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Before 2016-6-15

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Ballata autocritica

Ballata autocritica
[1972]
Album: Se non li conoscete
Testo e musica di Fausto Amodei
Sono dieci anni suonati che suono
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2016/6/14 - 21:02
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Centro temporaneo permanente

Centro temporaneo permanente
Recorded by Sir Oliver Skardy
CENTRO TEMPORANEO PERMANENENTE
Music by Paolo BALDINI, SKARDY / Lyrics by SKARDY

Questa personale versione di Centro di gravità permanente, cover del famosissimo testo di Franco Battiato, dà a Sir Oliver Skardy la possibilità di esprimere la sua visione su un tema delicato come quello dell’immigrazione, reinterpretando il testo del brano con il suo linguaggio schietto e originale, che l’hanno reso noto al pubblico italiano.

No voio star su un Centro Temporaneo Permanente, par far da prigioniero parchè no go fatto niente: "Un giorno per caso - racconta Skardy - ho cominciato a cantare Centro di gravità permanente sopra una base musicale reggae; da qui, l'idea di esprimere la mia opinione sulla condizione umana a cui tutto il mondo sta assistendo da anni. Migliaia e migliaia di persone scappano da guerre provocate da politiche mirate all'economia finanziaria... (Continues)
Go fatto fora le scarpe e so sbarcà da un gomon
(Continues)
Contributed by Luana Vacchi 2016/6/14 - 18:09
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Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής

Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής
O Frits, o Broúno ki o Kostís
[1972]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
'Αλμπουμ:
1. Ουράνιο τόξο [1972]
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο [2000]

Testo di Kostas Virvos
Musica di Grigoris Bithikotsis
Primo interprete: Grigoris Bithikotsis
Album:
1. Ουράνιο τόξο ("Arcobaleno"), 1972
2. Μπιθικώτσης τραγουδά Κώστα Βίρβο ("Bithikotsis canta Kostas Virvos"), 2000


Ο Φριτς, ο Μπρούνο κι ο Κωστής
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/13 - 19:31
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Elle reste là

Elle reste là
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915, nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani. E nel 1915 i “Giovani Turchi”, autori della rivoluzione nel 1908, erano già saldamente al potere, nucleo originario di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.

Una donna sola e disarmata, nel giardino... (Continues)
Elle reste là, à les attendre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 13:57
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Anatolienne

Anatolienne
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
C'est une musique anatolienne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 11:36
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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De l'autre côté de la mer

De l'autre côté de la mer
[2012]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Instants Volés”, con Jean-Pierre Auffrédo
Testo trovato sul sito dell’autore

La famiglia di Aram Sédèfian era originaria di Erzurum (Karin, nella traslitterazione dall’armeno), una provincia dove tradizionalmente risiedeva una consistente comunità armena. Ma nel 1894–96 e poi nel 1915 proprio Erzurum divenne uno dei luoghi dove gli armeni furono maggiormente perseguitati e massacrati dagli ottomani, che nel 1915 erano già quei “Giovani Turchi” autori della rivoluzione nel 1908 e consolidatisi al potere come “İttihat ve Terakki Cemiyeti” (Comitato per l’Unione e il Progresso) a partire dal 1912-13, l’abbozzo di quella che, dopo la Grande Guerra, sarebbe diventata la nuova Turchia kemalista.
Je sais qu'il me faudra partir
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/13 - 11:20
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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Cinturini

Cinturini
Il canto delle operaie dello Jutificio Centurini, a Terni.
Semo de Cinturini
(Continues)
Contributed by adriana 2016/6/13 - 09:53
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Bella ciao senza frontiere

Bella ciao senza frontiere
testo Angela Batoni,
violino e chitarra Matteo Ceramelli,
fisarmonica Sabrina Barbucci,
contrabbasso Mirco Capecchi,
voce Angela Batoni

dall'album "Canto alle radici"


Rifacimento di Bella Ciao dedicato all'immigrazione attraverso il Mar Mediterraneo.
Questa mattina mi son svegliato
(Continues)
Contributed by Silva & Lorenzo 2016/6/12 - 21:57
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Du côté d'Erzeroum

Du côté d'Erzeroum
[1997]
Parole e musica di Aram Sédèfian (1944-), autore, compositore, interprete francese di origine armena, della regione di Erzurum, Anatolia orientale.
Nel disco intitolato “Ces moments là”
Testo trovato sul sito dell’autore

La regione di Erzurum (Karin, in armeno traslitterato) fu epicentro sia dei massacri di armeni ed assiri di fine ottocento (1894-96), sia del genocidio armeno del 1915, entrambi ad opera dei vertici dell’impero ottomano. Quando i sovietici occuparono l’area nel 1916, dei 20.000 armeni che componevano la comunità di Erzurum non ne rimanevano che poche centinaia...
Deux vieux passeports
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/12 - 21:56
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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Vacances de rêve

Vacances de rêve
A travailler toute ta vie
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - cinaschiamo un po' - 12 giugno 2016 - Nizza 2016/6/12 - 18:12

Ostalghia, Осталгия

Antiwar Songs Blog
Ostalghia, Осталгия
Da oramai parecchi anni, il carrarino Davide Giromini detto “Darmo”, con la sua Cooperfisa, le sue pettinature estreme, le sue varie formazioni e progetti, i suoi gatti neri e il suo celeberrimo disimpegno (termine non facilmente coglibile da chi non abbia mai avuto la ventura di mangiarsi una pasta al pomodoro in casa sua), porta […]
Antiwar Songs Staff 2016-06-12 11:19:00
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Les enfants de la crise

Les enfants de la crise
(2011)
Album : Écoute s'il pleut

Quando i muri sono crollati noi occidentali ci siamo creduti finalmente padroni del mondo. I gloriosi anni del boom economico non hanno lasciato che polvere e cenere. Ci avevano insegnato a salire, mai a scendere. Una bella canzone sulla crisi economica attuale e su un'intera generazione.
A l'horizon l'humeur est grise
(Continues)
2016/6/12 - 00:02
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Y a-t-il de la place au Purgatoire cet été ?

Y a-t-il de la place au Purgatoire cet été ?
Quarante cigarettes à cheval sur nos soupirs
(Continues)
Contributed by Daniel(e) BELLUCCI - 11 giugno 2016 - Nizza 2016/6/11 - 17:51
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No Cops

No Cops
1990
Isterico
Gendarmi,pulotti,caramba ti mettono in fuga
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/11 - 15:47
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Όσο βαρούν τα σίδερα

Anonymous
Όσο βαρούν τα σίδερα
Oso varoún ta sídera
Κρητικό παραδοσιακό ρεμπέτικο
Rebetiko tradizionale cretese
Cretan traditional rebetiko

La parola rebetiko (ρεμπέτικο), come tutti sanno, deve avere un'origine quantomeno balcanica, se è esatta l'ipotesi che la fa derivare dalla radice slava che si ritrova, ad esempio, nel russo ребëнок [rebënok] “bambino, ragazzo”, che al plurale fa ребята [rebjata]. Canti di strada e di popolo, di sottoproletariato e marginalità, canti da skyladiko e di galera, dedicati spesso a “bei ragazzi”. Come i rebetika siano finiti fino a Creta, non è dato certo saperlo anche se, per il canto, il mare non rappresenta certamente un ostacolo. Questo qua è uno dei più celebri rebetika cretesi, ma in Grecia lo hanno cantato veramente tutti e tutte; sarebbe inutile farne l'elenco. Però, se si dice Creta almeno io dico uno e uno solo, vale a dire Nikos Xylouris.




Όσο βαρούν τα σίδερα, tanto... (Continues)
Αμάν, όσο βαρούν τα σίδερα, αμάν αμάν
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2016/6/11 - 10:39
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Forgotten Hero

Forgotten Hero
(1983)
45 giri

Compare nella compilation Anti-War (Anarcho-Punk Compilation Vol. 1)
There's an old man over there and he's sitting on his own
(Continues)
2016/6/10 - 23:45
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No Government

No Government
(1981)

da "The Last Call", l'album di esordio della punk band londinese un'invettiva contro la regina e contro Maggie Thatcher
You're paying for your majesty
(Continues)
2016/6/10 - 23:25
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Petit Simon

Petit Simon
[1968]
Scritta da Alex Alstone, Hugues Aufray e le Vline & Buggy (pseudonimo delle sorelle Liliane ed Evelyne Koger)
Nell’abum intitolato “Hugues”

“Le stelle non sono sempre belle, non portano sempre felicità, quando le si porta appuntate sul cuore...”
Petit Simon
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/10 - 22:58
Song Itineraries: Extermination camps
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Pochyby

Pochyby
Un altro "protestsong" di Karel Kryl. Fa parte dell'album Monology (1992) ma è stato scritto nel 1974, dopo 5 anni di esilio in Germania. È una sorta di racconto della propria vita in chiave ironica, arrivando al punto cruciale che è il suo abbandono della Cecoslovacchia. Nel testo si trovano molte note critiche verso il regime totalitario dal quale Kryl è fuggito, ma sono presenti anche critiche della società occidentale.
Mlád dvacet devět let a devět měsíců,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2016/6/9 - 18:19
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He Was Alone

He Was Alone
[2016]
Parole e musica di Yusuf Islam

Una canzone sui rifugiati siriani, iracheni, afgani, nigeriani, somali e non solo, tanti i bambini e gli adolescenti, sulla cui pelle la nostra cara, vecchia e ormai decrepita e morente Europa sta mercanteggiando con la Turchia del cinico dittatore opportunista e doppiogiochista Erdogan... Mentre sono più di 10.000 i migranti affogati nel Mediterraneo dal 2014...
He was alone,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/7 - 21:45
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Les guerriers

Les guerriers
[2000]
Scritta da Catherine Ringer, Frédéric Chichin e Marc Anciaux
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”
Testo trovato sul sito del duo, intitolato a Catherine Ringer dopo la prematura morte di Chichin nel 2007

Una canzone che ironizza sulla retorica della guerra, quella del “Si vis pacem, para bellum” che tanti danni ha fatto almeno negli ultimi 2.500 anni, ma soprattutto dall’inizio del secolo scorso venendo in qua...
Jusqu'alors la paix
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/7 - 20:59
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La sorcière et l'inquisiteur

La sorcière et l'inquisiteur
[2000]
Scritta da Catherine Ringer e Frédéric Chichin
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”
Testo trovato sul sito del duo, gestito da Catherine Ringer dopo la prematura morte di Chichin nel 2007

Non posso che dedicare questa canzone ad Adriana, perfida amministratrice delle CCG/AWS, nonchè nota streguzza...
Connaissez-vous
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/7 - 20:39
Song Itineraries: Witches
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Il Professore Partigiano

Il Professore Partigiano
(Omaggio musicale a Carlo Del Bianco, Lucca 1913 - Rovigo 1944))

Il Professore Carlo Del Bianco nacque a Lucca nel 1913.
Laureatosi in storia e filosofia insegnò nel liceo classico Machiavelli, trasmettendo ai suoi studenti l'amore per la libertà e la giustizia.
Assieme a loro fondò il primo gruppo partigiano della Lucchesia.
Ricercato, fuggì a Venezia da un amico che purtroppo non trovò. Tornando indietro aveva con se documenti importanti e, nei pressi di Rovigo, si gettò dal treno in corsa per sfuggire a un controllo delle SS. Fu ritrovato molte ore dopo e non gli furono trovati addosso documenti che potessero compromettere nessuno.
Gravemente ferito, morì poco dopo in ospedale all'alba del 31 marzo 1944.

Il testo di questa canzone è formato da due poesie scritte dal Professore Carlo Del Bianco che il cantautore lucchese Joe Natta ha musicato. Questo brano è il suo piccolo omaggio musicale per una Grande persona, sempre "Assetata di giustizia e di verità", il cui ricordo non dovrà mai essere dimenticato.
Dal fondo dello stagno
(Continues)
Contributed by Joe Natta 2016/6/7 - 14:50
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Le petit train

Le petit train
Infatti “Le petit train(e)” (!), nel suo testo originale, parla di Olocausto, che il padre di Catherine Ringer, anima dei Rita Mitsouko insieme a Frédéric Chichin (morto nel 2007), sopravvisse all’internamento in un campo nazista.

Seguono le parole del testo originale come riprese da Histoire et mémoire(s) du XXème siècle. Sono sulla falsariga di una omonima canzone di André Claveau risalente la 1952.

Nell’album de Les Rita Mitsouko intitolato “Marc & Robert”, pubblicato nel 1988.
Le petit train s’en va dans la campagne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby / CCG Staff 2016/6/7 - 09:23
Song Itineraries: Extermination camps, Trains
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C'était un homme

C'était un homme
[2000]
Parole di Catherine Ringer
Musica di Catherine Ringer e Frédéric Chichin
Nell’album intitolato “Cool Frénésie”

Assolutamente da approfondire le canzoni de Les Rita Mitsouko, gruppo attivo fino al 2007, quando un cancro fulminante si portò via Frédéric Chichin...

Questa è dedicata al padre di Catherine, Sam(uel) Ringer (1918-1986), ebreo ashkenazita polacco, orifinario di Tarnów, vicino a Cracovia, che giovanissimo fu internato in parecchi campi di sterminio nazisti e sopravvisse. Fu rinchiuso ad Auschwitz nel 1940, e poi a Flossenbürg, e a Buchenwald, e a Theresienstadt e i tanti altri campi, e sopravvisse, liberato dai sovietici nella primavera del 1945. Tornò dalla prigionia distrutto nel corpo e ci mise un paio d’anni a riprendersi. Poi si trasferì in Francia, studiò alle Belle Arti di Parigi e divenne un pittore abbastanza celebre
Oh c'est pour vous dire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/7 - 01:18
Song Itineraries: Extermination camps
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Maria Tortura

Maria Tortura
[2016]
Album: AlbumConcerto [Alessio Lega e i Malfattori]
Testo e Musica di Alessio Lega

"Verità per Giulio Regeni!", gridano. Già, per Giulio Regeni torturato a morte dalla polizia dello stato egiziano. La verità per i torturati a morte italiani dalla polizia, dai carabinieri, da qualche "medico", dai macellai messicani, quella, no, non conta nulla. Non conta che in Italia siano per ora stati respinti tutti i tentativi per istituire il reato di tortura, e dire che saremmo il paese di Cesare Beccaria. E, allora, la "verità per Giulio Regeni" assume da queste parti, come sempre, un valore disgraziatamente tragicomico: i democratici torturatori che invocano la verità su un ragazzo torturato a morte da un regime dittatoriale con il quale, però, si fanno tanti begli affaroni e si vendono tante belle armi. [RV]
Mi hanno preso e corcato di botte
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2016/6/6 - 19:23
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Robin Laing: The Secret Song of Time

Robin Laing: The Secret Song of Time
[1999]
Lyrics and Music: Robin Laing
Testo e musica: Robin Laing
Album: Imaginary Lines

La canzone segreta nel tempo

Sto leggendo, in questi giorni, parecchie storie di fantasmi e apparizioni soprannaturali; ne sono appassionato da sempre, e mi è capitata in mano l’antologia curata da una curiosa figura di sacerdote cattolico e esperto di presenze inquietanti, Montague Summers. Non sto, naturalmente, a raccontare a chicchessia tutti i miei contortissimi meccanismi mentali; basti sapere che, puntuale come un orologio, mi è tornata alla mente questa recondita canzone con la quale, oramai, faccio i conti da anni ed anni. Talmente recondita che, lo dico con una certa qual ragionevolezza, credo di essere più o meno l’unico che, ad un certo punto, si è sentito in dovere di trascriverne il testo all’ascolto, per dedicarla ad una persona che non so, attualmente, neppure dove sia finita. “Se... (Continues)
Trying to unravel the secret song of time,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/6/6 - 18:07
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Le CRS mélomane

Le CRS mélomane
[2012]
Parole e musica di Erwan Séguillon, dit R.wan
Nel suo disco intitolato “Peau Rouge”

Una canzone (ed un video) molto divertente, che fa il paio con Mon C.R.S. di Annie Cordy, canzone risalente al 1977.
J’en ai marre de taper en binaire
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/5 - 22:35
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Le papier d'Arménie

Le papier d'Arménie
[2012]
Parole e musica di Erwan Séguillon, dit R.wan
Nel suo disco intitolato “Peau Rouge”
Testo trovato sul sempre interessante l'histgeobox, cui rimando per la lunga e approfondita introduzione.
Ricordo che “l'histgeobox” è una risorsa didattica francese per gli insegnanti di storia e geografia nelle scuole superiori.

Una canzone sul massacro degli armeni ad opera dei turchi ottomani, avvenuto 100 anni fa, il primo genocidio del XX° secolo.

Curiosa l’assonanza tra il nome bretone dell’autore e quello della capitale dell’Armenia, Erevan...

La “carta d’Armenia” è oggi una delle superstiti, insieme alla “carta d’Eritrea”, tra le cosiddette “carte medicinali”, ossia quei deodoranti sanificanti molto diffusi tra il XVII° e l'inizio del XX° secolo, i quali si presentano sotto forma di carta da bruciare senza fiamma.
Le papier d'Arménie, le passeport d'Aznavour (1)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/5 - 21:50
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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N'oubliez pas

N'oubliez pas
[2015]
La canzone che ha rappresentato la Francia all’Eurovision Song Contest 2015, classificandosi tra le ultime.

Gli autori sono Michel Illouz e M. Albert per la musica, Laure Izon e M. Albert per le parole.

M. Albert (o anche Moise Albert) è lo pseudonimo con cui il cantautore Robert Goldman (fratello minore di Jean-Jacques Goldman) ha firmato il brano

Non ha avuto molta fortuna questo brano, forse per via di un’interpretazione un po’ scontata, così come mi pare l’arrangiamento musicale, o forse invece per il tema che tratta, non proprio adatto ad un pop contest: “N'oubliez pas” racconta infatti di guerra e di genocidio e, benchè nel testo non vi siano riferimenti precisi, su molti siti si afferma che si tratti di quello armeno di 100 anni fa, il primo genocidio del XX° secolo.
Il ne me reste que des larmes
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/5 - 21:15
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Молчание - золото

Молчание - золото
[Molchaniye - zoloto]
[1963]
Parole e musica di Aleksandr Arkad'evič Galič (1918-1977), poeta, drammaturgo, cantante e compositore sovietico, morto in esilio a Parigi in circostanze mai del tutto chiarite.
Testo trovato su YouTube

Il silenzio è d’oro, una regola che valeva certamente nell’Unione Sovietica, in particolare nella sua era staliniana, ma che può riuscire utile anche nei moderni regimi “democratici”, se uno ambisce a fare una qualche carriera...
Мы давно называемся взрослыми
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/5 - 15:24
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America, primo amore

America, primo amore
1970
(F. Migliacci, M. Lusini)

Dall'autore di C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, un'altra canzone che dovette scontrarsi con la censura.

Il brano non è di quelli destinati a restare nella storia. America primo amore racconta la disillusione di una generazione cresciuta all'ombra del mito americano, ma non ha l'impatto emozionale di C'era un ragazzo…, eppure la RAI decide di censurarla. È evidente che il cantautore toscano è ormai sotto tiro e che la sua decisione di non piegarsi rischia di pesare sulla sua carriera. Sarà così. Qualche tempo dopo abbandonerà le scene. Quando tornerà lo farà prima in veste d'autore e poi di produttore. Tra il 1978 e il 1982, infatti, accetterà di produrre Nada, un altro personaggio scomodo della musica leggera italiana. Farà anche parte di una delle tante formazioni dei Goblin e nel 1986 con Alberto Radius, e Bernardo Lanzetti, darà vita per qualche tempo ai Cantautores, anche se la sua fama resterà per sempre legata a C'era un ragazzo…

da Rock e martello
America, America, ma che mondo sei
(Continues)
2016/6/4 - 22:40
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Rumble in the Jungle

Rumble in the Jungle
Featuring John Forté, A Tribe Called Quest & Busta Rhymes
Album: "When We Were Kings" Soundtrack (1996)

da genius dove si trovano numerose note.


The Rumble in The Jungle ("La rissa nella giungla") è stato uno storico incontro di pugilato disputato il 30 ottobre 1974, allo Stade Tata Raphaël di Kinshasa, Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo).

Vide contrapposti l'allora campione del mondo dei pesi massimi George Foreman contro il precedente campione Muhammad Ali: Ali cercava di riottenere il titolo dei pesi massimi, diventando così il secondo a riuscire nell'impresa dopo Floyd Patterson.

La canzone fa parte della colonna sonora del documentario When We Were Kings dal regista Leon Gast.

Il regista Leon Gast, attraverso interviste e filmati d'archivio, ricostruisce la carriera di Alì-Cassius Clay, il suo carisma e la battaglia per i diritti civili, soprattutto in favore degli... (Continues)
[Verse 1: Wyclef Jean]
(Continues)
2016/6/4 - 18:49
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Edo

Edo
2016
Inedito

Dedicata ad Edoardo Parodi

2022
Klandestino
Sarà che adesso non riesco a parlarti
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/4 - 15:14
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La ballata dell'innocenza

La ballata dell'innocenza
2016
inedito

L'inedito del cantautore genovese per il film di Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni "Il sogno di Fausto e Iaio"
"il film verrà realizzato grazie alla raccolta fondi ancora in corso sulla piattaforma becrowdy.com al seguente indirizzo https://www.becrowdy.com

Per la Storia di fausto e Iaio si veda Perché Fausto e Iaio dei Gang
Mi chiamo Fausto Tinelli, studente degli anni del piombo
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/4 - 14:59
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Liberazione

Liberazione
2015
Di notte in giorno

L'occasione del racconto da parte di un nonno Partigiano, diventa riflessione su quella che dovrebbe essere la nuova Resistenza... A questo proposito preziose sono le parole del giudice Antonino Caponnetto che, rivolto ai ragazzi che incontrava nelle scuole, con grande passione, affermava: "Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici, ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli". Ecco, dunque, che lottare contro ogni forma d'ingiustizia, sopraffazione, sfruttamento dell'uomo sull'uomo, diventa la nuova guerra di Liberazione per opporsi alla dittatura di tutte le mafie.
Raccontami dei tuoi occhi che videro gli aeroplani passare
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/4 - 14:36
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La memoria

La memoria
2015
Di notte in giorno

Per questi primi vent'anni di "un cammino coerente che ha avuto la sana follia di anteporre al realismo del meno il desiderio del più", come ha scritto don LUIGI CIOTTI.
VENTI LIBERI di verità e giustizia nella realtà di un sogno: camminare sulla strada tracciata da chi ha sacrificato il bene più prezioso, la propria vita, per difendere diritti e dignità.
Questa canzone, questo video, vogliono essere un modo di augurare, al NOI che vince, tante conquiste ancora, continuando a vivere la Memoria come promessa da mantenere.

Affinché questi Venti Liberi di Primavera profumino di aria nuova e soffino nelle nostre coscienze. Per continuare a camminare insieme...

Musica: Alfonso De Pietro
Testo: Carmelo Calabrò e Alfonso De Pietro
Non basta ricordare per non dimenticare
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/4 - 14:34
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Figli di nessuno

Figli di nessuno
[2011]
Album (In)cantocivile

La situazione dei migranti di oggi letta attraverso l’immagine dei migranti di ieri.
“Partono ‘e bastimente
(Continues)
Contributed by dq82 2016/6/4 - 14:30

Muhammad Ali
Cassius Marcellus Clay, jr.

January 17, 1942
June 3, 2016
Riccardo Venturi 2016/6/4 - 12:53
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Muhammad Ali

Muhammad Ali
(2003)

Album: "Modern art"

Francamente questa non è una delle migliori canzoni di Tom Russel, ma la inseriamo in ricordo del grande Classius Clay - Muhammad Ali
(1942-2016)

No George Foreman ever called me a quitter
No Viet Cong ever called me a nigger


Vedere anche Rumble in the Jungle, Ballade de Muhammad Ali e Cassius Clay
Flow like a butterfly, sting like a bee
(Continues)
2016/6/4 - 10:38
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Die For Me

Die For Me
KUOLE PUOLESTANI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/4 - 10:02
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Maggie Holland: Black Cat

Maggie Holland: Black Cat
L'anticlerigatto

Pontedera, gatto entra in Duomo e aggredisce il sacerdote

Quando il prete ha tentato di farlo uscire l'animale lo ha morso a una mano. Intervenuti anche i vigili del fuoco.
Repubblica Firenze Online, 3 giugno 2016

I vigili del fuoco lo hanno trovato nascosto dietro l'altare. Impaurito e nervoso ma deciso a non uscire dal Duomo. Il parroco della chiesa invece, che poco prima aveva tentato di spingerlo fuori, ha dovuto farsi medicare in ambulatorio per le escoriazioni riportate a causa del morso subito. E' successo a Pontedera, in provincia di Pisa, dove un gatto grigio questa mattina è entrato all'interno della Cattedrale e, quando Don Piero Dini ha cercato di mandarlo via, lo ha "aggredito" mordendolo a una mano.

Una disavventura, per il sacerdote, che ha chiamato i vigili del fuoco e la polizia municipale.
Per catturare il gatto è stato necessario anche l'intervento... (Continues)
Un inveterato mangiapreti 2016/6/4 - 09:30
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Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?

Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?
Definire una canzone contro la guerra una canzone dedicata ad una terrorista e rapitrice che ha ucciso dei carabinieri è veramente rivoltante.
(Maurizio 65)

Che ci vuoi fare, Maurizio, del resto questo sito testimonia precisamente anche delle decine di vittime inermi ammazzate da carabinieri e dallo stato in genere. Ci auguriamo che tu lo trovi altrettanto rivoltante. Saluti. [CCG/AWS Staff]
2016/6/3 - 23:58
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Piosenka dla córki

Piosenka dla córki
[1980]
Testo e musica di Maciej Pietrzyk
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,maciej...

manca un percorso su Solidarność, allora va così
Nie mam teraz czasu dla ciebie
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/6/3 - 23:33
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Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał

Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
a Stanislava
Krzysiek 2016/6/3 - 22:06
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Kälbermarsch

Kälbermarsch
Chanson allemande – Kälbermarsch – Bertolt Brecht – 1943

La Kälbermarsch (La Marche des Veaux) est une des parodies les plus connues du Horst-Wessel-Lied (chant nazi). Elle est tirée de « Chveik dans la deuxième Guerre mondiale », une pièce de Bertolt Brecht (1943), écrite pendant son exil aux États-Unis. Originellement, elle aurait dû être jouée à Broadway, avec une musique de Kurt Weill. Mais Kurt Weill ne crut pas au succès de ce drame, c’est pourquoi Brecht travailla avec le compositeur Hanns Eisler. La première eut lieu en 1957 après la mort de Brecht.

L’histoire se situe dans le contexte suivant. Dans la prison militaire de Prague, se trouvent des prisonniers tchèques, qui doivent être enrôlés de force dans l’armée allemande. C’est Chveik qui chante « La Marche des Veaux ».

Dialogue maïeutique

Je sais, je sais, Lucien l’âne mon ami, le veau, les veaux, ce n’est pas des ânes. Ils... (Continues)
LA MARCHE DES VEAUX
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/3 - 21:19
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Ne t'inquiète pas

Ne t'inquiète pas
NON TI PREOCCUPARE
(Continues)
2016/6/3 - 19:53

Francisco Ferrer

Anonymous
Francisco Ferrer
[1909?]
Testo e musica di autore anonimo
Nell'interpretazione del Nuovo Canzoniere Milanese, la canzone fa parte della raccolta discografica "Il bosco degli alberi. Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari" (1971), rappresentazione popolare in due tempi a cura di Gianni Bosio e Franco Coggiola. Fu proprio quest’ultimo a raccogliere il brano nel vercellese, qualche anno prima.
Più recentemente la canzone è stata riproposta da Paola Sabbatani e La Inafferable Banda Durutti nel loro disco “Omaggio A Francisco Ferrer” pubblicato nel 2010 dall’etichetta anarchica Stella Nera.
Sul catalano Francesc Ferrer i Guàrdia (1859-1909), libero pensatore pacifista e anticlericale e pedagogista libertario, fucilato a Barcellona nel 1909, si vedano anche A Ferrer e Della moderna scuola il prence
Là nel carcere di Barcellona
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/3 - 18:05
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Ἀντισταθεῖτε

Ἀντισταθεῖτε
Nell’LP intitolato “Cinque parti”, pubblicato nel 1990.
Testo trovato sulle pagine dell’etichetta discografica anarchica Stella Nera
ALLE MUSICHE, AI TAMBURI, ALLE PARATE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/3 - 17:22

Back

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SODASTA PALANNUT
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/3 - 10:10
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Lied einer deutschen Mutter

Lied einer deutschen Mutter
Chanson allemande – Lied einer deutschen Mutter – Bertolt Brecht – 1941



Tu sais, Lucien l’âne mon ami, combien dans l’esprit des gens, la douleur d’une mère qui voit souffrir son enfant, spécialement d’ailleurs quand c’est un garçon, fait une profonde impression. C’est en quelque sorte une de ces séquences archétypales venues du plus lointain des âges et considérablement récupérée par la figure chrétienne de la « Mater dolorosa » et on peut aussi y ajouter mille poésies, spectacles et tableaux. Tout cela donne une puissance terrible à l’évocation d’une situation similaire au mythe. C’est sur cette base symbolique que Bertolt Brecht a construit cette « Chanson d’une mère allemande ».

Je n’ignore rien grand-chose de tout cela, ayant moi-même été présent à la naissance légendaire d’un personnage mythique qui sert d’idole à nos idolâtres christicoles. Je suis aussi représenté portant le même... (Continues)
CHANSON D’UNE MÈRE ALLEMANDE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/2 - 21:54
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White Stripes: Seven Nation Army

White Stripes: Seven Nation Army
Condivido con Bartleby, tutto esatto quello che dice. Parla di un ragazzo che torna a casa e si accorge che tutti sparlano di lui (gossip). Il titolo è proprio la storpiatura da bambino di Salvation Army. Eliminate!!! Niente a che fare con le guerre...almeno una volta :)
LoSuizo 2016/6/2 - 21:00
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A Thousand Letters

A Thousand Letters
Album: Neverworld's End (2012)
A last embrace, last words to say
(Continues)
2016/6/2 - 19:46
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Jihad

Jihad
[2005]
Parole e musica di Médine Zaouiche (1983-), rapper francese di origine algerina
Il brano che chiude e dà il titolo all’album “Jihad, le plus grand combat est contre soi-même”

La guerra come stato esistenziale dell’essere umano...
La stessa convinzione di Tim Buckley nella sua No Man Can Find The War...
L’unica “guerra santa” non può che essere quella contro se stessi, per sradicare l’odio ed il male che si annida nel nostro profondo...
Quelques milliards d'années pour un retour en arrière
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/6/2 - 17:53
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Quarant'anni

Quarant'anni
La Repubblica ha ormai settant'anni e non sembra messa molto meglio dei tempi di questa canzone. Pero' non capisco perché "quarant'anni" se la canzone e' del 1993/94 quando la Repubblica Italiana di anni ne aveva quasi cinquanta. Comunque siam sempre allo stesso punto tra massoni, puttanieri, cazzari e berlusconi.
Leonardo 2016/6/2 - 15:57
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Der Marsch ins Dritte Reich

Der Marsch ins Dritte Reich
Chanson allemande – Der Marsch ins Dritte Reich – Bertolt Brecht – 1933


Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson de Bertolt Brecht, ce poète et dramaturge allemand dont nous avions déjà mis en langue française et commenté ensemble la « Légende du Soldat mort », datée de 1918.

Certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, que je me souviens de ce soldat mort et qui ne s’en souviendrait pas qui l’aurait vu une seule fois dans sa vie. Comment ne pas se souvenir d’une pareille histoire où l’on voit un cadavre se relever de parmi les morts.

À ce sujet, Lucien l’âne mon ami, une histoire venue de l’autre côté du front, il y a une anecdote que me racontait ma grand-mère, une Champenoise qui fut infirmière du côté de Verdun dans ces années-là, au temps des gueules cassées. Elle disait que les Français, attaqués par surprise dans leurs tranchées et presque bousculés par l’offensive ennemie lancèrent... (Continues)
LA MARCHE VERS LE TROISIÈME REICH
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/2 - 12:52

Comment on War

Comment on War
KOMMENTTI SODASTA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/2 - 09:30
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Smuggler's Blues

Smuggler's Blues
1985
There's trouble on the street tonight,
(Continues)
2016/6/2 - 02:29




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