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Primo maggio

Casa del Vento
Lingua: Italiano


Casa del Vento

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[2009]
Album: Articolo Uno
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Dopo il disco Lavoro e dignità dei Ned Ludd, un altro disco interamente dedicato al mondo del lavoro:

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Comincia così la nostra Costituzione. Se pensiamo però a ciò che accade nelle nostre vite e nella società, vediamo tante contraddizioni.
Questo album parla del lavoro, delle conquiste e delle sconfitte nel passato, di diritti raggiunti ma anche di una regressione di questi ultimi
nell’attualità in cui viviamo. Parla di sudore e sfruttamento di operaie, operai, minatori e braccianti, parla di migranti di ieri (gli italiani)
e di migranti di oggi, parla di mancanza di memoria e di coscienze addormentate.
Parla di giovani disoccupati senza certezze e senza speranza. Della vergogna dei morti sul lavoro, migliaia in questo paese.
Con la forza e con la tenerezza, dalle storie della nostra terra a quelle d’Italia e del mondo.
Perché è il mondo intero la nostra casa.
da www.casadelvento.eu



L'intro recitato da Valerio Mastandrea è tratto dal film "Tutta la vita davanti" di Virzì

mastrandrea virzi
"Quando c'erano le manifestazioni ci portavano anche me, e mi piaceva un sacco, perché era come una festa: ci andavano tutti e novemila e vedessi come erano belli, forti, allegri, con le tute blu, coi cartelli, gli striscioni. Lì in mezzo anche l'ultimo arrivato si sentiva invincibile: se toccavano uno toccavano tutti"*

Viaggio sempre in lotta contro questo patronato
Hanno bruciato le camere del lavoro
Per tanto che ci han preso, per poco che ci han dato
I ricchi li abbiam coperti d’oro insieme al sindacato
Si occupavano le fabbriche in assemblea davanti ai cancelli
Ho scritto sui muri: PADRONI VAMPIRI
E loro ci hanno mandato i manganelli

Dalle grandi fabbriche partiva il movimento
E il riscatto di chi era segregato
Diritti per le donne, salari e le pensioni, lavoro per chi è disoccupato
per tutto il novecento in mille strade e piazze in tanti abbiamo scioperato
Così come a Portella, in Sicilia hanno sparato
Qualcuno mandato dallo stato

Portavo le mie idee
col pugno nella mano
col pugno nella mano,
Primo maggio
Forza e coraggio
Che tutti insieme
Si può cambiar
Primo maggio
Forza e coraggio
Che tutti insieme
Si può cambiar

Son nati le conquiste insieme ai miei compagni
Ovunque come anche a Mirafiori
Tra morte e i dolori cresceva il ‘68
Statuto dei lavoratori
Dov’è finita ora la nostra militanza,
i giorni in piazza in cui ci si incazzava
la partecipazione, la nostra appartenenza
e intanto l’utopia ci accompagnava

Portavo le mie idee
col pugno nella mano
col pugno nella mano,
Primo maggio
Forza e coraggio
Che tutti insieme
Si può cambiar
Primo maggio
Forza e coraggio
Che tutti insieme
Si può cambiar

Come ci hanno ridotto
E tu non hai capito
Ci han messo tutti contro,
sei vuoto e impoverito
han detto che è cambiato
non devi più pensare
è morta la coscienza
e il tempo di sognare
così ti hanno convinto
e ti hanno addormentato
con tutte le stronzate da comprare
ti sei dimenticato il sudore di tuo padre
la strada fatta e quella da cercare

Portavo le mie idee
col pugno nella mano
col pugno nella mano,

Primo maggio
Forza e coraggio
Che tutti insieme
Si può cambiar
*

inviata da Donquijote82 - 16/8/2009 - 16:14




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