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Dammi un riccio

Rataplam
Lingua: Italiano


Rataplam


Dammi un riccio, eseguita dal gruppo Rataplam - io sono al flauto ma in posizione un po' nascosta
è un canto amoroso legato alla guerra, probabilmente la grande guerra. Richiesta da parte del soldato in partenza, di un riccio dei capelli dell'amata.
Era cantata come ninna nanna per la nostra Teresa, leader del gruppo, da suo padre. (Dario Cangelli)

Rataplam


appresa da Francesco Villa (Fontanella al Piano 1921-Presezzo1980) suonatore di tromba e di flicorno; la usava come ninna nanna per addormentare i suoi figli. Dall’archivio “Rataplam” della figlia Teresa Villa. Lo stesso brano è ampiamente conosciuto in provincia , si veda anche la ricerca de “Il Popolario” dove è stata documentata a Ranica dalla voce di Rita Tombini nel 1979 e a Fiorano al Serio dalla voce di Aquilina Conti il nel 1980.

Valzer del “Dordèla”

Musica del repertorio di Giulio Donadoni(1930) campanaro di Grumello de’ Zanchi frazione di Zogno (BG). I Donadoni hanno il soprannome di “Dordèla” ( cacciatori di tordi). Materiale d’archivio di Valter Biella.
Dammi un riccio dei tuoi capelli,
che io li tengo per tua memoria,
quando sarò sul campo della vittoria,
i tuoi capelli si si li bacerò.

I tuoi capelli son ricci e belli,
sono legati a fili d’oro,
angelo del cuor mio per te io muoio,
angelo del cuor mio per te io morirò.

inviata da Dario Cangelli - 7/11/2009 - 10:43




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