Più che un mestiere nella vita io voglio fare l'uomo
e lo voglio far bene ma tu che mi hai insegnato?
mi hai dato fucili e pistole per giocare alla guerra
e non mi hai detto niente del gioco di lavorar la terra
Sono nato in città da mio padre attraverso mia madre
niente frutta suglia alberi intorno, niente boschi e animali
ho impiegato vent'anni di vita per riuscire a vedere più chiaro
oltre il fumo di chi mi ha insegnato le illusioni inventate a realtà
ed adesso che riesco a sentire e a vedere da solo
sono solo un ragazzo che cresce a imparare a esser uomo.
Son rinato nel letto una notte realizzando in me stesso
che ogni gesto può aver mille aspetti e tutto quello che vedi sei tu
se raccogli la festa del sole tu sei il sole e la festa è per te
se tu soffri la pena del mondo quel che vedi è la pena che hai tu
cosa pensi che sappia una rana nata e morta fra stagni e paludi
degli spazi profondi del mare, delle alghe e i coralli
cosa pensi che riesci a vedere al di là della vita che tocchi
nelle solite stanze in cui giochi l'abitudine ai gesti già noti
ed adesso che riesco a vedere e a sentire da solo
sono solo un ragazzo che cresce a imparare a esser uomo.
e lo voglio far bene ma tu che mi hai insegnato?
mi hai dato fucili e pistole per giocare alla guerra
e non mi hai detto niente del gioco di lavorar la terra
Sono nato in città da mio padre attraverso mia madre
niente frutta suglia alberi intorno, niente boschi e animali
ho impiegato vent'anni di vita per riuscire a vedere più chiaro
oltre il fumo di chi mi ha insegnato le illusioni inventate a realtà
ed adesso che riesco a sentire e a vedere da solo
sono solo un ragazzo che cresce a imparare a esser uomo.
Son rinato nel letto una notte realizzando in me stesso
che ogni gesto può aver mille aspetti e tutto quello che vedi sei tu
se raccogli la festa del sole tu sei il sole e la festa è per te
se tu soffri la pena del mondo quel che vedi è la pena che hai tu
cosa pensi che sappia una rana nata e morta fra stagni e paludi
degli spazi profondi del mare, delle alghe e i coralli
cosa pensi che riesci a vedere al di là della vita che tocchi
nelle solite stanze in cui giochi l'abitudine ai gesti già noti
ed adesso che riesco a vedere e a sentire da solo
sono solo un ragazzo che cresce a imparare a esser uomo.
inviata da i.fermentivivi - 5/1/2005 - 13:12
A mio parere..ha scritto di più che contro la guerra.... Perchè la realtà è Maya, come ha scoperto la fisica subatomica, "La realtà non esiste".
Quando viviamo siamo un centro di ruota....
E lui è stato il primo cantautore e il solo ad averlo capito...
Forse cantautore è in questo caso un'etichetta riduttiva.
Grazie Claudio!!!
Quando viviamo siamo un centro di ruota....
E lui è stato il primo cantautore e il solo ad averlo capito...
Forse cantautore è in questo caso un'etichetta riduttiva.
Grazie Claudio!!!
Patrizia - 7/2/2005 - 11:15
×
Un piccolo, grande esempio di canzone della prima metà degli anni settanta, quando l’utopia pacifista e non violenta di una intera generazione di giovani era ancora viva anche se ormai già incredibilmente lontana anni luce dalla nuova realtà che andava sfociando nella lotta armata e nel terrorismo.
Claudio Rocchi stava celebrando probabilmente le ultime canzoni di pace dell’epoca.