Ben prima della celeberrima canzone di Léo Ferré, quest’anonima ballata anarchica e antimilitarista era conosciuta in Francia. Trovarla nel quaderno del soldato Mandrillon non deve stupire, anche se resta intatta la comprensibile impressione che ancora essa fa.
Pour les vampires de la patrie
Nous sacrifions notre bonheur;
Confiant dans cette idolâtrie
Ils voudraient pourrir notre cœur.
Serons-nous toujours les victimes
Des intriguants et des coquins?
Non! Arrêtons ces crimes,
Par la mort des chefs assassins.
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
Ceux qui possèdent la richesse
En ce monde pour nous si fatal
Ils ne prodiguent que la paresse,
Nouveaux seigneurs du capital!
Grâce à la valeur monétaire
Le travailleur est exploité,
Lève-toi, prolétaire
Et reprends la proprieté!
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
Nous ne voulons ni dieu, ni maître
Entravant notre liberté,
Mais nous voulons vous apparaître
Le soleil de l’égalité.
Pendant que le peuple sommeille
Le canon vient de retentir.
L’insurgé se réveille
Et sa bombe [*] est prête à partir.
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
A bas les revenants de Coblence
Les Pandores, les prétoriens!
A bas l’abominable engeance
Des fusilleurs, des flamidiens!
Sur tous les fauteurs du carnage
Frappe encore, frappe justicier!
Seul finira l’ouvrage
Un quatre-vingt-treize, ouvrier!
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
Nous sacrifions notre bonheur;
Confiant dans cette idolâtrie
Ils voudraient pourrir notre cœur.
Serons-nous toujours les victimes
Des intriguants et des coquins?
Non! Arrêtons ces crimes,
Par la mort des chefs assassins.
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
Ceux qui possèdent la richesse
En ce monde pour nous si fatal
Ils ne prodiguent que la paresse,
Nouveaux seigneurs du capital!
Grâce à la valeur monétaire
Le travailleur est exploité,
Lève-toi, prolétaire
Et reprends la proprieté!
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
Nous ne voulons ni dieu, ni maître
Entravant notre liberté,
Mais nous voulons vous apparaître
Le soleil de l’égalité.
Pendant que le peuple sommeille
Le canon vient de retentir.
L’insurgé se réveille
Et sa bombe [*] est prête à partir.
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
A bas les revenants de Coblence
Les Pandores, les prétoriens!
A bas l’abominable engeance
Des fusilleurs, des flamidiens!
Sur tous les fauteurs du carnage
Frappe encore, frappe justicier!
Seul finira l’ouvrage
Un quatre-vingt-treize, ouvrier!
Debout! Frères de misère!
Debout! Plus de frontières!
Revoltons-nous contre les affameurs,
Pour écraser la bourgeoisie
Et supprimer la tyrannie
Il faut avoir du cœur
Et de l’énergie.
NOTA:
[*] Nella trascrizione originale del quaderno, il termine è nascosto con degli asterischi: "et sa b**** est prête à partir".
[*] Nella trascrizione originale del quaderno, il termine è nascosto con degli asterischi: "et sa b**** est prête à partir".
inviata da Riccardo Venturi - 16/3/2005 - 15:58
Lingua: Italiano
Versione italiana di Riccardo Venturi
15 marzo 2005
[Pubblicata anche sul newsgroup it.fan.musica.de-andre]
15 marzo 2005
[Pubblicata anche sul newsgroup it.fan.musica.de-andre]
NE' DIO NE' PADRONE
Per i vampiri della patria
sacrifichiamo la felicità;
confidando in questa idolatria
vorrebbero farci marcire il cuore.
Saremo sempre le vittime
degli intriganti e dei farabutti?
No! Fermiamo questi crimini
con la morte dei capi assassini.
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Quelli che hanno la ricchezza
in questo mondo per noi sì fatale
non dispensano che pigrizia,
nuovi signori del capitale!
Grazie al valore monetario
il lavoratore è sfruttato,
alzati in piedi, proletario
e riprenditi la proprietà!
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Non vogliamo né dio né padrone
a intralciar la nostra libertà,
ma noi vogliamo apparirvi
come il sole dell’uguaglianza.
Mentre il popolo sonnecchia
il cannone è già riecheggiato;
L’insorto si risveglia
e la sua bomba è pronta a partire.
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Abbasso quelli tornati da Coblenza,
le pandore, i pretoriani!
Abbasso la genìa abominevole
dei fucilatori, degli incendiatori!
Tutti i fautori del massacro
colpiscili ancora, colpiscili per giustizia!
E l’opera sarà completata,
operaio, solo da un ’93! [*]
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Per i vampiri della patria
sacrifichiamo la felicità;
confidando in questa idolatria
vorrebbero farci marcire il cuore.
Saremo sempre le vittime
degli intriganti e dei farabutti?
No! Fermiamo questi crimini
con la morte dei capi assassini.
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Quelli che hanno la ricchezza
in questo mondo per noi sì fatale
non dispensano che pigrizia,
nuovi signori del capitale!
Grazie al valore monetario
il lavoratore è sfruttato,
alzati in piedi, proletario
e riprenditi la proprietà!
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Non vogliamo né dio né padrone
a intralciar la nostra libertà,
ma noi vogliamo apparirvi
come il sole dell’uguaglianza.
Mentre il popolo sonnecchia
il cannone è già riecheggiato;
L’insorto si risveglia
e la sua bomba è pronta a partire.
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
Abbasso quelli tornati da Coblenza,
le pandore, i pretoriani!
Abbasso la genìa abominevole
dei fucilatori, degli incendiatori!
Tutti i fautori del massacro
colpiscili ancora, colpiscili per giustizia!
E l’opera sarà completata,
operaio, solo da un ’93! [*]
In piedi, fratelli di miseria!
In piedi, niente più frontiere!
Rivoltiamoci contro gli affamatori,
per schiacciare la borghesia
e sopprimere la tirannia
c’è bisogno di cuore
e d’energia.
[*] Il riferimento è al 1793, l'anno del "Terrore" di Robespierre.
Ricercando le successive versioni de Le Drapeau Rouge, scopro che l’adattatore, quando non l’autore, dei versi – forse di anonimo – di “Ni Dieu ni maître” fu Achille Le Roy
Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Achille Le Roy trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.
Nel 1877 Achille Le Roy compose una sua versione de “Le Drapeau Rouge” a partire da quella di Paul Brousse e sulla stessa melodia patriottica svizzera.
Achille Le Roy compose invece “Ni Dieu ni maître” probabilmente nel 1892, su musica dell’amico Basch, forse Victor Basch (1863-1944), filosofo e docente universitario di origine ungherese, ebreo, cofondatore della “Ligue des droits de l'homme”. Anche Basch, come Le Roy, fu vittima di uno dei frequenti pestaggi condotti dai “Camelots du Roi” monarchici e di estrema destra.
Nel 1944 il vecchio Victor Basch fu assassinato insieme alla moglie Hélène (Ilona, di 79 anni) da miliziani di Vichy guidati da August Moritz, capo della Gestapo di Lione.
Gli esecutori del duplice omicidio, i fascisti Joseph Lécussan ed Henri Gonnet, furono fucilati alla Liberazione; August Moritz fu condannato due volte a morte in contumacia ma non è mai stato arrestato e processato. Individuato nei primi anni 70 ad Hannover, città dove era nato nel 1913, del criminale nazista August Moritz non sono note nemmeno data e località di morte… Sicuramente è morto tranquillo nel suo letto.
Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Achille Le Roy trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.
Nel 1877 Achille Le Roy compose una sua versione de “Le Drapeau Rouge” a partire da quella di Paul Brousse e sulla stessa melodia patriottica svizzera.
Achille Le Roy compose invece “Ni Dieu ni maître” probabilmente nel 1892, su musica dell’amico Basch, forse Victor Basch (1863-1944), filosofo e docente universitario di origine ungherese, ebreo, cofondatore della “Ligue des droits de l'homme”. Anche Basch, come Le Roy, fu vittima di uno dei frequenti pestaggi condotti dai “Camelots du Roi” monarchici e di estrema destra.
Nel 1944 il vecchio Victor Basch fu assassinato insieme alla moglie Hélène (Ilona, di 79 anni) da miliziani di Vichy guidati da August Moritz, capo della Gestapo di Lione.
Gli esecutori del duplice omicidio, i fascisti Joseph Lécussan ed Henri Gonnet, furono fucilati alla Liberazione; August Moritz fu condannato due volte a morte in contumacia ma non è mai stato arrestato e processato. Individuato nei primi anni 70 ad Hannover, città dove era nato nel 1913, del criminale nazista August Moritz non sono note nemmeno data e località di morte… Sicuramente è morto tranquillo nel suo letto.
Bernart Bartleby - 13/5/2015 - 14:39
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