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John Walker's Blues

Steve Earle
Lingua: Inglese


Steve Earle

Lista delle versioni e commenti


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John Walker Lindh ...Now they're draggin' me back...
John Walker Lindh ...Now they're draggin' me back...
John Walker's Blues prende spunto da un avvenimento recente: la storia di John Walker Lindh, un giovane americano convertitosi sll'islamismo, andato a combattere a fianco dei talebani in Afghanistan, quindi catturato dagli americani e riportato in patria. Nella canzone Steve Earle assume la prospettiva di John Walker e lo fa parlare in prima persona, facendogli descrivere il motivo della sua scelta religiosa e la sua esperienza di combattente assieme ai talebani.
John Walker vive la guerra in modo diverso dall'anonimo soldato australiano di The Band Played Waltzing Matilda; ha scelto volontariamente di andare in guerra e pensa alla battaglia come a un sacrificio che lo purificherà. Ma il destino gli riserva un ruolo assai diverso, quello di traditore del proprio paese che ritorna in America con "le catene ai piedi" e "la testa in un sacco".

La canzone ha suscitato molte polemiche e reazioni estreme e Steve Earle si trovato al centro di una grande controversia per aver scritto un testo che a detta di Steve Gill, un DJ della radio di Nashville: "celebrates and glorifies a traitor to this country". Alcuni hanno commentato sul cattivo gusto di rilasciare una canzone del genere poco dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre. Altri hanno attaccato il musicista anche sul piano personale, indicando nei suoi eccessi e nel suo dichiarato marxismo una prova del suo "tradimento", includendolo nella lista nera di coloro che hanno osato simpatizzare per il nemico durante le varie guerre in cui stata coinvolta l'America. Questo accanimento ha forse un po' sorpreso l'autore, che probabilmente si aspettava una reazione negativa ma non tale da far richiedere da parte di alcuni il boicottaggio delle radio che trasmettevano la canzone o dei negozi che vendevano il disco. Dopo tutto l'artista opera all'interno di un campo, la musica country, dove abbastanza tradizionale dare una voce ad outsiders e a fuorilegge. Tali reazioni possono essere spiegate in parte con il clima di isteria che regna in America dopo i fatti dell'11 settembre e che ha toccato tutti gli aspetti della società americana, compreso il campo della musica. In particolare si messo in evidenza un clima censorio che cerca di tacitare eventuali voci di dissenso verso la politica governativa e tende a rafforzare il sentimento anti-islamico che si diffuso nel paese.

È probabile che ci che ha dato maggiormente fastidio ai detrattori di Earle, non sia stato tanto il fatto di dare una voce al nemico mussulmano ma che tale voce appartenga ad un nemico cresciuto in casa, una specie di "enemy within" di Thatcheriana memoria, forza disgregante e prova vivente che il "modello americano" diventato così inaccettabile per alcuni americani da farlo rigettare completamente. Infatti, nonostante lo stesso Steve Earle abbia spiegato che i motivi che lo hanno portato a scrivere la canzone non risiedano tanto in un suo anti-americanismo quanto nel tentativo di capire cosa avesse portato il giovane John Walker a fare una scelta così estrema, emerge sia dalla canzone che dal resto dell'album una chiara critica verso la società americana contemporanea.

(Diana Bianchi, brano tratto da una lezione dal titolo "Canzoni contro la guerra - Am I to tell these things? Or am I to hold my tongue?" tenuta alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per interpreti e traduttori dell'Università di Bologna, sede di Forlì nel 2003)
I'm just an American boy raised on MTV
And I've seen all those kids in the soda pop ads
But none of 'em looked like me
So I started lookin' around for a light out of the dim
And the first thing I heard that made sense was the word
Of Mohammed, peace be upon him

A shadu la ilaha illa Allah

There is no God but God
If my daddy could see me now chains around my feet
He don't understand that sometimes a man
Has got to fight for what he believes
And I believe God is great, all praise due to him
And if I should die, I'll rise up to the sky
Just like Jesus, peace be upon him

We came to fight the Jihad and our hearts were pure and strong
As death filled the air, we all offered up prayers
And prepared for our martyrdom
But Allah had some other plan, some secret not revealed
Now they're draggin' me back with my head in a sack
To the land of the infidel

A shadu la ilaha illa Allah
A shadu la ilaha illa Allah

17/4/2005 - 22:07



Lingua: Italiano

Versione italiana di Lorenzo Masetti
IL BLUES DI JOHN WALKER

Sono solo un ragazzo americano cresciuto con MTV
e ho visto tutti quei ragazzi nelle pubblicità delle bibite gassate
ma nessuno di loro mi assomigliava
Così ho cominciato a cercare in giro una luce fuori dall'oscurita
E la prima cosa che ho sentito che aveva senso era la parola
di Maometto, la pace sia con lui

A shadu la ilaha illa Allah

Non c'è altro Dio all'infuori di Dio
Se mio papà mi potesse vedere adesso con le catene ai piedi
Non riesce a capire che a volte un uomo
deve combattere per quello in cui crede
E io credo che Dio è grande, sempre sia lodato
E se dovessi morire, salirò in cielo
Come Gesù, la pace sia con lui

Venimmo a combattere la Jihad e i nostri cuori erano puri e forti
E quando la morte riempì l'aria, tutti noi offrimmo le nostre preghiere
E ci preparammo al martirio
Ma Allah aveva qualche altro piano, qualche segreto non rivelato
Ora mi stanno trascinando indietro, con la testa in un sacco
Nella terra dell'infedele

A shadu la ilaha illa Allah
A shadu la ilaha illa Allah

21/4/2005 - 20:22


ciao sono un ragazzo musulmano che vive in italia da 6 anni. ammiro molto le persone di origine non musulmana che abbracciano l'islam perchè l'islam è la religione della verità e della giustizia, ma purtroppo oggi la gente crede che questa è la religione dell'uccidere e della crudeltà, ma non è cosi chi crede nell'islam sa che non è cosi e invito le persone a non credere a tutto ciò che si dice, se vuole cercare la verità non deve far altro che andare a leggere il sacro corano e il libro del profeta 'assunna' e sono sicura che capirà la verità di allah

azzeddine - 27/7/2007 - 14:40


L'Islam non è la sola religione di pace e di giustizia. Purtroppo sono le persone che sporcano le religioni usandole per i loro scopi. Io sono felicemente sposata da anni ad un musulmano, sono rimasta cattolica, ognuno di noi segue la sua religione ed alla fine abbiamo realizzato che, Corano o Vangelo, nei principi morali non c'è differenza!!!!

Silvana - 24/9/2016 - 15:16


"Affrontiamo i fatti. Alcuni anni or sono (molti, ormai), il famoso teologo tedesco Hans Kung scrisse questa verità: "Le religioni non sono mai servite ad avvicinare gli esseri umani tra loro". Mai è stato detto nulla di più vero. Qui non si nega (sarebbe assurdo pensarlo) il diritto di abbracciare ciascuno la religione che più gli garba, dalle più conosciute alle meno frequentate, di seguirne precetti e dogmi (quando li abbia), né si discute il ricorso alla fede in quanto giustificazione suprema e, per definizione (come ben sappiamo), impermeabile al più elementare raziocinio. È anche possibile che la fede muova montagne: non si ha notizia che ciò sia qualche volta accaduto, ma questo non prova niente, dal momento che Dio non si è mai messo a sperimentare i suoi poteri in questo tipo di operazione geologica. Quel che invece sappiamo è che le religioni non solo non avvicinano gli esseri umani, ma vivono, loro stesse, in stato di permanente mutua inimicizia, nonostante tutte le arringhe pseudoecumeniche ritenute vantaggiose da una parte e dall'altra per occasionali e passeggeri motivi di ordine tattico. Le cose stanno così da che mondo è mondo e non si vede alcun indizio di un possibile cambiamento. Salvo l'ovvia idea che il pianeta sarebbe molto più pacifico se tutti fossimo atei. Chiaro che, essendo la natura umana quello che è, non ci mancherebbero altre ragioni per tutti i disaccordi possibili e immaginabili, ma saremmo liberi da questa idea infantile e ridicola di credere che il nostro dio sia il migliore tra gli dèi in circolazione, e che il paradiso che ci aspetta sia un albergo a cinque stelle. E inoltre, credo che reinventeremmo la filosofia."

José Saramago (1922-2010)
(tratto dal libro Il quaderno)

sarajose

R.V. e daniela -k.d.- - 25/9/2016 - 20:25




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