Si Tous Les Gars Du Monde
Si tous les gars du monde
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/5/1 - 22:26
Mamma Roma Addio
Famosa la versione dei Recycle
…una grande poesia che chi conosce bene la romanità riporta un po' tutte le situazioni gli ambienti e le zone di questa città eterna.
a ogni luogo che Remo pronuncia io da romano collego una situazione corrispondente alla poesia..
piace questo aspetto di una Roma disordinata degli anni sessanta, basta vedere un film di Fellini o Pasolini o Monicelli che si ritornano i versi remottiani.
Una semplice ma piena di significato e emozioni che descrive l’attaccamento del poeta alla citta’ ma che allo stesso tempo lo obbliga a volare in Perù …lontano da quella Roma che ieri come oggi si presenta cosi’ BORGHESE e FALSA!
…una grande poesia che chi conosce bene la romanità riporta un po' tutte le situazioni gli ambienti e le zone di questa città eterna.
a ogni luogo che Remo pronuncia io da romano collego una situazione corrispondente alla poesia..
piace questo aspetto di una Roma disordinata degli anni sessanta, basta vedere un film di Fellini o Pasolini o Monicelli che si ritornano i versi remottiani.
Una semplice ma piena di significato e emozioni che descrive l’attaccamento del poeta alla citta’ ma che allo stesso tempo lo obbliga a volare in Perù …lontano da quella Roma che ieri come oggi si presenta cosi’ BORGHESE e FALSA!
Negli anni cinquanta io me ne andai, come oggi i ragazzi vanno in India, vanno via, anch’io me ne andai nauseato, stanco da questa Roma del dopoguerra, io allora a vent’anni, mi trovavo di fronte a questa situazione, andai via da questa Roma anni 50.
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2013/5/1 - 19:27
Tommy's Lot
[1983]
Lyrics & Music by Dominic Williams
Album: Free Tibet
I'd meant to put this song up during the Armistice Day and Remembrance Sunday weekend, but I was delayed by work. Still, I think it's worth putting up now. It's a song about the First World War written by Dominic Williams in the early 1980s. Apparently Dominic Williams was a former teacher at the Liverpool Institute, and a well-known performer on the folk club circuit in the north west of England. I personally learned this after hearing it performed by Liverpool folk singers Alun Parry and Vinny T Spen (organisers of the Woody Guthrie folk club at the Ship and Mitre), who said that they heard Dominic Williams performing it at a coffee shop on Smithdown Road.
The picture above is of the Liverpool "Pals' Battalions" on parade outside St George's Hall before the First World War. It was figured that people would be more likely... (Continues)
Lyrics & Music by Dominic Williams
Album: Free Tibet
I'd meant to put this song up during the Armistice Day and Remembrance Sunday weekend, but I was delayed by work. Still, I think it's worth putting up now. It's a song about the First World War written by Dominic Williams in the early 1980s. Apparently Dominic Williams was a former teacher at the Liverpool Institute, and a well-known performer on the folk club circuit in the north west of England. I personally learned this after hearing it performed by Liverpool folk singers Alun Parry and Vinny T Spen (organisers of the Woody Guthrie folk club at the Ship and Mitre), who said that they heard Dominic Williams performing it at a coffee shop on Smithdown Road.
The picture above is of the Liverpool "Pals' Battalions" on parade outside St George's Hall before the First World War. It was figured that people would be more likely... (Continues)
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Contributed by giorgio 2013/5/1 - 16:27
Elio e le Storie Tese: Complesso del Primo Maggio
Elio e le Storie Tese - 2013
Mentre parte l'immancabile concertone aperto dall'Inno di Mameli con cento violoncellisti e viole sviolinanti (ma non era la festa dei lavoratori?) non possiamo esimerci dall'inserire questo pezzo. Sempre grandissimi gli EELST!
“Il primo maggio è caratterizzato dal concertone del Primo Maggio, che a sua volta è ricco di complessi del primo maggio. Il concertone del primo maggio genera complessi del primo maggio che suonano al concertone del primo maggio. Le implicazioni artistiche di questo fenomeno sono altalenanti”.
Mentre parte l'immancabile concertone aperto dall'Inno di Mameli con cento violoncellisti e viole sviolinanti (ma non era la festa dei lavoratori?) non possiamo esimerci dall'inserire questo pezzo. Sempre grandissimi gli EELST!
“Il primo maggio è caratterizzato dal concertone del Primo Maggio, che a sua volta è ricco di complessi del primo maggio. Il concertone del primo maggio genera complessi del primo maggio che suonano al concertone del primo maggio. Le implicazioni artistiche di questo fenomeno sono altalenanti”.
E questa è la canzone del complesso del Primo Maggio
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Contributed by CCG Staff 2013/5/1 - 16:14
Rosario, dinamitera
[1937]
Poema de Miguel Hernández musicado por Vicente Monera.
Rosario Sánchez Mora si arruolò volontaria nelle fila del Quinto Regimiento lo stesso giorno in cui il generale Franco dava il via al fratricida colpo di stato contro la Segunda República Española.
Aveva solo 17 anni quando affrontò il battesimo di fuoco in prima linea nella difesa di Madrid, appena due mesi dopo perderà la mano destra in battaglia. Esperta nel manipolare esplosivi e confezionare micidiali ordigni rudimentali, in seguito le hanno attribuito addirittura la paternità della bomba aframmentazione, è stata l'unica donna cui fu concesso l'onore di appartenere all'Agrupación Dinamiteros, formidabile nucleo di sabotatori d'assalto costituito esclusivamente da uomini, in gran parte minatori asturiani. Al termine del conflitto fu catturata e condannata a morte insieme al padre, Andrés Sánchez, ma dopo la fucilazione... (Continues)
Poema de Miguel Hernández musicado por Vicente Monera.
Rosario Sánchez Mora si arruolò volontaria nelle fila del Quinto Regimiento lo stesso giorno in cui il generale Franco dava il via al fratricida colpo di stato contro la Segunda República Española.
Aveva solo 17 anni quando affrontò il battesimo di fuoco in prima linea nella difesa di Madrid, appena due mesi dopo perderà la mano destra in battaglia. Esperta nel manipolare esplosivi e confezionare micidiali ordigni rudimentali, in seguito le hanno attribuito addirittura la paternità della bomba aframmentazione, è stata l'unica donna cui fu concesso l'onore di appartenere all'Agrupación Dinamiteros, formidabile nucleo di sabotatori d'assalto costituito esclusivamente da uomini, in gran parte minatori asturiani. Al termine del conflitto fu catturata e condannata a morte insieme al padre, Andrés Sánchez, ma dopo la fucilazione... (Continues)
Rosario, dinamitera,
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Contributed by adriana 2013/5/1 - 15:48
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
I Wanna Go Home
[2005]
Lyrics & Music by Samantha Murphy
Album: Somewhere Between Starving & Stardom
Song about disliking your job. I quit my day job and now I LOVE what I do! Full time artist.
I was working a crappy temp job tracking barges and I had to be there at 7 a.m.
HATED IT !
Lyrics & Music by Samantha Murphy
Album: Somewhere Between Starving & Stardom
Song about disliking your job. I quit my day job and now I LOVE what I do! Full time artist.
I was working a crappy temp job tracking barges and I had to be there at 7 a.m.
HATED IT !
This job's so boring
(Continues)
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Contributed by giorgio 2013/5/1 - 10:31
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Butta via il fucile
una canzone contro le guerre in generale scritta dal cantautore Ladispolano Marco Mellace
Le chitarre dicono di smettere di suonare
(Continues)
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2013/5/1 - 00:08
Il giorno dell'eguaglianza
Chanson italienne – Il giorno dell'eguaglianza – Fausto Amodei – 1963
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui devrait te plaire... Même si elle a déjà cinquante ans... Elle devrait plaire à tous nos amis, car elle est à la fois, optimiste et réaliste. Et puis, elle annonce un futur plus supportable que notre triste époque où les dictateurs se camouflent sous les vêtures les plus démocratiques qui soient... Ils se font élire, baissent la tête, croient et croisent les doigts. Où tels Raminagrobis ou « Grippeminaud le bon apôtre
Jetant des deux côtés la griffe en même temps,
Met les plaideurs d'accord en croquant l'un et l'autre. », le banquier ruineur d'hier se prétend le redresseur d'aujourd'hui et sous des airs cauteleux, des sourires et des œillades, enfonce jusqu'au manche la lame de l'estocade. Cependant, si elle n'a aucune illusion sur le monde d'aujourd'hui, elle annonce le... (Continues)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui devrait te plaire... Même si elle a déjà cinquante ans... Elle devrait plaire à tous nos amis, car elle est à la fois, optimiste et réaliste. Et puis, elle annonce un futur plus supportable que notre triste époque où les dictateurs se camouflent sous les vêtures les plus démocratiques qui soient... Ils se font élire, baissent la tête, croient et croisent les doigts. Où tels Raminagrobis ou « Grippeminaud le bon apôtre
Jetant des deux côtés la griffe en même temps,
Met les plaideurs d'accord en croquant l'un et l'autre. », le banquier ruineur d'hier se prétend le redresseur d'aujourd'hui et sous des airs cauteleux, des sourires et des œillades, enfonce jusqu'au manche la lame de l'estocade. Cependant, si elle n'a aucune illusion sur le monde d'aujourd'hui, elle annonce le... (Continues)
LE JOUR DE L'ÉGALITÉ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/4/30 - 21:30
Apuntes sobre el Tío Sam
(1979)
Album :Vamos Haciendo La Historia
Album :Vamos Haciendo La Historia
Esta es la historia del tio Sam en Nicaragua que ha hecho
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/4/30 - 17:38
España en marcha
[1955]
Versi di Gabriel Celaya (1911-1991) poeta spagnolo, dalla raccolta “Cantos iberos” del 1955, la stessa in cui è contenuta La poesía es un arma cargada de futuro.
Musica di Paco Ibáñez, dal disco “Paco Ibáñez en el Olympia” del 1969.
Paco Ibáñez nell’esecuzione omette l’ultima strofa e chiude ripetendo la quinta (“¡A la calle!, que ya es hora…”)
Versi di Gabriel Celaya (1911-1991) poeta spagnolo, dalla raccolta “Cantos iberos” del 1955, la stessa in cui è contenuta La poesía es un arma cargada de futuro.
Musica di Paco Ibáñez, dal disco “Paco Ibáñez en el Olympia” del 1969.
Paco Ibáñez nell’esecuzione omette l’ultima strofa e chiude ripetendo la quinta (“¡A la calle!, que ya es hora…”)
Nosotros somos quien somos.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 16:46
A Gaspar
[1979]
Album : Guitarra armada
GASPAR GARCIA LAVIANA (comandante Martín),sacerdote español que luchó junto a los sandinistas nicaragüenses
Nació en 1941 en Les Roces (San Martín del Rey Aurelio) y emigró años más tarde al pueblo langreano de Tuilla. Estudió bachillerato en Valladolid y Filosofía y Teología en Logroño. donde se ordenó en la orden del Sagrado Corazón. Celebró su primera misa en el año 1966 en la parroquía de su pueblo natal. Después se trasladó a Madrid, donde terminó un cursillo de Sociología. Aqui mismo compatibilizó su sacerdocio, en la parroquia de San Federico, con el trabajo de obrero en una carpintería del barrio. Durante los tres años que permaneció en Madrid trabajó intensamente con la juventud y con grupos de sacerdotes obreros con el afán de implicarse cristianamente en la marcha social.
En 1966 se fue a Nicaragua para trabajar como misionero en Tola. Allí estuvo... (Continues)
Album : Guitarra armada
GASPAR GARCIA LAVIANA (comandante Martín),sacerdote español que luchó junto a los sandinistas nicaragüenses
Nació en 1941 en Les Roces (San Martín del Rey Aurelio) y emigró años más tarde al pueblo langreano de Tuilla. Estudió bachillerato en Valladolid y Filosofía y Teología en Logroño. donde se ordenó en la orden del Sagrado Corazón. Celebró su primera misa en el año 1966 en la parroquía de su pueblo natal. Después se trasladó a Madrid, donde terminó un cursillo de Sociología. Aqui mismo compatibilizó su sacerdocio, en la parroquia de San Federico, con el trabajo de obrero en una carpintería del barrio. Durante los tres años que permaneció en Madrid trabajó intensamente con la juventud y con grupos de sacerdotes obreros con el afán de implicarse cristianamente en la marcha social.
En 1966 se fue a Nicaragua para trabajar como misionero en Tola. Allí estuvo... (Continues)
Un buen día nos llegó
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/4/30 - 15:57
¡Qué pena!
[1972]
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Versos y oraciones de caminante” edita per la prima volta nel 1920 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974.
Musica di Carmina Álvarez.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Versos y oraciones de caminante” edita per la prima volta nel 1920 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974.
Musica di Carmina Álvarez.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
¡Qué pena si este camino fuera de muchísimas leguas
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 14:25
Vamos haciendo la historia
(1979)
Album :Vamos Haciendo La Historia
Album :Vamos Haciendo La Historia
Vamos haciendo la historia por lo nuevo que vendrá
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/4/30 - 14:16
El dinero
[1969]
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972.
Testo trovato su Cancioneros.com
Soy un cantor desde abajo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 14:06
Los grandes caballeros
[1971]
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Todos detrás de Momo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Un “concept album” dedicato solo in apparenza alla “canción carnavalera” di Montevideo ma che in realtà nei testi faceva riferimento alla complicata situazione politica dell’Uruguay (nel 1971 le elezioni, in mezzo a brogli e a gran confusione, portarono al potere Bordaberry, il presidente che di lì a poco aprì alla dittatura militare), ricorrendo alla farsa per aggirare la censura.
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Todos detrás de Momo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Un “concept album” dedicato solo in apparenza alla “canción carnavalera” di Montevideo ma che in realtà nei testi faceva riferimento alla complicata situazione politica dell’Uruguay (nel 1971 le elezioni, in mezzo a brogli e a gran confusione, portarono al potere Bordaberry, il presidente che di lì a poco aprì alla dittatura militare), ricorrendo alla farsa per aggirare la censura.
Y aparecen los frac
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 13:52
Comunicado
Versi di Otto René Castillo (1936-1967), in “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
Interpretata da Fernando López negli album “Causa de ternura” del 1991 e “Nada podrá contra la vida - Homenaje a Otto René Castillo y Nora Paiz”, 2011.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad... (Continues)
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
Interpretata da Fernando López negli album “Causa de ternura” del 1991 e “Nada podrá contra la vida - Homenaje a Otto René Castillo y Nora Paiz”, 2011.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad... (Continues)
Nada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 11:50
Sólo queremos ser humanos
Versi di Otto René Castillo (1936-1967)
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
In “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975.
Interpretata da Fernando López (nell’album “Causa de ternura” del 1991) e anche dal duetto messicano Los Magueyes.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad de Población en Resistencia sulle montagne... (Continues)
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
In “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975.
Interpretata da Fernando López (nell’album “Causa de ternura” del 1991) e anche dal duetto messicano Los Magueyes.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad de Población en Resistencia sulle montagne... (Continues)
Aquí no lloró nadie.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/30 - 10:57
On the Backs of Angels
SULLE SPALLE DEGLI ANGELI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2013/4/29 - 20:31
Raffaele
Version française – RAPHAËL – Marco Valdo M.I.
Chanson italienne – Raffaële – Fausto Amodei
Selon les « Cantacronache », la musique est bien d'Amodei mais les paroles sont de Dario Baraldi, « un obscur employé d'Olivetti obscure » ; son texte a été préféré à textes de personnages littéraires beaucoup plus notables, comme Giovanni Arpino, Franco Parenti, Folco Portinari ou Ignazio Buttitta.
(P.89 de "Cantacronache", CREL-Scriptorium, 1995) [Alessandro]
Chanson italienne – Raffaële – Fausto Amodei
Selon les « Cantacronache », la musique est bien d'Amodei mais les paroles sont de Dario Baraldi, « un obscur employé d'Olivetti obscure » ; son texte a été préféré à textes de personnages littéraires beaucoup plus notables, comme Giovanni Arpino, Franco Parenti, Folco Portinari ou Ignazio Buttitta.
(P.89 de "Cantacronache", CREL-Scriptorium, 1995) [Alessandro]
RAPHAËL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/4/29 - 15:24
Canzuni addinucchiata
CANZONE INGINOCCHIATA (ALFIA)
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/4/29 - 13:30
Anastasio Aquino
Parole e musica di Paulino Espinoza dei Yolocamba I Ta
Testo trovato sul sito del gruppo salvadoregno.
Come El indio Anastasio Aquino, una canzone sulla rivolta indigena in Salvador nel 1833.
Nel 1824, quando il processo indipendentista in centro America era giunto al suo fulcro, conclusasi la brevissima parentesi del “Primer Imperio Mexicano”, si arrivò alla costituzione della “República Federal de Centro América” comprendente gli attuali territori di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. La nuova entità politica ebbe fin dall’inizio vita difficile (e infatti non durò poi che 15 anni) perché per le necessità di bilancio si imposero nuovi e pesanti tributi sulla proprietà e per quelle della difesa venne reintrodotto l’odioso reclutamento forzato. Come accade in ogni epoca e in ogni angolo del mondo, ad essere colpite maggiormente dalla nuove misure furono... (Continues)
Testo trovato sul sito del gruppo salvadoregno.
Come El indio Anastasio Aquino, una canzone sulla rivolta indigena in Salvador nel 1833.
Nel 1824, quando il processo indipendentista in centro America era giunto al suo fulcro, conclusasi la brevissima parentesi del “Primer Imperio Mexicano”, si arrivò alla costituzione della “República Federal de Centro América” comprendente gli attuali territori di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. La nuova entità politica ebbe fin dall’inizio vita difficile (e infatti non durò poi che 15 anni) perché per le necessità di bilancio si imposero nuovi e pesanti tributi sulla proprietà e per quelle della difesa venne reintrodotto l’odioso reclutamento forzato. Come accade in ogni epoca e in ogni angolo del mondo, ad essere colpite maggiormente dalla nuove misure furono... (Continues)
En mil ochocientos treinta y tres
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/29 - 13:01
Song Itineraries:
Native American Genocide
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
YIDDISH/YIDDISH/YIDDISH/JIDIŠ
La versione in Yiddish di Riccardo Venturi
Yiddish translation by Riccardo Venturi
Traduction en yiddish de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin jidiškielinen käännös
29/4/2013
Mi ci vogliono anni e anni di sedimentazione e di goccia-a-goccia prima che una data lingua "venga allo scoperto". Così per lo Yiddish: strati di canzoni, di Erri de Luca, di kletzmer, di Moni Ovadia, di alfabeti sbagliati, del libro "College Yiddish" dentro lo zaino nei treni più improbabili, di respingimento della tentazione di ricoprire il tedesco di una patina yiddish, di prove e riprove, di incazzature perché i siti scrivono maledette trascrizioni fatte da cane; poi, alla fine, un dato giorno tutto se la sente di emergere. Insomma, questa è la prima traduzione in Yiddish che faccio in assoluto, e ovviamente non può avere nessuna pretesa di sorta sebbene pensi che sia almeno non incomprensibile.... (Continues)
La versione in Yiddish di Riccardo Venturi
Yiddish translation by Riccardo Venturi
Traduction en yiddish de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin jidiškielinen käännös
29/4/2013
Mi ci vogliono anni e anni di sedimentazione e di goccia-a-goccia prima che una data lingua "venga allo scoperto". Così per lo Yiddish: strati di canzoni, di Erri de Luca, di kletzmer, di Moni Ovadia, di alfabeti sbagliati, del libro "College Yiddish" dentro lo zaino nei treni più improbabili, di respingimento della tentazione di ricoprire il tedesco di una patina yiddish, di prove e riprove, di incazzature perché i siti scrivono maledette trascrizioni fatte da cane; poi, alla fine, un dato giorno tutto se la sente di emergere. Insomma, questa è la prima traduzione in Yiddish che faccio in assoluto, e ovviamente non può avere nessuna pretesa di sorta sebbene pensi che sia almeno non incomprensibile.... (Continues)
אוישוויץ [1]
(Continues)
(Continues)
2013/4/29 - 12:49
Eran 30 con él
Nel disco "Amando en tiempo de guerra" del 1979, pubblicato in Costa Rica un mese prima del trionfo della rivoluzione sandinista e del ritorno in patria di Godoy
Le decian bandolero por mirar al sol de frente
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/4/29 - 12:42
Tercer poema de amor
[1975?]
Versi di Roque Dalton, dalla raccolta “Poemas clandestinos” del 1975.
Musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños” del 1983, dedicato alla lotta del popolo salvadoregno contro la dittatura.
Interpretata da Vicente Feliú con Xiomara Laugart.
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi di Roque Dalton, dalla raccolta “Poemas clandestinos” del 1975.
Musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños” del 1983, dedicato alla lotta del popolo salvadoregno contro la dittatura.
Interpretata da Vicente Feliú con Xiomara Laugart.
Testo trovato su Cancioneros.com
A quienes te digan que nuestro amor
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/29 - 11:20
זאַמדן גליׅען אױף דער זון
La trascrizione in caratteri latini:
ZAMDN GLIEN AF DER ZUN
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2013/4/29 - 03:29
צום װינטער, אָדער אַ װינטער־ליד, אָדער הוליעט, הוליעט בײזע װינטן
Altra pagina radicalmente rifatta. L'attribuzione è stata riportata al suo autore, Avrom Reyzen (Abraham Reisen), già peraltro presente in questo sito; a tale riguardo, invito tutti coloro che in futuro segnaleranno canzoni in yiddish a non attribuirle al singolo o al gruppo la cui eventuale interpretazione è stata reperita (seguendo questo criterio, la quasi interezza delle canzoni in yiddish potrebbero essere attribuite ai Klezmatics o a Moni Ovadia...), ma all'autore effettivo. Come accade purtroppo spesso, i testi in trascrizione sono pesantemente errati.
Riccardo Venturi 2013/4/29 - 00:34
מלחמה
Un'altra pagina rifatta completamente, accogliendo (in grosso ritardo, purtroppo) le giuste osservazioni di Leybl Botwinik del 10 ottobre 2011 (un periodo in cui purtroppo non potevo leggerle a dovere per cause di salute). Il testo in yiddish è stato ricomposto secondo le rigorose regole ortografiche YIVO, e la trascrizione corretta così come le traduzioni (sia quella tedesca che quella italiana). Il nome dell'autore è stato riportato anche nella forma tedesca standard con il quale è spesso indicato.
Riccardo Venturi 2013/4/29 - 00:06
La ballata dell'ex
Questo dovrebbe essere il testo corretto come cantato da Endrigo
LA BALLATA DELL'EX
(Continues)
(Continues)
2013/4/28 - 23:44
דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ
In questa pagina sono stati totalmente rifatti sia il testo in alfabeto ebraico, sia la trascrizione. La canzone è stata forse la prima in assoluto ad essere inserita in lingua yiddish, in un periodo in cui la mia conoscenza della grafia ebraica-yiddish era parecchio approssimativa. Me ne scuso sia con gli eventuali fruitori di questa pagina, che finora hanno avuto a disposizione un testo errato, sia con gli altri membri e collaboratori del sito; anche per questo sto ristrutturando tutta la sezione yiddish, una delle più complesse. A mo' di "riparazione" ho pensato di inserire il video della canzone interpretato da Moni Ovadia. E da par suo.
Riccardo Venturi 2013/4/28 - 22:22
Le cose vietate
Chanson italienne – Le cose vietate – Fausto Amodei – 1958
Paroles et musique de Fausto Amodei
Texte : Cantacronache, Aventure politique et musicale des années cinquante, par Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Paroles et musique de Fausto Amodei
Texte : Cantacronache, Aventure politique et musicale des années cinquante, par Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
LES CHOSES INTERDITES
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/4/28 - 21:20
אַרבעטלאָזע מאַרש
La traduction française (chantable) de Paul Jolit.
La traduzione francese cantabile di Paul Jolit è ripresa da Yidishe lider - Des chansons en yiddish; a sua volta, il titolare del sito rimanda alla pagina di Paul Jolit, "Traductions de mon cru"; ma la pagina sembra attualmente irraggiungibile, o eliminata. [RV]
LA MARCHE DES CHÔMEURS
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2013/4/28 - 20:27
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Musique – Georges Van Parys
Interprètes : Yves Montand, Les Compagnons de la Chanson... et mille troupes de boy-scouts...
Chanson du film de Christian-Jaque – 1956
Bon, la voilà ta chanson, mon cher Lucien l'âne mon ami. Tu jugeras par toi-même. Je ne veux pas donner mon avis tout de suite... Qu'en penses-tu ?
D'abord, Marco Valdo M.I. mon ami, permets-moi de te rappeler que je suis un âne et qu'il m'est dès lors difficile de donner la main à qui que ce soit... Cela dit, elle me paraît bien aimable cette chanson et bourrée de bonne volonté autant qu'un obus de poudre ou qu'une barrique de vin. Évidemment, quand je songe aux scénettes pour patronage de Boris Vian, je me dis qu'en effet, elle paraît convenir pour de jeunes cœurs et de jeunes aspirations... Bref, je lui trouve mille belles intentions et une sorte de... (Continues)