Eravamo in ventinove
solo in séte siamo tornà
e li altri ventidue
e li altri ventidue
eravamo in ventinove
solo in séte siamo tornà
e li altri ventidue
soto i colpi sono restà
Farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per quei poveri minatori
e per quei poveri minatori
farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per quei poveri minatori
soto i colpi son restà
E le povere vedovèle
le va in chiesa per pregar
per la perdita del marito
per la perdita del marito
e le povere vedovèle
le va in chiesa per pregar
per la perdita del marito
la pensione le g'à de ciapà
maledet si-à 'l Gotardo
gl'ingegneri che l'àn progetà
per quei poveri minatori
soto i colpi son restà
per quei poveri minatori
soto i colpi son restà.
solo in séte siamo tornà
e li altri ventidue
e li altri ventidue
eravamo in ventinove
solo in séte siamo tornà
e li altri ventidue
soto i colpi sono restà
Farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per quei poveri minatori
e per quei poveri minatori
farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per quei poveri minatori
soto i colpi son restà
E le povere vedovèle
le va in chiesa per pregar
per la perdita del marito
per la perdita del marito
e le povere vedovèle
le va in chiesa per pregar
per la perdita del marito
la pensione le g'à de ciapà
maledet si-à 'l Gotardo
gl'ingegneri che l'àn progetà
per quei poveri minatori
soto i colpi son restà
per quei poveri minatori
soto i colpi son restà.
inviata da Alessandro - 1/10/2009 - 09:36
Lingua: Italiano
La versione alpina del canto "Eravamo in 29"
Fonte: libretto "Canti degli Alpini" - Commissione per la difesa del canto alpino - Ottobre 1967 - Associazione Nazionale Alpini.
Fonte: libretto "Canti degli Alpini" - Commissione per la difesa del canto alpino - Ottobre 1967 - Associazione Nazionale Alpini.
ERAVAMO IN 29
Eravamo in ventinove:
ora in sette siamo restà!
E gli altri ventidue
sul Som Pauses li han mazzà.
Maledetto sia il Som Pauses
coi suoi tubi di gelatina!
Si, l'è stà la gran rovina,
la rovina di noi Alpin!
Queste povere vedovelle
le va in chiesa, le va a pregar...
La passion dei lor mariti
le fa pianger e sospirar!
Eravamo in ventinove:
ora in sette siamo restà!
E gli altri ventidue
sul Som Pauses li han mazzà.
Maledetto sia il Som Pauses
coi suoi tubi di gelatina!
Si, l'è stà la gran rovina,
la rovina di noi Alpin!
Queste povere vedovelle
le va in chiesa, le va a pregar...
La passion dei lor mariti
le fa pianger e sospirar!
Lingua: Italiano
questa è la versione registrata dalla famiglia Bregoli nel disco "Minatori della Val Trompia"
Bregoli
ERAVAMO IN VENTINOVE
il testo presenta alcune analogie con una famosa canzone militare: La Tradotta. E' una violenta invettiva contro il lavoro di galleria.
Bregoli
ERAVAMO IN VENTINOVE
il testo presenta alcune analogie con una famosa canzone militare: La Tradotta. E' una violenta invettiva contro il lavoro di galleria.
eravamo in ventinove
solo in séte siamo tornà
e li altri ventidue
e li altri ventidue
erevamo in ventinove
solo in séte noi siamo tornà
e li altri ventidue
sóto i colpi sono restà
farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per soterare quei minatori
per soterare quei minatori
farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per quei poveri minatori
sóto i colpi sono restà
e le povere vedovèle
le va 'n chiesa per pregar
per la perdita del marito
per la perdita del marito
e le povere vedovèle
vano in chiesa per pregar
per la perdita del marito
trentamila le già de ciapà
maledet si-a 'l Gotardo
gl'ingneri che l'an disegnà
per quei poveri minatori
sóto i colpi sono restà
per quei poveri minatori
sóto i colpi sono restà
solo in séte siamo tornà
e li altri ventidue
e li altri ventidue
erevamo in ventinove
solo in séte noi siamo tornà
e li altri ventidue
sóto i colpi sono restà
farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per soterare quei minatori
per soterare quei minatori
farem far d'un cimitero
quatrocento metri quadrà
per quei poveri minatori
sóto i colpi sono restà
e le povere vedovèle
le va 'n chiesa per pregar
per la perdita del marito
per la perdita del marito
e le povere vedovèle
vano in chiesa per pregar
per la perdita del marito
trentamila le già de ciapà
maledet si-a 'l Gotardo
gl'ingneri che l'an disegnà
per quei poveri minatori
sóto i colpi sono restà
per quei poveri minatori
sóto i colpi sono restà
inviata da gianfranco - 15/10/2019 - 17:15
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Canto appartenente al repertorio dei fratelli Bregoli di Pezzaze, in Val Trompia, Brescia.
Testo reperito sul sito de Il Deposito
Tra il 1872 e il 1882 venne costruita la Galleria ferroviaria del San Gottardo, che collega il Canton Ticino con il Canton Uri.
Le condizioni di lavoro e di vita degli operai, moltissimi dei quali italiani, erano a dir poco terribili. Quasi 200 di loro morirono per incidenti o per la cosiddetta "anemia del Gottardo”, una parassitosi dovuta alle pessime condizioni igieniche.
Responsabile del cantiere era l'ingegnere svizzero Louis Favre che, per risparmiare sui costi, non aveva installato nè un adeguato impianto di aerazione delle gallerie, nè servizi igienici sufficienti, nè alloggiamenti appropriati per i lavoratori e le loro famiglie e nemmeno un servizio efficiente di approvvigionamento di acqua e viveri. E quando gli operai esasperati decisero di scioperare - era il 27 luglio del 1875 - Favre chiamò la polizia che non trovò di meglio che sparare sulla folla dei manifestanti uccidendo 4 operai:
Costantino Doselli, di Parma, anni 20;
Giovanni Merlo, di Torino, anni 26;
Salvatore Vila, di Torino, anni 25;
Giovanni Gotta, di Torino, anni 25
Nessuno di loro - manco a dirlo - ebbe giustizia, perchè il sentimento anti-italiano in Svizzera era fortissimo (eravamo sporchi, puzzolenti e pure scioperati...) e la repressione poliziesca fu ritenuta necessaria ed "adeguata",,,
Però Favre fu severamente punito da Domineiddio che fulminò il porco con un bell'infartazzo che lo colse il 19 luglio 1879 durante un sopralluogo in cantiere...