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L'Aziza

Daniel Balavoine
Lingua: Francese


Daniel Balavoine

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[1985]
Paroles et musique: Daniel Balavoine
Testo e musica: Daniel Balavoine
Sortie du single: 1985
Uscita del singolo: 1985
En album / In album: Sauver l'amour


Cazzo ci andava a fare Daniel Balavoine a quella stronzata della Parigi-Dakar, quella cosa cui Renaud opportunamente dedicò la solforosa 500 connards sur la ligne de départ? Sì, d'accordo, in linea di massima la seguiva e basta cercando anche di fare del bene e di aiutare della gente, ma se non ci fosse andato era meglio. Il 14 gennaio 1986 precipitò con un elicottero assieme ad altre quattro persone: morirono tutti quanti. E la canzone francese si trovò priva di un tipo a modo suo parecchio originale.

In Francia non è come da noi. Il suo star-system, di cui Balavoine faceva parte senz'altro, riesce anche a produrre delle figure niente affatto banali; e Balavoine era una di queste. Un provinciale del “deserto francese” (era nato a Alençon, nel dipartimento dell'Orne), una vita di gavetta e poi, come tutti, il salto a Parigi. Diventò famoso da un giorno all'altro interpretando il ruolo principale in un musical di Plamondon che fece storia, “Starmania”; e non rinunciò mai a scrivere canzoni piene di tolleranza, di amore per la libertà, di rifiuto di ogni tipo di razzismo. Storcete il naso? Beh, storcetelo pure. Per quel che mi riguarda, io sono del tutto convinto che uno star-system che, pur rimanendo tale, parla di “certe cose” diffondendo fra la gente e fra i “fans” un certo tipo di discorso, serve. Serve eccome. Ci avessimo noi della gente come Balavoine.

Poi si potrà dire quel che si vuole, la musica commerciale e quant'altro. Senza contare che Balavoine non era uno che la mandava a dire, come ebbe ad accorgersene un tipo che, alla televisione, fu letteralmente da lui mandato in culo. Il tipo in questione si chiamava François Mitterrand e faceva di mestiere il presidente della repubblica. Nessuno però in Francia pensò di accusare Balavoine di “vilipendio”, come accade invece da noi. Noi siamo il paese del “vilipendio”. I potenti non possono essere “vilipesi”. Sono intoccabili.

Star system. Infatti questa canzone di Balavoine è uno dei più grandi successi della canzone francese. Un milione e rotti di copie vendute, sonorità “anni '80” in piena regola, sculettamenti e quant'altro. Però parliamone. Il suo titolo: in arabo vuol dire “amore mio, mia cara”. La moglie di Balavoine, Corinne, era un'ebrea di origine marocchina; una che doveva avere sperimentato sulla sua pelle occhiate di disprezzo, borsette chiuse all'improvviso nel métro dalle vecchiette ed altre schifezze del genere. Sì, certo, è una tenera canzone d'amore di cui Balavoine non fece in tempo a vedere il successo stratosferico: morì dieci giorni dopo averla interpretata alla televisione, quando ancora non aveva venduto così tanto. Accidenti a lui, se ne fosse stato con Corinne invece di andare a fare il bischero sull'elicottero in Africa per Thierry Sabine.

Una tenera canzone d'amore dove però si parla di pelle come “stella gialla”, ovvero la stella “Jude” che gli ebrei dovevano portare sotto il nazismo. Una canzone che è un inno popolare (inteso come fatto per essere diffuso fra la gente) contro il razzismo, dove si dice che non importa dove si vive. Importa soltanto come ci si ama. Insomma, tutta la panoplia della canzonetta di successo coniugata però con delle cosine niente affatto banali.

Certo, i francesi l'hanno comprata a milionate e ne hanno decretato il successo pur continuando a votare Front National e a non sottrarsi, come tutti gli europonzi (o eurostronzi che dir si voglia) alla marea xenofoba, razzista, fascista. C'è anche il caso che Corinne sia stata lasciata in pace, cosa che non sarà toccata a migliaia e migliaia di altre ragazze che non avevano avuto in sorte di fare la moglie di Balavoine. C'è anche il caso che “L'Aziza” sia stata comprata e ballata da qualcuno che poi, tre minuti dopo, ha detto “sporca negra” ad una ragazzina sull'autobus. Ci sono tutti i casi. Però è una canzone che si può ballare, ancora, senza mandare il cervello all'ammasso. E di questi chiardiluna, non è poco. [RV]

Petite rue de Casbah
Au milieu de Casa
Petite brune enroulée d' un drap
Court autour de moi
Ses yeux remplis de pourquoi
Cherchent une réponse en moi
Elle veut vraiment que rien ne soit sûr
Dans tout ce qu' elle croit
Oh Oh Oh, Oh Oh

Ta couleur et tes mots tout me va
Que tu vives ici ou là bas
Danse avec moi
Si tu crois que ta vie est là
Ce n' est pas un problème pour moi
Oh Oh
L' Aziza, je te veux si tu veux de moi

Et quand tu marches le soir
Ne trembles pas
Laisse glisser les mauvais regards
Qui pèsent sur toi
L' Aziza, ton étoile jaune c' est ta peau
Tu n' as pas le choix
Ne la porte pas comme on porte un fardeau
Ta force c' est ton droit
Oh Oh Oh, Oh Oh

Ta couleur et tes mots tout me va
Que tu vives ici ou là bas
Danse avec moi
Si tu crois que ta vie est là
Ce n' est pas un problème pour moi
Oh Oh
L' Aziza, je te veux si tu veux de moi

Oh Oh Oh, Oh Oh Oh, Oh Oh

L' Aziza, ta couleur tes mots tout me va
Danse avec moi
Que tu vives ici ou là bas
Ce n' est pas un problème pour moi
Oh Oh
L' Aziza, je te veux si tu veux de moi
L' Aziza, si tu crois que ta vie est là
Il n' y a pas de loi contre ça
Oh Oh
L' Aziza, fille enfant du prophète roi

Oh Oh Oh, Oh Oh

Ta couleur et tes mots tout me va
Que tu vives ici ou là bas
Danse avec moi
Si tu crois que ta vie est là
Ce n' est pas un problème pour moi
L' Aziza, je te veux si tu veux de moi.

inviata da Riccardo Venturi - 29/6/2009 - 01:09



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
29 giugno 2009
L'AZIZA

Un vicolo della Casbah
in piena Casablanca,
una morettina avvolta in una specie di lenzuolo
cammina svelta accanto a me
con gli occhi pieni di perché
che cercano una risposta in me.
Vuole davvero che niente sia sicuro
in tutto quel che crede,
oh oh oh, oh oh

Il tuo colore, le tue parole, mi piace tutto
che tu viva qui o laggiù
balla con me
e se credi che la tua vita sia laggiù
per me non è un problema
oh oh
L'Aziza, io ti voglio se tu mi vuoi

E quando vai in giro la sera
non tremare
lascia scivolar via gli sguardi cattivi
che ti pesano addosso
L'Aziza, la tua stella gialla è la tua pelle
non hai scelta
non portarla come un fardello,
la tua forza è il tuo diritto
oh oh oh, oh oh

Il tuo colore, le tue parole, mi piace tutto
che tu viva qui o laggiù
balla con me
e se credi che la tua vita sia laggiù
per me non è un problema
oh oh
L'Aziza, io ti voglio se tu mi vuoi

Oh Oh Oh, Oh Oh Oh, Oh Oh

Il tuo colore, le tue parole, mi piace tutto
che tu viva qui o laggiù
balla con me
e se credi che la tua vita sia laggiù
per me non è un problema
oh oh
L'Aziza, io ti voglio se tu mi vuoi
L'Aziza, se credi che la tua vita sia laggiù
non esiste nessuna legge in contrario
oh oh
L'Aziza, figlia, bimba del profeta re

Oh Oh Oh, Oh Oh
Il tuo colore, le tue parole, mi piace tutto
che tu viva qui o laggiù
balla con me
e se credi che la tua vita sia laggiù
per me non è un problema
L'Aziza, io ti voglio se tu mi vuoi.

29/6/2009 - 01:48




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