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S'eri là fœura che lavoravi

anonimo
Lingua: Italiano (Lombardo Brianzolo)



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Canzone contro il servizio militare, reg. in Brianza dal Gruppo "Il Portone" di Vimercate. "Pelà la foeuja" significa sfrondare i gelsi; "capèlla" è un soprannome dei coscritti.
Da: La musica dell'Altraitalia)

Canzone brianzola poco nota, è stata registrata, con altre più conosciute, dal gruppo “Il Portone“ di Vimercate (v. Canzun su la lobbia). E’ incisa anche nella Milanese vol. 10. Essa ripropone il tema tipico del contadino che pensa a lavorare e ignora la guerra. E da notare l'espressione 'pelà la foeuja', cioè sfrondare i gelsi: evidentemente nell‘800 in Brianza la foglia più importante era quella del gelso che nutriva i bachi da seta, tanto da diventare la foglia per antonomasia. "Capèlla' o "capellòn" erano soprannomi dati ai coscritti.

Milanese

Commento tratto da “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)

(Bernart Bartleby)
S'eri là fœura a pelà la fœuja
mai pù pensavi de 'ndà soldàa
senti una voce che la mi chiama
l'è la campana de andà soldàa

S'eri là fœura che lavoravi
mai pú pensavi a la presón
un reggimento di bersaglieri
me mènen via senza resón

Brutta capella vieni a prend'armi
presentat'armi non lo sai far
prendi cartucce fucile e mitraglia
e la capotta fatti saltar

Cosa diranno le nostre mamme
quando alle case ritornerem
dove sei stato figlio mio
trentasei mesi fare il soldà.

inviata da Riccardo Venturi - 13/11/2004 - 18:20




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