Ti scrivo qui sul vetro polveroso di un treno non so perché
amore disperato dal confine italiano che c'è fra me e te
stanotte dormiremo qui nel campo jugoslavo
ma il nostro cuore è là a Sarajevo, a Sarajevo
di là dal mare la puoi quasi toccare nell'oscurità
e Sarajevo sembra più bella
mentre ti scrivo su una bianca betulla che è fiorita già
Quel giorno mi sembrava di sparare per gioco a chi perché
ma il buco sulla fronte di un ragazzo nemico
da un anno è qui dentro di me
e a volte mi vergogno ancora di essere vivo
ti scrivo e tu sei là a Sarajevo, a Sarajevo
fra le colline circondate di luna nell'oscurità
a Sarajevo, a Sarajevo
scende il silenzio sull'amara pazienza della povertà
a Sarajevo i fiori si arrendono ormai
sotto la neve che copre vigliacchi ed eroi
a Sarajevo ci stiamo morendo anche noi
ma il giorno degli amori lontani voglio essere vivo
e quando Dio vorrà ritorneremo a Sarajevo
fra le tue dita tutti i giorni la vita ricomincerà
a Sarajevo un giorno torneremo ancora là
a Sarajevo superstiti di questo Medio Evo
a Sarajevo e già ritorni all'università
a Sarajevo ritorneremo.
amore disperato dal confine italiano che c'è fra me e te
stanotte dormiremo qui nel campo jugoslavo
ma il nostro cuore è là a Sarajevo, a Sarajevo
di là dal mare la puoi quasi toccare nell'oscurità
e Sarajevo sembra più bella
mentre ti scrivo su una bianca betulla che è fiorita già
Quel giorno mi sembrava di sparare per gioco a chi perché
ma il buco sulla fronte di un ragazzo nemico
da un anno è qui dentro di me
e a volte mi vergogno ancora di essere vivo
ti scrivo e tu sei là a Sarajevo, a Sarajevo
fra le colline circondate di luna nell'oscurità
a Sarajevo, a Sarajevo
scende il silenzio sull'amara pazienza della povertà
a Sarajevo i fiori si arrendono ormai
sotto la neve che copre vigliacchi ed eroi
a Sarajevo ci stiamo morendo anche noi
ma il giorno degli amori lontani voglio essere vivo
e quando Dio vorrà ritorneremo a Sarajevo
fra le tue dita tutti i giorni la vita ricomincerà
a Sarajevo un giorno torneremo ancora là
a Sarajevo superstiti di questo Medio Evo
a Sarajevo e già ritorni all'università
a Sarajevo ritorneremo.
Questa canzone è di Aleandro Baldi, un cantante fiorentino che ha avuto un paio d'anni di notorietà verso il 94-96 grazie a Sanremo...tutto dire, probabilmente questa è la cosa meno scontata che abbia scritto.
Jee - 4/12/2005 - 17:37
Non è un crimine aver partecipato a Sanremo. Io eviterei questi slanci di snobismo. Il cantante in questione ha scritto canzoni molto belle, sia leggere (Non amarmi), sia impegnate (Da Napoli a New York). E' inoltre una persona deliziosa che molto ha sofferto.
Marco M. - Como - 5/12/2005 - 12:29
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Ti chiedo onestà
Nel sito da dove l'ho ripresa non era indicato l'autore.