Todos nosotros
Ellos tienen la razón
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/5 - 21:13
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Galones de plástico
[1983]
Parole di Carlos Pina e Xaime Noguerol
Musica di Carlos Pina, Fernando Díaz-Valdés, Juan Leal e Rafael Ramos
Nell'album "Sálvese quién pueda"
Parole di Carlos Pina e Xaime Noguerol
Musica di Carlos Pina, Fernando Díaz-Valdés, Juan Leal e Rafael Ramos
Nell'album "Sálvese quién pueda"
De buenas a primeras
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/2 - 23:08
Social peligrosidad
[1978]
Parole di Manolo Tena
Musica di Antonio Molina Ramirez
Singolo d'eordio di questo gruppo madrileño, presente nel disco collettivo "Rock del Manzanares: Viva el Rollo v.2"
Parole di Manolo Tena
Musica di Antonio Molina Ramirez
Singolo d'eordio di questo gruppo madrileño, presente nel disco collettivo "Rock del Manzanares: Viva el Rollo v.2"
Mary "la Friki" era una tía legal
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/2 - 22:38
Cuentos de ayer y de hoy
[1978]
Scritta da José Carlos Molina
Traccia che dà il titolo all'album d'esordio di questo gruppo di rock progressive madrileño, ancora attivo oggi
Scritta da José Carlos Molina
Traccia che dà il titolo all'album d'esordio di questo gruppo di rock progressive madrileño, ancora attivo oggi
Voy a hablar por boca de mi gente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/2 - 22:14
Clandestino
La versione al femminile di Lila Downs
Lila Downs' version (as sung by a woman)
Version de Lila Downs (au féminin)
Lila Downsin, naisen laulama versio
Album / Albumi: Al Chile [2019]
>
La variopinta e bella versione di Lila Downs è del 2019, dall'album intitolato Al Chile. Lila Downs, vale a dire Ana Lila Downs Sánchez, nata nel 1968 nella Heroica Ciudad de Tlaxiaco (Oaxaca, Messico),è figlia di una cantante mixteca e dello scozzese-americano Allen Downs; è cresciuta tra il Messico, la California e Minneapolis. La sua versione di Clandestino è chiaramente e esplicitamente rivolta contro la politica migratoria del fascista e tentato golpista Donald Trump, presidente degli Stati Impuniti d'America dal 2016 al 2020 (e che, presumibilmente, ci ritenterà nel 2024); nonostante si tratti del testo originale di Manu Chao, ha bisogno di qualche spiegazione (e di qualche nota). Fondamentalmente,... (Continues)
Lila Downs' version (as sung by a woman)
Version de Lila Downs (au féminin)
Lila Downsin, naisen laulama versio
Album / Albumi: Al Chile [2019]
>
La variopinta e bella versione di Lila Downs è del 2019, dall'album intitolato Al Chile. Lila Downs, vale a dire Ana Lila Downs Sánchez, nata nel 1968 nella Heroica Ciudad de Tlaxiaco (Oaxaca, Messico),è figlia di una cantante mixteca e dello scozzese-americano Allen Downs; è cresciuta tra il Messico, la California e Minneapolis. La sua versione di Clandestino è chiaramente e esplicitamente rivolta contro la politica migratoria del fascista e tentato golpista Donald Trump, presidente degli Stati Impuniti d'America dal 2016 al 2020 (e che, presumibilmente, ci ritenterà nel 2024); nonostante si tratti del testo originale di Manu Chao, ha bisogno di qualche spiegazione (e di qualche nota). Fondamentalmente,... (Continues)
Clandestino
(Continues)
(Continues)
2019/4/21 - 00:05
Primavera di Praga
La versione spagnola di Joan Isaac e Sergio Secondiano Sacchi interpretata da Silvia Comes
dall'album "Cançons de les revoltes del 68" del 2018
testo tratto dal volume "Vent'anni di Sessantotto" a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino e Steven Forti
testo tratto dal volume "Vent'anni di Sessantotto" a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Sergio Staino e Steven Forti
PRIMAVERA DE PRAGA
(Continues)
(Continues)
2019/4/19 - 09:37
Self Evident
María José
Una traduzione integrale di Self Evident in una qualsiasi lingua è, giocoforza, un avvenimento, tale e tanto da giustificare mettersi pazientemente alla tastiera per trascrivere la traduzione spagnola che tale María José ha inserito come sottotitoli ad una declamazione della poesia originale che Ani DiFranco effettuò il 16 dicembre 2007 al 92nd Street Y, a New York. Dalla traduzione mancano pochi versi che abbiamo integrato; abbiamo corretto qua e là anche qualche errore ortografico o incongruenza. L'ultima traduzione di questa composizione, quella in francese, era stata inserita il 2 febbraio 2005. [RV]
Una traduzione integrale di Self Evident in una qualsiasi lingua è, giocoforza, un avvenimento, tale e tanto da giustificare mettersi pazientemente alla tastiera per trascrivere la traduzione spagnola che tale María José ha inserito come sottotitoli ad una declamazione della poesia originale che Ani DiFranco effettuò il 16 dicembre 2007 al 92nd Street Y, a New York. Dalla traduzione mancano pochi versi che abbiamo integrato; abbiamo corretto qua e là anche qualche errore ortografico o incongruenza. L'ultima traduzione di questa composizione, quella in francese, era stata inserita il 2 febbraio 2005. [RV]
EVIDENTE POR SI MISMO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/4/15 - 09:35
La chanson de Craonne
Anonymous
El Salariado, 25 abril 2015
A finales de julio de 1914 estalló la Gran Guerra, luego conocida como Primera Guerra Mundial y para nosotros la primera gran masacre imperialista, que se prolongó hasta 1918. El saldo del conflicto se estima en 20 millones de muertos, otros tantos heridos y varios millones de desplazados y refugiados, además de la destrucción de un volumen ingente de fuerzas productivas.
Aunque los partidos socialistas de Europa adheridos a la II Internacional ya habían vislumbrado la posibilidad de que estallara el conflicto bélico y habían adoptado resoluciones en contra de la guerra en los congresos de Stuttgart (1907), Copenhague (1910) y Basilea (1912), llegando incluso a aprobar la organización de la huelga general en caso de que se iniciara, en 1914 todas estas resoluciones se quedaron en papel mojado. Los partidos socialistas votaron los créditos de guerra en los... (Continues)
A finales de julio de 1914 estalló la Gran Guerra, luego conocida como Primera Guerra Mundial y para nosotros la primera gran masacre imperialista, que se prolongó hasta 1918. El saldo del conflicto se estima en 20 millones de muertos, otros tantos heridos y varios millones de desplazados y refugiados, además de la destrucción de un volumen ingente de fuerzas productivas.
Aunque los partidos socialistas de Europa adheridos a la II Internacional ya habían vislumbrado la posibilidad de que estallara el conflicto bélico y habían adoptado resoluciones en contra de la guerra en los congresos de Stuttgart (1907), Copenhague (1910) y Basilea (1912), llegando incluso a aprobar la organización de la huelga general en caso de que se iniciara, en 1914 todas estas resoluciones se quedaron en papel mojado. Los partidos socialistas votaron los créditos de guerra en los... (Continues)
LA CANCIÓN DE CRAONNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/4/9 - 05:18
Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984
LA CCG NUMERO 30000 / AWS NUMBER 30000 / LA CCG N° 30000 / SVL NRO 30000
Traducción al español
Traduzione spagnola
Traduction espagnole
Spanish translation
Espanjankielinen käännös
Fuente / Fonte / Source / Lähde : thomassankara.net
Traduzione spagnola
Traduction espagnole
Spanish translation
Espanjankielinen käännös
Fuente / Fonte / Source / Lähde : thomassankara.net
Señor secretario general,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2019/4/5 - 17:09
Aida
2018
Violetica
Come Aida Lafuente e Aída La Fuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe fascista del 1936.
Violetica
Come Aida Lafuente e Aída La Fuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe fascista del 1936.
Cuando haya otra revuelta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/5 - 12:34
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Guerra a la guerra por la guerra
[1939-40]
Una poesia dalla raccolta "Entre el clavel y la espada (1939-1940)", pubblicata a Buenos Aires nel 1941
Musica del compositore siciliano Salvatore Calafato (1933-1988), "per baritono e sei executori", 1967
Più recentemente (2016) nell'album "Sonetos y poemas para la libertad" di Miguel Poveda, grande interprete della tradizione flamenca spagnola.
Una poesia dalla raccolta "Entre el clavel y la espada (1939-1940)", pubblicata a Buenos Aires nel 1941
Musica del compositore siciliano Salvatore Calafato (1933-1988), "per baritono e sei executori", 1967
Più recentemente (2016) nell'album "Sonetos y poemas para la libertad" di Miguel Poveda, grande interprete della tradizione flamenca spagnola.
(Guerra a la guerra por la guerra). Vente.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/2 - 22:19
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Mio fratello
Canción de denuncia en contra de cualquier tipo de violencia y abuso de poder, inspirada en la historia de Stefano Cucchi.
MI HERMANO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Vladimir Carrión Mosucha 2019/3/29 - 13:56
Montilla
Anonymous
Canzone popolare venezuelana nel repertorio di Illapu, Inti-Illimani, Pablo Milanés
José Rafael Montilla (1859-1907), generale venezuelano partecipò alla Revolucion Libertadora sostenendo le rivendicazioni dei contadini contro i grandi latifondisti. Nel 1907, tradito da uno dei suoi, fu assassinato. La canzone popolare racconta la sua storia in forma di leggenda.
José Rafael Montilla (1859-1907), generale venezuelano partecipò alla Revolucion Libertadora sostenendo le rivendicazioni dei contadini contro i grandi latifondisti. Nel 1907, tradito da uno dei suoi, fu assassinato. La canzone popolare racconta la sua storia in forma di leggenda.
Vengo a trovar este golpe
(Continues)
(Continues)
2019/3/28 - 20:42
Con todas las banderas
[2016]
Por los pueblos hermanos
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/9 - 07:16
Todos los nombres
[2009]
Album :Contraste
Album :Contraste
En una fosa común
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2019/3/8 - 18:52
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Pablo
Riccardo Venturi, 5-2-2019 10:24
Piazza Santa Croce, Florencia, julio 1991.
Due parole del traduttore. Normalmente non faccio traduzioni in spagnolo; non è una lingua nella quale mi sono mai sentito troppo a mio agio, per quanto riguarda l'uso attivo. Però è pur vero che una traduzione in spagnolo di questa canzone (dopo 44 anni ancora spaventosamente bella, forse un'epoca da sola) mancava. Coscienziosamente l'ho cercata, putacaso fosse sfuggita; ma si trovano solo schifezze fatte palesemente col Google Translator. Quindi mi sono azzardato, con l'avvertenza: a) Se qualcuno ne trova una da qualche parte, la metta; b) Chi sa scrivere in spagnolo meglio di me (un'infinità di persone) intervenga su questa traduzione senza pietà, o ne faccia una nuova. Per ora, spero, potrà servire alla bisogna e dare un'idea del testo un po' meno alla minchia di Rottweiler dei traduttori automatici; ma niente di più.
Piazza Santa Croce, Florencia, julio 1991.
Due parole del traduttore. Normalmente non faccio traduzioni in spagnolo; non è una lingua nella quale mi sono mai sentito troppo a mio agio, per quanto riguarda l'uso attivo. Però è pur vero che una traduzione in spagnolo di questa canzone (dopo 44 anni ancora spaventosamente bella, forse un'epoca da sola) mancava. Coscienziosamente l'ho cercata, putacaso fosse sfuggita; ma si trovano solo schifezze fatte palesemente col Google Translator. Quindi mi sono azzardato, con l'avvertenza: a) Se qualcuno ne trova una da qualche parte, la metta; b) Chi sa scrivere in spagnolo meglio di me (un'infinità di persone) intervenga su questa traduzione senza pietà, o ne faccia una nuova. Per ora, spero, potrà servire alla bisogna e dare un'idea del testo un po' meno alla minchia di Rottweiler dei traduttori automatici; ma niente di più.
PABLO
(Continues)
(Continues)
2019/2/5 - 10:26
El viento trae una copla
[2004]
Album “La argentinidad al palo”
Con una melodía que remite al repiquetear de las marchas militares, Bersuit también recuerda el horror de la guerra en las islas Malvinas, como parte de un disco (La argentinidad al palo) que incluyó algunas de sus letras más crudas.
16 canciones sobra la guerra
Album “La argentinidad al palo”
Con una melodía que remite al repiquetear de las marchas militares, Bersuit también recuerda el horror de la guerra en las islas Malvinas, como parte de un disco (La argentinidad al palo) que incluyó algunas de sus letras más crudas.
16 canciones sobra la guerra
El viento trae una copla,
(Continues)
(Continues)
2019/1/26 - 18:34
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War
El Visitante
Album: A fondo blanco - 1999
La guerra de Malvinas dejó una lección imborrable: la desprotección y el aislamiento que sufrieron los excombatientes al volver al continente dejó más secuelas que el propio conflicto bélico. “Olvidar yo sé bien que no podés, cómo la sociedad olvida que fuiste obligado a marchar en su defensa”, canta Ricardo Iorio.
16 canciones sobre la guerra
La guerra de Malvinas dejó una lección imborrable: la desprotección y el aislamiento que sufrieron los excombatientes al volver al continente dejó más secuelas que el propio conflicto bélico. “Olvidar yo sé bien que no podés, cómo la sociedad olvida que fuiste obligado a marchar en su defensa”, canta Ricardo Iorio.
16 canciones sobre la guerra
Olvidar
(Continues)
(Continues)
2019/1/26 - 18:27
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War
Nuestro cobre
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Música y letras / Sävel ja sanat: Eduardo Yáñez
The audio sample provided is from Quilapayún's 1974 album El pueblo unido jamás será vencido / Yhtenäistä kansaa ei voi koskaan voittaa). The song first appeared on a 1972 compilation album titled Chile Pueblo (en el 2º Año del Gobierno Popular).
Nuestro cobre tells the story of Chilean copper from the times of foreign exploitation to the nationalization or »Chileanization« of copper industry during the government of President Salvador Allende.
The audio sample provided is from Quilapayún's 1974 album El pueblo unido jamás será vencido / Yhtenäistä kansaa ei voi koskaan voittaa). The song first appeared on a 1972 compilation album titled Chile Pueblo (en el 2º Año del Gobierno Popular).
Nuestro cobre tells the story of Chilean copper from the times of foreign exploitation to the nationalization or »Chileanization« of copper industry during the government of President Salvador Allende.
Nuestro cobre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/1/26 - 10:40
Balas y Fronteras + Hidden Track
Album La Estanquera de Saigón (2014)
testo e commento da Genius
El último tema del álbum lleva consigo un extra llamado Hidden Track, probablemente una de las canciones más potentes del disco.
Balas y fronteras trata la crisis humanitaria que han sufrido cientos de miles de refugiados sirios, libios, irakies, afghanos y de otras tantas zonas del mundo. Particularmente, se critica la actuación criminal del Estado Español con los CIE’s y el asesinato por parte de la Guardia Civil al menos 10 personas en las costas de Ceuta.
La dignita dell'Europa muore ogni giorno nelle acque del Mediterraneo.. Lo vediamo anche in questi giorni.
testo e commento da Genius
El último tema del álbum lleva consigo un extra llamado Hidden Track, probablemente una de las canciones más potentes del disco.
Balas y fronteras trata la crisis humanitaria que han sufrido cientos de miles de refugiados sirios, libios, irakies, afghanos y de otras tantas zonas del mundo. Particularmente, se critica la actuación criminal del Estado Español con los CIE’s y el asesinato por parte de la Guardia Civil al menos 10 personas en las costas de Ceuta.
La dignita dell'Europa muore ogni giorno nelle acque del Mediterraneo.. Lo vediamo anche in questi giorni.
[Intro]
(Continues)
(Continues)
2019/1/20 - 22:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Los Invisibles
2014
Album: La Estanquera de Saigón
Album: La Estanquera de Saigón
Hoy se ha vuelto a suicidar otra persona
(Continues)
(Continues)
2019/1/20 - 22:51
Pregon para el pueblo
2018
Energia positiva
Energia positiva
Ya estamos cansados de tanto maltrato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/17 - 21:29
Carabina 30 30
Anonymous
Interpretata anche dai Quilapayún
Il titolo di una delle canzoni ("corridos") più popolari della Rivoluzione Messicana - di dominio pubblico e di autore incerto - si riferisce al fucile Winchester 1894 ed al calibro delle sue pallottole (30/30). Questa carabina fu adottata dai rivoluzionari, guidati da Emiliano Zapata e Francisco Villa, per il suo facile uso e anche perché di relativamente economico reperimento. Per questo i "maderisti",soldati federali del presidente Francisco Madero irridevano ai "dorados" componenti la truppa loro avversa agli ordini di Francisco Villa considerando la loro carabina inutile per sconfiggerli.
Giorgio Pinna
Il titolo di una delle canzoni ("corridos") più popolari della Rivoluzione Messicana - di dominio pubblico e di autore incerto - si riferisce al fucile Winchester 1894 ed al calibro delle sue pallottole (30/30). Questa carabina fu adottata dai rivoluzionari, guidati da Emiliano Zapata e Francisco Villa, per il suo facile uso e anche perché di relativamente economico reperimento. Per questo i "maderisti",soldati federali del presidente Francisco Madero irridevano ai "dorados" componenti la truppa loro avversa agli ordini di Francisco Villa considerando la loro carabina inutile per sconfiggerli.
Giorgio Pinna
Carabina 30-30
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giorgio Pinna 2019/1/17 - 15:54
El baile del Koyyaruna
[2018]
Album : El mito de la pérgola (Pascuala Ilabaca y Fauna)
Album : El mito de la pérgola (Pascuala Ilabaca y Fauna)
Esta canción está dedicada a tantas personas que abandonan su lugar natal, su familia para buscar un trabajo. Esta poesía quiere recordarles que pueden abandonar un territorio geográfico, pero su origen, su mito, estará con ellos donde ellos estén.
En el video, el Kkoyaruna (minero en lengua quechua), es acompañado por un carnaval en el camino hacia la mina, los enmascarados danzantes y músicos, le recordamos que a través del rito del Carnaval puede depurar la degradación del trabajo y conectarse con su raíz. La grabación cuenta con queridos amigos invitados; Freddy Torrealba (charango), Alex Johnson (quena) y Francisca Vilches (trombón). El video fue grabado junto a la comparsa ̈La Gritona ̈ en el Aeródromo de Olmué , bajo la antigua mina del Cerro la Campana. Realización : Pablo Miranda Dinamarca
Dalla pagina youtube dell'artista
En el video, el Kkoyaruna (minero en lengua quechua), es acompañado por un carnaval en el camino hacia la mina, los enmascarados danzantes y músicos, le recordamos que a través del rito del Carnaval puede depurar la degradación del trabajo y conectarse con su raíz. La grabación cuenta con queridos amigos invitados; Freddy Torrealba (charango), Alex Johnson (quena) y Francisca Vilches (trombón). El video fue grabado junto a la comparsa ̈La Gritona ̈ en el Aeródromo de Olmué , bajo la antigua mina del Cerro la Campana. Realización : Pablo Miranda Dinamarca
Dalla pagina youtube dell'artista
Mi mino-minoría
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/31 - 09:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Que te vomite dios
[2018]
Tango punk libertario compuesto para festejar los 5 años de la muerte del genocida JR. Videla
El video lo realizó la gente de Tango Crítico que es una agrupación de tango que milita en el ex centro clandestino de detención y tortura El Olimpo, donde fue filmado parte de este video. El resto tiene escenas grabadas en el teatro Brown de la Boca.
Tango punk libertario compuesto para festejar los 5 años de la muerte del genocida JR. Videla
El video lo realizó la gente de Tango Crítico que es una agrupación de tango que milita en el ex centro clandestino de detención y tortura El Olimpo, donde fue filmado parte de este video. El resto tiene escenas grabadas en el teatro Brown de la Boca.
Jorge Rafael Videla, genocida miserable
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 11:48
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Las putas de San Julián
[2014]
Album : Tangos libertarios
Album : Tangos libertarios
LAS PUTAS DE SAN JULIAN -Breve relato histórico de Osvaldo Bayer
Cuando terminaron los fusilamientos de los peones rurales patagónicos, en 1922, el teniente coronel Varela les dio permiso a asus soldados para concurrir a los prostíbulos. Pero el 17 de febrero de ese año ocurrió un hecho sorprendente. Los únicos seres que reaccionaron contra los fusilamientos de las peonadas fueron las cinco prostitutas del prostíbulo "La Catalana", que se negaron a atender a los soldados, al grito de "asesinos, basuras, con asesinos no nos acostamos". Los soldados quisieron entrar a toda fuerza con las bayonetas, pero las prostitutas se defendieron con palos y escobas. Los soldados fueron vencidos y se retiraron. Las mujeres fueron llevadas presas y expulsadas de San Julián.
Cuando terminaron los fusilamientos de los peones rurales patagónicos, en 1922, el teniente coronel Varela les dio permiso a asus soldados para concurrir a los prostíbulos. Pero el 17 de febrero de ese año ocurrió un hecho sorprendente. Los únicos seres que reaccionaron contra los fusilamientos de las peonadas fueron las cinco prostitutas del prostíbulo "La Catalana", que se negaron a atender a los soldados, al grito de "asesinos, basuras, con asesinos no nos acostamos". Los soldados quisieron entrar a toda fuerza con las bayonetas, pero las prostitutas se defendieron con palos y escobas. Los soldados fueron vencidos y se retiraron. Las mujeres fueron llevadas presas y expulsadas de San Julián.
"Las putas de San Julián”
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 10:50
Gaucho Facon Grande
[2014]
Album : Tangos libertarios
Album : Tangos libertarios
EL GAUCHO FACÓN. Breve relato histórico de Osvaldo Bayer
"Facón Grande" fue un gaucho entrerriano que en las huelgas patagónicas de los años 1922-22 salió en defensa de las peonadas
huelguistas. El derrotó en Jaramillo a las tropas del 10 de Caballería, fue atraído por el teniente coronel Varela para firmar la paz y cuando el gaucho se presentó, fue traicionado y fusilado. Pasó a ser le héroe de la gente humilde patagónica y tiene un monumento en Santa Cruz.
"Facón Grande" fue un gaucho entrerriano que en las huelgas patagónicas de los años 1922-22 salió en defensa de las peonadas
huelguistas. El derrotó en Jaramillo a las tropas del 10 de Caballería, fue atraído por el teniente coronel Varela para firmar la paz y cuando el gaucho se presentó, fue traicionado y fusilado. Pasó a ser le héroe de la gente humilde patagónica y tiene un monumento en Santa Cruz.
Así no se mata un criollo
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 10:37
Vengador
[2014]
Album : Tangos libertarios
Letra: Osvaldo Bayer - Malena D´Alessio
Música:P.Bernaba
Si veda anche Patagonia de fuego. Cantata
Album : Tangos libertarios
Letra: Osvaldo Bayer - Malena D´Alessio
Música:P.Bernaba
El anarquista alemán Kurt Gustav Wilckens fue el vengador de los peones rurales fusilados por el teniente coronel Varela y su regimiento 10 de Caballería en la Patagonia. Wilckens sostuvo que cuando no hay justicia en un país su pueblo puede hacerse justicia por su propia mano. Y así lo esperará en Palermo, el 27 de enero de 1923, a la salida de la casa del militar y primero le arrojará una bomba y luego le descargará su arma de fuego, de manera que el militar murió en el acto. Luego, Wilckens será asesinado en la cárcel. Y los anarquistas siempre lo titularon "Héroe del pueblo".
Si veda anche Patagonia de fuego. Cantata
Vengador, mataste al matador de ilusiones
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 10:25
Chau Falcón, gracias Simón
[2014]
Album : Tangos libertarios
Letra Osvaldo Bayer -César De Carli
Música Pablo Bernaba
Album : Tangos libertarios
Letra Osvaldo Bayer -César De Carli
Música Pablo Bernaba
Chau Falcón, gracias Simón…prólogo de Osvaldo Bayer
El 1 de mayo de 1909 se realizaba una de las manifestaciones obreras más grandes de la historia argentina. Setenta mil obreros marcharon hacia el Congreso para recordar a los mártires de Chicago. El coronel Falcón, jefe de policía, ordenó reprimirlos cuando llegaron a la Plaza Lorea. A balazo limpio y la caballería a sablazos. Fue un crimen horrendo, nunca se sabrá el número de muertos. Meses después, el joven anarquista Simón Radowitzky lo hizo saltar por el aire a Falcón con una bomba. Murió poco después. Simón pasó veinte años en el penal de Ushuaia. Lo liberaron los obreros con la amenaza de una huelga total. Yrigoyen le dio la libertad pero lo expulsó al Uruguay.
El 1 de mayo de 1909 se realizaba una de las manifestaciones obreras más grandes de la historia argentina. Setenta mil obreros marcharon hacia el Congreso para recordar a los mártires de Chicago. El coronel Falcón, jefe de policía, ordenó reprimirlos cuando llegaron a la Plaza Lorea. A balazo limpio y la caballería a sablazos. Fue un crimen horrendo, nunca se sabrá el número de muertos. Meses después, el joven anarquista Simón Radowitzky lo hizo saltar por el aire a Falcón con una bomba. Murió poco después. Simón pasó veinte años en el penal de Ushuaia. Lo liberaron los obreros con la amenaza de una huelga total. Yrigoyen le dio la libertad pero lo expulsó al Uruguay.
Ramón Falcón,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 10:16
Manoabierta
[2014]
Album : Tangos libertarios
Letra:Raúl Castro “Tinta Brava” y Osvaldo Bayer
Música: P. Bernaba
Album : Tangos libertarios
Letra:Raúl Castro “Tinta Brava” y Osvaldo Bayer
Música: P. Bernaba
Anarquistas Expropiadores . Breve prólogo de Osvaldo Bayer
"Mano Abierta" se denominaban los anarquistas expropiadores, es decir, anarquistas que asaltaban y robaban a bancos, empresas y familias ricas para repartir ese dinero entre los pobres, o para editar libros con esa ideología o revistas. Actuaron en la década del veinte del siglo pasado. Algunos de ellos fueron muertos por la policía y otros pasaron largos años presos en la cárcel de Ushuaia. Los más notables fueron Miguel Arcángel Roscigna y [c39161|Severino Di Giovanni]]
"Mano Abierta" se denominaban los anarquistas expropiadores, es decir, anarquistas que asaltaban y robaban a bancos, empresas y familias ricas para repartir ese dinero entre los pobres, o para editar libros con esa ideología o revistas. Actuaron en la década del veinte del siglo pasado. Algunos de ellos fueron muertos por la policía y otros pasaron largos años presos en la cárcel de Ushuaia. Los más notables fueron Miguel Arcángel Roscigna y [c39161|Severino Di Giovanni]]
Gino Gatti, Roscigna y el flaco Morán
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 10:01
Patagonia Rebelde
Letra: Osvaldo Bayer y Malena D’Allesio
Música : Pablo Bernaba
Tema escrito y dedicado a los peones patagónicos que lucharon por un mundo más justo
Música : Pablo Bernaba
Tema escrito y dedicado a los peones patagónicos que lucharon por un mundo más justo
Patagonia Rebelde
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/12/28 - 09:37
Alíate
(1984)
Album: Caliente como un volcán
Album: Caliente como un volcán
No voy a matar por nadie
(Continues)
(Continues)
2018/12/26 - 19:09
Solidarity Forever
Several variations with slightly different lyrics exist, this is the version included in the 38th edition of the IWW's Little Red Songbook.
SOLIDARIDAD PA' SIEMPRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paweł Dembowski 2018/12/21 - 07:21
Onda callejera
[2005]
Scritta da David Hidalgo e William Garcia
In "Chávez Ravine", concept album di Ry Cooder interamente dedicato alla storia dell'omonimo barrio latino di Los Angeles, che nei primi anni 60, dopo anni di battaglie e mobilitazioni dei suoi abitanti, venne raso al suolo per fare spazio allo stadio della squadra di baseball dei Dodgers.
"Ravine" significa "gola, burrone". Tal Julian Chavez del New Mexico fu il primo proprietario di quei terreni alla periferia nord di Los Angeles. Nell'800 le baracche di Chávez Ravine ospitavano i poveracci colpiti dalle epidemie di vaiolo, più tardi vi si insediarono altri poveracci, migranti da Messico e centro America, che non trovavano accoglienza in altri quartieri della metropoli.
Nei primi decenni del 900 Chávez Ravine divenne un vero e proprio quartiere, per quanto degradato, costituito in tre comunità, La Loma, Palo Verde e Bishop. Alla fine... (Continues)
Scritta da David Hidalgo e William Garcia
In "Chávez Ravine", concept album di Ry Cooder interamente dedicato alla storia dell'omonimo barrio latino di Los Angeles, che nei primi anni 60, dopo anni di battaglie e mobilitazioni dei suoi abitanti, venne raso al suolo per fare spazio allo stadio della squadra di baseball dei Dodgers.
"Ravine" significa "gola, burrone". Tal Julian Chavez del New Mexico fu il primo proprietario di quei terreni alla periferia nord di Los Angeles. Nell'800 le baracche di Chávez Ravine ospitavano i poveracci colpiti dalle epidemie di vaiolo, più tardi vi si insediarono altri poveracci, migranti da Messico e centro America, che non trovavano accoglienza in altri quartieri della metropoli.
Nei primi decenni del 900 Chávez Ravine divenne un vero e proprio quartiere, per quanto degradato, costituito in tre comunità, La Loma, Palo Verde e Bishop. Alla fine... (Continues)
Era la medianoche
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/12/13 - 21:28
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Amado amigo
[1975]
Documento (1986)
Scritta da Sergio Vesely, classe 1958, musicista, militante di sinistra nel Cile della dittatura. Fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento chiamato Melinka che si trova a Puchuncaví, nella regione di Valparaíso, e poi nel 1976 fu espulso dal paese e costretto all'esilio in Germania occidentale, dove vive ancora.
Nel suo album "Documento" pubblicato nel 1986.
Testo trovato su Cantos Cautivos
Testimonianza di vita carceraria, quella di prigionieri politici nel Cile dopo l'avvento della dittatura di Pinochet
Documento (1986)
Scritta da Sergio Vesely, classe 1958, musicista, militante di sinistra nel Cile della dittatura. Fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento chiamato Melinka che si trova a Puchuncaví, nella regione di Valparaíso, e poi nel 1976 fu espulso dal paese e costretto all'esilio in Germania occidentale, dove vive ancora.
Nel suo album "Documento" pubblicato nel 1986.
Testo trovato su Cantos Cautivos
Testimonianza di vita carceraria, quella di prigionieri politici nel Cile dopo l'avvento della dittatura di Pinochet
Amado amigo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/11/25 - 20:29
A Chitón
(2018)
Game over
Game Over si apre con la coinvolgente “A Chitón” ricca di influenze latine che si mescolano allo ska-punk e parla di dittatori, repressioni e leggi fatte esclusivamente per censurare e reprimere.
punkadeka
Game over
Game Over si apre con la coinvolgente “A Chitón” ricca di influenze latine che si mescolano allo ska-punk e parla di dittatori, repressioni e leggi fatte esclusivamente per censurare e reprimere.
punkadeka
Callad
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/11/23 - 11:18
La Fábrica
(2018)
Game over
Game over
No te puedes quejar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/11/23 - 11:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Zamba para no morir
[1966]
Scritta da Alfredo Rosales, Hamlet Lima Quintana e Norberto Ambrós.
Una canzone divenuta popolarissima nella versione de La Negra Sosa, ad iniziare dal suo disco "Yo no canto por cantar" del 1966, un titolo che, non a caso, è anche l'incipit di Manifiesto, la celeberrima canzone di Víctor Jara che dà il titolo al suo album incompiuto – che doveva intitolarsi "Tiempos que cambian" – realizzato a Londra l'anno seguente al suo assassinio, grazie ad un giornalista svedese, Jan Sandquist, che si era prestato a salvare i nastri che sarebbero stati certamente distrutti dai militari di Pinochet.
Questa splendida canzone – finora incredibilmente assente, seppur più volte citata, sulle CCG/AWS – varrebbe forse di per se stessa l'inserimento, ma a maggior ragione perchè nel canto dei prigionieri politici cileni assunse una valenza particolare: "era il tempo dei fiori e dei frutti, ma l'ascia... (Continues)
Scritta da Alfredo Rosales, Hamlet Lima Quintana e Norberto Ambrós.
Una canzone divenuta popolarissima nella versione de La Negra Sosa, ad iniziare dal suo disco "Yo no canto por cantar" del 1966, un titolo che, non a caso, è anche l'incipit di Manifiesto, la celeberrima canzone di Víctor Jara che dà il titolo al suo album incompiuto – che doveva intitolarsi "Tiempos que cambian" – realizzato a Londra l'anno seguente al suo assassinio, grazie ad un giornalista svedese, Jan Sandquist, che si era prestato a salvare i nastri che sarebbero stati certamente distrutti dai militari di Pinochet.
Questa splendida canzone – finora incredibilmente assente, seppur più volte citata, sulle CCG/AWS – varrebbe forse di per se stessa l'inserimento, ma a maggior ragione perchè nel canto dei prigionieri politici cileni assunse una valenza particolare: "era il tempo dei fiori e dei frutti, ma l'ascia... (Continues)
Romperá la tarde mi voz
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/11/17 - 22:07
Lamento a la muerte del perro Augusto
[1975]
Documento (1986)
Scritta da Sergio Vesely, classe 1958, musicista, militante di sinistra nel Cile della dittatura. Fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento chiamato Melinka che si trova a Puchuncaví, nella regione di Valparaíso, e poi nel 1976 fu espulso dal paese e costretto all'esilio in Germania occidentale, dove vive ancora.
Nel suo album "Documento" pubblicato nel 1986.
Testo trovato su Cantos Cautivos
Una canzone che racconta di un cane randagio che nel campo di Melinka era diventato la mascotte dei detenuti politici. Lo avevano chiamato Augusto. Augusto el Perro, Augusto il Cane, in spregio a Pinochet. Quando nel 1975 i detenuti vennero trasferiti in una struttura carceraria a Puchuncaví, il cane Augusto, abituato a scorrazzare liberamente e ostile alle guardie che lo avevano sempre maltrattato, si rifiutò di essere trasferito, di essere chiuso in una cella... fu subito abbattuto da un ufficiale.
Documento (1986)
Scritta da Sergio Vesely, classe 1958, musicista, militante di sinistra nel Cile della dittatura. Fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento chiamato Melinka che si trova a Puchuncaví, nella regione di Valparaíso, e poi nel 1976 fu espulso dal paese e costretto all'esilio in Germania occidentale, dove vive ancora.
Nel suo album "Documento" pubblicato nel 1986.
Testo trovato su Cantos Cautivos
Una canzone che racconta di un cane randagio che nel campo di Melinka era diventato la mascotte dei detenuti politici. Lo avevano chiamato Augusto. Augusto el Perro, Augusto il Cane, in spregio a Pinochet. Quando nel 1975 i detenuti vennero trasferiti in una struttura carceraria a Puchuncaví, il cane Augusto, abituato a scorrazzare liberamente e ostile alle guardie che lo avevano sempre maltrattato, si rifiutò di essere trasferito, di essere chiuso in una cella... fu subito abbattuto da un ufficiale.
Un hambriento perro vagabundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/11/17 - 18:51
El barco de papel
(1973)
Parole e musica di Julio Numhauser
dall'album Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto
Secondo il sito Cantos Cautivos era una delle canzoni più importanti cantante nei campi di detenzione della dittatura di Pinochet. Quando qualcuno veniva liberato o c'erano infornazioni credibili che qualche prigioniero veniva mandato in esilio, un coro enorme cantava questa canzone in un potente unisono.
One of the most important songs of the detention centres. Impossible to count how many times we sang it. Every time someone was released from a detention camp or there was credible information that a person would be sent to exile, a gigantic chorus would sing this song, in a powerful unison.
Cantos Cautivos
Parole e musica di Julio Numhauser
dall'album Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto
Secondo il sito Cantos Cautivos era una delle canzoni più importanti cantante nei campi di detenzione della dittatura di Pinochet. Quando qualcuno veniva liberato o c'erano infornazioni credibili che qualche prigioniero veniva mandato in esilio, un coro enorme cantava questa canzone in un potente unisono.
One of the most important songs of the detention centres. Impossible to count how many times we sang it. Every time someone was released from a detention camp or there was credible information that a person would be sent to exile, a gigantic chorus would sing this song, in a powerful unison.
Cantos Cautivos
Se va el barco de papel,
(Continues)
(Continues)
2018/11/17 - 15:57
Tres locuras
(2018)
La canzone finale del film La noche de 12 años del regista Alvaro Brechner.
Una buia notte lunga dodici anni. Notte passata in carceri disumane, avamposti freddi e inospitali trasformati in prigioni, celle puzzolenti. Uruguay, 1973. Il futuro presidente del paese Pepe Mujica viene arrestato insieme ad altri due compagni tupamaros durante un’azione segreta con l’evidente scopo di annientare l’opposizione. L’obiettivo non è però uccidere i resistenti, fatto che potrebbe scatenare rivolte, piuttosto farli diventare pazzi.
Le giornate dei prigionieri sono segnate dal vuoto, dalla totale assenza di riferimenti. Nessuna notizia arriva loro. Non possono parlarsi, incontrarsi, scrivere. Tre uomini in balia del nulla, sostenuti esclusivamente dagli ideali politici e da una profonda umanità che anche nelle peggiori condizioni fa loro provare empatia persino per i carcerieri. Un tragitto... (Continues)
La canzone finale del film La noche de 12 años del regista Alvaro Brechner.
Una buia notte lunga dodici anni. Notte passata in carceri disumane, avamposti freddi e inospitali trasformati in prigioni, celle puzzolenti. Uruguay, 1973. Il futuro presidente del paese Pepe Mujica viene arrestato insieme ad altri due compagni tupamaros durante un’azione segreta con l’evidente scopo di annientare l’opposizione. L’obiettivo non è però uccidere i resistenti, fatto che potrebbe scatenare rivolte, piuttosto farli diventare pazzi.
Le giornate dei prigionieri sono segnate dal vuoto, dalla totale assenza di riferimenti. Nessuna notizia arriva loro. Non possono parlarsi, incontrarsi, scrivere. Tre uomini in balia del nulla, sostenuti esclusivamente dagli ideali politici e da una profonda umanità che anche nelle peggiori condizioni fa loro provare empatia persino per i carcerieri. Un tragitto... (Continues)
Para los que vengan
(Continues)
(Continues)
2018/11/13 - 23:42
Dansa de l'odi sobre la tomba de Franco
DANZA DEL ODIO SOBRE LA TUMBA DE FRANCO
(Continues)
(Continues)
2018/11/1 - 22:34
Rata de dos patas
[Fine anni 80/inizio anni 90]
Scritta da Manuel Eduardo Toscano, cantautore e compositore messicano
Interpretata superbamente da Francisca Viveros Barradas, meglio conosciuta come Paquita la del Barrio, attrice e cantante del genere ranchera, pure lei nativa del Veracruz come Toscano.
Recentemente reinterpretata dallo statunitense Marc Ribot nel suo album "Songs Of Resistance 1942 – 2018"
Un'invettiva feroce che – senza dirlo - Manuel Eduardo Toscano scrisse all'indirizzo dell'allora presidente messicano Carlos Salinas de Gortari, PRIista, prototipo dell'uomo politico corrotto.
Ultraliberista al soldo degli USA, Salinas de Gortari fu il fautore dell'accordo di libero scambio (NAFTA) tra Messico, USA e Canada, quello contro cui si sollevarono in armi i neozapatisti dell'EZLN in Chiapas. La rivolta zapatista del gennaio 1994 salutò Salinas de Gortari nel suo ultimo anno di mandato. In... (Continues)
Scritta da Manuel Eduardo Toscano, cantautore e compositore messicano
Interpretata superbamente da Francisca Viveros Barradas, meglio conosciuta come Paquita la del Barrio, attrice e cantante del genere ranchera, pure lei nativa del Veracruz come Toscano.
Recentemente reinterpretata dallo statunitense Marc Ribot nel suo album "Songs Of Resistance 1942 – 2018"
Un'invettiva feroce che – senza dirlo - Manuel Eduardo Toscano scrisse all'indirizzo dell'allora presidente messicano Carlos Salinas de Gortari, PRIista, prototipo dell'uomo politico corrotto.
Ultraliberista al soldo degli USA, Salinas de Gortari fu il fautore dell'accordo di libero scambio (NAFTA) tra Messico, USA e Canada, quello contro cui si sollevarono in armi i neozapatisti dell'EZLN in Chiapas. La rivolta zapatista del gennaio 1994 salutò Salinas de Gortari nel suo ultimo anno di mandato. In... (Continues)
Rata inmunda
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/11/1 - 21:07
Song Itineraries:
Prime Minister Abuse
Basta Ya!
1984
Testo e musica di Mario Salazar
Testo e musica di Mario Salazar
Al ver el diario en la mañana hoy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/30 - 16:21
Marenostro
Pensando a cosa è diventato il Mediterráneo di Serrat ho provato a fare questa traduzione. Gustavo ha gentilmente messo a posto alcuni particolari.
MAR NUESTRO
(Continues)
(Continues)
2018/10/20 - 16:00
Sacar la voz
Album: La Bala (2012)
feat. Jorge Drexler
Respirare e tirare fuori la voce per protestare, per denunciare tutte le ingiustizie. Per capire a cosa si riferisce, guardate il video!
feat. Jorge Drexler
Respirare e tirare fuori la voce per protestare, per denunciare tutte le ingiustizie. Per capire a cosa si riferisce, guardate il video!
Respirar para sacar la voz
(Continues)
(Continues)
2018/10/5 - 21:54
Kara o Kruz
2013
Otra vuelta de tuerka
Otra vuelta de tuerka
Mientras media humanidad está llorando de hambre,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/1 - 18:51
Cruz, Oro y Sangre
(2018)
Game over
Canzone contro i crimini colonialisti contro i popoli nativi del continente americano che vengono celebrati il 12 ottobre nel cosiddetto Día de la Hispanidad.
Game over
Canzone contro i crimini colonialisti contro i popoli nativi del continente americano che vengono celebrati il 12 ottobre nel cosiddetto Día de la Hispanidad.
Un día de otoño gris se consumó la maldición
(Continues)
(Continues)
2018/9/30 - 23:44
Song Itineraries:
Native American Genocide
Ahora soy #43 (Canción de Ayotzinapa)
«Hijo, ¿qué quieres ser de grande?»
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/19 - 10:56
Song Itineraries:
Mexico 1968: students revolt, Tlatelolco, repression
Yo soy Ayotzinapa
Barrio Mexicano
2014
SIN REVOLUCION NO HAY FIESTA
SIN REVOLUCION NO HAY FIESTA
¡Somos Ayotzinapa!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/18 - 17:54
Song Itineraries:
Mexico 1968: students revolt, Tlatelolco, repression
Bella Ciao
Anonymous
6f. Bella chao (versione spagnola di Diego Moreno)
6f. Bella chao (Spanish version by Diego Moreno)
La versione di Diego Moreno è, in linea di massima, una derivazione delle versioni spagnole già esistenti, solo con qualche piccolissima modifica. Quel che la rende veramente importante, è che è la versione utilizzata originariamente per “La casa de papel” (La casa di carta), il serial spagnolo che ha ottenuto un successo planetario e che, va detto, ha fatto conoscere Bella Ciao anche laddove non era mai stata conosciuta, rendendola una canzone globale.
Diego Moreno's version is basically an offspring of the already existing versions in Spanish, only with a number of definitely slight changes. What makes it really important, is its original use for the Spanish TV serial “La casa de papel” (Paper house), a planetary success that made the song globally known even in parts of the world where it was virtually unknown. [RV]
6f. Bella chao (Spanish version by Diego Moreno)
La versione di Diego Moreno è, in linea di massima, una derivazione delle versioni spagnole già esistenti, solo con qualche piccolissima modifica. Quel che la rende veramente importante, è che è la versione utilizzata originariamente per “La casa de papel” (La casa di carta), il serial spagnolo che ha ottenuto un successo planetario e che, va detto, ha fatto conoscere Bella Ciao anche laddove non era mai stata conosciuta, rendendola una canzone globale.
Diego Moreno's version is basically an offspring of the already existing versions in Spanish, only with a number of definitely slight changes. What makes it really important, is its original use for the Spanish TV serial “La casa de papel” (Paper house), a planetary success that made the song globally known even in parts of the world where it was virtually unknown. [RV]
Esta mañana, me he levantado,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 18:34
Jaque al Rey
(2018)
Game over
Un nuovo episodio delle simpatiche canzoni dedicate alla casa regnante spagnola, tra cui ricordiamo Una historia real, Jo vull ser rei, Los Borbones son unos ladrones, Muerte a los borbones e naturalmente Simpático holgazán. Dal nuovissimo album del ritorno dello storico gruppo ska madrileno.
Game over
Un nuovo episodio delle simpatiche canzoni dedicate alla casa regnante spagnola, tra cui ricordiamo Una historia real, Jo vull ser rei, Los Borbones son unos ladrones, Muerte a los borbones e naturalmente Simpático holgazán. Dal nuovissimo album del ritorno dello storico gruppo ska madrileno.
¡No me toques los borbones!
(Continues)
(Continues)
2018/9/8 - 23:20
Si Dios fuera negro
1980
Si Dios fuera negro
Una salsa ironica, frutto della collaborazione tra Roberto Anglerò e il poeta salsero Ruben Blades.
Anglerò, portoricano, porta in musica il sentimento di discriminazione e inferiorita provato prima durante la sua infanzia nel Barrio Obrero di San Juan e poi durante il servizio militare nell'esercito statunitense di stanza in Corea.
Il brano è stato interpretato anche da Los Calchakis e dall'Orchestra di Piazza Vittorio.
Si Dios fuera negro
Una salsa ironica, frutto della collaborazione tra Roberto Anglerò e il poeta salsero Ruben Blades.
Anglerò, portoricano, porta in musica il sentimento di discriminazione e inferiorita provato prima durante la sua infanzia nel Barrio Obrero di San Juan e poi durante il servizio militare nell'esercito statunitense di stanza in Corea.
Il brano è stato interpretato anche da Los Calchakis e dall'Orchestra di Piazza Vittorio.
Si Dios fuera negro -mi compay- todo cambiaría
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/7/29 - 08:47
Y en eso llegó Fidel
(1959)
L'introduzione fatta da Carlos Puebla stesso nel video:
La canción che ora vamos a cantarle cuento de como era Cuba nel pasado, de como aquì todo estaba en las manos de cuatro señores, y de como quello senores querien que se mantuviera quel sistema. Pero dice la canción, "y en eso llegó Fidel".
(ZugNachPankow)
L'introduzione fatta da Carlos Puebla stesso nel video:
La canción che ora vamos a cantarle cuento de como era Cuba nel pasado, de como aquì todo estaba en las manos de cuatro señores, y de como quello senores querien que se mantuviera quel sistema. Pero dice la canción, "y en eso llegó Fidel".
(ZugNachPankow)
Aquí pensaban seguir
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2018/7/22 - 21:30
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Parole di Rafael Baladés
Musica di Juan Luís Serrano "Tío Luis"
Lato B di "Ira roja", unico disco di questa effimera band madrileña