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Gloire à Rousset

Gaston Couté
Lingua: Francese


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[1910]
Testo di Gaston Couté
Musica di Alcib Mario

Per i "Biribi", si veda la canzone "Bas Biribi", in raccolta.


Canzone pubblicata nel 1911 su “La Guerre Sociale” (numero dal 28 dicembre 1910 al 3 gennaio 1911), settimanale socialista, anarchico e antimilitarista.
Questa l’introduzione al brano: “Pour saluer la mise en accusation des assassins d'Aernoult, les Bons Bougres aimeront à chanter le poème vengeur de Gaston Couté. Plus que jamais : « vive Rousset... libre ! »”



Circa un anno prima su “La Guerre Sociale” compariva questo testo sulla vicenda Rousset:

“ROUSSET
Son acte est vraiment admirable.
Témoin de l'assassinat d'Aernoult, il n'hésita pas à dénoncer le crime commis, à nommer les coupables et à se déclarer prêt à en témoigner devant n'importe qui.
Alors que la plupart du temps, les disciplinaires témoins des actes de sauvageries à Biribi, se taisaient par peur des représailles terribles des chaouchs, Rousset n'hésita pas. Il savait ce que cela devait lui coûter : le cachot, les menaces, les tortures, le conseil de guerre, la condamnation.
Cet homme, un héros celui-là, n'a pas tremblé un seul moment, il a crié ce qu'il avait vu, ce qu'il savait.
Il paye actuellement dans un de ces bagnes abominables qui sont la honte de l'humanité son acte courageux et son geste héroïque. Et cet homme est un de ceux que l'opinion publique, trompée par les journaux bourgeois, appelle des « Apaches », c'est un hors-la-loi ! C'est un malhonnête homme ! Il est à Biribi.”




Albert Aernoult (19 ottobre 1886 - 2 luglio 1909) era un soldatino francese, un “pitou” dei più miseri, addetto agli scavi delle trincee. Entrato nell'esercito all'età di vent'anni, ad un certo punto gli fu comminata una sanzione disciplinare per una mancanza o un reato di poco conto. Quella macchia sul ruolino fece sì che Aernoult fosse poi assegnato ad un battaglione di punizione in Algeria. Il 2 luglio del 1909 il povero “pitou” fu costretto a scavare nel deserto sotto il sole e, quando stremato si rifiutò di continuare, venne più volte bastonato da uno o più dei suoi superiori, finchè morì. Un suo compagno, Émile Rousset, non stette zitto di fronte alla sua orribile e inutile morte e riferì l’accaduto alla stampa: l’esercito, anziché accertare le responsabilità dell’omicidio, condannò Rousset a cinque anni di bagno penale, apparentemente per un reato diverso. Giornali come L’Humanité e La Guerre Sociale e organizzazioni come il Comité de Défense Sociale e la Ligue des Droits de l’Homme organizzarono una campagna per la liberazione di Rousset e la condanna degli assassini di Aernoult. Il Comitato pubblicò un feroce articolo intitolato “A Bas Biribi!” che causò nuove intimidazioni e azioni giudiziarie promosse dai militari. Riuscì comunque a raccogliere i soldi per rimpatriare la salma del povero Aernoult che a Parigi ebbe una cerimonia funebre cui parteciparono oltre 100.000 persone. Rousset fu liberato dopo alcuni mesi di battaglia.

(Bernart Bartleby)
Aujourd'hui la Patrie a semé trop de crimes
Parmi les sables de là-bas
Et le peuple est lassé de pleurer les victimes
Qui sont ses frères et ses gas.
Dans le pays de longs murmures
Ont fait place aux muets sanglots:
Assez d'odieuses tortures!
Il faut combler tous les silos!

Vive Rousset! que ce cri vibre,
Hideux chaouchs pour vous flétrir !
Vive Rousset, et qu'il soit libre
C'est Biribi qui doit mourir.

Le sang du pauvre Aernoult étoilait sa cellule:
Mais l'ombre cernait les barreaux.
Et déjà le silence, avec le crépuscule,
Couvrait le forfait 'des bourreaux,
Quand, de Rousset l'appel tragique
Vint retentir comme un tocsin
Dans l'enfer des bagnes d'Afrique:
A l'assassin! A l'assassin!

Rousset, après avoir rempli son noble rôle,
Sur ses épaules de martyr,
Sentit les quatre murs de son horrible geôle
Plus sourdement s'appesantir.
Mais, rengainez la griffe immonde
Que sur sa chair vous abaissiez,
Pour renifler le vent qui gronde...
O vils et lâches carnassiers!

Héros de Biribi, nous saluons ta gloire!
Rousset, tes lauriers sont plus beaux
Que les lauriers fleuris au sein de la Victoire
Et moissonnés sur des tombeaux.
Et vous ! crevez dans votre honte
Comme en un linceul empesté,
En entendant ce cri qui monte
Du plein cœur de l'Humanité.

inviata da Riccardo Venturi - 17/11/2004 - 01:55



Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 28-02-2020 19:43
GLORIA A ROUSSET

Oggi la Patria ha disseminato di crimini
le sabbie di laggiù,
e il popolo è stanco di pianger le vittime,
che son suoi fratelli, suoi compagni.
Nel paese dei mugugni
si fan strada i muti singhiozzi :
basta odiose torture !
Bisogna riempire tutti i “silos” ! [1]

Viva Rousset! Vibri quel grido,
per macchiarvi d'infamia, orrendi sergenti ! [2]
Viva Rousset, dev'essere libero,
è il Biribi che deve morire.

Il sangue del povero Aernoult costellava la sua cella:
ma l'ombra circondava le sbarre.
E già il silenzio, assieme al crepuscolo
copriva il misfatto dei boia
quando il tragico appello di Rousset
risuonò come una campana a morto
nell'inferno dei bagni africani:
All'assassino! All'assassino!

Rousset, dopo aver svolto il suo nobile ruolo,
sulle sue spalle di martire
sentì i quattro muri della sua galera orribile
appesantirsi cupamente.
Ma ringuainate l'artiglio immondo
che nelle sue carni piantate
per fiutare il vento che incombe,
voi, vili e codardi rapaci !

Eroe del Biribi, salutiamo la tua gloria !
Rousset, i tuoi allori son più belli
di quelli fioriti in seno alla Vittoria
e mietuti su delle tombe.
E voi crepate nella vostra vergogna
come in un sudario appestato,
mentre sentite questo grido che monta
dal fondo del cuore dell'Umanità.
[1] Per i silos e i chaouchs la canzone coutiana di riferimento nel sito è Chanson des silos.

[2] ibidem

28/2/2020 - 19:43




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