Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te,
porta all'isola che non c'è.
Forse questo ti sembrerà un strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.
E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!
Son d'accordo con voi,
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri,
e se non c'è mai la guerra,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
E non è un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d'accordo con voi,
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te,
porta all'isola che non c'è.
Forse questo ti sembrerà un strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.
E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!
Son d'accordo con voi,
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri,
e se non c'è mai la guerra,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
E non è un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d'accordo con voi,
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.
Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!
E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!
Lingua: Inglese
Adattamento di Jono Manson
2018
Audio
2018
Artisti Vari – Yayla: Musiche Ospitali (Appaloosa/Ird, 2018)
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che, insieme a Jono Manson e al cantante pakistano Salif Samejo, canta una “Isola che non c’è” senza tempo e senza luogo, gli americani Bocephus King, James Maddock e Thom Chacon (con una sorprendente Violante Placido), l’irlandese Ben Glover, la bravissima italo-somala Saba Anglana, i Gang e Giua. Vi sono poi quattro inserti recitati con Erri De Luca, Valerio Mastandrea, Donatella Finocchiaro e Evelina Meghnagi, che si esibisce anche in uno dei brani più toccanti del disco, la ninna-nanna “Hashemesh”. Scegliere alcuni brani e segnalarli come i migliori, specie in una compilation di questo tipo, può sembrare fuori luogo, ancor più vista la media decisamente alta delle canzoni, molte delle quali incise per l’occasione. Segnaliamo comunque la bellissima “Diventano Mare” del duo palermitano IO (ovvero Irene Ientile e Ornella Cerniglia), “By Foot, by Boat, by Train”, dell’inedito duo Saba Anglana/Bocephus King, le due belle canzoni scritte da Andrea Parodi per Alfina Sforza e per Neri Marcorè e Giua, l’ottima “Addhrai” dei Domo Emigrantes, che dell’integrazione e della multietnicità fanno una loro bandiera, ospitando il polistrumentista kurdo Ashti Abdo, la sempre brava Antonella Ruggiero, la sardo-umbra Sara Marini con “Una Rundine in sas Aeras” e il curdo Dyar Uren Mehrovi con la bella “Zozan”. Un disco che fa della qualità la sua cifra e che abbina una qualità non comuna alla corretta opera di sensibilizzazione al fenomeno migratorio e alla convivenza.
bloogfolk.com
Il 20 giugno è uscita questa bella raccolta: un disco di incontri, di storie e di collaborazioni strane, inusuali e belle. La data non è casuale: quel giorno ricorre infatti la Giornata Mondiale del rifugiato. “Yayala” è una parola turca che significa transumanza, la migrazione periodica con cui si cercava un clima più mite e una terra più ospitale, per poi tornare alla propria; nel nome di questa Yayla, artisti italiani e stranieri (non solo musicisti, ma anche attori e scrittori) ci raccontano questo tempo ruvido e doloroso. I proventi della vendita del doppio cd andranno al Centro Astalli che da anni fornisce servizi per i rifugiati e promuove campagne di sensibilizzazione sul tema. Ben 130 i musicisti coinvolti, i più famosi di loro sono Antonella Ruggiero, Neri Marcorè, Edoardo Bennato che, insieme a Jono Manson e al cantante pakistano Salif Samejo, canta una “Isola che non c’è” senza tempo e senza luogo, gli americani Bocephus King, James Maddock e Thom Chacon (con una sorprendente Violante Placido), l’irlandese Ben Glover, la bravissima italo-somala Saba Anglana, i Gang e Giua. Vi sono poi quattro inserti recitati con Erri De Luca, Valerio Mastandrea, Donatella Finocchiaro e Evelina Meghnagi, che si esibisce anche in uno dei brani più toccanti del disco, la ninna-nanna “Hashemesh”. Scegliere alcuni brani e segnalarli come i migliori, specie in una compilation di questo tipo, può sembrare fuori luogo, ancor più vista la media decisamente alta delle canzoni, molte delle quali incise per l’occasione. Segnaliamo comunque la bellissima “Diventano Mare” del duo palermitano IO (ovvero Irene Ientile e Ornella Cerniglia), “By Foot, by Boat, by Train”, dell’inedito duo Saba Anglana/Bocephus King, le due belle canzoni scritte da Andrea Parodi per Alfina Sforza e per Neri Marcorè e Giua, l’ottima “Addhrai” dei Domo Emigrantes, che dell’integrazione e della multietnicità fanno una loro bandiera, ospitando il polistrumentista kurdo Ashti Abdo, la sempre brava Antonella Ruggiero, la sardo-umbra Sara Marini con “Una Rundine in sas Aeras” e il curdo Dyar Uren Mehrovi con la bella “Zozan”. Un disco che fa della qualità la sua cifra e che abbina una qualità non comuna alla corretta opera di sensibilizzazione al fenomeno migratorio e alla convivenza.
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NEVER NEVER LAND
Second star to the right points the way
Then it’s straight on ‘till the break of day
The road begins wherever you may stand
And it leads you to never never land
And it seems just a little bit strange
There’s no logic to convince you or explain
But reason slips right through your hands
For there can’t be a never never land
And all the grownups call it fantasy
An island in the sky can never be
Only dreamers would ever raise their sails
And set a course towards a fairy tale
And we all agree
Such a land cannot be
With no liars, deceivers, or thieves
Where there’s no need for war
No saints or heroes to adore
It really is a never never land, Never land
It’s not a play on words, or an invention
It’s not a great misapprehension
For you need only to believe
Just nd the road and follow where it leads
Yes I agree with you
It sounds too good to be true
No cops, no robbers, no law
And there’s no need to run
Living under the gun
Maybe that is never never land, Never land
Second star to the right points the way
Then it’s straight on ‘till the break of day
You can’t go wrong, for now you understand
That this is your never never land
Let them tease, let them taunt
Let them say what they want
But don’t give up.
Just keep pushing through
They who’ve gone off the track
And laugh behind your back
Just might be crazier than you
Second star to the right points the way
Then it’s straight on ‘till the break of day
The road begins wherever you may stand
And it leads you to never never land
And it seems just a little bit strange
There’s no logic to convince you or explain
But reason slips right through your hands
For there can’t be a never never land
And all the grownups call it fantasy
An island in the sky can never be
Only dreamers would ever raise their sails
And set a course towards a fairy tale
And we all agree
Such a land cannot be
With no liars, deceivers, or thieves
Where there’s no need for war
No saints or heroes to adore
It really is a never never land, Never land
It’s not a play on words, or an invention
It’s not a great misapprehension
For you need only to believe
Just nd the road and follow where it leads
Yes I agree with you
It sounds too good to be true
No cops, no robbers, no law
And there’s no need to run
Living under the gun
Maybe that is never never land, Never land
Second star to the right points the way
Then it’s straight on ‘till the break of day
You can’t go wrong, for now you understand
That this is your never never land
Let them tease, let them taunt
Let them say what they want
But don’t give up.
Just keep pushing through
They who’ve gone off the track
And laugh behind your back
Just might be crazier than you
inviata da Dq82 - 27/7/2018 - 10:00
Lingua: Inglese
Traduzione inglese da lyricstranslate.com
Neverland
Second star to the right,
This is the path
And then straight on til morning,
Then you find the road yourself,
It leads to Neverland.*
Maybe this will seem strange to you,
But rationality
Got you carried away
And now you're almost convinced that
Neverland cannot exist.
And thinking about it, what madness,
It's a fairytale, it's only fantasy
And he who is wise, who is mature knows it:
It cannot exist in reality!....
I agree with you,
A land doesn't exist
Where there are neither saints nor heroes.
And if there are not thieves,
If there is never war,
Maybe it's just the island
That's not there... that's not there.
And it's not an invention
And not even a play on words,
If you believe it, it's enough because
Then you find the road yourself.
I agree with you,
No thieves and police,
But what kind of island is it?^
No hate and violence
Neither soldiers nor weapons,
Maybe it's just the island
That's not there... that's not there.
Second star to the right,
This is the path
And then straight on til morning,
You can't miss it because
That is Neverland.
And they tease you
If you continue to look for it,
But don't you give up because
He who has already given up
And laughs at you behind your back,
Is perhaps even crazier than you.
Second star to the right,
This is the path
And then straight on til morning,
Then you find the road yourself,
It leads to Neverland.*
Maybe this will seem strange to you,
But rationality
Got you carried away
And now you're almost convinced that
Neverland cannot exist.
And thinking about it, what madness,
It's a fairytale, it's only fantasy
And he who is wise, who is mature knows it:
It cannot exist in reality!....
I agree with you,
A land doesn't exist
Where there are neither saints nor heroes.
And if there are not thieves,
If there is never war,
Maybe it's just the island
That's not there... that's not there.
And it's not an invention
And not even a play on words,
If you believe it, it's enough because
Then you find the road yourself.
I agree with you,
No thieves and police,
But what kind of island is it?^
No hate and violence
Neither soldiers nor weapons,
Maybe it's just the island
That's not there... that's not there.
Second star to the right,
This is the path
And then straight on til morning,
You can't miss it because
That is Neverland.
And they tease you
If you continue to look for it,
But don't you give up because
He who has already given up
And laughs at you behind your back,
Is perhaps even crazier than you.
inviata da dq82 - 10/11/2015 - 12:45
la guerra non fa mai le ferie nei giorni di feste e la domenica ....facciamo la pace e non la guerra
tati 93w39 - 5/4/2006 - 17:08
Ieri sera tornando dalla manifestazione antifascista in Piazza della Repubblica a Firenze, contro il comizio di Salvini in piazza Strozzi (centinaia di celerini a manganellare la gente per difendere quattro gatti di leghisti) sono passato davanti all'uscita laterale (dove i leghisti indicavano ai poliziotti chi poteva entrare nella piazza) e ho intravisto il palco da cui aveva parlato Capitan Nutella. Incredibile ma vero la musica di sottofondo era proprio questa canzone. D'altra parte il signor Bennato recentemente si è pure fatto immortalare in un selfie con quello che qualche anno prima aveva speso belle parole nei confronti dei suoi concittadini. Ho provato a urlare "com'è che mettete la musica di questo terrone?" ma nessun leghista mi ha risposto.
Lorenzo - 20/5/2019 - 22:15
Intanto una manifestante ha denunciato di essere stata minacciata di stupro da un poliziotto: "Ieri 19 maggio durante una carica di 'alleggerimento' delle forze dell'ordine di Matteo Salvini sono stata presa e trascinata fuori dalla folla, dietro ai giornalisti , 3 agenti ( a cui se ne sono aggiunti 2 successivamente) mi hanno preso e buttata a terra, presa a manganellate e trascinata lontano dalle telecamere per il collo fino quasi a non avere più respiro,messa a terra , minacciata di infilarmi il manganello nell'ano se non stavo ferma" ha scritto la giovane sulla pagina Facebook di "Firenze dal basso" allegando anche alcune foto. "Sono stata immobilizzata, identificata, sono stata rilasciata perché 'il pezzo grosso' ha dichiarato che non avevo fatto niente e che stavano esagerando - prosegue il racconto - Umiliata, con i vestiti a brandelli sono stata rilanciata nella folla senza nessun rispetto. Quello che è successo ieri fa male al cuore, alla speranza, alla voglia di esserci, di manifestare i propri pensieri e il proprio dissenso dal disastro che si sta creando. Non dimenticherò mai lo sguardo dell'agente che mi ha assalito. Il suo sorriso, la sua soddisfazione nell'esercitare un potere forte, privo di animo, su esseri umani che lottano ogni giorno per un mondo diverso mi ha sconvolto e addolorato più di ogni altra cosa. L'umanità perduta, il sopruso sessuale su una donna, il calpestare la dignità altrui". - qui
Riccardo Venturi - 20/5/2019 - 23:34
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La favola di Peter Pan è il pretesto per sottolineare ancora una volta che il modo di pensare e di agire delle cosiddette persone serie, rispettate, consapevoli, equilibrate, colte, istruite, spesso sconfina nell'arroganza e nella presunzione e non riesce a soddisfare l'istinto di libertà e fantasia che è dentro ogni persona. Il brano l'Isola che non c'è è quello maggiormente ispirato. Si sviluppa da una frase ricopiata testualmente dalla fiaba e accompagnata da un arpeggio di chitarra acustica che poco per volta viene affiancata da una chitarra a 12 corde, dal contrabbasso e da un leggero tappeto di tastiere, fino al climax creato da un magistrale assolo di armonica a bocca: un piccolo manuale di folk-rock che sottolinea un testo di altissimo valore poetico ed evocativo.
(da Wikipedia)