“E io cercavo lavoro e ho trovato questo, e sono pure brava. Io non avrei mai creduto di poter essere tanto spietata con quelle povere casalinghe.”
Appena diplomato, adesso che ho finito
Mi troverò un bel posto, sarò sistemato
Vedrai che la fortuna mi avrà guardato
E troverò la strada che ho sognato
Ho preso più di 80, ho fatto ogni domanda
Ho sempre detto sì a quello che comanda
Mi sono laureato e poi specializzato
Per tanto che ho cercato, nessuno mi ha voluto
Non hai le conoscenze, non sei raccomandato
E poi tu sei tra quelli che non han pagato
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani se il presente è da buttare?”
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani intanto vado ad occupare!”
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Presi quattro, cinque sei mesi
con i miei sogni sempre appesi
tre mesi, quattro, cinque sei mesi
bruciano gli anni sempre accesi
Marta s’è chiusa nei call center
Chi ti vede chi ti sente
Devi vendere, convincere la gente
Gentilmente ma insistentemente
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani se il presente è da buttare?”
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani intanto vado ad occupare!”
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Adesso nel 2008
Dopo quarant’anni dov’è andato il ’68?
La piazza le strade, mio padre l’ha detto
Sta finendo tutto
Adesso nel 2008
Dopo quarant’anni dov’è andato il ’68?
La piazza le strade, mio padre l’ha detto
È la fine non ti sei accorto
È la fine non ti sei accorto
È la fine non ti sei accorto
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Appena diplomato, adesso che ho finito
Mi troverò un bel posto, sarò sistemato
Vedrai che la fortuna mi avrà guardato
E troverò la strada che ho sognato
Ho preso più di 80, ho fatto ogni domanda
Ho sempre detto sì a quello che comanda
Mi sono laureato e poi specializzato
Per tanto che ho cercato, nessuno mi ha voluto
Non hai le conoscenze, non sei raccomandato
E poi tu sei tra quelli che non han pagato
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani se il presente è da buttare?”
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani intanto vado ad occupare!”
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Presi quattro, cinque sei mesi
con i miei sogni sempre appesi
tre mesi, quattro, cinque sei mesi
bruciano gli anni sempre accesi
Marta s’è chiusa nei call center
Chi ti vede chi ti sente
Devi vendere, convincere la gente
Gentilmente ma insistentemente
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani se il presente è da buttare?”
Marco si chiede “cosa devo fare?
Ci sarà un domani intanto vado ad occupare!”
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Adesso nel 2008
Dopo quarant’anni dov’è andato il ’68?
La piazza le strade, mio padre l’ha detto
Sta finendo tutto
Adesso nel 2008
Dopo quarant’anni dov’è andato il ’68?
La piazza le strade, mio padre l’ha detto
È la fine non ti sei accorto
È la fine non ti sei accorto
È la fine non ti sei accorto
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
Tutta la vita davanti, guarda quanti
Guarda dietro, guarda avanti, la vita davanti
inviata da DonQuijote82 - 19/8/2009 - 18:41
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Album: Articolo Uno
Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle d’Italia e del mondo.
Perché è il mondo intero la nostra casa.
da www.casadelvento.eu
7 - Primo maggio - Figlia mia - Dio degli inferi - Articolo uno - Dal cielo - Tutta la vita davanti - Redemption song - Quando fischiava la sirena - Campi d'oro - L'italiante - Fatica e sudore - L'ultima cosa
Il recitato iniziale è tratto dal film "Tutta la vita davanti" Paolo Virzì, con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti - Italia 2008. - Medusa uscito venerdì 28 marzo 2008