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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

Antiwar Songs Blog
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00

A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.

Antiwar Songs Blog
A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.
  Niente di autoreferenziale, niente di trionfalistico, niente “numeri”, che pure sono oramai enormi. Niente “bilanci”, niente celebrazioni o autocelebrazioni: c’è solo un sito, chiamato “Canzoni Contro la Guerra”, o “Antiwar Songs”, o “Chansons Contre la Guerre” (come si dice in un centinaio di lingue c’è nella homepage) che, oggi, 20 marzo 2018, compie quindici […]
Antiwar Songs Staff 2018-03-20 16:07:00
The website “Antiwar Songs” has celebrated on March 20 its 15th ANNIVERSARY.
Riccardo Venturi 2018/3/20 - 09:40
40 years? These days, the 40th anniversaries are only for “statesmen”, it seems. On March 18, 1978, forty years ago, Fausto and Iaio were killed “by unknown hands”. Nothing has been known ever since. Forty years, and forever among and with us, forever 18. Forty years among the drums of power and of its slaves.
Riccardo Venturi 2018/3/18 - 09:19
He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!
Riccardo Venturi 2018/3/14 - 10:04
Here's finally the NATURAL HYMN of AWS Extras! The page includes a Special Appendix.
Riccardo Venturi 2018/2/9 - 02:43
The story of Árpád Weisz, a Hungarian Jew, a successful football player and trainer in Italy in the '30s, then a refugee in the Netherlands after Mussolini's racial laws (the one who “did so many good things” according to a number of political intriguers in today's Italy) and finally deported to Auschwitz, where he died on January 31, 1944. In this International Holocaust Remembrance Day, Árpád Weisz's story is told by a 18 yo rapper from Novara, Andrea Licata ”Red Riot”, a boy having so a strong desire to remember what too many people have forgotten. His rap song is called L'allenatore in campo (“The midfield trainer”).
Riccardo Venturi 2018/1/27 - 11:04

Lemmings in marcia

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Lemmings in marcia
La storia del suicidio di massa dei lemmings (in italiano: lemmini, o anche lemmi [singolare: lemmo]) è, come si sa, un’invenzione bella e buona: i piccoli roditori arvicoli artici, che d’inverno non vanno in letargo, sono prevalentemente solitari ma hanno comunque tassi di riproduzione molto alti e, a volte, la loro popolazione “esplode” facendoli disperdere (non di rado caoticamente) in ogni […]
Antiwar Songs Staff 2018-01-23 07:41:00
He used to say he had always lived, and he would die, in balance. Only once did he loose his balance with a song, and said it was “the most beautiful of all”: his 'Αρνηση. Then silence came, the silence of a Μπαλάντα της σιωπής in the same language, and once again there was a refusal, an άρνηση inside. Thus we have decided to dedicate him both songs in this day, εἰς μνήμην, and both by the same voice of Maria Farandouri. Some years ago, on 28 November, Gian Piero Testa took his flight to αθανασία.
Riccardo Venturi 2017/11/27 - 13:49
Cornelis Vreeswijk died exactly 30 years ago, on 12 November 1987. This website includes since years about ten of this songs, maybe just a little neglected: so let's start knowing them a little better, on the 30th anniversary of his death and beginning from his Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 2017/11/11 - 10:01

Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo

Antiwar Songs Blog
Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo
articolo di Javier Segura, professore di Storia La parata militare dello scorso 12 ottobre a Madrid, giorno della Festa Nazionale, ha visto sfilare un migliaio di soldati più che nel 2016, insieme ad effettivi della Polizia Nazionale, che partecipava per la prima volta negli ultimi 30 anni, e un aumento sostanziale nello spiegamento di veicoli […]
Antiwar Songs Staff 2017-10-15 10:06:00
Today, after a two-months work, we completed the insertion of the songs included in a very beautiful and very rare LP by Beppe Chierici and Daisy Lumini "La cattiva erba" (The Weed) published in 1970.

The LP contains 15 songs, translated into Italian from poems and antiwar songs ranging from Archilochus and Laozi to Antoine over more than 2500 years.
Some tracks were already present in the original version. The Italian lyrics were transcribed thanks to Flavio Poltronieri who provided us with a copy of the record, that is now completely available on youtube. We found some of the missing tracks on the web, with the help of B.B. and of Renè Zosso, a Swiss hurdy-gurdy player.

Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
DonQuijote82 2017/9/8 - 19:44

Una playlist “ufficiale” / Une playliste “officielle” / An “official” playlist

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Una playlist “ufficiale” / Une playliste “officielle” / An “official” playlist
(la version française suit le texte italien / English translation at the bottom) Dopo anni che continuiamo ad inserire nel nostro sito canzoni contro la guerra con i relativi video, abbiamo pensato che fosse una buona idea cominciare a raccoglierle su YouTube in una playlist “ufficiale”. In realtà, in quanto sito antimilitarista gli ufficiali ci piacciono […]
Antiwar Songs Staff 2017-09-02 15:06:00
Riccardo Venturi 2017/8/23 - 04:46
Should you go to Scarborough Fair together with Simon & Garfunkel, you should be accompanied by Elfin Knight, an antiwar Canticle, a coalminer, Martin Carthy, Ewan McColl and Peggy Seeger, Bob Dylan, the great American scholar Francis James Child, Oedipus and the Sphynx, Samson, the Veronese Riddle, a Graduate, the Muppets and even the Devil in person... This really millenary song deserves a totally new, composite page, with a totally new historical introduction (only in Italian for the moment): A very, very long story...
Riccardo Venturi 2017/7/2 - 00:55

A proposito della “grafica” di questo sito e di che cosa sia esattamente.

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In questi ultimi tempi, il nostro sito ha ricevuto diverse “critiche” a proposito della sua cosiddetta “grafica”. Secondo alcuni, la “grafica” di questo sito sarebbe “obsoleta”, “invecchiata”, “non accattivante”, fino ad arrivare addirittura ad essere definita “orrenda” e quant’altro. Sarà quindi bene chiarire e ribadire a tutti costoro che cos’è questo sito, come funziona, quali […]
Antiwar Songs Staff 2017-06-24 19:13:00

Radio Fragola Trieste – Una trasmissione dedicata a Gian Piero Testa

Antiwar Songs Blog
Radio Fragola Trieste – Una trasmissione dedicata a Gian Piero Testa
Qualche settimana fa, abbiamo ricevuto una mail che ci ha particolarmente commosso: Mi chiamo Thanassis Papathanassiou e vi scrivo da Trieste. Sono arrivato a Trieste il lontano 1984 per studiare all’Università come tanti altri giovani greci. Col passare del tempo mi sono trovato bene, ho amato Trieste e così decisi di rimanerci. Ovviamente la passione […]
Antiwar Songs Staff 2017-05-20 17:31:00
Ἀποφασίζομεν καὶ διατάζομεν, “We decide and order”: At 2:30 am on April 21, 1967, 50 years ago, a fascist military coup was launched in Greece with the establishment of the so-called “Regime of the Colonels” which would last until July 1974. For seven long years Greece is turned into a lager and, also, into the training camp of European neo-fascism. This is an important topic in our site, including a special Song Itinerary we suggest you to look back to.
Riccardo Venturi 2017/4/21 - 19:31

Greci in Polonia: una storia dimenticata

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Greci in Polonia: una storia dimenticata
Nella primavera del 1949, i comunisti perdono la guerra civile in Grecia; un gruppo di andartes si rifugia con le loro famiglie in un villaggio poco fuori la cittadina di Grevenà, nella Macedonia ellenica; comincia così una storia di emigrazione, perlopiù sconosciuta anche agli stessi greci. Nella Grecia del 1949, quel che attende gli sconfitti […]
Antiwar Songs Staff 2017-03-15 13:43:00
Riccardo Venturi 2017/3/12 - 22:18
Abd el-Salam el-Danaf
A murdered worker
Piacenza, Italy, September 14, 2016

A song by Alessio Lega
Riccardo Venturi 2017/3/6 - 11:39
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Embarrassment

Embarrassment
[1980]
Scritta da Lee "Kix" Thompson e Mike Barson
Un celeberrimo singolo, tratto dal secondo album della ska band inglese, “Absolutely”
Testo trovato su Songfacts

Canzone che racconta di quando Tracy, la sorella di Lee Thompson, rimase incinta. Solo che il suo partner era un nero, e in famiglia non la presero molto bene, anzi... Pare che ai Thompson ci sia voluto un paio di anni per riprendersi e accettare la cosa...
Come già cantava Gaber, in Un'idea: “In Virginia il signor Brown era l’uomo più antirazzista. Un giorno sua figlia sposò un uomo di colore... Lui disse, bene, ma non era di buon umore...”

Curioso che “embarrassment” in inglese significhi imbarazzo, disagio ma in spagnolo “embarazada”, stessa radice, voglia dire incinta... D'altra parte in passato anche da noi si usava dire imbarazzata di una donna gravida... La lingua racconta sempre una storia, qui forse quella di tempi... (Continues)
Received a letter just the other day,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/14 - 21:56
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Brother Louie

Brother Louie
[1973]
Scritta da Lester Errol Brown ed Anthony Wilson
L'hit più nota – seconda solo all'immortale “You Sexy Thing” - per questo gruppo interraziale inglese.
Testo trovato su Songfacts e sistemato un po' all'ascolto.

Sintesi di “Guess Who's Coming to Dinner”, in salsa inglese.
Il ritornello strizza l'occhio a Louie Louie, quella originale di Richard Berry/The Kingsmen.
She was black as the night
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/14 - 20:46
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Black Pearl

Black Pearl
[1969]
Scritta da Irwin Levine, Phil Spector e Toni Wine
Interpretata da Sonny Charles, voce e leader di questa band R&B di musicisti bianchi e neri originaria di Fort Wayne, Indiana
Nel loro album intitolato “Love Is All We Have To Give”
Testo trovato su Songfacts
Ooh-ooh
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/14 - 18:47
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Bakai

Bakai
[1957]
Brano scritto da Calvin "Cal" Massey (1928-1972), compositore e trombettista jazz afroamericano
Nell'esordio come band leader di John Coltrane, intitolato semplicemente “Coltrane” (Prestige 7105)

Cal Massey, nella sua breve vita, è stato soprattutto un grande compositore, avendo lavorato per grandi interpreti come Coltrane, Freddie Hubbard, Archie Shepp e molti altri. La sua visione musicale e anche politica era radicale. Fu vicino al movimento per i diritti civili e ancor più a quello delle Black Panthers, per il quale scrisse “The Black Liberation Movement Suite”.

Su Songfacts si sostiene che “Bakai” sia la traslitterazione di un termine arabo per “Cry”, grido o pianto... Non ne sono così sicuro e lascio semmai a Riccardo l'ultima parola... Però, facendo qualche ricerca in Rete, ho avuto l'impressione che possa trattarsi di una lingua africana e allora potrebbe significare “figlio... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/14 - 18:28
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Σε περιβόλι μοναχός

Σε περιβόλι μοναχός
(Continues)
2017/2/14 - 10:41
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Tu grillo parlante

Tu grillo parlante
[1977]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza Fili


Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)



"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (Continues)
Spegnate la luce
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/2/14 - 06:54
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Dotti, medici e sapienti

Dotti, medici e sapienti
[1977]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza Fili


Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)



"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (Continues)
E nel nome del progresso
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/2/14 - 06:43
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Mangiafuoco

Mangiafuoco
[1977]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza fili


Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)



"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (Continues)
Non si scherza, non è un gioco
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/2/14 - 05:57
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If You're Out There

If You're Out There
[2008]
Scritta da Marcus John Bryant, Devon Harris e Trevor Horn
Singolo estratto dall'album “Evolver”

Una decente CCG, peccato solo che quell'anno John Legend andò a cantarla pure alla convention del Partito Democratico a Denver... “No more broken promises, no more call to war”, mentre quelli continuavano la guerra in Afghanista e Iraq e si preparavano ai nuovi bagni di sangue in nord Africa...
If you hear this message, wherever you stand
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/12 - 21:16
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Your Racist Friend

Your Racist Friend
[1990]
Scritta da John Flansburgh e John Linnell
Nell'album intitolato “Flood”

Quante volte sarà capitato ad ognuno di trovarsi inaspettatamente ad ascoltare qualcuno che biascica discorsi razzisti o fascisti... Mandarlo a cagare subito ed allontanarsi, anche fosse amico del tuo amico, che non si può stringere la mano al diavolo e riderci su...

Se ne sono accorti anche la Merkel e i suoi, che volevano medagliare i due poliziotti italiani che hanno fermato per sempre Anis Amri, il terrorista tunisino autore della strage al mercatino di Natale a Berlino nel dicembre scorso... I tedeschi hanno scoperto che sui profili social dei due eroici “servitori dello Stato” (dipendenti pubblici, è bene ricordarlo) era tutto un fiorire di saluti romani, busti de Dvce e frasi violente e razziste contro gli immigrati...

La medaglia verrà invece giustamente assegnata alla memoria del camionista polacco ucciso da Amri nel tentativo di opporsi al furto del mezzo con cui poi il tunisino avrebbe seminato la morte.
This is where the party ends
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/12 - 20:47
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Dancing in the Street

Dancing in the Street
(1964)

Scritta da Marvin Gaye, William "Mickey" Stevenson e Ivy Jo Hunter.

Possibile che quella che sembrava un'innocente party song danzereccia venga considerata un inno del movimento dei diritti civili e un appello a scendere in piazza e ribellarsi? Sì se la canzone, un vero e proprio classico della produzione della Motown, ha tra gli autori un giovane Marvin Gaye ed è interpretata da un trascinante gruppo femminile capitanato dalla grande Martha Reeves.

La canzone nasce dalla collaborazione tra Marvin Gaye, Ivy Jo Hunter e William (Mickey) Stevenson, tre songwriters di punta dell'etichetta Motown di Detroit, che giocò negli anni '60 un ruolo fondamentale nella diffusione della musica nera, creando un'originale combinazione di soul e pop, capace di rompere le barriere razziali rendendo popolare un genere afroamericano anche tra i giovani bianchi. L'ispirazione arriva un caldo giorno... (Continues)
Calling out around the world
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/2/12 - 19:58
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Tarantella dei baraccati

Tarantella dei baraccati
1973
Quando nascesti tune

Brano registrato da Sandro Portelli il 14 marzo 1970 sulla piazza del Campidoglio a Roma occupata dai baraccati, stabilitisi e poi espulsi dalle case di via Serpentara. Si tratta di alcuni stornelli improvvisati dagli occupanti e cantati ballando la tarantella per scaldarsi (la polizia non permetteva l'accensione di falò).
da il deposito.org

Interpretata anche da Enrico Capuano in Onda d'Urto (1997)
Stanotte ci su statu,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/12 - 18:52
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World Without Borders

World Without Borders
1982
Danseparc
Living life as if life were safe
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/12 - 18:43
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Were You There When They Crucified My Lord

Anonymous
Were You There When They Crucified My Lord
[19° secolo]
Uno degli spiritual, gli inni religiosi degli schiavi afro americani, più famosi
Il testo fu trascritto per la prima volta in “Old Plantation Hymns”, raccolta realizzata e pubblicata nel 1899 da William Eleazar Barton (1861-1931), ministro della Chiesa congregazionalista (protestante, tra puritanesimo e calvinismo)
Testo trovato su en.wikipedia

Negli anni 60 e 70 del 900 “Were You There When They Crucified My Lord” divenne un inno del movimento per i diritti civili. Molti artisti afroamericani e non vi si sono cimentati, a partire dalla splendida versione di Max Roach del 1971 (in “Max Roach With The J.C. White Singers ‎– Lift Every Voice and Sing”), dedicata nel sottotitolo a “Malcolm, Martin, Medgar And Many More”, Malcolm X, Martin Luther King, Medgar Evers e tutti gli altri neri che hanno dato la vita per la loro gente.
Were you there when they crucified my Lord? (Were you there?)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/12 - 18:42
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Go Tell It on the Mountain

Go Tell It on the Mountain
[1865 ca / 1963]
Parole di Fannie Lou Hamer, combinando, insieme a versi originali, le strofe dell'omonimo inno religioso natalizio ottocentesco e l'invocazione “Let my people go” tratta da un altro spiritual, “Go down, Moses”.
La melodia è quella dell'originale, il cui testo - risalente all'epoca della guerra civile o anche prima - fu trascritto per la prima volta nel volume “New Jubilee Songs and Folk Songs of the American Negro”, pubblicato nel 1907 da John Wesley Work, Jr. (1871-1925), il primo afro-americano ad occuparsi di ricerca sulle canzoni popolari ed inni religiosi dei neri d'America.
Testo ed informazioni a cura di Azizi Powell

Fannie Lou Hamer (1917-1977), famosa ed instancabile attivista per i diritti civili, scrisse questa versione a Greenwood, Mississippi, nel 1963, durante una delle campagne di registrazione dei neri finalizzate all'esercizio del diritto di voto, allora... (Continues)
Go tell it on the mountain,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/12 - 18:08
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Inno della gioventù della pace

Anonymous
Inno della gioventù della pace
Inno pacifista dell'Associazione Pionieri d'Italia (i boy-scout rossi...)

Questo inno è presente in un canzoniere della FGCI di Reggio E. in mio possesso; il titolo riportato è "Gioventù nel mondo" ed era l'Inno della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica.

Testo trovato su il deposito.org

Mariposa
2010
Materiali Resistenti
Sulle voci di guerra
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/12 - 16:29
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Bufera

Bufera
2010
Materiali Resistenti

feat. Angela Baraldi

La canzone cita Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei (che a sua volta citava Fischia il vento)
Sangue del nostro sangue,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/12 - 16:23
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Operai

Operai
1993
Fai la cosa giusta

Musicalmente ricorda/cita Luglio, agosto, settembre (nero) degli AreA
Onestamente non sono ben riuscito a capire i fatti storici a cui fa riferimento: "ragazzi di Reggio ammazzati" (i famosi "Morti di Reggio Emilia del 1960?) cosa c'entra con il 25 aprile '48?...
Una vita di stento e di miserie
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/12 - 16:05
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Sole d'Europa

Sole d'Europa
1993

Testo e musica di Enrico Ruggeri
Arrangiamento di Vittorio Cosma

Canzone multilingue di Ruggeri che portò all'Eurovision Song Contest del 1993. Una preghiera al Sole che illumini l'Europa con tutti i suoi problemi... son passati 20 anni e i problemi dell'Europa sono moltiplicati e incancreniti.
Corrono in macchina, giocano a prendersi
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/12 - 13:06
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The Train From Washington

The Train From Washington
[1980]
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell'album “Real Eyes”

“40 acri (circa 16 ettari) e un mulo” è quanto il generale unionista Sherman promise agli schiavi neri liberati alla fine della guerra civile. Loro credettero ciecamante in quella promessa, soprattutto quei tanti che tra le fila dell'Unione avevano combattuto. La riforma agraria, basata sulla confisca dei latifondi e la loro parcellizzazione per garantire la redistribuzione delle terre alle famiglie degli schiavi liberati, iniziò in South Carolina, Georgia e Florida in base al Special Field Orders No. 15 emesso da Sherman nel 1865, ma ebbe vita brevissima. Nel giro di poco le terre confiscate tornarono ai loro precedenti proprietari bianchi e moltissimi furono i casi di raggiro nei confronti dei neri ad opera di truffatori che si spacciavano per agenti del governo e chiedevano soldi per facilitare il disbrigo delle pratiche... (Continues)
During reconstruction time they were folks who have been promised 40 acres and a mule.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/12 - 12:45
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Imagine World Peace

Imagine World Peace
"Imagine World Peace" is Italian rock noir band BELLADONNA's tribute to John Lennon and to all victims of human violence.
I am prone to fantasize
(Continues)
Contributed by Andrea 2017/2/11 - 21:56
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Die drei Soldaten und die Reichen

Die drei Soldaten und die Reichen
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht, seconda poesia da “Die drei Soldaten. Ein Kinderbuch”, volumetto pubblicato nel 1932 con le illustrazioni di George Grosz (1893-1959), grande pittore espressionista berlinese, comunista.
Non ho trovato grandi tracce di qualche esecuzione famosa, ma il brano – forse solo recitato – sta in mezzo a tanti lieder brechtiani nello spettacolo musicale "Wie gehts? Danke, brechtig!" della cantante viennese Helga Porpaczy-Zdenek.

“I tre soldati” è tutt'altro che un'opera per bambini, o forse sì, che le sue rime baciate dicono in modo semplice molte verità.
Come quella che la guerra non è mai finita, perchè è la guerra dei 100.000 anni che i ricchi fanno ai poveri, come direbbe il nostro Marco Valdo M.I.

Qui, finita la guerra propriamente detta, nonostante il grande sfoltimento operato dal cannone, i ricchi non si sentono ancora sicuri nelle loro belle case perchè... (Continues)
Die Reichen saßen in ihrem schönen Haus
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/10 - 19:19
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No borders

No borders
2016
Hate & hope
No one! No one! No one is illegal!
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:31
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Eroi senza volto

Eroi senza volto
2011
Eroi senza volto

Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
piange solo il sindacato, io cadevo e non mi ha preso
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:27
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Malcolm X

Malcolm X
2013
Rise up!

Malcolm X, nato Malcolm Little, anche noto come Detroit Red, El-Hajj Malik El-Shabazz e Omowale (Omaha, 19 maggio 1925 – New York, 21 febbraio 1965), è stato un attivista statunitense a favore dei diritti degli afroamericani e dei diritti umani in genere. Disertore durante la seconda guerra mondiale (psichicamente non adatto; in seguito, Malcolm X sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi.)
In prigione a 20 per furto e rapina, rimase affascinato dallla Nation of Islam (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi africani erano musulmani prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "nazionalista nero", ossia auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli Stati Uniti.
Nel 1950 l'FBI... (Continues)
La dignità di una vita che lotta
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 17:08
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Against racism

Against racism
2013
Rise up!

feat. Los fastidos & Redska
La sola preghiera in cui io credo
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/10 - 16:52
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Lied der Galgenvögel

Lied der Galgenvögel
[1918]
Versi e musica di Bertolt Brecht, in un taccuino intitolato “Lieder zur Klampfe von Bert Brecht und seinen Freunden” (“Canzoni per chitarra di Bert Brecht e i suoi amici”)
Testo trovato su Der Funke

Una canzone giovanile decisamente poco nota (non trovo registrazioni del brano su Discogs) ma che in italiano, con il titolo “Canzone dei pendagli da forca”, è stata interpretata da Milva (in “Milva canta un nuovo Brecht", 1996) e dal duo queer post-industrial Black Sun Productions, ossia gli svizzeri Massimo e Pierce, noti anche come Anarcocks (in “OperettAmorale”, 2005)
Dass euer schlechtes Brot uns nicht tut drunken
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/10 - 09:51
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Terra desolata

Terra desolata
Musica: Roby Facchinetti
Parole: Valerio Negrini

Quarta treccia di “Opera prima” del 1971, la canzone ricorda i drammatici tre anni della “guerra nel deserto” (’40 – ’43) in Africa settentrionale, combattuta sui territori dell’Egitto, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia, dall’esercito nazifascista tedesco, francese e italiano da un lato, e dall’altro, lo schieramento dei comandanti inglesi e statunitensi su tutti, con la partecipazione dell’africa francese, la Polonia, l’Australia, il Sudafrica, la Nuova Zelanda.

Tra aeroplani come rondini di platino, elicotteri in fiamme come carri d’argento che bruciano sopra le piramidi, e le carovane degli sfollati che attraverseranno “ponti senza fiumi”, significativi sono i versi “Statue che/ somigliano a noi/ contro il cielo piangono”. Si rimarca l’estraneità delle civiltà che assistevano a quel conflitto sul proprio suolo, senza prenderne parte... (Continues)
Volano
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2017/2/10 - 08:26
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Odio l'America

Odio l'America
Rispondendo all'appello di Riccardo, un nostro visitatore, Paolo, ci ha fornito le parole di questa canzone dei Destir. Abbiamo rimesso un po' a posto il testo e ricontrollato all'ascolto. Visto che gli stessi Destir sono intervenuti sul nostro sito aspettiamo dal gruppo qualche notizia in più anche su questa canzone (date, album....).
Candy sfida questo vento,
(Continues)
Contributed by Paolo + CCG Staff 2017/2/9 - 23:40
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Moderne Legende

Moderne Legende
[1914]
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Als der Abend übers Schlachtfeld wehte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/9 - 22:55

Leur bon Président

Leur bon Président
Chanson parodique de langue française – Leur bon Président – Marco Valdo M.I. – 2017
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884

L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.

Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.

Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (Continues)
Au citoyen Donald Trump de New-York.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/9 - 21:01
Song Itineraries: Donald Trump
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Ballade vom ertrunkenen Mädchen

Ballade vom ertrunkenen Mädchen
[1919]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (Continues)
Als sie ertrunken war und hinunter schwamm
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 21:40
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Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.

Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Alles was ich euch sagte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 20:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Gardien de la paix

Luciole
Una canzone sulla "ZAD" (Zone à defendre) ovvero i territori occupati in protesta alla costruzione di una pista d'aereoporto a Notre Dame des Landes
Gardien de la paix
(Continues)
Contributed by leoskini 2017/2/8 - 17:59
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Alla patria

Anonymous
Ben poche notizie si sanno di questo bellissimo canto popolare certamente nato, come tanti altri di questo genere, nel periodo delle grandi guerre e forse anche prima. Il tema è sempre quello della tragedia dell'addio e l'incertezza del ritorno dalla guerra. Questi canti sembravano un ricordo di un tempo lontano, ma la triste realtà della cronaca di questi giorni rende quanto mai attuale il sentimento di precarietà di ogni partenza per il fronte, ugualmente oggi come tanti anni fa.
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Alla Patria vola il mio pensiero,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/2/8 - 15:46
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (Continues)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 22:37
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Divide and Conquer

Divide and Conquer
This song is a commentary on the ongoing conflicts in the middle east. Listen out for some soundbytes from western leaders such as David Cameron, John Kerry, Hillary Clinton, Barack Obama and Nicolas Sarkozy concerning the war in Libya that provide additional context as to what this song is specifically condemning.

From the songwriter:

"It deals with what’s really going on in the Middle East. The media only give us one side of the story, but when you dig deeper, you find layers of truth about natural resources, like oil, that are influencing the region. The media report on how the new political regime has brought democracy to the region but maybe the inhabitants were better off before. What the West are really delivering is mainly destruction. They’re making people fight each other and when the West conquers, the big companies come in and make money.”
Divide and conquer
(Continues)
2017/2/7 - 15:28
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Dancing in a Hurricane

Dancing in a Hurricane
This song is about the children living amidst warzones, attempting to have a childhood in spite of the chaos. It is written from the perspective of the mother of one of these children, who watches her "rays of light" play, while reflecting on the state of their home.

From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
We are force to live in silence
(Continues)
2017/2/7 - 15:10
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Supernature

Supernature
[1977]
Scitta da Alain Wisniak e Marc Cerrone (1952-), compositore e produttore musicale francese tra i più importanti nella stagione d'oro della disco music.
Celeberrimo brano riempipista che intitolava il terzo album di Cerrone
Al primo posto nelle US disco/dance charts nelle prime settimane del 1978.

Chi l'ha detto che la disco music celebrava soltanto il disimpegno dopo l'ubriacatura politica degli anni della contestazione?

Un brano seminale che ritroviamo nelle sonorità di parecchi brani attuali, soprattutto in quelli realizzati dal mitico duo Daft Punk (che - guarda caso - sono francesi).
Once upon a time science opened up the door
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 14:11
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Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)

Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, in apertura della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questo Requiem fu commissionato a Weill dalla radio di Francoforte e lui lo compose pensando al decimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione di Novembre del 1918, quando socialisti e spartachisti tedeschi, dopo aver sostenuto scioperi nell'industria bellica e ammutinamenti in ambienti militari, proclamarono una “libera repubblica socialista tedesca” contro il capitalismo militarista e imperialista. Un anno dopo sarebbero stati tutti sterminati dai Freikorps, antesignani delle SA, i paramilitari protonazisti di Ernst Röhm, e la debole socialdemocrazia di Weimar avrebbe cominciato la sua inesorabile discesa verso gli inferi della dittatura e della guerra.

Chiaro che la cantata di Brecht/Weill non venne trasmessa...
Lobet die Nacht und die Finsternis, die euch umfangen!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/6 - 23:42
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Carmen Arvale

Anonymous
Carmen Arvale
[V/IV secolo a.C. / 5th / 4th century b.C.]
Redazione nota / Known version:
Acta Fratrum Arvalium, I sec. d.C. / 1st century.
Armonizzazioni moderne:
a) Paulo Stekel, Qadosh, 2009
b) Hildigunnur Runarsdóttir, per coro / choir, 2013



L'iscrizione degli Acta Fratrum Arvalium ritrovata nel 1778. Il Carmen Arvale è nella parte evidenziata.



A proposito di Marte e di guerra per la capezzagna.
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo, 6 febbraio 2017.

“C'è chi la capezzagna difende”; così ha tradotto Krzystof Wrona nella Piosenka walcząca, dalla sua lingua materna, obbligandomi a andare a vedere che cosa fosse, questa “capezzagna”. "Ciascuna delle due strisce di terreno che rimangono da arare alle estremità del campo, dove l'aratro inverte la marcia; anche capitagna, cavedagna.". E così, poiché si procede sempre per associazione d'idee (la quale è, in generale, la più fertile attività dell'intelletto... (Continues)
Enos Lases iuuate.
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/2/6 - 11:30

De rerum natura Liber V, 1283-1307

<i>De rerum natura</i> Liber V, 1283-1307
[I secolo a.C / 1st Century b.C. / 1er siècle a.Ch.]
De rerum natura 1283-1307

Non è qui, naturalmente, questione di addentrarci nella natura ritmica della poesia classica, e ancor di meno sul suo legame comunque indissolubile con la musica; se almeno un'intera parte della poesia antica era fin nel suo nome connessa con il canto e con l'accompagnamento musicale (sto ovviamente parlando della poesia lirica, destinata alla recitazione con la lira o altro strumento consimilare), si deve comunque ricordare che ogni tipo di componimento in versi era recitato ad alta voce (la lettura silente e personale cominciò a diffondersi in periodi molto tardi) ed anche che la natura prosodica stessa delle lingue classiche era basata su accenti non percussivi ma tonali, quindi musicali, e che la versificazione e la recitazione obbedivano a criteri di canto, o di cantillazione. Lo stesso nome della “poesia”... (Continues)
[1283] Arma antiqua manus ungues dentesque fuerunt
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/2/6 - 09:01

Ferramonti Walzer

Ferramonti Walzer
[1940-43]
Parole e musica di Kurt Sonnenfeld (1921-1997), compositore austriaco, viennese, ebreo.
Brano compreso nel programma della “Serata Colorata – Musiche dal campo di internamento di Ferramonti”, concerto tenutosi il 26 gennaio scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del Giorno della Memoria e interamente dedicato alle canzoni e alle musiche intonate e suonate dai prigionieri, in gran parte ebrei, in quel campo di concentramento che sorse nel comune di Tarsia in provincia di Cosenza.

L'intera famiglia di Kurt Sonnenfeld fu trucidata dai nazisti a Maly Trostenets, vicino a Minsk, un campo di sterminio il cui nome è poco conosciuto ma dove tra il 1941 ed il 1944 vennero assassinate non meno di 200.000 persone, in gran parte prigionieri di guerra sovietici ma circa 60.000 furono i civili ebrei. Quello di Maly Trostenets fu un campo molto efficiente, dove i nazisti... (Continues)
Ganz abgesehn von den schrecklichen Leb’n
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/4 - 21:54
Song Itineraries: Extermination camps
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Hope for the Future

Hope for the Future
[2012]
Parole di Paul McCartney
Musica di Paul McCartney, Marty O'Donnell, Michael Salvatori.
Nella colonna sonora del videogame “Destiny”, composta da Martin O'Donnell, Michael Salvatori e altri, con il contributo di Paul McCartney per questo brano (che credo l'unico non strumentale dell'intera soundtrack)
La strofa tra parentesi non viene cantata da Paul McCartney, ma si trova nella cover del brano realizzata da Jillian Aversa (cantante) ed Andrew Aversa, compositore di colonne sonore per videogames più noto con il nome d'arte di Zircon.

E' curioso che questa canzone sicuramente pacifista sia stata scritta proprio per quello che in gergo tecnico viene definito videogame FPS, acronimo di First-person shooter, letteralmente “sparatutto in prima persona”...
Ma è anche vero che se gli Obama, le Clinton, i Bush, i Trump, i Putin e tanti altri del pari loro passassero più tempo alla playstation a giocare con gli sparatutto, invece di seminare morte e distruzione per il mondo per davvero, forse sarebbe meglio per tutti...
Some hope for the future
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/4 - 18:28
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Italia

Italia
1965
Pubblicata in "L'Aria" 1981
interpretata dai Barabàn nell'album :Terre di passo (2002)
… padrun de can che lecca el cü a la serva,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/4 - 17:20
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La prima stella

La prima stella
(2017)
Parole e musica di Gigi D'Alessio
la canzone sarà presentata al prossimo festival di Sanremo

Visto che il mitico e splendido Gigi D'Alessio non è presente su questo sito provvedo io con questa canzone sulla mamma, quella dell'immenso cantautore, rimasto, poverino, orfano da piccolo, ma sulla mamma in generale, una mamma lontana come può essere quella di un immigrato che attraversa il mare su un barcone.
Potessi avere io le ali e scavalcare il cielo
(Continues)
Contributed by Diletta 2017/2/4 - 17:10
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Cavaddu cecu de la minera

Cavaddu cecu de la minera
1954
45 giri: Cavaddu cecu de la minera/Ventu de sciroccu

È una canzone che parla di un cavallo, appunto si intitola ‟Cavallo cieco della miniera”. La storia è questa, la storia riguarda i cavalli che lavoravano anticamente nelle miniere in Sicilia, nelle miniere di zolfo, perché, in quei tempi, tiravano i carrelli i cavalli. Oggi è diverso, ci sono altri mezzi. E siccome stavano molto tempo sotto le miniere, i cavalli diventavano ciechi. E in Sicilia, anticamente, c’era questa festa tragica, che si chiamava appunto ‟La Pasqua dei cavalli”, ed era il padrone stesso del cavallo che lo portava su, al sole, e con un gesto tragico e pietoso lo eliminava.
wikipedia
«A Peppì, iuh, come si stanco, Peppì, iih-ah, beddo, auh.»
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/4 - 16:50
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Miniere

Miniere
2014
Ottavia
Uhm che maniere, dai le maniere
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/4 - 16:39
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Truth about

Truth about
3 febbraio 2017
Da cantarsi con accento romanesco
(vero o finto che sia)
sull'aria di Lella
di Edoardo De Angelis (1971)
(interpretata da Lando Fiorini)

In questa canzoncina, détournement di un celebre successo romanesco di qualche anno fa dove er protagonista svela di avere avuto una relazione con la moje de Projetti er cravattaro, se parla della misteriosa morte sotto tortura di un giovane ricercatore italiano, avvenuta circa un anno fa in Eggitto, e de ben artre relazzioni che intercorrono tra er governo italiano e quello eggizziano.

Se pregherebbe de legge attentamente anche questo


Articolo de Lorenzo Declich
(pubblicato da Giap - Wu Ming Foundation)


ar quale la canzoncina deve non poco pur nella sua palese semplificazione.

Se dovrebbe immagginà che a parlà è un alto membro dello stato italiano, forse addirittura er presidente der consijo.

Te lo ricordi gGiulio er friulano,
(Continues)
2017/2/3 - 20:32
Song Itineraries: Truth about Giulio Regeni




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