«Io della guerra ne ho parlato molto. Ne ho parlato attraverso La guerra di Piero e La ballata dell'eroe; soprattutto nella Guerra di Piero attraverso i racconti che mi faceva mio zio, fratello di mia mamma, che si fece tutta la campagna d'Albania. Ho parlato della guerra anche in episodi apparentemente marginali come in Fiume Sand Creek, uno dei tanti massacri perpetrati ad opera di un gruppo di alcolizzati americani guidati da un certo colonnello Chivington. Ho parlato di un anziano palestinese che piangeva il suo ragazzo macinato dai cingoli di un carro armato israeliano durante l'invasione a Sidone. Ho parlato di tutto questo e mi sono reso conto che può anche darsi che io sia riuscito a scuotere lievemente la coscienza di qualcuno, ma non è servito assolutamente a niente.»
Fabrizio De André intervistato durante la prima Guerra del Golfo (1991)
Grazie Salvo.
Mi rimane poco chiaro il misterioso Pavlov della quarta strofa. Capisco la neccessità di rima, ma caso mai è un cognome russo (vedi "famoso" scienziato russo https://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Pavlov), mica un nome polacco (Pavlov non fa lo stesso con Paweł, che sarebbe Paolo).
Nella seconda Kaśka invece di Kaska... anche nella terza di Alessio ci dovrebbe sta Marek invece di Matek.
ora vedo che anche nella traduzione di Rick è sdoppiato il nome Maciek nella terza, invece di Maciek e Janusz. sono due personaggi distinti e anche parecchio.
Hai ragione, Krzyś, e infatti quel "Pavlov" è un refuso, doveva starci il Pawel/Pavel. I due Maciek invece sono arbitrio mio, mi è parso una nota di realismo che in una classe vi siano due dai nomi uguali. Da noi, per dire, di Marie ce n'erano tre.
Infatti, nella tua versione si parla di un altro Maciek. Mi è venuto il dubbio mentre leggevo la traduzione di Riccardo, ma rileggendola, in effetti, anche nell'essa c'è un distinguo fra i due Maciek, ma non è così netto come da te.
Peccato che Alessio non ha proseguito con qualche altra traduzione da Kaczmarski, che rimane comunque poco conosciuto fuori della Polonia.
Per ragioni euritmiche, credo sia lecito cambiare "Meume" con un altro nome, rigorosamente tedesco.
PREGHIERA DI NONNA TINKA, VECCHIA COMUNISTA DI AMBURGO (Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2018/3/30 - 19:03
Carissimo Salvo, perdonami se ti ho fatto un paio di "aggiustamenti ortografici" nella tua versione ("Scholz" e non "Sholz", "Wolf" e non "Wolff"). Saluti!
Stralcio da Alessandro Perissinotto "Quello che l'acqua nasconde"
"I profughi sono arrivati da Ancona, per nave, partendo da Pola. Da lì, li hanno caricati su un treno, per portarli al Nord. Vagoni passeggeri e vagoni merci, tutti insieme, stipati come bestie. E mentre il treno viaggiava, la gente a terra aveva già cominciato a chiamarlo il treno dei fascisti. Certo perchè se rifiutavi le generosissime offerte del maresciallo Tito non potevi che essere fascista. Se scappavi dal comunismo e non riuscivi a parlare serbo eri di sicuro un fascista. Donne, bambini, vecchi:tutti fascisti. Quando il treno è arrivato a Bologna, i ferrovieri comunisti hanno bloccato la stazione e i loro compagni con le bandiere rosse, lo hanno preso a sassate."
La versione di Joan Baez è una cover (come tutte quelle dell'ultimo album) di Tim Eriksen
Dq82 2018/3/30 - 19:50
Allora, Dq82, forse sarebbe più giusto dire che quella di Tim Eriksen, interpretata anche da Joan Baez, è una delle tante versioni di questa ballata inglese settecentesca.
Lo stesso Tim Eriksen l'ha incisa nel suo album "Soul Of The January Hills" del 2010.