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Shock in My Town

Shock in My Town
[1998]
Versi di Manlio Sgalambro
Musica di Franco Battiato
Nell'album intitolato “Gommalacca”

1998: L'umanità, colpita dall'inguaribile ed eterno morbo del tempo, si avvicina inesorabilmente alle porte del Terzo Millennio, ma le nubi sull'avvenire sembrano ben lungi dal diradarsi: la tecnologia ed il progresso, con i quali l'uomo aveva spadroneggiato sul pianeta fino a poco tempo fa, si sono ribellati al controllo del loro creatore minacciando la Fine Del Mondo. La popolazione mondiale, soggiogata dai potenti a suon di ipnotici reality show e ingannevoli messaggi pubblicitari, sembra non volersi accorgere di quanto le stia succedendo attorno. In mezzo a quest'Apocalisse di Fine Millennio si erge una voce, un grido solitario, un urlo esasperato che racchiude in sé tutto il disprezzo contro il Male Contemporaneo: "...Shock in my town, shock in my town, velvet underground..." ; la voce che... (Continues)
Shock in my town
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/25 - 12:04
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Il Legapenista

Il Legapenista
2017
"Il Nuovo Cantacronache n°2"
Testo Beppe Chierici
Musica Giuseppe Mereu

Realizzato da Cenacolo di Ares Edizioni
in collaborazione con Materiali Musicali e Irma Records

Registrato al Sound Station Studios da Luca e Francesco Veroni
Anche lui è un Matteo, il bellissimo Salvini,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/25 - 09:50
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Ròia (Soutien Cédric Herrou)

Ròia (Soutien Cédric Herrou)
[2017]


A nos amis qui ont aidé les réfugiés.

Pour une meilleure prise en charge des migrants.

DEVOIR DE FRATERNITE

***

idée de chanson d'après le dessin d'Edmond Baudoin
"Article 1 de la Déclaration des Droits de l'Homme et du Citoyen"

Texte occitan et mélodie : Zine
Linguistes : Ciril Joanin – Laurenç Revest

Chanteurs interprètes : Zine et Christian Bezet
Mandoline : Noel Delfin
Guitare basse : Thierry Grossi
Percussions : Jean-François Torrent
Prises de son et mixage : Noël Delfin

Recherche documentaire images et presse clip : Zine
Images : Patrick Bar, page facebook Roya Citoyenne, Drone De Regard, ARTE Info.
Film "Il treno della dignità" de Teresa Maffeis et Guy Ouillon

Adaptation anglaise : Nougatine

***

"Pòdes pas dire qu'estraparli
Ma segur solet non siáu
L'aspèri un jorn
Embé nautre seràs
E lo monde segur serà un"
John Lennon/Sciença

Réalisation clip : Benoît SEYRAT

Ròia, ò Ròia
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/24 - 19:36
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L'enfant soldat

L'enfant soldat
[2006]
Parole e musica di Gérard Manset
Nell'album intitolato “Obok”
Enrôlé de force
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/24 - 09:21
Song Itineraries: Child Abuse

Il blues della cella di prigione

Il blues della cella di prigione
[1969]
Versi di Joe Fallisi, sulla melodia di Prison Cell Blues di Blind Lemon Jefferson (1928)
Nell'album “L'uovo di Durruti”, realizzato nel 2014.
Testo trovato sul sito Nel vento

Ignoro chi sia la “Spiga Madù” che compare alla fine del brano...
Grigio il cielo, grigia la cella
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/23 - 22:31
Song Itineraries: From World Jails
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Tirez pas sur le soleil

Tirez pas sur le soleil
[1990]
Parole e musica di Christian Paccoud (1954-), cantautore ed accordeonista francese
Nella musicassetta d'esordio, intitolata «Cerise Time Tour 90»
Testo trovato sul sito dell'autore
Deux mille ans de bagarres
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/23 - 21:43
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Tu montes un mur?

Tu montes un mur?
Parole e musica di Christian Paccoud (1954-), cantautore ed accordeonista francese
Interpretata anche da Isabelle Aubret
Testo trovato sul sito dell'autore
Déjà l’esprit quitte ses habits durs
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/23 - 21:36
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Alep Syriacon Valley

Alep Syriacon Valley
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)

Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (Continues)
Per il sole l’uomo è uguale
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/23 - 19:47

Monsieur Capital

Monsieur Capital
[1852]
Parole e musica di Gustave Mathieu de la Nièvre (1808-1877), poeta, chansonnier et goguettier francese
Testo trovato su Les Amis de Bizeau

L'autore si firmava come “condamné politique honoraire”
Gustave Mathieu ripubblicò questa canzone il 9 marzo 1870, mentre il Secondo Impero tirava le cuoia e si profilavano all'orizzonte la guerra contro Prussia ed Austria e la rivolta sociale culminata nella Comune di Parigi del 1871.
Je suis la force et la puissance
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/23 - 14:36
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Soleil levant

Soleil levant
[1931]
Versi di Eugène Bizeau (1883-1989), poeta e chansonnier anarchico
Interpretata da Rosalie Dubois nella sua antologia della canzone di protesta intitolata “Chants d’espoir et de révolte”
Testo trovato su Les Amis de Bizeau
Debout! Ceux dont l'âpre détresse
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/23 - 09:28
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Al carcere

Al carcere
[tra il 1594 ed il 1597]
Versi di Tommaso Campanella (1568-1639), filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano.
Musica di Joe Fallisi (2007)

Una poesia che Tommaso Campanella scrisse all'epoca del suo terzo, e non ultimo, processo per eresia, quando si trovava nel carcere dell'inquisizione a Roma.
Il primo arresto di Campanella risale al 1591. Ne seguirono molti altri, e detenzioni, e terribili torture, fino alla condanna definitiva, nel 1599, al carcere a vita (scampò alla morte solo fingendosi pazzo). Poi 27 anni di prigionia a Napoli, all'inizio dei quali, nel 1602, scrisse la sua opera più famosa, “La Città del Sole”. Nel 1626 la scarcerazione, quindi la fuga in Francia nel 1634 e la morte pochi anni dopo.

Ovvero, come sia quasi inevitabile che chi non si accontenta delle opinioni comuni, chi ama la verità e la professa, rischi di finire molto male, se va bene nel fondo di un'umida cella, dove il Potere esercita la sua “tirannia segreta” su tutti coloro che hanno osato pensare liberamente e diversamente...
Come va al centro ogni cosa pesante
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/22 - 23:15
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Canção da Terra

Canção da Terra
[2002]
Parole e musica di Pedro Munhoz
Nel suo disco intitolato “Cantigas de Andar Só”
Ripresa nel 2011 da Fernando Anitelli e dal suo gruppo O Teatro Mágico nel loro album intitolato “A Sociedade do Espetáculo”, ispirato al saggio “La société du spectacle” del filosofo francese Guy Debord, pubblicato nel 1967.
Tudo aconteceu num certo dia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/22 - 22:18
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L'ultimo insegnamento

L'ultimo insegnamento
[1878]
Parole di David Lazzaretti (1834-1878), il “Cristo dell'Amiata”, ammazzato dai carabinieri il 18 agosto del 1878.
Musica di Mirco Mariottini, clarinettista e docente di musica jazz toscano, dal suo spettacolo “Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti”
Testo trovato su Intratext

Presentata a cominciare da Arcidosso (GR) nel 2012 e nell’estate 2013 a Volterra Jazz e al Teatro delle Rocce di Gavorrano, «Visioni in musica sugli scritti di David Lazzaretti», componimento “ecumenico” delle forme musicali firmata da Mirco Mariottini, diventa CD e consacra in musica il messaggio avveniristico di David Lazzaretti, il Cristo dell’Amiata fucilato dai Regi carabinieri il 18 agosto del 1878.

Quella stessa mattina il profeta, appena scomunicato dalla Chiesa come eretico, guidò la processione della Comune millenarista da lui fondata sul Monte Labbro, animata dalle ultime parole:
“Ecco... (Continues)
Io sento anticipatamente la felicità della gloria celeste del Paradiso. Voi tutti morti, ma non morrete, no; io solo oggi sarò quella vittima immolata per la Redenzione copiosa degli uomini. Guardate questo manto; è tinto di sangue, ma di sangue del secondo Abele. Voi, siete tanti Maccabei e Cristi Duci e Giudici. Nulla vi spaventi; armatevi di fede e coraggio; pensate che io solo basto e faccio per tutti. Non abbiate dunque alcun risentimento di vendetta con quelli che ancor cercassero farvi del male; perchè guai a colui che osasse alzare una mano contro il suo fratello; guai a quello che togliesse un sol centesimo al suo fratello; commetterebbe un grave reato di colpa. Figliuoli e fratelli miei carissimi, oggi si va alla mia e alla vostra infelice patria natia, la quale si è messa in teme... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/22 - 14:10

Canção dos Sem-Terra

Canção dos Sem-Terra
Ho trovato questa poesia/canzone e vorrei dedicarla a Waldomiro Costa Pereira, dirigente del Partido dos Trabalhadores (PT), assassinato ieri a Parauapebas, nel Parà.

Waldomiro Costa Pereira si trovava ricoverato in ospedale, in rianimazione, per le consequenze di un attentato che aveva appena subìto... Un commando di sicari è piombato sul nosocomio, ha disarmato la vigilanza e sequestrato il personale sanitario e poi si sono diretti al letto dove giaceva Waldomiro e l'hanno ucciso a colpi di pistola. Aveva 52 anni. L'operazione ha richiesto sicuramente qualche tempo ma la polizia non è intervenuta e gli assassini si sono dileguati indisturbati a bordo di un SUV blindato.
Un delitto vigliacco, l'ennesimo di decine di cui ogni anno in Brasile sono vittime indigeni, contadini, ambientalisti e sindacalisti impegnati nella riforma agraria e nella lotta contro i latifondisti.
A enxada sobe e desce na terra encharcada
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/22 - 11:29
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La Sainte Alliance des peuples

La Sainte Alliance des peuples
[1818]
Versi di Pierre-Jean de Béranger (1780-1857), poeta e musicista parigino
Sull'aria di “Du Dieu des bonnes gens”, dello stesso de Béranger.

Ottobre-novembre 1818. In seguito al congresso di Aix-la-Chapelle e al pagamento da parte della Francia di un forte indennizzo di guerra, le truppe di Prussia, Austria e Russia lasciano finalmente il territorio francese che occupavano dal 1814.
J’ai vu la Paix descendre sur la terre,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/22 - 09:27
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Alla stazion di Monza

Alla stazion di Monza
[primi del 900]
Fonte: “Canti satirici anticlericali” a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Giulio Savelli editore, Roma, 1975.
Nel repertorio di Joe Fallisi, che l'ha inclusa nel suo album del 2014 intitolato “L'uovo di Durruti”


Alla stazion di Monza
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/21 - 22:58
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Evviva la Maria Goia!

Anonymous
Evviva la Maria Goia!
[1908 o 1912/13, a seconda delle fonti]
Fonte: “Canti satirici anticlericali” a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Giulio Savelli editore, Roma, 1975.
Interpretata da Michele Straniero, accompagnato da Paolo Ciarchi ed il coro dello spettacolo “L'opposizione” (?), nella raccolta “Avanti popolo alla riscossa - Antologia della canzone socialista in Italia”, I Dischi del Sole, 1968.

Avanti popolo alla riscossa

Canzone a sfondo anticlericale ma dedicata ad una figura oggi dimenticata eppure fondamentale, quella di Maria Goia (1878-1924) di Cervia, in Romagna, figlia di un lavoratore di salina e di una lavandaia, che giovanissima divenne militante e poi dirigente del Partito Socialista.
Maria Goia non è nota per il suo anticlericalismo ma perchè fu femminista, pacifista e antifascista, e per questo fu perseguitata a lungo, prima, durante e dopo la Grande Guerra.

“La rottura... (Continues)
Vogliamo l'uguaglianza
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/21 - 22:26
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Il travaille du pinceau

Il travaille du pinceau
[1939]
Versi di Georges Auguste Charles Guibourg, in arte Georgius (1891-1970), cantautore, commediografo e scrittore.
Musica di Akermans (?)
Testo trovato su Histoire de France en chansons

Già, Adolf Hitler voleva diventare pittore ma per ben due volte, nel 1907 e nel 1908, fu rifiutato alla selezione per l'ingresso all'Accademia di belle arti di Vienna... Se l'avessero preso, magari il corso della Storia sarebbe cambiato... Il fatto è che come pittore faceva soltanto cagare, ma come Führer fece milioni di morti...
Les peintres en bâtiment
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/21 - 15:59
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Soweto

Soweto
1985
ANC Galan [Svensk Rock Mot Apartheid]
För varje dröm som skjuts till döds
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/21 - 12:41
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Vi är inte skit

Vi är inte skit
2014

Musik: Jens "Chords" Resch.
Text: Sebastian Stakset, Leo Carmona Gonzales, M. Wiehe
Vi är inte skit
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/21 - 12:14
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Nadja

Nadja
1994
Trollkarlen

Inverno 1993 Sarajevo fu assediata dalle truppe serbe.
Ho scritto la canzone quando una granata dell'artiglieria assediante ha colpito un parco giochi dove stavano giocando i bambini.
Nadja
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/21 - 11:51
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Jag ville åka till öknen

Jag ville åka till öknen
1992
Det Ligger Döda Kameler I Min Swimmingpool

L'Iraq attaccò il Kuwait. Gli USA e altri hanno attaccato il loro ex alleato in Iraq. La canzone è stata scritta dopo la cosiddetta Operazione Desert Storm.
Jag ville åka till öknen
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/21 - 11:42
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Som en stormvind

Som en stormvind
1991
Allt Är Förändrat

La canzone è stata scritta dopo il rilascio di Nelson Mandela nel 1989, dopo 27 anni di carcere.
Långa dagar
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/21 - 11:39
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Som en duva

Som en duva
[1986]
Testo di Mikael Wiehe
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe

Lyrics by Mikael Wiehe
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe

Text av Mikael Wiehe
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe

Texten skrevs som en hyllning till de politiska flyktingar som kommit hit från Latinamerika och blivit våra vänner. Den känns svårare att sjunga idag. Texten skulle kunna tolkas som att man önskar invandrarna ut ur landet. När den skrevs var detta inget problem. Alla de latinamerikaner vi kände ville återvända så snabbt som möjligt för att fortsätta kampen mot de USA-stödda militärdiktaturerna.
Björn sjöng ofta sången och gjorde den känd i Norge. (Kommentar från "Sånger i tiden", 2001)
Jag vakade ensam i natten
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/21 - 11:19
Song Itineraries: Exiles and exilees
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L'ultimo respiro fa da testamento

L'ultimo respiro fa da testamento
2017
Eredi della sconfitta

La storia ha protagonisti più o meno famosi.

Alcuni fanno da esempio, illuminano con la loro vita e la loro voglia di cambiamento anche le nostre vite, a distanza di anni o di decenni.

Altre volte il loro esempio viene dimenticato, così come la loro voglia di lottare per un futuro migliore.

Il loro ultimo respiro non deve andare perso, ma deve essere un testamento, un passaggio di testimone, per noi che continuiamo a combattere e non dobbiamo buttare il sacrificio di vite esemplari.
Come Ocalan zio Apo
(Continues)
Contributed by Zorba 2017/3/20 - 18:08
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Lettera dalla barricata

Lettera dalla barricata
2016
La via del sale

Tutti gli strumenti che hanno suonato nel disco si ritrovano in questa canzone che ha quasi il sapore di una felliniana fanfara conclusiva. La canzone riassume la mia poetica. Chi è familiare con i miei dischi precedenti, ritroverà parole e personaggi. Ma anche chi mi sente per la prima volta, spero che possa apprezzare questo riassunto della mia visione del mondo e del mio persistere nello scrivere canzoni. Questa la conclusione del disco; sono sulla barricata, ma non sono lieto di esserlo; altri sarebbero stati i miei desideri quando ero giovane, anche se questa barricata di suoni e parole è stata edificata con la dedizione dell’amore.
Blogfoolk

Cosa succederebbe se Zeus, in un attimo di bontà, decidesse di concedere una pausa a Sisifo e gli regalasse un violino, Probabilmente quest'ultimo costruirebbe una barricata di musica e parole sulla cima del monte nel tentativo... (Continues)
L'arte dopo Auschwitz [1], l'arte dopo Obama
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/20 - 17:52
Song Itineraries: Barricades, Extermination camps
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Io ti racconto

Io ti racconto
Dall'album "Un uomo in crisi (canzoni di morte, canzoni di vita)" (1973).

In questo brano Lolli racconta tutta la sua vita e ne trae i suoi motivi di pessimismo. E' un pessimismo del tutto radicale che investe non solo la natura delle cose ma anche la loro reale importanza a livello comunicativo di esperienza.
Gang

Io onestamente ignoravo questa canzone, l'ho riscoperta in Calibro 77 dei Gang. Con Lorenzo ci siamo detti che mancava... già... Certo parla di prigione e di guerra, ma giusto soffermandosi ad una lettura superficiale si può pensare che Lolli parli effettivamente di una prigione con le sbarre e di una guerra con le bombe, i carri armati etc, si parla di una prigione interiore e di una guerra interiore. Però forse parla della famigerata guerra dei 10 100.000 anni che ci relega a vivere ai margini
Io ti racconto lo squallore
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/20 - 17:12
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Vivo morto o X

Vivo morto o X
1995
Buon compleanno, Elvis

Pezzo rock con venature di blues che apre l'album, in cui Ligabue critica la tendenza, tipica di coloro che hanno una certa autorità, di imporre ad altri quelle scelte personali che questi ultimi sono sicuramente in grado di compiere in autonomia. E racconta come ci si senta a vivere una vita decisa da condizionamenti esterni.
L'ispirazione viene dall'idea di associare il simboli 1 X 2 utilizzati sulla schedina del Totocalcio alla vita di ognuno. Dove X, oltre a essere da sempre simbolo di anonimato, nella canzone rappresenta una vita NON vita, una vita decisa da qualcun altro.
Tra le varie autorità c'è anche quella militare:
"E puntano al tuo tempo
e a alcuni sissignore
e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà. "

Nel 1995 si era ancora ai tempi della leva obbligatoria.
Nato da un sospiro o da un temporale,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/20 - 16:38
Song Itineraries: fuckin' conscription
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Le verger en Lorraine

Le verger en Lorraine
[1963]
Scritta da Monique Serf, in arte Barbara, e Jean Poissonnier
Singolo del 1962, poi nell'album “Dis, quand reviendras-tu?” del 1964


Tout le sang qu'ont versé
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/20 - 13:18
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Marcia della cinghia

Marcia della cinghia
[1963]
Parole di Mario Monicelli (1915-2010), Agenore Incrocci (1919-2005) e Furio Scarpelli (1919-2010), in arte Age & Scarpelli, formidabile duo di sceneggiatori.
Musica di Carlo Rustichelli (1916-2004), musicista e compositore.
Nella colonna sonora del film “I compagni”, diretto da Monicelli nel 1963, con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, Folco Lulli.
Il film ebbe l'Oscar nel 1965 per la migliore sceneggiatura originale.
Testo trovato su YouTube
Tira di un bùs la cinghia ma non calar le braghe
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 22:19
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Some People

Some People
[1970]
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Some people live each week in fun and play
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 20:57
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Gris 'mè on schelter

Gris 'mè on schelter
[2015?]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo.
“Grigio come uno scheletro” è riscrittura totale di Gimme Shelter dei Rolling Stones.
L'esecuzione de I Saltamartin, secondo me, è molto bella.
Se l'originale parlava di guerra vera e propria, qui si parla invece del lavoro che non c'è più, di tutto un mondo, di tante vite sull'orlo del baratro. Un barlume di speranza si accende solo alla fine, quando il refrain cambia appena e fa irruzione l'amore come unico “Shelter From the Storm"...
Gh'hoo in pè ona fabbrichetta
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 17:59
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Laurina a la filanda

Anonymous
Laurina a la filanda
[inizio 900]
Canto di filanda lombardo, esistente in molte versioni.
Quella che riporto è tratta dal volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara
La registrazione del brano si trova nel quinto volume dei “Canti del lavoro”, una collana curata da Roberto Leydi e pubblicata da I Dischi del Sole a metà degli anni 60. La canzone era interpretata da Ines Serventi, filandera cremonese classe 1904.
Laurina a la filanda
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 16:59
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Asia

Asia
1985
Kaiwanna
Iran - notte della mente
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/19 - 01:30
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Nisida

Nisida
1982

1984
E' goal

Nisida è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località chiamata Coroglio. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L'isola non è accessibile in quanto ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento.
No no no no, non cercate lontano
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/19 - 01:26
Song Itineraries: War on Earth
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I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher

I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
2009
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher

Poi feat. in "Won't Go Quietly" (2013) dei "Between the wars"
Just a lad of sixteen summers
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/3/18 - 15:35
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Το τσακάλι

Το τσακάλι
To tsakáli
[1983]
Στίχοι: Ζωρζ Πιλαλί
Μουσική: Ζωρζ Πιλαλί
'Αλμπουμ: Επιθυμία!
Γιώργος Πιλάλας και το Καραβάνι του
Testo e musica di "Zorz Pilalì" (Giorgos Pilalas)
Album - Επιθυμια! ("Voglia")

Su Giorgos Pilalas, o Georges Pilalì (Ζωρζ Πιλαλί) che dir si voglia, si veda quanto scritto da Gian Piero Testa, il 4 settembre 2013, a introduzione di Χωροφύλαξ. Come intendere questa canzone? Sembrerebbe, a occhio, la “classica” canzone sul padre portato via nella notte dai nazisti davanti al figlio che, poi, si aggira a Dachau per cercarlo... ma è scritta in un linguaggio esageratamente retorico, preceduta addirittura dalle SS che, in tedesco, portano via il malcapitato, e con espressioni riprese dalle canzoni popolari e resistenziali, quali tante ce ne sono in questo sito. Qualcosa, insomma, che fa sospettare -cosa del tutto facile, con “Zorz Pilalì”- una perfetta presa per i fondelli.... (Continues)
(Χτύπημα στην πόρτα)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2017/3/17 - 22:45
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Dark Horse on the Wind

Dark Horse on the Wind
“Dark Horse on the Wind” è stata composta da Liam nel 1966 in occasione del 50esimo anniversario della Rivolta di Pasqua ed è un’amara riflessione sul periodo dei “Troubles”.
Oh those who died for liberty
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2017/3/17 - 12:41
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro

Anonymous
Diarsera posi un giglio, <i>ovvero</i> E cinquecento catenelle d'oro
[XVI / XVII secolo]
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]

Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane

Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)

Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.

Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.

Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (Continues)
E cinquecento catenelle d’oro
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/3/17 - 03:08
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Plantas embaixo do aquário

Plantas embaixo do aquário
[1986]
Renato Russo/Renato Rocha/Dado Villa-Lobos/Marcelo Bonfá
Album: Dois

"...A canção antiguerra "Plantas Embaixo Do Aquário" tem muito do clima do fim dos anos 1970 e início dos anos 1980, mas não soa datada."



(Si veda questa pagina per l'intera storia, presentazione e recensione dell'album). [CCG/AWS Staff]
Aceite o desafio e provoque um desempate:
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2017/3/16 - 23:22

Ch’à inventà la guéra

Anonymous
Ch’à inventà la guéra
[1911]
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.

La strofa è commentata come segue:

“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (Continues)
Ch’à inventà la guéra
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/16 - 21:16
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Ballada o dzikim zachodzie

Ballada o dzikim zachodzie
È morto Wojciech Młynarski
Un maestro, un gran traduttore

Per un percorsco sugli Sceriffi

[1980]
Parole di Wojciech Młynarski (scritte prima del 1980)
Musica di Jerzy Derfel (Orkiestra Pod Dyrekcją Jerzego Derfla)
Dall'album "Szajba" (Diamo i numeri/Pazzia/Follia)
Il testo da poezja-spiewana (corretto a mano)
ma c'è anche qua.
Potwierdzają to setne przykłady,
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2017/3/16 - 21:11
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Antipatico

Antipatico
1988
Di nuca...

G. Manfredi - Ricky Gianco

Presente anche nell'ultimo album "Di Santa Ragione" del 2009
Antipatico e lontano
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/16 - 20:01
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Miłość jak wino

Miłość jak wino
Parole di Lech Konopiński
Musica di Kostas Dzokas (il cognato di Eleni)
Dall'album omonimo "Miłość jak wino" (L'amore come vino) del 1987
testo trovato qui, su Tekstowo
Il sito ufficiale di Eleni
Przychodzi do mnie co dzień chłopak na schwał
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/16 - 19:47
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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On praa

On praa
[2014]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo
Sulla musica di Ohio di Neil Young
Nell'album de I Saltamartin intitolato “Fior”

Il 3 gennaio del 1945 a Valaperta di Casatenovo, Lecco, le Brigate Nere fucilarono per ritorsione quattro giovani partigiani arrestati qualche giorno prima durante i violenti rastrellamenti operati in zona per vendicare l'uccisione di un milite fascista.

I trucidati si chiamavano Natale Beretta, Nazzaro Vitale, Mario Villa e Gabriele Colombo.

Uno dei comandanti della Brigata Nera responsabile dell'esecuzione sommaria era un ingegnere che si chiamava Emilio Formigoni e due anni più tardi sarebbe diventato padre del ben più famoso Roberto, il pluripregiudicato che per 20 anni è stato fra gli uomini politici più potenti ed arroganti d'Italia...
Dopo la guerra, Emilio Formigoni e alcuni altri fascisti presenti all'eccidio furono processati ma finirono tutti amnistiati.
4 de magg, 1970. Kent State University, Ohio, USA. La Guardia Nazional la spara e la mazza quatter student, manifestant pacifich.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/15 - 21:38
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Ragazze dell'Est

Ragazze dell'Est
Dall'album Strada facendo (CBS, 1981)
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschia
(Continues)
Contributed by L.L. 2017/3/15 - 20:28
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Σχολειό ελληνικό

Σχολειό ελληνικό
Scholeió ellinikó
[1977]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Κώστας Βίρβος
Ερμηνεία: Χαράλαμπος Γαργανουράκης
'Αλμπουμ: Οι ξερριζωμένοι

Testo e musica di Kostas Virvos
Interprete: Charalambos Garganourakis
Album: Οι ξερριζωμένοι ("Gli sradicati")

Nella primavera del 1949, i comunisti perdono la guerra civile in Grecia; un gruppo di andartes si rifugia con le loro famiglie in un villaggio poco fuori la cittadina di Grevenà, nella Macedonia ellenica; comincia così una storia di emigrazione, perlopiù sconosciuta anche agli stessi greci. Nella Grecia del 1949, quel che attende gli sconfitti è la fucilazione o l'internamento in qualche isola come Makronissos; nel gruppo si trova Evangelia Chondroyannis assieme alla madre e ai cinque fratelli, che ha raccontato questa storia alla rivista Themata in un articolo pubblicato il 1° dicembre 2013 con un sottotitolo piuttosto significativo: In questi... (Continues)
Όταν ο γιος μου λέει "νιέμα"
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi, Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2017/3/15 - 13:15
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Here I Am

Here I Am
1978
The Boys of Company C O.S.T.




Cinque ragazzi americani si arruolano nel reparto dei Berretti Verdi alla vigilia dello scoppio della guerra del Vietnam. La loro amicizia, i loro rapporti e i loro ideali verrano messi a dura prova dall'ambiente militare e dalla sporca guerra.
Uncle Sam I’m in Vietnam,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/15 - 09:45
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Soldatì

Soldatì
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
In una sua raccolta del 2015 intitolata “Bèrghem TomTom”.
Testo trovato sul sito dell'autore
“La guerra...sarà una scampagnata”
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/14 - 21:53
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Basta guère

Basta guère
[1995]
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
Nel suo disco intitolato “I löcia i Madóne” (“Piangono le Madonne”)
La canzone si apre con il frammento di una filastrocca tipica del bergamasco ma anche del bresciano.
Testo trovato sul sito dell'autore
Gioanì Gioanèla
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/14 - 21:38
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'Ndé piö in America

'Ndé piö in America
[1892]
Una canzone d'emigrazione letteralmente “contro corrente” per l'epoca, scritta dai bergamaschi Ferdinando Tarenghi e Alessandro Ferrari Paris e riscoperta alla fine degli anni 70, su di uno spartito conservato presso la biblioteca del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, da Luciano Ravasio, cantautore nativo di Presezzo (BG).
Nel quinto volume della sua antologia “Nóter de Bèrghem”, pubblicato nel 1998.

Interpretata anche da Sandra e Mimmo Boninelli nel loro album “Il bastimento parte...” del 1996.

Scriveva proprio Mimmo Boninelli (scomparso di recente) in una sua ricerca sui canti dell'emigrazione bergamasca, allegata al disco citato:

“Anche la canzone d’autore del tempo, di fronte all’espandersi del fenomeno emigratorio, affronta nei suoi testi questo drammatico problema. Lo fa attraverso il brano “Ndé piö in America”, con le parole di Ferdinando Tarenghi e la musica... (Continues)
'Ndé piö in America
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/14 - 21:11
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Piw 'zo mestr?

Piw 'zo mestr?
Titolo originale bretone: Piw 'zo Mestr? di Yann-Bêr Piriou
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco Bonedoù Ruz! 1975


"A coloro che hanno fatto eredità ai loro figli del fardello della rebretonizzazione. (Flavio Poltronieri)"

Il testo della canzone, sinora indisponibile sia in rete che nell'album, è stato trascritto all'ascolto da Flavio Poltronieri. Il testo è stato trascritto nella grafia "unificata". [RV]
Pa rankomp luskell hor melkoni
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/3/14 - 11:33
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Silent Passage

Silent Passage
(1974)

Bob Carpenter è stato un cantautore canadese , purtroppo morto precocemente nel 1995, che nella sua carriera ha pubblicato un solo disco " Silent Passage " nel 1974. Il disco all'epoca non ha avuto un gran successo di vendite , ma , vista la qualità , è diventato un piccolo oggetto di culto . Ristampato una prima volta nel 1984 ( anche allora senza grande risonanza ) , è poi stato riscoperto con la ripubblicazione su cd nel 2014 , anno nel quale è stato indicato come una delle ristampe più belle dell'anno .
In effetti può essere considerato una gemma del cantautorato nordamericano degli Anni 70 e consiglio caldamente a tutti di ascoltarlo . Purtroppo i testi non sono mai stati pubblicati ufficialmente , e, vista la voce estremamente espressiva ma non certo limpida di Carpenter , ed il fatto che gli stessi sono molto evocativi e criptici , anche gli stessi americani a volte... (Continues)
Before the war I had no need for travelling
(Continues)
Contributed by gabriele 2017/3/13 - 11:33
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Dreaming on a World

Dreaming on a World
1992
Matters of the Heart

Soprannominata la "Bob Dylan in gonnella" qui ricorda Imagine di John Lennon.
I know I may be wishing
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/3/13 - 10:07
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L'eccidio di Modena

L'eccidio di Modena
[?]
Parole di Bruna Montorsi
Musica: Sull'aria di Addio padre e madre addio
Il Deposito - Canti di Lotta

"Canto comunicatoci dall'autrice del testo, che ricorda come Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.
La melodia è quella del canto Ascoltate o popolo ignorante , ovvero di Addio padre e madre addio." - Il Deposito - Canti di Lotta

Così, stringatamente, nel “Deposito”, il nostro “Sito gemello”. Poiché, però, noialtri siamo gemelli decisamente meno stringati, siamo andati a vedere qualcosa di più consistente sull'eccidio di Modena (nel 1950, pochi anni dopo la guerra, si diceva ancora “eccidio”; lo si dovrebbe chiamare più propriamente “strage di Stato”, una delle tante che lo stato italiano ha perpetrato). Abbiamo quindi trovato questo esaurientissimo... (Continues)
Fu nel ‘50, in un giorno nefasto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/13 - 00:39
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Better Get It Right the First Time

Better Get It Right the First Time
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens, Dirk Powell e Justin Harrington, che canta il rap finale.
Nell'album Freedom Highway

La canzone è dedicata al movimento Black Lives Matters.
Young man was a good man
(Continues)
2017/3/12 - 22:10
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Siam tutti per uno

Siam tutti per uno
[1964]
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-2017), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.

Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Il tuo istituto carcere
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/12 - 22:07
Song Itineraries: Child Abuse, From World Jails
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No, prigioniero no!

No, prigioniero no!
[1964]
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.

Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Eh! No, prigioniero non ci sto! No, no!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/12 - 21:43
Song Itineraries: Child Abuse, From World Jails
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Jødisk partisansang

Jødisk partisansang
[1966]
Poesia di Georg Johannesen (da Nye Dikt)
Musica: Zog nit keynmol (q.v.)

A poem by Georg Johannesen (from Nye Dikt)
Music: Zog nit keynmol (q.v.)

In Norvegia, questa poesia che Georg Johannesen scrisse nel 1966 inserendola nella sua terza raccolta, Nye Dikt (“Nuove poesie”), è generalmente intesa come una “versione” di Zog nit keynmol; in effetti, essa può essere cantata sulla sua melodia di origine russa in maniera assolutamente perfetta. George Johannesen fu del resto inequivocabile nel presentarla: “In memoria della rivolta nel ghetto di Varsavia, primavera 1943”

Si tratta però di una composizione che è sì ispirata in tutto e per tutto a Zog nit keynmol, che ne riprende senz'altro lo spirito; ma non ne è in senso stretto una “versione” e né tantomeno una “traduzione”. E' un testo quasi del tutto autonomo, anche se presenta qualche cosa ripresa effettivamente dall'originale.... (Continues)
Dette lys er ikke solen, men en brann
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/12 - 21:22
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Sento una musica

Sento una musica
(2016)
Album: "Il tempo, le parole, il suono"
con Rocco Hunt

La forza della musica che scalda anche nei peggiori periodi di guerra.
Ho sprecato troppo tempo a giudicare me stesso
(Continues)
2017/3/12 - 21:17
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Running Fast

Running Fast
(2008)
Album: Psychodelice

Parlando dei testi, cosa c’è di onirico e cosa di reale? Running Fast per esempio dà l’idea di un sogno...

Forse è un’impressione che i miei testi possono dare, ma in realtà sono molto ancorati alla realtà, al vissuto. Ovviamente si deve partire da una nota autobiografica, anche se comunque per me molto nasce dall’immaginazione. “Running Fast” poi è molto reale, può sembrare un sogno, una visione, in realtà si tratta di un dèjà-vu, un rivivere e riaffrontare dei momenti dolorosi, vissuti nel 2001 a Genova (durante i fatti del G8, ndr). L’ho scritta due anni fa, cinque anni dopo quello che era successo, ed è stata dura fermarsi a ripercorrere quei momenti, ma proprio in questo caso la musica ha avuto la funziona di cura dal dolore.

L'isola che non c'era
Last night
(Continues)
2017/3/12 - 20:34
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Ленинград (Я вернулся в мой город, знакомый до слез)

Ленинград (Я вернулся в мой город, знакомый до слез)
[Декабрь 1930 – dicembre 1930]
Versi di Osip Ämilevič Mandelštam
Messi in musica da diversi artisti, a cominciare da Larisa Novoseltseva / Лариса Новосельцева che a Mandelštam ha dedicato sempre un'attenzione particolare.

Nell'album “Привет, Россия... (То, что я должен сказать...)", un progetto del 2009-


Osip Ėmil’evič Mandel’štam (Varsavia, 15 gennaio 1891 – Vtoraja Rečka, 27 dicembre 1938) è stato uno dei grandi poeti del XX secolo.

Nato a Varsavia all’inizio del 1891 da una famiglia della media borghesia ebraica (il padre dopo studi di talmud commerciava in pellami, la madre era pianista e insegnante di musica), trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Pietroburgo dove compie gli studi presso il prestigioso istituto Tenišev. Nel 1907 si reca a Parigi alla Sorbona, trascorre due semestri all’Università di Heidelberg, viaggia in Italia.

Esule fra territori e culture diverse, di tutte... (Continues)
Я вернулся в мой город, знакомый до слез, (1)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/12 - 14:42
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L'inno dei senza patria

L'inno dei senza patria
Versi e musica di Mauro Geraci
Non c'è che far... se questa nave affonda nel mar,
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/12 - 09:00
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Italiani superstar

Italiani superstar
[2017]

Album : Distratto ma però

Testo Voltarelli-Bruni
Musica Voltarelli -Finazzo
Tony guarda in alto
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/12 - 08:40
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'O scarrafone

'O scarrafone
(1991)

da "Un uomo in blues"

Nel 1991 Pino, che era molto sensibile ai problemi politici, fu terribilmente colpito dall'improvviso successo della prima Lega Nord, che sbraitava contro i terroni e i napoletani, che se la prendeva con i poveri e i deboli... In questa canzone decide quindi di mettere in scena la condizione di alcuni meridionali emigrati al Nord. Gente semplice ("noi crediamo alla cicogna"), che fa lavori manuali e faticosi, che è salita al Nord per la necessità di un lavoro, ma che non riesce ad adattarsi, per la "nebbia" che riempie sia il cielo che la testa di molte persone... Sono meridionali mantengono un legame forte con la loro terra, che continuano a sentire una volta a settimana ("oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola"), nel tempo libero che, contro una certa ossessione per il lavoro tipica del Nord, continua a essere importante per loro ("sabato è un giorno... (Continues)
‘O scarrafone ‘o scarrafone
(Continues)
2017/3/11 - 19:46
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Chant mauresque

Chant mauresque
[1982]
Composto da Véronique Chalot
Voce / Voice / Voix: Véronique Chalot
Album: À l'entrée du temps clair
Materiali Sonori





Il canto moresco: marinai, contadini andalusi e gitani alle origini del Flamenco

Il canto che qui si presenta, vale a dire il Chant mauresque registrato da Véronique Chalot nel 1982 e inserito nell'album À l'entrée du temps clair, è una delle rare testimonianze di tale tipo di canto inciso in tempi moderni. In realtà non si tratta di una composizione tradizionale: fu composto direttamente (e interpretato) da Véronique Chalot sulla base di stili di canto moresco tradizionale, ma con una moderna commistione di strumenti musicali; Véronique Chalot vi inserisce ad un certo punto anche una ghironda, che dal punto di vista strettamente storico è un'autentica aberrazione in un canto moresco. Il canto moresco vero e proprio, ad ogni modo, non prevedeva alcun tipo... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/11 - 17:27
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Napulitan

Napulitan
[2012]

Jovine feat. O'Zulu'
Addò stong stong stong semp ccà
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/11 - 15:41
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Gente do Sud

Gente do Sud
[2017]
Singolo: Gente do Sud
Trascrizione del testo di Titta Calemme

"TERRONI UNITI!!! verso il corteo di Sabato 11 Marzo ore 14 Piazza Sannazaro (Mergellina) MAI CON SALVINI NAPOLI NON TI VUOLE!“.


Il brano Gente do Sud dei Terroni Uniti, un collettivo di 30 artisti napoletani, è un inno alla fratellanza e un “no” al razzismo!
(Napolike.it)

Un gruppo di più di 30 artisti napoletani ha realizzato un singolo per dire “no” al razzismo, un brano autoprodotto e nato da un’idea di Massimo Jovine. Il collettivo si fa chiamare Terroni Uniti e la canzone è “Gente do Sud“, una sorta di inno alla capacità prettamente meridionale di accogliere tutti i “fratelli” e di saper convivere in una società multietnica e multiculturale.

La canzone, scritta in pochissimo tempo a pochi giorni dall’arrivo a Napoli di Matteo Salvini, vuole sottolineare l’importanza della solidarietà per smuovere le coscienze... (Continues)
Gente d’’o mare
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff + Titta Calemme 2017/3/11 - 07:49
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Caro Pepè

Caro Pepè
2016
Greetings from Fireland

Pepe Mujica, uruguagio, di origini basche e italiane (la madre era di Favale di Malvaro (GE)), fu guerrigliero tupamaro, più volte imprigionato, rimase in cella di isolamento in fondo ad un pozzo per 12 anni durante la dittatura militare (1973-1985), fu poi deputato e senatore, e infine presidente dell'Uruguay dal 2010 al 2015. Ha condotto la sua presidenza all'insegna della sobrietà. Durante la sua presidenza sono state approvate leggi per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali e per la legalizzazione delle droghe leggere.
Tu che hai fatto il ciclista
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/10 - 11:42

דער דריטער פאָגראָם

דער דריטער פאָגראָם
Der driter pogrom
[1939/1944]
Testo di Yitsik Fleysher
Orfano 13 enne di Rožyšče (Volinia, Ucraina)
Musica: ? (Elaborata da I. Schindler e E. Ofner)
Raccolta da Yehuda Ayzman
Pubblicata nel canzoniere Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucarest, giugno 1945 - Biblioteca Hehalutz

Lyrics by Yitsik Fleysher
A 13 years old orphan from Rožyšče (Volhynia, Ukraine)
Music: ? (Arranged by I. Schindler and E. Ofner)
Collected by Yehuda Ayzman
Published in the songbook Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucharest, Juny 1945 - Hehalutz Library

Nel 1948, Shmerke Kaczerginski pubblicò a New York la fondamentale antologia Lider fun di getos un lagern (“Canzoni dei ghetti e dei lager”). In 435 pagine, l'antologia comprendeva 233 canzoni provenienti da quattordici canzonieri che si era procurato in tutta Europa dopo essere stato una delle figure... (Continues)
ליג איך אױף דעם קאלטען בױדעם,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/10 - 02:04
Song Itineraries: Extermination camps




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