Lingua   

Siete venuti a cercare

Alberto Cantone
Lingua: Italiano


Alberto Cantone

Ti può interessare anche...

La pianura dei sette fratelli
(Gang)
Peter Norman
(Alberto Cantone)
Pietà (ogni Peste ha le sue invettive)
(Alberto Cantone)


[2003]

Una canzone contro una fra le tante vittime della guerra: in questo caso sono i soldati, specie delle classi più povere o delle minoranze etniche, mandati a morire in una guerra che non è la loro, presentata come pacificatrice e attraverso la mistificazione di essere attesi come "liberatori" dalle popolazioni.
E' stata incisa nel disco live "Liocorno - note d'autore", distribuito da "Storie di note"
Siete venuti a cercare
con i vostri vent'anni di terra di aria e di mare
siete venuti a cercare
in questo deserto di lacrime polvere e sale
le bugie e le promesse
di una pace dal volto globale
che riempiono il becco
di falchi e avvoltoi del quartier generale
e il sorriso vincente
più rassicurante
del Presidente al telegiornale
siete venuti a cercare

Siete venuti a cercare
qualche cosa in cui credere o forse perché non c'è altro da fare
siete venuti a cercare
per i vostri vent'anni la luce di un posto, un futuro migliore
perché nascere povero o nero
non è proprio nascere uguale
in questa Patria che ha tanta giustizia
che ancora ce ne ha da esportare
qualcuno perché ci ha creduto
nel sogno dei padri
per un fottuto ideale
siete venuti a sparare

Siete venuti a cercare
fino al fondo del fondo del culo a una guerra dal ghigno globale
e siete venuti a sparare
siete venuti col fuoco e nel fuoco vi tocca marciare
e il petrolio ha deciso per voi
e per questa terra ferita
il potere ha deciso
dei vostri vent'anni e della loro vita
e sul foglio d'addio
dei vostri sogni caduti
ha scritto col sangue i più grati saluti
che per lui siete venuti!
per lui siete venuti

Siete venuti a portare
libertà e caramelle e carezze sul volto ai bambini
e parole di pace incartate nei cioccolatini
com'è stato a Belgrado, a Kabul
oggi qui come ieri
stipate nei bombardieri.
Ma non vi aspettano qui come allora
né bandiere né cori
di festa a Baghdad né a Bassora
Non vi aspettano baci né fiori
dai rami delle finestre ferite
in questo schifo d'aprile
siete venuti a morire
siete venuti a morire!

inviata da Mario Vilca




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org