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Before 2015-7-19

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Colony

Colony
Album: They Don't Teach This Shit in School (2000)

Una canzone che riassume la triste storia dell'Irlanda, e insieme un'accusa ai misfatti del colonialismo a livello mondiale.
I sing the song of the colony
(Continues)
Contributed by leoskini 2015/7/19 - 21:43

Je ne voudrais pas mourir (à Boris Vian)

Je ne voudrais pas mourir sans voir la paix dans le monde entier.
à Boris Vian
Je ne voudrais pas mourir
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/19 - 17:39
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Un fiore sul greto del Toce

[2015]

Il brano parla della tragica vicenda dei 42 martiri di Fondotoce (VB) I 42 partigiani vennero trucidati il 20 giugno del 1944 dai nazifascisti.

Il brano "Un fiore sul greto del Toce" composizione inedita con testo di Pier Gaido e musica di Andrea Lentullo, il 21 giugno 2015 ha vinto il primo premio del concorso NOTE DI MEMORIA organizzato dall' ANPI di Verbania, nella sezione dedicata ai 42 martiri.
Non esisteva fino ad oggi, nulla a livello compositivo e musicale che raccontasse della storia dell'eccidio.
Ora questa "lacuna " è stata colmata !
Nel lago il corteo s’è specchiato
(Continues)
Contributed by Piergiuseppe Gaido 2015/7/19 - 13:32
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Betri heimur

Betri heimur
[1970]
Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Óðmenn

Gli Óðmenn non ebbero, musicalmente, vita lunga. Formatisi nel 1966, pubblicarono tre 45 giri doppi tra il 1967 e il 1970, e, nello stesso 1970, l'unico loro vero album, "Óðmenn", contenente però ben sedici brani. La copertina dell'album testimonia la popolarità che avevano raggiunto in Islanda in quegli anni: una specie di "collage" di articoli di giornali che li riguardano. Tra le sedici canzoni, questa Betri heimur. Qualcuno potrebbe sicuramente dire che, leggendo la traduzione, si potrebbe ricordare dei Giganti e di "Mettete dei fiori nei vostri cannoni"; beninteso, non ci sono né fiori e né cannoni in questa canzone, ma le "atmosfere" sono le stesse: il mondo migliore, l'umanità non ha mai imparato niente dai suoi errori, fratelli e sorelle prendiamoci per mano e cambiamo il mondo assieme, cambiamo l'uomo "dal di dentro". Forse, adesso, possiamo anche sorridere, ma è un sorriso amaro. [RV]
Við, við viljum betri heim
(Continues)
Contributed by Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 2015/7/19 - 11:49
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Spilltur heimur

Spilltur heimur
[1970]
Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Spilltur heimur



Islanda. Cos'è l'Islanda, in musica? Björk, i Sigur Rós, i Sugarcubes. Mettiamoci anche Emilíana Torrini, con quel suo nome che di islandese ha assai poco. Già se si comincia a virare verso Bubbi Morthens, inizieranno i primi interrogativi; figurarsi quando si va a scovare una band progressive fondata nel 1966. Nel 1966, in Italia, si credeva generalmente che l'Islanda fosse soltanto una grossa isola sperduta tra i ghiacci boreali, abitata perlopiù da orsi polari, trichechi ed altri misteriosi animali detti saghe . Nel 1966, invece, in Islanda (che si accingeva a festeggiare il 1100° anniversario della sua colonizzazione, avvenuta nell'anno 874), c'erano dei giovani musicisti che formavano band di musica progressive: gli Óðmenn.

La storia degli... (Continues)
Við lifum öll í spilltum heimi, sem gefur engum grið,
(Continues)
Contributed by Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 2015/7/19 - 00:26

La Moribonde

La Moribonde
La Moribonde

Chanson de langue française – La Moribonde – Marco Valdo M.I. – 2015
Parodie de la chanson – Le Moribond – Jacques Brel – 1961



Je vois, Marco Valdo M.I. mon ami, à son titre que ta chanson raconte des choses terribles et que c'est une femme ou une personne féminine qui en est la protagoniste. Et, comme je connais assez bien le répertoire de Jacques Brel, j'imagine que cette moribonde parle de sa fin, de sa disparition et de son enterrement. Je pense bien en outre qu'elle entend régler ses comptes avant de s'en aller. Mais, dis-moi, qui est-elle, cette moribonde ?

D’abord, Lucien l'âne mon ami, tu as raison, c'est bien une parodie… Tu connais mon goût et celui de la chanson populaire pour les parodies… Donc, c'est une parodie d'une chanson du Grand Jacques, comme on l'appelle ici chez nous. Une parodie du moribond… Chez Brel, elle raconte l'histoire d'un homme qui se... (Continues)
Adieu Athènes, je t’aimais bien.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/7/18 - 17:44

Mr Dizzy (the Funny Idol of a Generation of War)

The funny idol of a generation of war)
With a vest and with a little beret,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/18 - 13:03
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Mohammed

Mohammed
[2000]

Album :En attendant les caravanes
As-tu eu le choix de ta naissance et là on s'avance avancé
(Continues)
Contributed by adriana 2015/7/18 - 10:57
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Vivre en ce pays

Vivre en ce pays
Vivre en ce pays
(Continues)
Contributed by adriana 2015/7/18 - 10:44
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Verdun

Paroles de A. Guiducci (1920)
Musique et interprétation de Jacques Culioli

On ne sait pas grand chose de A. Guiducci.
Il a écrit "Verdun" à Ajaccio en 1920.
Ce poème est chanté aujourd'hui par un chanteur corse Jacques Culioli

On peut trouver ici le texte, les accords de guitare, les vidéos de l'interprétation de Culioli qui est magnifique.
J'ai vu pendant trois ans tomber les feuilles mortes
(Continues)
Contributed by Jean Giovanazzi 2015/7/17 - 15:41

William Brown

William Brown
[1961]
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”

Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Well, a nice young man was William Brown,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 14:40

A Soldier's Life Is Sad

A Soldier's Life Is Sad
[1963]
Parole e musica di John Comley (?)
Ripresa da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, nel suo “Liverpool Lullabies, The Stan Kelly Songbook”
A soldier's life is sad
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 14:19

The Praties

The Praties
Canzone tradizionale irlandese
Arrangiamento di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, risalente al 1961.
Testo trovato sul sito dell’autore
La canzone , con il titolo più esteso di “The Praties They Grow Small”, è stata interpretata da molti altri artisti, come Carolyn Hester e Ron Kavana. Trovo anche una versione del gruppo italo-irlandese “Whisky Trail”, nell’album “Canzoni d'Amore e di Lotta del Popolo Irlandese” pubblicato in Italia nel 1976 per I Dischi dello Zodiaco.

Una canzone risalente alla “Great Famine” che flagellò l’Irlanda (e anche le Highlands scozzesi) a metà dell’800. Dovuta ad una parassitosi della patata, i suoi effetti furono moltiplicati dalla soggezione politica e commerciale dell'Irlanda alla Corona inglese, tant'è che qualche storico (p.e. Francis A. Boyle) si spinge a dire che in quel periodo l'Inghilterra realizzò di fatto un genocidio per fame della popolazione irlandese.
“The praties” sta per “potatoes”…
Oh the praties they are small, over here, [over here],
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 14:00
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The Old Mark II

The Old Mark II
[1961]
Parole di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito dell’autore
Nel disco collettivo “Revival In Britain Volume 1”, prodotto da Ewan MacColl e pubblicato dalla Folkways Records nel 1962, dove Stan Kelly è accompagnato da Peggy Seeger.

Non ho trovato riscontri precisi ma “Mark II” dovrebbe indicare un fucile da guerra britannico.
Nelle note al brano Stan Kelly riferisce che un suo conoscente, congedato da militare dopo una lunghissima ferma, gettò il suo “Mark II” dal finestrino del treno che lo riportava a casa: fu multato di tre sterline a settimana fino a concorrenza del costo dell’arma.
L’NCO nel postscriptum è l’acronimo per “non-commissioned officer”, ossia i sottoufficiali come caporali e sergenti.
Oh, there's sorrow in me heart, oh me old Mark Two
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 13:20
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Kelly's Prayer

Kelly's Prayer
[1961]
Parole e musica tradizionali, con aggiunte di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Si tratta di una versione di una canzone tradizionale inglese nota con i titoli di “The Soldier’s Prayer” o “The Soldier and The Sailor”, esistente in innumerevoli versioni – e anche parodie “da caserma” o “da trincea” – riscontrabili sul solito, ottimo Mudcat Café. Penso soprattutto a quelle di Hamish Imlach e di Mike Seeger, ma anche a quella musicata da Benjamin Britten.

Ho scelto però la versione di Kelly intanto per introdurre l’autore nelle CCG/AWS e poi perché è parecchio interpolata, attualizzata e personale, con riferimenti non solo al nazionalismo irlandese (nelle citate figure di John Dillon e Charles Stewart Parnell, il riformatore agrario) ma addirittura con una strofa, sicuramente aggiunta negli anni 90, in cui l’autore... (Continues)
Well, a soldier and a sailor was a-walking one day.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 11:54
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Kelly the Boy From Killanne

Kelly the Boy From Killanne
Parole di P. J. McCall, un antenato di [Stan Kelly, nome d’arte di Stanley Bootle (1929-2014), songwriter di Liverpool, nonché importante scienziato informatico
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito di Stan Kelly
Interpretata da The Clancy Brothers con Tommy Makem nel loro disco “The Rising Of The Moon: Irish Songs Of Rebellion” del 1956

Stan Kelly sostiene che le parole di questa canzone furono scritte da un suo avo che fu testimone della sfortuna rivolta di Wolfe Tone contro gli inglesi nel 1798.
Stan Kelly incise lui stesso il brano, con un proprio arrangiamento, nel 1961.
What's the news? What's the news? O my bold Shelmalier,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 11:03
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)

Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)
[1975]
Scritta da Gilberto Gil e José Domingos de Morais, in arte Dominguinhos (1941-2013), compositore, cantante e fisarmonicista del Pernambuco.
Nell’album di Gilberto Gil intitolato “Refazenda”
Por ser de lá
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 10:18
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Liverpool Lullaby

Liverpool Lullaby
[1960]
Parole di Stan Kelly, nome d’arte di Stanley Bootle (1929-2014), songwriter di Liverpool, nonché importante scienziato informatico
Sulla melodia di "Dollia”, canzone tradizionale del Tyneside, nell’arrangiamento di Stan Kelly
Testo trovato sul sito dell’autore

Ho attribuito questa “industrial-strength lullaby” a Judy Collins perché la sua versione del 1966, nell’album “In My Life”, è forse la più famosa. Va detto però che fu incisa prima da Marian McKenzie e dal The Ian Campbell Folk Group. Notevole anche l’interpretazione di Priscilla “Cilla” Black del 1969.
Oh you are a mucky kid,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 09:20
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Gli animali

Gli animali
[2014]
Parole e musica di Alessandro Mannarino
Nell’album intitolato “Al monte”
Il cane sottomette
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 08:41
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That Lucky Old Sun

That Lucky Old Sun
[1949]
Parole di Haven Gillespie (1888-1975), compositore e liricista considerato appartenente alla cerchia dei songwriters newyorchesi denominata “Tin Pan Alley”, dalla zona della città in cui quasi tutti loro vivevano, i più grandi creatori di musica popolare americana tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Musica di Beasley Smith (1901-1968) compositore originario del Tennessee.

Una bellissima canzone - credo che il vecchio GPT l’avrebbe riascoltata molto volentieri, e chissà che non l’ascolti proprio ora - che è uno standard pop tra i più famosi, celeberrima nell’esecuzione del crooner Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine (1913-2007), ma interpretata da innumerevoli artisti di calibro internazionale, da ultimo Bob Dylan nel suo ultimo album di cover intitolato “Shadows in the Night”.
Una canzone che fu sicuramente ispirata da uno dei temi costanti di molti blues... (Continues)
Up in the mornin', out on the job
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 23:09
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Watercress-O

Watercress-O
Sono passati quasi 90 anni da quel grande Sciopero dei minatori ai quali altre categorie di lavoratori inglesi offrirono il loro appoggio e in seguito al quale l'anno seguente il Parlamento approvò una legge che decretò l’assoluta illegalità degli scioperi di solidarietà.

Ho ascoltato negli anni 70 per la prima volta questa meravigliosa canzone sullo sciopero generale del 1926 nell'interpretazione del trio vocale The Young Tradition
Roger Watson era un loro amico e l'aveva composta in quel periodo basandosi sui lontani ricordi d'infanzia della nonna, figlia di un minatore.
At five o'clock on a Sunday neet,
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2015/7/16 - 22:45
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Il disait l'étranger

Il disait l'étranger
Album: Seul avec vous (1998)
Il disait, l'étranger
(Continues)
Contributed by Andrea 2015/7/16 - 21:34
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Pod krwawą banderą

Pod krwawą banderą
[2013]
testo e musica di karat napalm grupa
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,karat_...

in tema di Volinia

Massacres des Polonais en Volhynie
Teraz o zbrodniach, o których niejeden zapomniał,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/7/16 - 20:29
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
[1914-15]
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers

Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
When the union's inspiration through the workers' blood shall run,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 13:23

Never Goes

Anonymous
Never Goes
[1917]
Testo di anonimo autore australiano, sulla melodia dell’inno religioso “What A Friend We Have In Jesus”
Testo trovato su Australian Folk Songs

Da un opuscolo pubblicato nel 1917 nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes, il cui governo promosse ben due plebisciti sull’argomento, risultando sconfitto in entrambi. La gente in Australia disse NO, ma questo non impedì il macello di oltre 60.000 soldati australiani e neozelandesi in quel conflitto.

Leggo nell’introduzione al link sopra riportato che il foglio contenente questa e altre conzoni contro la coscrizione militare fu inviato a domicilio a chissà quanti australiani, infilato in mezzo alla guida telefonica stampata dal Government Printing Office…
Are you tired of fat's aggression ?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 12:04
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God Save the People

God Save the People
[1916]
Canzone scritta – sulla melodia dell’inno ottocentesco “Commonwealth” composto da Josiah Booth - da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.

Testo trovato su Australian Folk Songs

Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…... (Continues)
When wilt thou save the people?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 11:37
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Women's No-Conscription Song

Women's No-Conscription Song
[1916]
Canzone composta da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.

Testo trovato su Australian Folk Songs

Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…
E intanto oltre 60.000 ragazzi australiani morirono a Gallipoli e negli altri... (Continues)
Every woman has got to have a say
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/16 - 10:54
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Tommy Is Leaving for the War

Tommy is leaving for the war tells the story of a father saying goodbye to his son before he is deployed to Afghanistan. The song describes the anguish of a fathers struggle to remain strong while his heart is breaking inside.
Tommy is leaving for the war
(Continues)
Contributed by Tony Aylward 2015/7/16 - 04:05
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Elle n'est pas morte!

Elle n'est pas morte!
Canto e chitarra: Margot Galante Garrone
Traduzione: Salvo Lo Galbo
NON E' MORTA (E NON DORME)
(Continues)
Contributed by Parvus 2015/7/15 - 17:23
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Mahk Jchi

Mahk Jchi
Sorry for the late reply.

"Our hearts are full and our minds are good. Our ancestors come and give us strength. Stand tall, sing, dance and never forget who you are or where you come from." - These are the full lyrics.

Bernart Bartleby - I'm sorry but I don't speak Italian. I can't tell if you were saying something to me or not. Apologies.
Shawna Shananaquet 2015/7/15 - 04:26
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Don’t Wanna Fight

Don’t Wanna Fight
NIE CHCĘ SIĘ JUŻ WIĘCEJ KŁÓCIĆ
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2015/7/14 - 21:15
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Rosso su verde

Traduzione di Allan Taylor dagli album Leaving At Dawn [2009] e In The Groove [2010]
Rosso su verde
RED ON GREEN
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/14 - 18:45

And Why Did Wardell Gray Die?

And Why Did Wardell Gray Die?
Wardell Gray 1921 - May 25 1955. He probably died because of a racial murder. He was the first Bebop tenor saxophonist and this is the same thing to say that he was the first tenor saxophonist of modern jazz. Sadly, his death helps him to become an underrated musician. Thank you very much.
And why did Wardell Gray die?
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/14 - 18:45

C'est la même chose

Je voulais écrire un tas de pléonasmes que je considérais vrais et au début cette chanson s'appelait pléonasmes mais j'ai changé le nom pour être plus compréhensible et moins pédant. Alors, maintenant cette chanson s'appelle C'est la même chose et les derniers vers sont en parenthèse parce que je ne les chante très souvent et sont très semblables aux vers qui parlent de l'obligation de la paix.
Un fredonnement d’illusion,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/14 - 18:15

A Ballad for Sophie Scholl

A Ballad for Sophie Scholl
UNE BALLADE POUR SOPHIE SCHOLL
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/14 - 17:41
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Oh Beja, Terrível Beja

Oh Beja, Terrível Beja
[1977]
Album "Os Malteses"

Rievocazione del servizio militare di leva che l'autore ha prestato nella cittadina di Beja.
Oh Beja, terrível Beja
(Continues)
Contributed by Andrea 2015/7/14 - 14:40
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La hoguera

La hoguera
adriana 2015/7/14 - 08:36

Le Cri du Front

Le Cri du Front
Le Cri du Front

Canzone française – Le Cri du Front – Marco Valdo M.I. – 2015


Lucien l'âne, mon ami, il te souviendra que l'autre jour, j'avais traduit une chanson italienne, intitulée Natale 1914, que j'avais intitulée en français : Noël 1914. Elle racontait les épisodes de fraternisation qui avaient eu lieu sur le front à ce moment. Je voudrais te faire remarquer deux ou trois choses à ce propos. La première que c'est une chanson écrite par un Italien – Marco Chiavistrelli et que l'Italie n'était entrée en guerre qu'en 1915 et que de ce fait, il n'y a évidemment pas de troupes italiennes qui ont participé à ces embrassades. En fait, et c'est la seconde,de toute façon, c'étaient principalement des rencontres entre les troupes britanniques et allemandes dans ce qui est aujourd'hui le Nord-Pas-de-Calais. Ce sont des épisodes limités, autour du solstice d'hiver, à peine tolérés et qui... (Continues)
Soldats, votre conscience est nette,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/7/13 - 21:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Rifiuto la guerra: intervista a Piero Purini

Antiwar Songs Blog
Rifiuto la guerra: intervista a Piero Purini
Migliaia e migliaia di uomini provarono ad evitare la guerra: chi cercando di resistere alla montante esaltazione patriottica e alla propaganda bellicista, chi cercando semplicemente di sfuggire al fronte attraverso la diserzione o la renitenza, chi ancora rifiutando di eseguire gli ordini ed ammutinandosi. E’ una storia poco conosciuta e nascosta, come nascosti dalla propaganda […]
Antiwar Songs Staff 2015-07-13 16:07:00
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Flowers of Guatemala

Flowers of Guatemala
The Flowers of Guatemala
In a nutshell, the CIA overthrew a democratically-elected government because it was restricting U.S. corporate interests (The United Fruit Company) there. That happened in the 1950s under Eisenhower. Since then, the CIA has supported and planted a succession of military dictators in power. Those dictators and the military machines they upheld have slaughtered a total of 110,000 Guatemalan peasants over the years. All documented by human rights groups, though not (surprise, surprise) by the U.S. press. [bery]

"Amanita is the name"
Amanita is a scientific name, the genus of the most poisonous mushrooms in the world.
I remember that one species of Amanita (A. muscaria) is used to induce hallucinations, tho these visions stem from the delirium induced by the severe illness ingesting these things cause.

Amanita (muscaria) is the name.
"The flowers cover everything"
According to Stipe, the flowers on graves of the dead killed by the government. [Ron Henry]

http://www.flim.com/remlafaq/lrp/fog.html
dq82 2015/7/13 - 15:29
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Uomo o Brigante

Uomo o Brigante
Male Bene 2009 - R. Usai
feat Fry Moneti - Violino (Modena City Ramblers)
Sono qui seduto dentro un treno imbavagliato
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 15:00
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Querida

Querida
2015
Sentieri di libertà

feat. Stefano "Cisco" Bellotti
Querida, Quiero cantar
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 14:50
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Disobbedisco

Disobbedisco
2015
Sentieri di libertà
Signor no non mi uniformo la mia voce fuori campo
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 14:48
Song Itineraries: Deserters
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100 Anime

100 Anime
2015
Sentieri di libertà
100 Anime, in fuga da sud est
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 14:46
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Sentieri di libertà

Sentieri di libertà
2015
Sentieri di libertà

feat. Francesco Moneti (Modena City Ramblers)

«L’idea di unirci a Libera Comunità Terapeutica nasce durante una manifestazione di quattro giorni fatta di trekking e dibattiti sulla salute mentale insieme ai “guarenti” – racconta la band - Abbiamo registrato in quell’occasione il brano “Sentieri di libertà” (title track del cd) con un coro formato dai protagonisti di questo progetto. E’ stata per noi un’esperienza unica. Per noi è fondamentale che i nostri progetti e la nostra musica possano contribuire a sensibilizzare e dare voce a tematiche di cambiamento, di evoluzione culturale e sociale come questo meraviglioso “esperimento” sulle malattie mentali e sui suoi processi di guarigione. E’ stata una magia che solo la musica può regalare; abbiamo visto quel sentiero appartenerci perché il nostro percorso ha tracciato un’alternanza di sacrifici e soddisfazioni che oggi più che mai vogliamo condividere e dedicare a coloro che ci hanno aiutati a segnarlo».
Non e' un sogno come altri
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 14:41




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