e con fucili, noi
decretiamo d'ora in poi da bestie vivere
peggio che morire è.

Dato che noialtri avremo fame
se ci lasceremo derubare
verificheremo che tra il pane buono
che ci manca e noi,
che ci manca e noi solo un vetro sta.

Dato che voi ora minacciate
con cannoni e con fucili, noi
decretiamo d'ora in poi da bestie vivere
peggio che morire è.

Dato che laggiù ci sono case
mentre senza tetto ci lasciate
decretiamo: C'entreremo e subito!
Stare nelle tane,
stare nelle tane non ci garba più.

Dato che voi ora minacciate
con cannoni e con fucili, noi
decretiamo d'ora in poi da bestie vivere
peggio che morire è.

Dato che non può riuscirvi mai
un salario buono di pagarcelo
d'ora in poi le fabbriche noi le guideremo
dato che a noi basta,
dato che a noi basta, mentre con voi no.

Dato che voi ora minacciate
con cannoni e con fucili, noi
decretiamo d'ora in poi da bestie vivere
peggio che morire è.

Dato che ai governi che promettono
sempre tanto non si crede più
decretiamo dunque: con le nostre mani
una vita vera,
una vita vera ci si costruirà.

Dato che voi ora minacciate
con cannoni e con fucili, noi
decretiamo d'ora in poi da bestie vivere
peggio che morire è.

Dato che il cannone lo intendete
e che a ogni altra lingua siete sordi
sì, contro di voi ora quei cannoni
noi si volterà.

inviata da Riccardo Venturi - 6/6/2005 - 07:43




Lingua: Italiano

Italienische Version 2 / Versione italiana 2 / Italian version 2 / Version italienne 2 / Italiankielinen versio 2: Francesco Mazzocchi

Propongo due correzioni di punteggiatura al testo originale sopra riportato, basandomi su quello completo trovato qui: Bertolt Brecht - Resolution der Kommunarden. Si dovrebbe mettere un punto alla fine del secondo verso (knechten soll’n.), e un trattino alla fine del quartultimo (auf Kanonen -). Sulla versione del Pietrangeli noto che manca la traduzione di una strofa (quella sul carbone), e propongo una nuova traduzione più letterale, volendo rendere meglio il tono quasi burocraticamente secco delle risoluzioni. [Francesco Mazzocchi]
Risoluzione dei Comunardo

Considerata la nostra debolezza avete fatto
leggi che ci rendono servi.
Le leggi non siano d’ora in poi rispettate
considerato che non vogliamo più essere servi.

Considerato che poi voi ora ci
minacciate con fucili e cannoni
abbiamo deciso che d’ora in poi vivere male
non sia da temere più della morte.

Considerato che restiamo affamati
se tolleriamo che voi ci derubiate
vogliamo stabilire una buona volta, che solo vetri
ci separino dal pane che ci manca.

Considerato che poi voi ora ci
minacciate con fucili e cannoni
abbiamo deciso che d’ora in poi vivere male
non sia da temere più della morte.

Considerato che ci sono case
mentre voi ci lasciate senza alloggio
abbiamo deciso di entrarci adesso
perché non ci va più di stare nei nostri buchi.

Considerato che poi voi ora ci
minacciate con fucili e cannoni
abbiamo deciso che d’ora in poi vivere male
non sia da temere più della morte.

Considerato che c’è fin troppo carbone
mentre noi geliamo senza carbone
abbiamo deciso di prendercelo adesso
considerato che poi avremo caldo.

Considerato che poi voi ora ci
minacciate con fucili e cannoni
abbiamo deciso che d’ora in poi vivere male
non sia da temere più della morte.

Considerato che non vi va
di darci un buon salario
prendiamo noi in consegna le fabbriche adesso
considerato che senza di voi andrà bene per noi.

Considerato che poi voi ora ci
minacciate con fucili e cannoni
abbiamo deciso che d’ora in poi vivere male
non sia da temere più della morte.

Considerato che noi al governo
non crediamo tutto quel che continua a promettere
abbiamo deciso sotto nostra direzione
di costruirci una buona vita.

Considerato che voi capite i cannoni -
altre lingue non sapete capirle
allora dobbiamo proprio, sì, ne val la pena
voltare i cannoni su di voi.

inviata da Francesco Mazzocchi - 25/6/2024 - 15:03




Lingua: Inglese

Englische Version / English version / Versione inglese / Version anglaise / Englanninkielinen versio: David Constantine [2003]

"This is the version found in Brecht’s play "The Days of the Commune" as performed in 2012 in solidarity with Occupy Wall Street in Zuccotti Park, New York City." [Pawel Dembrowski]


The Days of the Commune Part 1: scenes 1 – 5 from Zoe Beloff on Vimeo.


Bertolt Brecht, The Days of the Commune, trans. by David Constantine, in Bertolt Brecht, Collected Plays 8: The Antigone of Sophocles; The Days of the Commune; Turandot or the Whitewasher’s Congress, ed. and intro. by Tom Kuhn and David Constantine (London: Bloomsbury Methuen Drama, 2003)
Resolution of the Communards

Realizing that it is our weakness
That enables you to pass your laws
We resolve in future to abandon meekness
And the law hereon will justify our cause

Realizing that you hold us captive
With loaded pistols at our heads
We resolve in future not to fear your torture
Slavery is worse than death

Realizing that you keep us hungry
So that you yourselves have all the more
We resolve that all that keeps us from the pantry
Can be overcome by breaking down the door

Realizing that you hold us captive
With loaded pistols at our heads
We resolve in future not to fear your torture
Slavery is worse than death

Realizing that you keep us homeless
While around us houses stand unused
We have now resolved to put an end to trespass
From now on every worker shall be housed

Realizing that you hold us captive
With loaded pistols at our heads
We resolve in future not to fear your torture
Slavery is worse than death

Realizing that we won’t persuade you
Into paying us a living wage
We resolve that we will take the factories from you
Realizing that your loss will be our gain

Realizing that you hold us captive
With loaded pistols at our heads
We resolve in future not to fear your torture
Slavery is worse than death

Realizing that we can’t depend on
All the promises our rulers make
We’ve resolved for us the Good Life starts with freedom
Our future must be built by our dictate

Realizing that the roar of cannons
Are the only words that speak to you
We must prove to you that we have learned our lesson
In future we will turn the guns on you.

inviata da Paweł Dembowski - 27/6/2018 - 22:31




Lingua: Francese

Französische Version / Version française / Versione francese / French version / Ranskankielinen versio: Marco Valdo M.I. [2011]

CHANSON ALLEMANDE - Resolution der Kommunarden – Bertolt Brecht – 1934 (environ)
Resolution der Kommunarden



Bertolt Brecht (1898-1956).
Fait partie de la pièce de théâtre “Les jours de la Commune” (“Die Tage der Kommune”),
écrite entre 1945-1950.
Résolution des Communards

Considérant notre faiblesse, vous avez fait
Des lois qui doivent nous asservir.
Que dans l'avenir les lois ne soient pas respectées!
Considérant que nous ne voulons plus être serfs.

Considérant que, alors, vous nous
Menacez avec fusils et canons
Nous avons décidé de craindre désormais
Une mauvaise vie plus que la mort.

Considérant que nous restons affamés
Si nous tolérons que vous nous voliez
Nous allons donc consigner que seules des vitres
Nous séparent du bon pain qui nous manque.

Considérant que, alors, vous nous
Menacez avec fusils et canons
Nous avons décidé de craindre désormais
Une mauvaise vie plus que la mort.

Considérant que, là, s'élèvent des maisons
Tandis que vous nous laissez sans demeure
Nous avons décidé de nous y installer maintenant
Parce que dans nos trous, ça ne nous convient plus.

Considérant que, alors, vous nous
Menacez avec fusils et canons
Nous avons décidé de craindre désormais
Une mauvaise vie plus que la mort.

Considérant: il y a trop de charbon
Tandis que sans charbon nous avons froid
Nous avons décidé d'aller le chercher maintenant
Considérant que, alors, nous aurons chaud.

Considérant que, alors, vous nous
Menacez avec fusils et canons
Nous avons décidé de craindre désormais
Une mauvaise vie plus que la mort.

Considérant: vous n'arrivez pas
À établir un bon salaire pour nous
Nous reprenons maintenant nous-mêmes les usines
Considérant: sans vous il y a bien assez pour nous.

Considérant que, alors, vous nous
Menacez avec fusils et canons
Nous avons décidé de craindre désormais
Une mauvaise vie plus que la mort.

Considérant que nous ne faisons pas
Confiance au gouvernement, quoi qu'il promette
Nous avons décidé de construire désormais
Une belle vie sous notre propre direction.

Considérant que, alors, vous nous
Menacez avec fusils et canons
Nous avons décidé de craindre désormais
Une mauvaise vie plus que la mort.

Considérant: vous écoutez les canons -
Vous ne pouvez comprendre d'autre langage -
Nous devons donc – si , si, cela vaudra la peine -
Retourner les canons vers vous.

inviata da Marco Valdo M.I. - 26/8/2011 - 15:26




Lingua: Spagnolo

Spanische Übersetzung / Traducción al español / Traduzione spagnola / Spanish translation / Traduction espagnole / Espanjankielinen käännös:
Jesús Munárriz - Jenaro Talens

Recogido en: Más de cien poemas
Traducción de Jesús Munárriz y Jenaro Talens
Ed. Hiperión 1998
ISBN: 9788475176017
Resolución de los Comuneros

Considerando a nuestra debilidad hicisteis
Leyes que deben avasallarnos.
No sean acatadas las leyes en el futuro
Considerando que no queremos más ser siervos.

Considerando que nos
Amenazáis pues con fusiles y cañones
Hemos decidido temer más ahora
Una mala vida que la muerte.

Considerando que seguimos hambrientos
Si toleramos que nos robéis
Queremos pues hacer constar que solo vidrios
Nos separan del buen pan que nos falta.

Considerando que nos
Amenazáis pues con fusiles y cañones
Hemos decidido temer más ahora
Una mala vida que la muerte.

Considerando que ahí se alzan casas
Mientras que nos dejáis sin morada
Hemos decidido instalarnos ahora allá,
Porque en nuestros huecos, no nos conviene más.

Considerando que nos
Amenazáis pues con fusiles y cañones
Hemos decidido temer más ahora
Una mala vida que la muerte.

Considerando: hay demasiado carbón
Mientras tenemos frió sin carbón
Hemos decidido tomarlo ahora para nosotros
Considerando que luego tendremos calor.

Considerando que nos
Amenazáis pues con fusiles y cañones
Hemos decidido temer más ahora
Una mala vida que la muerte.

Considerando: no conseguiréis
Establecer un buen salario para nosotros
Recuperemos ahora las fábricas nosotros mismos
Considerando: sin vosotros sí alcanza para nosotros.

Considerando que nos
Amenazáis pues con fusiles y cañones
Hemos decidido temer más ahora
Una mala vida que la muerte.

Considerando que no confiamos
En el gobierno, sea lo que sea que prometa
Hemos decidido construir ahora para nosotros
Una buena vida bajo nuestra propia dirección.

Considerando: dais oídos a cañones –
Otro lenguaje no podéis entender –
¡Tenemos pues, sí, esto valdrá la pena,
Que girar los cañones hacia vosotros!

inviata da Riccardo Venturi - 1/7/2024 - 04:49




Lingua: Finlandese

Finnische Version / Suomennos / Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise: Pentti Saaritsa


Performed by Kaisa Korhonen
Kommunardien päätökset

Heikoiksi kun meidät arvioitte,
rengin osan meille sääditte,
säädöksenne tunkiolle heittää voitte
nyt, kun rengin osaan kyllästyimme me.

Siihen nähden, että joukkoamme
voitte aseillanne ahdistaa,
tehtiin päätös kammota nyt kurjuuttamme
enemmän kuin kuolemaa.

Koska näemme nälkää, oivallamme
meitä joku varkain verottaa.
Siispä hauraiks' arvioimme akkunat ne,
jotka leivistänne meidät erottaa.

Siihen nähden, että joukkoamme
voitte aseillanne ahdistaa,
tehtiin päätös kammota nyt kurjuuttamme
enemmän kuin kuolemaa.

Kattoa kun päällemme ei riitä,
talot vaikka seisoo tyhjillään
koteinamme päätettiin me käyttää niitä,
kylmät kopperomme joutaa ränstymään.

Siihen nähden, että joukkoamme
voitte aseillanne ahdistaa,
tehtiin päätös kammota nyt kurjuuttamme
enemmän kuin kuolemaa.

Koska työmme teidän laskuissanne
on vain nälkäpalkan arvoinen,
täytyy tehtaat meidän ottaa hallustanne,
jotta tasoittuisi kuilut palkkojen.

Siihen nähden, että joukkoamme
voitte aseillanne ahdistaa,
tehtiin päätös kammota nyt kurjuuttamme
enemmän kuin kuolemaa.

Hallitus kun nyt ei enää meitä
vakuuttaa voi lupauksillaan,
raivata siis päätettiin me muita teitä
järjestykseen uuteen, paljon parempaan.

Koska teille kyllin selkeästi
puhuu ainoastaan kanuuna,
täytyy meidän kanuunat nyt nähtävästi
teitä kohti suunnata.

inviata da Juha Rämö - 7/4/2015 - 15:31




Lingua: Russo

Russische Version / Русский перевод / Versione russa / Russian version / Version russe / Venäjänkielinen versio:
K. Bogatyrev [K. Богатырев, 1972]

СТИХОТВОРЕНИЯ. РАССКАЗЫ. ПЬЕСЫ
Автор: Брехт Бертольд
Серия: Библиотека всемирной литературы #139
Язык: русский
Год: 1972
Статус: Закончена
полная версия
БВЛ — Серия 3. Книга 12(139). В сборник вошли стихотворения 1916 — 1926 годов, из книги "Домашние проповеди", из "Хрестоматии для жителей.
Резолюция Коммунаров

Исходя из нашего бессилья,
Создали для нас законы вы,
Но законы ваши — грубое насилье,
Перед господами мы не склоним головы.

Исходя из факта, что оружье
Ваших войск нацелено на нас,
Мы постановили: жить рабами хуже,
Чем принять свой смертный час.

Исходя из факта, что мы спины,
Голодая, гнем и кормим вас,
Мы постановили: разобьем витрины
И доставим женам продовольственный запас.

Исходя из факта, что оружье
Ваших войск нацелено на нас,
Мы постановили: жить рабами хуже,
Чем принять свой смертный час.

Исходя из факта, что мы нищи
И что нашим детям нужен кров,
Мы решили: в ваши знатные жилища
Все мы переселимся без лишних слов.

Исходя из факта, что оружье
Ваших войск нацелено на нас,
Мы постановили: жить рабами хуже,
Чем принять свой смертный час.

Исходя из факта, что без боя
Вы не отдадите нам дрова,
Мы решили сами стать своей судьбою,
Сами отобрать у вас и уголь и права.

Исходя из факта, что оружье
Ваших войск нацелено на нас,
Мы постановили: жить рабами хуже,
Чем принять свой смертный час.

Исходя из факта: мир вчерашний
Нам не обеспечивает быт.
Мы постановили: фабрики и пашни
Нужно отобрать у вас, и каждый будет сыт,

Исходя из факта, что оружье
Ваших войск нацелено на нас,
Мы постановили: жить рабами хуже,
Чем принять свой смертный час.

Исходя из факта, что над нами
Власти издевались до сих пор,
Мы постановили: овладеем сами
Властью в государстве, всем властям наперекор.

Исходя из факта: лишь язык снаряда
Может убедить вас в чем-нибудь,
Мы постановили, что сегодня надо
Против вас орудья повернуть.

inviata da Riccardo Venturi - 1/7/2024 - 05:09




Lingua: Polacco

Polnische Version / Versione polacca / Polish version / Version polonaise / Puolankielinen versio / Polska wersja [1]:
Robert Stiller

Robert Stiller (1928-2016)
Robert Stiller (1928-2016)
Rezolucja komunardów

Zważywszy, żeśmy byli słabi, wyście
Praw namnożyli, co ujarzmiać nas pozwolą.
My prawa te unieważniamy oczywiście
Zważywszy, że się nie godzimy już z niewolą.

Zważywszy, że wy wtedy nam grozicie
Karabinami i bagnetem w pierś
Postanawiamy, że nam odtąd podłe życie
Będzie straszniejsze niż śmierć.

Zważywszy, żeśmy dotąd głód cierpieli
I pozwalali się okradać, teraz trzeba
Stwierdzić, że nas tylko szyba dzieli
Od potrzebnego nam dobrego chleba.

Zważywszy, że wy wtedy nam grozicie
Karabinami i bagnetem w pierś
Postanawiamy, że nam odtąd podłe życie
Będzie straszniejsze niż śmierć.
>

Zważywszy, że traf, choćby najszczęśliwszy
Nie sprawi, żeby od was czegoś się doprosić,
Przejmiemy sami kraj i rząd, zważywszy
Że jak nie będzie was, to dla nas będzie dosyć.

Zważywszy, że wy wtedy nam grozicie
Karabinami i bagnetem w pierś
Postanawiamy, że nam odtąd podłe życie
Będzie straszniejsze niż śmierć.

Zważywszy, że nas władze ciągle zwodzą
I nie ufamy w to, co rząd przyrzeka
Postanawiamy, że pod własną wodzą
Stworzymy teraz dobre życie dla człowieka.

Zważywszy, że i tak nie zrozumiecie
Prócz broni w ręku żadnych ludzkich słów
Musimy, bo to w końcu się opłaci przecie
Zwrócić na was wyloty luf.

inviata da sok - 30/5/2014 - 22:17




Lingua: Polacco

Polnische Version / Versione polacca / Polish version / Version polonaise / Puolankielinen versio / Polska wersja [2]:
Mikołaj Denderski - Mateusz Trzeciak - Robert Szokalski
(Kraków Revolutionary Choir)

"While the older translation by Robert Stiller is a poetic translation that does not fit the original melody of the song, this version by Mikołaj Denderski, Mateusz Trzeciak i Robert Szokalski of the Kraków Revolutionary Choir was written to match the melody as composed by Hanns Eisler." [Pawel Dembrowski]

Rezolucja Komunardów

Mając na uwadze naszą słabość,
Wyście praw upletli na nas bicz.
Praw tych już nie zamierzamy respektować,
Bo nie chcemy już w niewoli dłużej żyć.

Mając na uwadze głodujących,
Ograbianych ludzi wszystkich ras,
Ostrzegamy was, że tylko cienkie szyby
Bronią chleba przed rękami głodnych mas.

Mając na uwadze oczywisty
Fakt, że lufy mierzą w naszą pierś,
Ogłaszamy dziś, że dla nas podłe życie
jest straszniejsze niźli śmierć.

Mając na uwadze, że mieszkamy
Na ulicach, a w pałacach wy,
Oznajmiamy, że się do was wprowadzamy,
Bo już nie w smak nam ciasnota, pchły i wszy.

Mając na uwadze, że choć zimno,
Węgla góry leżą jak na złość,
Oświadczamy wam, że się nim podzielicie
Z nami, bo już dawno chłodu mamy dość.

Mając na uwadze oczywisty
Fakt, że lufy mierzą w naszą pierś,
Ogłaszamy dziś, że dla nas podłe życie
jest straszniejsze niźli śmierć.

Mając na uwadze, że skąpicie
Za harówę dać uczciwy grosz,
Miejcie na uwadze, że od dziś fabrykę
Przejmujemy, by mieć z pracy godny trzos.

Mając na uwadze, że kłamiecie
I nas chcecie wciągnąć w brudną grę,
Ogłaszamy dzisiaj rządy robotników,
Co zbudują wspólnie nowe szczęście swe.

Mając na uwadze, że nie znacie
Żadnej mowy poza hukiem dział,
/Dziś, gdy na ulicy z nami się spotkacie,
usłyszycie tylko: cel i pal!/ x2

inviata da Paweł Dembowski - 27/6/2018 - 16:02


Credo che Pietrangeli abbia solo diversamente musicato la traduzione di Franco Fortini e sua moglie Ruth Leiser:
http://www.ildeposito.org/archivio/can...

Andrea Stroscio - 25/8/2011 - 14:01


Probabilmente in un primo momento era stata attribuita a Pietrangeli per la semplice ragione che sull'LP originale dei mitici "Dischi del Sole" nulla nei crediti rimanda a Brecht, nemmeno le autorevoli presentazioni di Giovanna Marini e Michele Straniero. Stranamente poi è totalmente assente l'autore in tutte le canzoni contenute nel disco sia sulla copertina che sul supporto in vinile....chissà perchè?!

Flavio Poltronieri - 27/6/2018 - 18:28


Le osservazioni di Roberto Mazzocchi ci danno anche l'occasione per ristrutturare e ampliare un po' questa pagina molto antica del sito. Pagina che, va detto chiaramente e onestamente, conteneva un'autentica caterva di inesattezze, ai limiti dell'inattendibilità. Speriamo di avere rimediato, con soli diciannove anni di ritardo.

CCG/AWS Staff - 25/6/2024 - 18:43


@ Francesco Mazzocchi

Naturalmente, le tue osservazioni sono state accolte (e hanno dato lo spunto per rifare questa pagina praticamente di sana pianta). Avrei anche io però un'osservazione da fare sulla tua versione, o meglio sul suo titolo. Perché hai riportato tutto al singolare, "Risoluzione del Comunardo"? In tedesco è al plurale, "...der Kommunarden", e credo che questo abbia un oreciso valore collettivo che Brecht ha voluto dare. Saluti carissimi.

Riccardo Venturi - 25/6/2024 - 23:10




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