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Author Bob Dylan

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Shelter From the Storm

Shelter From the Storm
Probabilmente la migliore canzone mai scritta sotto ogni cielo. Nel genere folk sicuramente ma penso in assoluto.
andrea 2016/9/8 - 22:02
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The Times They Are A-Changin'

The Times They Are A-Changin'
Traducanzone di Andrea Buriani



I Tempi stanno sempre cambiando e le generazioni si susseguono non senza contrasti, anche adesso, ma sembra che in alcuni momenti storici il tutto sia esasperato. Così avvenne nell'Occidente di circa cinquanta anni fa e Bob Dylan, poeta menestrello, lo rimarcò in molti suoi testi. Questa sua famosissima canzone fu l'emblema di quella generazione che ha creduto veramente di poter cambiare il mondo.
I TEMPI STANNO CAMBIANDO
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/23 - 09:36
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Only A Hobo

Only A Hobo
SOLTANTO UN BARBONE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/9 - 17:48
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Parchman Farm Blues

Parchman Farm Blues
[1940]
Parole e musica di Booker T. Washington "Bukka" White (1909-1977), uno dei più grandi chitarristi e cantanti Delta blues di sempre.

Presente in molte raccolte, a cominciare da “Mississippi Blues” del 1963.
Coverizzata da moltissimi artisti, come Mose Allison (che ne cambiò anche parte del testo), Georgie Fame, John Mayall, Johnny Winter e gli Hot Tuna.

La storia di Bukka White è molto simile a quella di Leadbelly ed altri noti od oscuri bluesman neri della prima metà del secolo scorso.
Nel 1937 Bukka White venne arrestato e condannato per uno scontro a fuoco in cui c’era scappato il morto. Venne imprigionato nel Mississippi State Penitentiary di Parchman, la famigerata “Parchman Farm”, una fattoria agricola dove i prigionieri, nella stragrande maggioranza neri, erano costretti ai lavori forzati e alle Chain Gang, un sistema che non era altro che la prosecuzione, sotto mentite... (Continues)
Judge gimme me life this mo’nin’
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/5/31 - 22:38
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Makes a Long Time Man Feel Bad

Makes a Long Time Man Feel Bad
[1962]
Parole e melodia tradizionali modificate ed arrangiata da Bob Dylan
Una delle canzoni interpretate da Dylan nel gennaio e nel marzo del 1962 durante una trasmissione radio condotta da Cynthia Gooding a New York City, la prima intervista/esibizione radiofonica dopo l’uscita del suo primo album.
Quelle registrazioni furono pubblicate parecchi anni dopo in diverse raccolte, tra cui per prima quella intitolata “Folksinger's Choice” del 1992.

Una canzone di prigionia, il lamento di un negro costretto in una “chain gang”, originariamente raccolta da Alan Lomax nel 1947, presso il Lambert Camp del Mississippi State Penitentiary, meglio conosciuto come Parchman Farm. La versione originale, interpretata da tal Benny Will Richardson (prigioniero n° 22) e coro di detenuti neri, ha un testo significativamente diverso, che però non mi è ancora riuscito di reperire in Rete nella sua completezza.... (Continues)
It makes a long time man feel bad
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/4/18 - 22:17
Song Itineraries: From World Jails
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A Simple Desultory Philippic

A Simple Desultory Philippic
(or How I Was Robert McNamara'd into Submission)
(1965/1966)

Pubblicata originariamente nell'album di debutto solista di Paul Simon "The Paul Simon Songbook" pubblicato solo nel Regno Unito
La versione che presentiamo per prima, perché più in tema con il nostro sito, è quella incisa (con parole aggiornate) nell'album di Simon & Garfunkel "Parsley, Sage, Rosemary and Thyme"(1966).

La canzone nasce come mezza parodia mezzo omaggio allo stile del primo Bob Dylan, citato per nome ("c'era un tizio così all'antica che se gli dici Dylan pensa che stai parlando di Dylan Thomas...") e con i titoli delle sue canzoni tra cui It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding).

Nella prima strofa Simon cita la filosofa pro-capitalista Ayn Rand, il segretario alla difesa Robert McNamara, l'ambasciatore statunitense in Vietnam del Sud Maxwell Taylor e altri personaggi che sostenevano l'escalation in Vietnam ridicolizzandoli opportunamente.

fonte: Songs of the Vietnam Conflict di James E. Perone
I been Norman Mailered, Maxwell Taylored.
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2016/3/8 - 22:51
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Mr. Bojangles

Mr. Bojangles
[1968]
Parole e musica di Jerry Jeff Walker (pseudonimo di Ronald Clyde Crosby, 1942-), cantautore country nativo di New York ma texano d’adozione.
Canzone che dà il titolo al suo album del 1968, in seguito resa da una miriade di artisti, a partire dalla Nitty Gritty Dirt Band, passando da Bob Dylan e Nina Simone per arrivare fino a Robbie Williams.

Arrestato per ubriachezza, Walker si trovò in una cella sovraffollata piena di disgraziati e homeless. Quasi tutti privi di documenti, ognuno aveva un suo nomignolo per rendere più difficile l’identificazione. Uno di loro era un vecchio ubriacone che era stato un ballerino... Si faceva chiamare Mr. Bojangles, era sempre triste per via di un cane, il suo unico amico, morto molti anni prima e ancora non dimenticato... La sua malinconia spariva momentaneamente solo quando si metteva a ballare...

Una delle versioni che mi piace di più è quella... (Continues)
I knew a man Bojangles an' he'd dance for you in worn out shoes
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/24 - 22:43
Song Itineraries: From World Jails
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The Preacher and the Slave, or Pie in the Sky, or Long Haired Preachers

The Preacher and the Slave, <I>or</I> Pie in the Sky, <I>or</I> Long Haired Preachers
Joe Hill: 1915-2015

Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (Continues)
dq82 2016/1/2 - 13:15
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Baby Boom Ché

Baby Boom Ché
[1980s]
Scritta da John Trudell (1946-2015) con Jesse Ed Davis (1944-1988), come Trudell musicista e nativo americano, di etnia Comanche, morto di overdose molti anni fa.
Nell’album intitolato “Aka Graffiti Man” (1992), forse il lavoro più noto del grande musicista ed attivista politico nativo americano, di origine Santee Dakota, scomparso di recente.

Benchè Elvis Presley e molti altri mostri sacri del rock and roll dei Fifties e Sixties non siano certo stati nella vita dei rivoluzionari, in questa canzone John Trudell – un pellerossa, uno che ha sempre lottato per la libertà e la dignità del suo popolo, contro il regime dei “visi pallidi” e che per questo pagò un prezzo grandissimo (cui forse non è estraneo il tumore che l’ha ucciso a soli 69 anni), ossia la morte, quasi certamente l’assassinio, dell’intera sua famiglia nel 1979 – il musicista Trudell arriva a paragonare “The Pelvis”... (Continues)
You wanna know what happened to Elvis?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/14 - 11:15
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Brand New Day

Brand New Day
[1970]
Parole e musica di Van Morrison
Nell’album intitolato “Moondance”

Una canzone che Morrison scrisse dopo aver ascoltato in radio “The Weight” di Robbie Robertson e The Band e/o I Shall Be Released di Dylan, sempre nella versione de The Band.
“Brand New Day” è una delle canzoni più famose di Morrison e fu riproposta da parecchi artisti, fra i quali Miriam Makeba che nel 1970 la dedicò al Sudafrica straziato dall’Apartheid, nell’album “Keep Me in Mind”
When all the dark clouds roll away
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/20 - 10:54
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Seven Curses

Seven Curses
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
LE SETTE MALEDIZIONI
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/16 - 10:26

Bob

Bob
[1991]
Parole e musica di Linard Bardill
Nel disco intitolato “Strampedemi - Lieder Gegen Den Krieg”


“Der Text des Kehrreims dieses Liedes stammt aus einem Song des Strassenmusikers und Songwriters Bob Gault, den ich sehr mag. Bob ist Amerikaner und singt seit Jahren im Sommer in den Strassen Luzerns, Churs und Berns. Ich sehe ihn immer mit geschlossenen Augen, wie er mitten im Rummel, völlig weltvergessen, seine wunderschönen Songs singt, ohne Blick auf eventuelles Publikum oder eingegangene Münzen. Manchmal kann ich diese innere Ruhe, die ich mir nur aus einer tiefen Begeisterung für den Inhalt und die Gestalt seiner Lieder erklären kann, kaum ertragen.
Zum Verbrechen an den deutschen Kriegsgefangenen siehe James Baques: «Der geplante Tod», Ullstein Verlag.” (Linard Bardill)

Canzone dedicata all’amico Bob Gault, un musicista di strada americano che Bardill conobbe a Lucerna. Una... (Continues)
Gut Bob
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/12 - 09:27
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Political World

Versione di Francesco De Gregori da Amore e furto (2015)
Political World
MONDO POLITICO
(Continues)
Contributed by dq82 2015/11/6 - 09:41
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More Good Men Going Down

More Good Men Going Down
[1964]
Parole e musica di David Cohen, in arte David Blue (1941-1982)
Testo pubblicato in Broadside # 42, 1964
Nel disco “Broadside Ballads Vol. 3”, Folkways Records 1964
Poi nella raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” realizzata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

David Blue, autore di questo brano, è stato uno dei musicisti e scrittori attivi nel Greenwich Village nei primi anni 60, amico di Bob Dylan, Phil Ochs, Tom Paxton, Dave Van Ronk ed Eric Andersen.
A baby cries in the morning sun
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/8/12 - 09:03
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That Lucky Old Sun

That Lucky Old Sun
[1949]
Parole di Haven Gillespie (1888-1975), compositore e liricista considerato appartenente alla cerchia dei songwriters newyorchesi denominata “Tin Pan Alley”, dalla zona della città in cui quasi tutti loro vivevano, i più grandi creatori di musica popolare americana tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Musica di Beasley Smith (1901-1968) compositore originario del Tennessee.

Una bellissima canzone - credo che il vecchio GPT l’avrebbe riascoltata molto volentieri, e chissà che non l’ascolti proprio ora - che è uno standard pop tra i più famosi, celeberrima nell’esecuzione del crooner Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine (1913-2007), ma interpretata da innumerevoli artisti di calibro internazionale, da ultimo Bob Dylan nel suo ultimo album di cover intitolato “Shadows in the Night”.
Una canzone che fu sicuramente ispirata da uno dei temi costanti di molti blues... (Continues)
Up in the mornin', out on the job
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 23:09
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The Times They Are A-Changin'

The Times They Are A-Changin'
LES TEMPS CHANGENT
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/4 - 00:50
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With God On Our Side

With God On Our Side
JUMALA PUOLELLAMME
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/14 - 09:08
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The Times They Are A-Changin'

The Times They Are A-Changin'
SOS TEMPOS SUNIS MUDANDE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/20 - 21:20
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Ballad Of Hollis Brown

Ballad Of Hollis Brown
Bella anche la cover dei Nazareth
topogigio 2014/8/11 - 15:38
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Hurricane

Hurricane
è morto oggi a 76 anni Rubin "Hurricane" Carter.
2014/4/20 - 18:32
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Bob Dylan: Forever Young

Bob Dylan: Forever Young
Questo extra era stato inserito per un triste episodio qualche anno fa. Ascoltate però questa bella recente versione di Pete Seeger, uno che è stato "forever young", fino a 94 anni.



May your song always be sung, Pete.
2014/1/31 - 23:57
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
CINESE / CHINESE [Qiu Sheng / Huan Ho Yi - 仇晟 黄枘 何易 译]

Una traduzione cinese (in caratteri semplificati) proveniente da questa pagina. Il titolo che in cinese è stato dato alla canzone è "The Answer Blowing in the Wind": la lingua cinese non permetterebbe di fare altrimenti. La traduzione sembra essere opera di Qiu Sheng e Huang Ho Yi (仇晟 黄枘 何易 译), come indicato in calce al testo. [RV]
答案在风中飘荡 [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/18 - 08:23
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Blowin' in the Wind

UNGHERESE / HUNGARIAN [2]

Versione alternativa, sempre tratta da Holnapután Anarchista újság. "Bob Dylan 1962-ben írt protest (tiltakozó) dala. Dallama egy kanadai, volt rabszolgák dala (No More Auction Block). A polgárjogi mozgalmak egyik himnuszává vált."
AZT ELFÚJTA A SZÉL
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/18 - 00:28
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Blowin' in the Wind

UNGHERESE / HUNGARIAN [1]

La versione ungherese tratta da Holnapután Anarchista újság
Hungarian translation from Holnapután Anarchista újság
MIT FÚJ A SZÉL
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/18 - 00:23
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The House of the Rising Sun

Anonymous
The House of the Rising Sun
[fine 800, primi del 900]
Parole di autore anonimo. Probabilmente - data la storia che racconta - la versione originale era al femminile.
Melodia forse ispirata a quella di «Matty Groves», ballata inglese del 600.
Al femminile, nel repertorio di Joan Baez.
Al maschile - versione ben più nota - in quello di Woody Guthrie, Pete Seeger, Bob Dylan, Leadbelly e, soprattutto, de The Animals di Eric Burdon, il loro cavallo di battaglia, coverizzato da moltissimi. In Italia da segnalare la cover offerta da Riki Maiocchi con il titolo «Non ditelo a mia madre», che fu censurata dalla RAI.
Notizie tratte - come anche il testo e le sue versioni - da Musica &Memoria, cui rimando per un’esegesi più approfondita del brano.





Canzone che originariamente raccontava di ragazze perdute, prostitute di Storyville, l’antico quartiere a luci rosse di New Orleans conosciuto anche come «The District»,... (Continues)
There is a house in New Orleans
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/25 - 16:48
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The Times They Are A-Changin'

The Times They Are A-Changin'
I TEMPI STAN GIÀ CAMBIANDO
(Continues)
Contributed by giuanìn ferr 2013/11/15 - 17:19
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A Hard Rain's A-Gonna Fall

A Hard Rain's A-Gonna Fall
UNA DURA PIOGGIA CADRÀ
(Continues)
2013/10/18 - 21:40

Masters of War ha 50 anni

Antiwar Songs Blog
Masters of War ha 50 anni
Masters of War, registrata a New York il 24 aprile 1963, ha da poco computo 50 anni. Ma  le parole di quel ventiduenne di Duluth sono ancora attualissime.  Non avevo davvero scritto niente di simile prima, non canto canzoni dove si augura la morte a qualcuno, ma in questa non ho potuto farne a meno. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 10:32:00
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How Would You Feel?‎

How Would You Feel?‎
‎[1965]‎
Parole di Curtis Knight (1945-1999), il musicista di Harlem con cui Hendrix cominciò la sua breve ‎ma intensissima avventura musicale.‎
Arrangiamento musicale di Jimi Hendrix a partire da “Like a Rolling Stone” che Bob Dylan ‎aveva scritto e pubblicato come singolo pochi mesi prima, per poi includerla nell’album “Highway ‎‎61 Revisited”.‎
Il brano fu registrato allo Studio 76 di New York alla fine del 1965 e fu poi incluso nell’album “Get ‎That Feeling”, con Jimi Hendrix, Curtis Knight e la sua band, “The Squires”.‎
This is a song that asks a question
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/11 - 12:02
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Go Away You Bomb

Go Away You Bomb
(1963)


Il primo Bob Dylan, degli anni di protesta e contestazione, riemerge con tutta la sua forza in una canzone inedita che verrà messa all’asta da Christiés il prossimo 26 giugno a Londra.

Si tratta dei versi di “I Want That Bomb”, scritta a macchina dal musicista americano nel 1963, nel pieno della Guerra Fredda. Il brano doveva far parte di un libro di canzoni contro la bomba atomica e la proliferazione delle armi nucleari che però non venne mai pubblicato. La canzone è stata messa in vendita da Izzy Young, fondatore del centro per il Folklore del Greenwich Village a New York e organizzatore del primo concerto di Dylan. Secondo Christiés, il raro documento viene valutato fra le 25 e le 35 mila sterline.
(ansa)

The Independent
Go away you bomb get away go away
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2013/5/9 - 00:09
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Maggie’s Farm

Maggie’s Farm
I ain't gonna work on Maggie's farm no more.
(Continues)
Contributed by adriana 2013/4/10 - 10:22
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Dead Man, Dead Man

Dead Man, Dead Man
non sono originale.....confidiamo che l´uomo, moribondo, si stacchi dalle credenze che uccidono la ´religiosità´, grazie
luigi rodini 2012/12/16 - 17:25




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