Testo e musica di Roberto Bignoli
Facciamo un concerto a Sarajevo
E un altro ancora a Bagdad.
Tu dici che sono un pazzo... lo sapevo,
mi associo alla sentenza anch'io però
l'ho detto e lo ripeto, ma perché?
Facciamo un concerto a Sarajevo:
non aver paura, canta insieme a me.
C'è già un gran concerto a Sarajevo,
una musica triste si sente suonare
mentre il cielo si tinge di rosso
sulle colline di quella città,
fasci di luce ed effetti speciali
lungo le strade che non hanno più un nome,
si stringono le mani tutti gli impresari.
Sarajevo città dimenticata
Dove sono tutti i tuoi bambini?
Deportati in campi di concentramento
O ammazzati nei loro giardini.
Sarajevo per quanto ancora
Urleranno i venti di guerra
Sui relitti si, della tua nuda terra!
La morte va in concerto a Sarajevo
Se cerchi il biglietto lo devi trovare.
La morte cavalca a Sarajevo,
dietro l'angolo è lei che ti viene a cercare.
Chi cerca il biglietto non si affanni,
in fila per il pane molti l'hanno trovato:
corpi senza vita rimasti sul selciato.
Facciamo un concerto a Sarajevo
E un altro ancora a Bagdad.
Suoneremo una dolce musica
Sulle colline di quella città,
attraverseremo la linea del cielo,
brucerà l'odio col fuoco dell'amore
sotto il cielo della libertà!
Sarajevo città dimenticata
Dove sono tutti i tuoi bambini?
Deportati in campi di concentramento
O ammazzati nel loro giardini.
E se questo è già successo ieri
Non lasciare che il sono porti via i suoi mostri,
Sarajevo sciogli le tue catene:
quei tuoi figli... sono i nostri.
E un altro ancora a Bagdad.
Tu dici che sono un pazzo... lo sapevo,
mi associo alla sentenza anch'io però
l'ho detto e lo ripeto, ma perché?
Facciamo un concerto a Sarajevo:
non aver paura, canta insieme a me.
C'è già un gran concerto a Sarajevo,
una musica triste si sente suonare
mentre il cielo si tinge di rosso
sulle colline di quella città,
fasci di luce ed effetti speciali
lungo le strade che non hanno più un nome,
si stringono le mani tutti gli impresari.
Sarajevo città dimenticata
Dove sono tutti i tuoi bambini?
Deportati in campi di concentramento
O ammazzati nei loro giardini.
Sarajevo per quanto ancora
Urleranno i venti di guerra
Sui relitti si, della tua nuda terra!
La morte va in concerto a Sarajevo
Se cerchi il biglietto lo devi trovare.
La morte cavalca a Sarajevo,
dietro l'angolo è lei che ti viene a cercare.
Chi cerca il biglietto non si affanni,
in fila per il pane molti l'hanno trovato:
corpi senza vita rimasti sul selciato.
Facciamo un concerto a Sarajevo
E un altro ancora a Bagdad.
Suoneremo una dolce musica
Sulle colline di quella città,
attraverseremo la linea del cielo,
brucerà l'odio col fuoco dell'amore
sotto il cielo della libertà!
Sarajevo città dimenticata
Dove sono tutti i tuoi bambini?
Deportati in campi di concentramento
O ammazzati nel loro giardini.
E se questo è già successo ieri
Non lasciare che il sono porti via i suoi mostri,
Sarajevo sciogli le tue catene:
quei tuoi figli... sono i nostri.
inviata da Informusic.it Paola Maschio
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