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Comte Arnau

anonimo
Lingua: Occitano


Lista delle versioni e commenti


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Tradizionale / Traditional
XIII sec. ca.

Si tratta della versione occitana dell'antica ballata (e della vicenda) che, in territorio di lingua d'oïl, è nota come Le roi Renaud; in territorio piemontese è invece Re Gilardin. Per questa versione occitana si segnala l'interpretazione di Giordano Dell'Armellina; anch'essa è presente in decine di versioni sia occitane propriamente dette che catalane; ma in Catalogna la vicenda si innesta su quella, diversa, del Comte L'Arnau, tramandata da una famosa composizione del poeta medievale Joan Maragall. Il Comte Arnau catalano sembra essere stata una figura storica della regione del Ripollès, un nobile cavaliere che trovò la morte sul rogo per la sua vita dissoluta ed i suoi eccessi sessuali; appartiene comunque adesso di diritto alla mitologia catalana. Per tutte queste composizioni dalla complessa storia l'origine può essere comunque fatta risalire al XIII secolo. [CCG/AWS Staff]
Lo comte Arnau, lo cavalier,
dins lo Piemont va batalhier.
Comte Arnau, ara tu ten vas;
digas-nos quora tornaras.

Enta Sant Joan ieu tornarai
e viu o mort aici serai.
Ma femna deu enta Sant Joan
me far lo pair d'un bel enfant.

Mas la Sant Joan ven d'arribar,
lo Comte Amau ven a mancar.
Sa mair, del mai naut de l'ostal,
lo vei venir sus son caval.

“Mair, fasetz far prompte lo leit
que longtemps non i dormirai.
Fasetz-lo naut. fasetz-lo bas,
que ma femna non auja pas.”

Comte Arnau, a que vos pensatz
qu'un bel enfant vos quitariatz?
Ni per un enfant ni perdus,
mair, non ressuscitarai plus.

“Mair, que es aquel bruch dins l'ostal?
Sembla las orasons d'Arnau.
La femna que ven d'enfantar
orasons non deu escotar.”

“Mair, per la festa de deman
quina rauba me botaran?
La femna que ven d’enfantar
la rauba negra deu portar!”

“Mair, porque tant de pregadors?
Que dison dins las orasons?”
Dison: la que ven d'enfantar
a la misseta deu anar.

A la misseta ela se'n va,
vei lo Comt’ Arnau enterat.
“V’aqui las claus de mon cinton,
mair, torni plus a la maison.”

“Terra santa, tel cal obrir,
Voli parlar a mon marit;
Terra santa, te cal barrar,
amb Arnau voli demorar.



Lingua: Italiano

Versione italiana fornita dal "Giullare"
IL CONTE ARNAU

Il Conte Arnau, il cavaliere
Va a battagliare in Piemonte
"Conte Arnau, ora te ne vai,
dicci quando tornerai."

"Tornerò entro San Giovanni
E vivo o morto sarò qui.
Mia moglie entro San Giovanni
deve Farmi il dono di un bel bambino.

Ma San Giovanni arriva,
Il Conte Arnau manca ancora;
Sua madre, dall'alto della casa,
Lo vede arrivare sul suo cavallo.

"Madre, fatemi fare subito il letto
Ché non dormirò a lungo.
Fatelo alto, fatelo basso,
basta che mia moglie non senta."

"Conte Arnau a cosa pensate,
che lascerete un bel bambino?"
Né per un figlio, né per due,
Madre, non risusciterò più."

"Madre, cos'è quel rumore dentro la casa?
Sembrano le preghiere di Arnau."
"La donna che ha appena partorito
non deve ascoltare le preghiere."

"Madre, per la festa di domani
quale vestito mi metteranno?"
La donna che ha appena partorito
deve mettere il vestito nero."

"Madre, perchè così tante preghiere?
Cosa dicono nelle preghiere?"
Dicon: "La donna che ha partorito
Deve andare alla messa".

Lei se ne va allora alla messa
e vede il Conte Arnau seppellito.
"Eccovi le chiavi della mia cintura,
Madre, non torno più a casa."

"Terra santa, apriti,
voglio parlare a mio marito.
Terra santa, chiuditi,
con Arnau voglio restare."



Lingua: Catalano

Versione catalana trovata su YT cantata da Joan Manuel Serrat

http://ep00.epimg.net/cultura/imagenes...
La comtessa està asseguda,
viudeta igual,
la comtessa està asseguda
al seu palau.
Se li presenta a la cambra,
valga'm Déu val!,
se li presenta a la cambra
el comte Arnau.

- A on teniu les vostres filles,
muller lleial?
A on teniu les vostres filles,
viudeta igual?
- A la cambra són que broden,
comte l'Arnau.
A la cambra són que broden
seda i estam.
- Deixeu-me'n endur una filla,
muller lleial;
que amb mi passarà les penes
que estic passant.
- Així com les heu guanyades,
valga'm Déu val!,
tot sol com pugueu passeu-les.
comte l'Arnau.

- Quina hora és que el gall ja canta,
muller lleial?
Quina hora és que el gall ja canta,
viudeta igual?
- Les dotze hores són tocades,
valga'm Déu val!
les dotze hores són tocades,
comte l'Arnau.

inviata da Krzysiek - 1/1/2016 - 17:27


Ma, tutto sommato questa versione abbreviata del traditional catalano, andrebbe spostata nella pagina Cançó del comte l'Arnau, credo. Non sono riuscito trovare, però, un opera equivalente nella parte orientale del Europa. Bisognerebbe scavare ben benino nel romanticismo nostrano. Si vedrà.

Krzysiek - 3/1/2016 - 20:36


Mm, io invece forse preferisco lasciare le due pagine distinte per una questione (almeno per ora) di purissima pigrizia: lo spostamento e l'integrazione di una pagina in un'altra è una delle operazioni più lunghe e pallose di tutto questo benedetto sito. Poi mi dispiacerebbe togliere una pagina al bravo Giancarlo Dell'Armellina. Inoltre, dulcis in fundo, si tratta di una "CCG Primitiva", ovvero che fa parte delle prime 600 canzoni raccolte nel 2003. Quelle canzoni e quelle pagine sono intoccabili, che il mondo lo sappia.

Quanto al folklore dell'Europa Orientale, mi rifiuto di credere che non ci siano storiacce diaboliche del genere, magari condite con vampiri, révenants, esangui fanciulle, monache indemoniate e quant'altro. Non dico proprio polacche, ma almeno una monaca indemoniata transilvana ci deve essere. E ricordati che sto sempre aspettando qualche canto dell'epoca dei Piasti in polacco antico! :-)

Riccardo Venturi - 4/1/2016 - 01:44


Seee... le vamp nell'epoca dei Piasti. Di sicuro c'erano, ma chi si derebbe la pena di cantarle, allora :P

krzyś - 4/1/2016 - 01:57




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