Birmingham Sunday
Traduzione spagnola / Spanish translation / Traduction espagnole / Traducción al castellano / Espanjankielinen käännös: Traduceletras
DOMINGO EN BIRMINGHAM
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/7/14 - 17:40
Cárcel, hospital o muerte
Album : La nube rosa
Date una oportunidad compañero
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/7/7 - 07:06
Song Itineraries:
From World Jails
Estampida
[2002]
Album: Que corra la voz
Ancora un "offspring" di El pueblo unido jamás será vencido che è stato opportunamente spostato in una pagina autonoma (dall'album Que corra la voz del 2002). Interessante la "variatio" dell'universale slogan dei Quilapayún e di Sergio Ortega: qui si ha anche El pueblo vencido jamás estuve unido ("Il popolo vinto non fu mai unito"). [RV]
Album: Que corra la voz
Ancora un "offspring" di El pueblo unido jamás será vencido che è stato opportunamente spostato in una pagina autonoma (dall'album Que corra la voz del 2002). Interessante la "variatio" dell'universale slogan dei Quilapayún e di Sergio Ortega: qui si ha anche El pueblo vencido jamás estuve unido ("Il popolo vinto non fu mai unito"). [RV]
Agazapado entre las sombras busca el momento ideal
(Continues)
(Continues)
Contributed by DQ82 + RV 2018/7/2 - 00:07
Pueblo unido
[2008]
Album: Radio Retaliation
Si tratta di una “rielaborazione”, su una base musicale totalmente differente, che i Thievery Corporation hanno composto come dedica alle lotte del villaggio messicano di Jolnachó, nello stato di Morelos, ispirandosi in parte a El pueblo unido jamás será vencido. Jolnachó è una delle località dove l'esercito messicano (quello che non riesce minimamente a contrastare i narcotrafficanti, quando non vi è direttamente colluso) ha impiantato una base militare per contrastare le attività dell'EZLN, fin dal 2002. Con la partecipazione dell'EZLN, gli abitanti di Jolnachó sono riusciti, nel 2010, a cacciare via e a far chiudere la base; la quale, va da sé, è stata però reinstallata a San Felipe, a pochi chilometri di distanza. Il brano dei Thievery Corporation viene opportunamente spostato in una pagina autonoma; uno dei numerosi "offsprings" di El pueblo unido jamás... (Continues)
Album: Radio Retaliation
Si tratta di una “rielaborazione”, su una base musicale totalmente differente, che i Thievery Corporation hanno composto come dedica alle lotte del villaggio messicano di Jolnachó, nello stato di Morelos, ispirandosi in parte a El pueblo unido jamás será vencido. Jolnachó è una delle località dove l'esercito messicano (quello che non riesce minimamente a contrastare i narcotrafficanti, quando non vi è direttamente colluso) ha impiantato una base militare per contrastare le attività dell'EZLN, fin dal 2002. Con la partecipazione dell'EZLN, gli abitanti di Jolnachó sono riusciti, nel 2010, a cacciare via e a far chiudere la base; la quale, va da sé, è stata però reinstallata a San Felipe, a pochi chilometri di distanza. Il brano dei Thievery Corporation viene opportunamente spostato in una pagina autonoma; uno dei numerosi "offsprings" di El pueblo unido jamás... (Continues)
Y el pueblo unido
(Continues)
(Continues)
Contributed by DQ82 + RV 2018/7/1 - 23:46
Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita]
Anonymous
Versión de Gilles Servat
Una splendida versione del Gilles Servat dei “Prolétaires”, per la quale gli si perdona volentieri la sua agghiacciante pronuncia spagnola (e dire che è nato a Tarbes, quindi ben più vicino alle Asturie che alla Bretagna...). Il testo di questa versione è senz'altro ripreso da versioni militanti, particolarmente per una strofa; Gilles Servat vi inserisce un assolo al biniou, che non è fuori luogo in questo canto di origine anticamente galiziana (quindi di area celtica). [RV]
Una splendida versione del Gilles Servat dei “Prolétaires”, per la quale gli si perdona volentieri la sua agghiacciante pronuncia spagnola (e dire che è nato a Tarbes, quindi ben più vicino alle Asturie che alla Bretagna...). Il testo di questa versione è senz'altro ripreso da versioni militanti, particolarmente per una strofa; Gilles Servat vi inserisce un assolo al biniou, che non è fuori luogo in questo canto di origine anticamente galiziana (quindi di area celtica). [RV]
SANTA BÁRBARA BENDITA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/6/19 - 02:52
La collina, o Dormono sulla collina
LA COLINA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi & Ruth Montañez De La Cruz 2018/6/12 - 20:24
Guernica
2006
Los caminantes
Inspirado en el poema homónimo de Gala Guillén
Los caminantes
Inspirado en el poema homónimo de Gala Guillén
La sangre ruge sobre el mural de horror en grises
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/5/17 - 17:21
Mio nonno partì per l'Ortigara
Traducción al español: Cármen Valenzuelas Perrone
Buongiorno, sono una ragazza sivigliana che vive in Italia da 4 anni (a Palermo). Colpita da questa canzone, di cui non sapevo niente, ho voluto tradurla in spagnolo sperando di avere compreso bene tutto il senso. Veramente bellissima, esiste una registrazione un po' migliore?. Cármen Valenzuelas Perrone.
Buongiorno, sono una ragazza sivigliana che vive in Italia da 4 anni (a Palermo). Colpita da questa canzone, di cui non sapevo niente, ho voluto tradurla in spagnolo sperando di avere compreso bene tutto il senso. Veramente bellissima, esiste una registrazione un po' migliore?. Cármen Valenzuelas Perrone.
MI ABUELO PARTIÓ A ORTIGARA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cármen Valenzuelas Perrone 2018/5/16 - 14:22
Tu (domani)
È una bellissima canzone per questo ho deciso tradurrla in spagnolo.
TÚ (MAÑANA)
(Continues)
(Continues)
Contributed by José Luis Ramírez Esparza 2018/5/3 - 02:05
Emili Guanyavents i Jané: Els segadors
LOS SEGADORES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2018/4/15 - 11:19
Muerte a los borbones
(2012)
Aggiungiamo una nuova canzone alla collezione di pezzi contro la monarchia spagnola (vedi anche Una historia real o Jo vull ser rei). Per canzoni come questa il rapper catalano Pablo Hasél ha subito in Spagna numerose condanne come anche un altro rapper spagnolo Valtonyc.
Aggiungiamo una nuova canzone alla collezione di pezzi contro la monarchia spagnola (vedi anche Una historia real o Jo vull ser rei). Per canzoni come questa il rapper catalano Pablo Hasél ha subito in Spagna numerose condanne come anche un altro rapper spagnolo Valtonyc.
Vuelvo a desmontar ese cuento para niños de que "el rey puso freno al fascismo"
(Continues)
(Continues)
2018/4/9 - 23:15
Si chiamava Gesù
Traduzione spagnola di Hampsicora (L. Trans.)
Traducción al español por Hampsicora (L.Trans.)
SE LLAMABA JESÚS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/4/3 - 07:38
Van Loon
Traducción al español de José María Micó
Interpretazione di / Interpretada por Sílvia Comes
La traduzione di Van Loon in spagnolo, perfettamente cantabile ed effettivamente cantata dalla cantante catalana Sílvia Comes, proviene dal volume Multifilter – Mito e memoria del padre della canzone, a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Edizioni squi[libri], Roma 2017. Un ringraziamento speciale va proprio a Sergio, che me ne ha spedito una copia in regalo e che ha dichiarato di seguire e di servirsi assiduamente di questo sito. La traduzione è riprodotta con il suo consenso. Il libro contiene due CD in allegato; nel secondo è presente l'interpretazione in spagnolo di Sílvia Comes. Si riproduce qui di seguito anche il breve scritto di Francesco Guccini presente nel volume (p. 187); dispiace un po' di non poter riprodurre l'illustrazione di Sergio Staino, con un topolino ruggente sopra un libro di... (Continues)
Interpretazione di / Interpretada por Sílvia Comes
La traduzione di Van Loon in spagnolo, perfettamente cantabile ed effettivamente cantata dalla cantante catalana Sílvia Comes, proviene dal volume Multifilter – Mito e memoria del padre della canzone, a cura di Sergio Secondiano Sacchi, Edizioni squi[libri], Roma 2017. Un ringraziamento speciale va proprio a Sergio, che me ne ha spedito una copia in regalo e che ha dichiarato di seguire e di servirsi assiduamente di questo sito. La traduzione è riprodotta con il suo consenso. Il libro contiene due CD in allegato; nel secondo è presente l'interpretazione in spagnolo di Sílvia Comes. Si riproduce qui di seguito anche il breve scritto di Francesco Guccini presente nel volume (p. 187); dispiace un po' di non poter riprodurre l'illustrazione di Sergio Staino, con un topolino ruggente sopra un libro di... (Continues)
VAN LOON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/3/28 - 20:23
Víctor Jara: El árbol del olvido
Testo del poeta uruguaiano FERNÁN SILVA VALDÉS, musica di ALBERTO GINASTERA
La canzone si trova in: "Canto Libre" del 1970.
In occasione della recente pubblicazione del mio ricordo di Lhasa de Sela su Blogfoolk Magazine
ho notato l'assenza di “El árbol del olvido” nella pagina dedicata a Victor Jara, che propongo di inserire.
La canzone è del 1938. Lhasa, nel 1997, a conclusione del suo primo disco “La Llorona” interpreta la medesima versione cantata da Victor Jara.
La canzone si trova in: "Canto Libre" del 1970.
In occasione della recente pubblicazione del mio ricordo di Lhasa de Sela su Blogfoolk Magazine
ho notato l'assenza di “El árbol del olvido” nella pagina dedicata a Victor Jara, che propongo di inserire.
La canzone è del 1938. Lhasa, nel 1997, a conclusione del suo primo disco “La Llorona” interpreta la medesima versione cantata da Victor Jara.
En mis pagos hay un árbol,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2018/3/23 - 18:38
Muerte de Emiliano Zapata
Versi comunemente attribuiti a tal Armando Liszt Arzubide, ma credo si tratti invece di Germán List Arzubide (1898-1998), poeta "estridentista" che prese parte come combattente alla Rivoluzione messicana.
Musica di Ignacio López Tarso (1925-), attore, una delle ultime figure ancora viventi dell'epoca d'oro del cinema messicano (1936-1959).
Negli anni 60 e 70 Ignacio López Tarso realizzò alcuni dischi dedicati alla Rivoluzione messicana, tra cui "Corridos de la Revolución" del 1964, da cui è tratta questa ballata dedicata al "Caudillo del Sur"
La versione più nota di questo corrido è quella (ridotta nel numero delle strofe) interpretata da Amparo Ochoa, con il titolo de "Bola suriana de la muerte de Emiliano Zapata", per esempio nel suo disco del 1975 "El cancionero popular".
Testo trovato su Bibliotecas Virtuales de México, dove sono raccolti non meno di 150 corridos dedicati al solo Zapata...
Musica di Ignacio López Tarso (1925-), attore, una delle ultime figure ancora viventi dell'epoca d'oro del cinema messicano (1936-1959).
Negli anni 60 e 70 Ignacio López Tarso realizzò alcuni dischi dedicati alla Rivoluzione messicana, tra cui "Corridos de la Revolución" del 1964, da cui è tratta questa ballata dedicata al "Caudillo del Sur"
La versione più nota di questo corrido è quella (ridotta nel numero delle strofe) interpretata da Amparo Ochoa, con il titolo de "Bola suriana de la muerte de Emiliano Zapata", per esempio nel suo disco del 1975 "El cancionero popular".
Testo trovato su Bibliotecas Virtuales de México, dove sono raccolti non meno di 150 corridos dedicati al solo Zapata...
Escuchen señores,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/17 - 16:47
Stranizza d'amuri
Traduzione spagnola da:
Franco Battiato - Letras en español
Come segnalato da Oliviero, che ringraziamo, nella traduzione c'era un errore che abbiamo corretto:
I mosconi "ci" volavano sopra, intesi come "volavano sopra ai "bisogni dei carrettieri", non sopra a "noi" (cioè ai bambini che giocavano).
Quindi "nosostros" è sbagliato.
Franco Battiato - Letras en español
Come segnalato da Oliviero, che ringraziamo, nella traduzione c'era un errore che abbiamo corretto:
I mosconi "ci" volavano sopra, intesi come "volavano sopra ai "bisogni dei carrettieri", non sopra a "noi" (cioè ai bambini che giocavano).
Quindi "nosostros" è sbagliato.
EXTRAÑEZA DE AMOR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/3/14 - 01:18
Dios Patria y Rey
(1984)
dall'album Zona Especial Norte (split con un altro gruppo punk basco, i R.I.P.).
Originariamente doveva essere inserita in un album solo degli Eskorbuto "De interés nacional" che però non credo venne mai pubblicato
dall'album Zona Especial Norte (split con un altro gruppo punk basco, i R.I.P.).
Originariamente doveva essere inserita in un album solo degli Eskorbuto "De interés nacional" che però non credo venne mai pubblicato
¿Os cuento un cuento?
(Continues)
(Continues)
2018/2/21 - 23:49
Antimilitar
Album: Zona Especial Norte - 1984
split con un altro gruppo punk basco, Eskorbuto
split con un altro gruppo punk basco, Eskorbuto
Izquierda izquierda izquierda derecha izquierda
(Continues)
(Continues)
2018/2/21 - 23:45
Terrorismo Policial
(1984)
Album: No Te Muevas!
Album: No Te Muevas!
Un cañón acaricia tu espalda
(Continues)
(Continues)
2018/2/21 - 23:41
Patridiotas
(2014)
Per testi a simili a questo, il rapper maiorchino Josep Miquel Arenas conoscuto come Valtonyc è stato condannato oggi nella democraticissima Spagna a tre anni e sei mesi di carcere per "apologia del terrorismo" (per i riferimenti a ETA e GRAPO) e vilipendio della Casa Reale. Ecco le frasi per cui lo hanno condannato.
Per testi a simili a questo, il rapper maiorchino Josep Miquel Arenas conoscuto come Valtonyc è stato condannato oggi nella democraticissima Spagna a tre anni e sei mesi di carcere per "apologia del terrorismo" (per i riferimenti a ETA e GRAPO) e vilipendio della Casa Reale. Ecco le frasi per cui lo hanno condannato.
La rabia del oprimido tiene que estar al caer,
(Continues)
(Continues)
2018/2/21 - 00:09
Ο καημός
LA PENA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2018/2/20 - 18:53
La Lega (Sebben che siamo donne)
Anonymous
Castilian (Spanish) language by Movimiento Feminista Madrid - Feminist Movement Madrid
Versione castigliana (spagnola) del Movimiento Feminista Madrid - Movimento Femminista Madrid
Versione castigliana (spagnola) del Movimiento Feminista Madrid - Movimento Femminista Madrid
El dia 8 de marzo
(Continues)
(Continues)
Contributed by [ΔR-PLU] 2018/2/19 - 20:57
Masacre 68
[1990]
Nell’album “¡No Estamos Conformes!”
Testo trovato qui
I Massacre 68 sono stati un gruppo punk hardcore messicano attivo tra il 1987 ed il 1991 (ma sono ancora in giro). Il nome scelto fa riferimento alla strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968.
Nell’album “¡No Estamos Conformes!”
Testo trovato qui
I Massacre 68 sono stati un gruppo punk hardcore messicano attivo tra il 1987 ed il 1991 (ma sono ancora in giro). Il nome scelto fa riferimento alla strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968.
No son de los nuestros, no son campesinos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/14 - 13:24
Song Itineraries:
Mexico 1968: students revolt, Tlatelolco, repression
Ejercito nacional
[1990]
Nell’album “¡No Estamos Conformes!”
Testo trovato qui
I Massacre 68 sono stati un gruppo punk hardcore messicano attivo tra il 1987 ed il 1991 (ma sono ancora in giro). Il nome scelto fa riferimento alla strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968. E l’Ejercito nacional messicano fu, anche in questo caso come in tanti altri, artefice e carnefice (anche se certamente quel giorno la gran parte dei soldati era all’oscuro di ciò che stava per accadere.)
Nell’album “¡No Estamos Conformes!”
Testo trovato qui
I Massacre 68 sono stati un gruppo punk hardcore messicano attivo tra il 1987 ed il 1991 (ma sono ancora in giro). Il nome scelto fa riferimento alla strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968. E l’Ejercito nacional messicano fu, anche in questo caso come in tanti altri, artefice e carnefice (anche se certamente quel giorno la gran parte dei soldati era all’oscuro di ciò che stava per accadere.)
Ejercito nacional
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/14 - 12:45
Song Itineraries:
Mexico 1968: students revolt, Tlatelolco, repression
Un dia en Pekín
[1990]
Nell’album ¡No Estamos Conformes!
I Massacre 68 sono stati un gruppo punk hardcore messicano attivo tra il 1987 ed il 1991 (ma sono ancora in giro). Il nome scelto fa riferimento alla strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968. E i nostri non potevano esimersi dal dedicare una canzone ad una strage analoga, quella di Tien An Men del 4 giugno 1989, realizzata non da fascisti ma da comunisti…
Nell’album ¡No Estamos Conformes!
I Massacre 68 sono stati un gruppo punk hardcore messicano attivo tra il 1987 ed il 1991 (ma sono ancora in giro). Il nome scelto fa riferimento alla strage di Tlatelolco del 2 ottobre 1968. E i nostri non potevano esimersi dal dedicare una canzone ad una strage analoga, quella di Tien An Men del 4 giugno 1989, realizzata non da fascisti ma da comunisti…
Cientos de estudiantes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/13 - 17:40
Song Itineraries:
Tien An Men Square, 1989
Les effarés
Traducción al español contribuida por Christian Guernes (L.Trans.)
Nella pagina Lyricstranslate si riporta la fonte, vale a dire il blog Grandes Poetas Famosos; ma la poesia non vi appare (almeno attualmente). L'autore della traduzione potrebbe comunque essere Mauricio Bacarisse. [RV]
LOS DESPAVORIDOS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/1/24 - 08:11
The Circle (Song for Layla Al-Attar and los Olvidados)
Traduzione spagnola da Youtube (sotto la versione di Marta Gomez)
¿Quién mató a esta mujer a este artista esta madre?
(Continues)
(Continues)
2018/1/7 - 11:40
Kein Kinderlied
NO ES UNA CANCIÓN DE CUNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/4 - 10:28
Fosa comun
2005
Gatillazo
Gatillazo
No eran mártires ni héroes, sólo fueron a luchar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/16 - 15:24
Esto va por Carlos
[2007]
Un brano dei Roycer, gruppo rap, reggae, dancehall da Madrid, dedicato a Carlos “Pollo” Palomino, uno studente madrileno di 16 anni assassinato l’11 novembre di 10 anni fa.
Quel giorno la Democracia Nacional (DN), partito di estrema destra, aveva organizzato a Madrid una manifestazione contro l’immigrazione. Molti giovani antifascisti, tra cui il sedicenne Carlos Palomino, si erano dati appuntamento per organizzare una contro-manifestazione. Saliti sulla metro alla fermata di Legazpi, Carlos e i suoi amici individuarono subito sul vagone un militante di estrema destra, molto riconoscibile dall’abbigliamento.
Costui, tal Josué Estébanez de la Hija, 23 anni, soldato professionale, aveva già estratto e nascosto un lungo coltello e quando Carlos Palomino lo affrontò, lui lo colpì immediatamente al torace. Carlos Palomino morì poco dopo. Nella successiva colluttazione con altri passeggeri... (Continues)
Un brano dei Roycer, gruppo rap, reggae, dancehall da Madrid, dedicato a Carlos “Pollo” Palomino, uno studente madrileno di 16 anni assassinato l’11 novembre di 10 anni fa.
Quel giorno la Democracia Nacional (DN), partito di estrema destra, aveva organizzato a Madrid una manifestazione contro l’immigrazione. Molti giovani antifascisti, tra cui il sedicenne Carlos Palomino, si erano dati appuntamento per organizzare una contro-manifestazione. Saliti sulla metro alla fermata di Legazpi, Carlos e i suoi amici individuarono subito sul vagone un militante di estrema destra, molto riconoscibile dall’abbigliamento.
Costui, tal Josué Estébanez de la Hija, 23 anni, soldato professionale, aveva già estratto e nascosto un lungo coltello e quando Carlos Palomino lo affrontò, lui lo colpì immediatamente al torace. Carlos Palomino morì poco dopo. Nella successiva colluttazione con altri passeggeri... (Continues)
Ojala ese cerdo ahora viviera esta miseria
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/14 - 13:45
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
El tiempo está a favor de los pequeños
[1982]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
Un brano del 1982 che l’anno seguente fu poi incluso e intitolò un disco collettivo dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.
Testo trovato su Cancioneros.com.
Nel brano vengono citati il poeta e rivoluzionario Roque Dalton (1935-1975) e Agustín Farabundo Martí Rodríguez (1893-1932). Il secondo, leader della rivolta contadina e comunista contro il solito regime militare golpista, fu fucilato dai suoi nemici, ma il primo fu assassinato dai suoi stessi compagni, che lo accusarono falsamente di collaborazionismo.
Parole e musica di Silvio Rodríguez
Un brano del 1982 che l’anno seguente fu poi incluso e intitolò un disco collettivo dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.
Testo trovato su Cancioneros.com.
Nel brano vengono citati il poeta e rivoluzionario Roque Dalton (1935-1975) e Agustín Farabundo Martí Rodríguez (1893-1932). Il secondo, leader della rivolta contadina e comunista contro il solito regime militare golpista, fu fucilato dai suoi nemici, ma il primo fu assassinato dai suoi stessi compagni, che lo accusarono falsamente di collaborazionismo.
El tiempo está a favor de los pequeños
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/13 - 11:42
Para irle cantando a El Salvador
[1983]
Parole e musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños”, dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.
Ho trovato questa canzone sul fondamentale Cancioneros.com. Gli amministratori del sito l’hanno proposta in prima pagina, come brano del giorno, lo scorso 11 dicembre, commemorando un episodio terribile avvenuto durante la lunga e sanguinosa guerra civile in Salvador (1979-1992), che vide opporsi il governo militare golpista (sostenuto da USA, Cile, Argentina e Israele) alla resistenza raccolta sotto la sigla del FMLN (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional, sostenuto da Cuba e Nicaragua).
Il 10 dicembre del 1981 il battaglione “Atlacatl” dell’esercito salvadoregno (un’unità di élite, specificamente formata alla controinsurrezione, con ufficiali e sottoufficiali addestrati direttamente dagli USA) piombò... (Continues)
Parole e musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños”, dedicato alla lotta del popolo salvadoreño contro la dittatura militare.
Ho trovato questa canzone sul fondamentale Cancioneros.com. Gli amministratori del sito l’hanno proposta in prima pagina, come brano del giorno, lo scorso 11 dicembre, commemorando un episodio terribile avvenuto durante la lunga e sanguinosa guerra civile in Salvador (1979-1992), che vide opporsi il governo militare golpista (sostenuto da USA, Cile, Argentina e Israele) alla resistenza raccolta sotto la sigla del FMLN (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional, sostenuto da Cuba e Nicaragua).
Il 10 dicembre del 1981 il battaglione “Atlacatl” dell’esercito salvadoregno (un’unità di élite, specificamente formata alla controinsurrezione, con ufficiali e sottoufficiali addestrati direttamente dagli USA) piombò... (Continues)
Que no nos venza la muerte,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/13 - 08:46
Senza perdere la tenerezza
Testo trascritto all'ascolto, sperando in un contributo di qualcuno per le parti non comprese
SIN PERDER LA TERNURA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/6 - 09:22
La casa de Dios
[2017]
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Cuando era niño por tradición a la iglesia fui a parar
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/12/3 - 11:54
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Sinfronterica
[2017]
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Con Anliz, Futta y Mob
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Con Anliz, Futta y Mob
Si no hay fronteras, vas a ver como cambia todo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/12/3 - 11:36
Feliz falsedad
[2017]
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Ya llega navidad, consumo extremo y sin piedad, Go to the shopping escondidxs a calmar la ansiedad, Neo esclavos con deudas falseando felicidad, Comprando toda la mierda que la publicidad nos da, SALUD!!! Gritan brindando con mucho placer, Familiares que se odian y no se quieren ni ver, caras falsas, miradas tramposas no la puedo entender, esa maldición de tradición que siguen intentando imponer, Chantaje y engaño año tras año les hacen daño, Ilusionando a lxs niñxs, negociando con su cariño, Cuanto se gasta en regalos y pirotecnia, Papá Cruel? miles lloran de tristeza cada día por culpa de él, el vaticano festeja con su tribu de tarados obedientes que ni se quejan MAS LOS ENGAÑAN MAS SE DEJAN, las noticias retransmiten la asquerosa misa de gallo, Me dan nauseas me rallo estallo es por eso ... (Continues)
Contributed by adriana 2017/12/3 - 11:25
El hijo del torturador
[2017]
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Album : Desde la cuna hasta la muerte
Mi vida siempre fue extraña, particular, fuera de lo normal,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/12/3 - 10:53
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Ni una menos
2017
Ni una menos
Ni Una Menos es un grito colectivo contra la violencia machista. Surgió de la necesidad de decir “basta de femicidios”, porque en Argentina cada 30 horas asesinan a una mujer sólo por ser mujer. La convocatoria nació de un grupo de periodistas, activistas, artistas, pero creció cuando la sociedad la hizo suya y la convirtió en una campaña colectiva. A Ni Una Menos se sumaron a miles de personas, cientos de organizaciones en todo el país, escuelas, militantes de todos los partidos políticos. Porque el pedido es urgente y el cambio es posible, Ni Una Menos se instaló en la agenda pública y política.
Ni una menos
Ni Una Menos es un grito colectivo contra la violencia machista. Surgió de la necesidad de decir “basta de femicidios”, porque en Argentina cada 30 horas asesinan a una mujer sólo por ser mujer. La convocatoria nació de un grupo de periodistas, activistas, artistas, pero creció cuando la sociedad la hizo suya y la convirtió en una campaña colectiva. A Ni Una Menos se sumaron a miles de personas, cientos de organizaciones en todo el país, escuelas, militantes de todos los partidos políticos. Porque el pedido es urgente y el cambio es posible, Ni Una Menos se instaló en la agenda pública y política.
Quisiera tener cosas dulces que escribir
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/2 - 15:42
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Mujer lunar
2014
Canto
Il Guatemala è uno dei paesi con il più alto numero di violenze sessuali sulle donne, Rebeca Lane, sociologa e rapper mette in musica una nuova immagine di donna: né Dio, né Patria, né marito, né partito.
Canto
Il Guatemala è uno dei paesi con il più alto numero di violenze sessuali sulle donne, Rebeca Lane, sociologa e rapper mette in musica una nuova immagine di donna: né Dio, né Patria, né marito, né partito.
Ni dios ni patria ni marido ni partido
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/2 - 15:30
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Cornelis Vreeswijk: Somliga går med trasiga skor
Traducción al español por stefanmani
Desde lyricstranslate
Desde lyricstranslate
ALGUNOS ANDAN CON ZAPATOS ROTOS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/11/20 - 07:17
Una bala en mi cabeza
2016
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Laberintos de desidia,
(Continues)
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Contributed by Dq82 2017/11/13 - 17:11
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
El hombre que se convirtió en animal
1986
Documento
Compuse esta canción poco después de haber leído La metamorfosis de Franz Kafka, que era uno de esos libros que circulaban por el Campo de Melinka de mano en mano y de cabaña en cabaña. Me imagino que no necesito decir quién es el metamorfoseado del cual aquí se habla. Por razones de seguridad estos versos sólo se cantaron en voz baja y ante un público selecto de presos políticos. Hoy forman parte mi disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila las 27 canciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
cantoscautivos.cl
Ispirato dal libro la Metamorfosi di Kafka, uno dei pochi libri che giravano nel campo di concentramento di Melinka, fu scritta questa canzone per Augusto Pinochet.
Documento
Compuse esta canción poco después de haber leído La metamorfosis de Franz Kafka, que era uno de esos libros que circulaban por el Campo de Melinka de mano en mano y de cabaña en cabaña. Me imagino que no necesito decir quién es el metamorfoseado del cual aquí se habla. Por razones de seguridad estos versos sólo se cantaron en voz baja y ante un público selecto de presos políticos. Hoy forman parte mi disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila las 27 canciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
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Ispirato dal libro la Metamorfosi di Kafka, uno dei pochi libri che giravano nel campo di concentramento di Melinka, fu scritta questa canzone per Augusto Pinochet.
Esta historia es la triste historia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:45
Curas y milicos
1986
Documento
No quiero exagerar, pero el Campo de Melinka llegó a funcionar no solo como fábrica de artesanía y sala de espectáculos, sino que hasta de universidad. Todos los días se daban clases de idiomas, de astronomía, de artes plásticas, de medicina o literatura. Se construían hornos solares. Se ofrecían charlas de aracnología. Se desarrollaban programas de alfabetización. Para un veinteañero como yo, interesado en conocer más a fondo la historia americana, había profesores de americanismo que, si querían, te regalaban todo su conocimiento sin cobrarte entrada. Fue oyendo a uno de esos profesores que supe del Padre Bartolomé de las Casas, un religioso que vivió en Centroamérica y se ganó el título de Defensor de los Indios en el período más cruento de la Conquista. Su vida estuvo llena de derrotas. No logró impedir los excesos que se cometían con la aprobación de la Iglesia Católica,... (Continues)
Documento
No quiero exagerar, pero el Campo de Melinka llegó a funcionar no solo como fábrica de artesanía y sala de espectáculos, sino que hasta de universidad. Todos los días se daban clases de idiomas, de astronomía, de artes plásticas, de medicina o literatura. Se construían hornos solares. Se ofrecían charlas de aracnología. Se desarrollaban programas de alfabetización. Para un veinteañero como yo, interesado en conocer más a fondo la historia americana, había profesores de americanismo que, si querían, te regalaban todo su conocimiento sin cobrarte entrada. Fue oyendo a uno de esos profesores que supe del Padre Bartolomé de las Casas, un religioso que vivió en Centroamérica y se ganó el título de Defensor de los Indios en el período más cruento de la Conquista. Su vida estuvo llena de derrotas. No logró impedir los excesos que se cometían con la aprobación de la Iglesia Católica,... (Continues)
Si la cruz llegó a este mundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:33
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical, Native American Genocide
Amor
1986
Documento
Autor: Sergio Vesely / Guillermo Núñez
Esta canción está basada en un poema escrito en el Campo de Prisioneros de Puchuncaví por Guillermo y dedicado a su compañera Soledad. De todas las canciones que hice estando preso esta es la única que no lleva letra mía. El motivo es muy humano y sencillo: Guillermo se me acercó un día para preguntarme si podía ponerle música a unos versos que él había escrito para cantarlos a su amada la próxima vez que ella viniera a visitarlo. A mí la idea me pareció tan original y me gustó tanto que decidí ayudarle. Tomé la hoja de papel con el poema, me lo llevé a mi celda en una de las cabañas vecinas y después de leerlo y releerlo varias veces me puse a componer esta canción. Es una pena, pero no me acuerdo si Soledad llegó a oírla alguna vez.
“Amor” hoy forma parte de mi disco Documento (1986), así como otras 26 canciones nacidas desde mi encierro en diferentes centros de detención de la dictadura.
cantoscautivos.cl
Documento
Autor: Sergio Vesely / Guillermo Núñez
Esta canción está basada en un poema escrito en el Campo de Prisioneros de Puchuncaví por Guillermo y dedicado a su compañera Soledad. De todas las canciones que hice estando preso esta es la única que no lleva letra mía. El motivo es muy humano y sencillo: Guillermo se me acercó un día para preguntarme si podía ponerle música a unos versos que él había escrito para cantarlos a su amada la próxima vez que ella viniera a visitarlo. A mí la idea me pareció tan original y me gustó tanto que decidí ayudarle. Tomé la hoja de papel con el poema, me lo llevé a mi celda en una de las cabañas vecinas y después de leerlo y releerlo varias veces me puse a componer esta canción. Es una pena, pero no me acuerdo si Soledad llegó a oírla alguna vez.
“Amor” hoy forma parte de mi disco Documento (1986), así como otras 26 canciones nacidas desde mi encierro en diferentes centros de detención de la dictadura.
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Amor,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:28
Diálogo musicalizado entre dos ancianos presos
1986
Documento
En el Campo de Detenidos de Puchuncaví (Melinka) me tocó compartir la celda con un hombre de edad que provenía de Lota, donde trabajó extrayendo carbón de las minas durante toda una vida. Su lenguaje me llamó la atención desde un principio. Era muy distinto al “chileno” de un capitalino veinteañero como yo. Cuando él conversaba con sus colegas presos yo no entendía casi nada. Esta canción la compuse en la celda, transcribiendo parte de esas conversaciones, y es uno de los 27 temas contenidos en el disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila todas esas creaciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
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Documento
En el Campo de Detenidos de Puchuncaví (Melinka) me tocó compartir la celda con un hombre de edad que provenía de Lota, donde trabajó extrayendo carbón de las minas durante toda una vida. Su lenguaje me llamó la atención desde un principio. Era muy distinto al “chileno” de un capitalino veinteañero como yo. Cuando él conversaba con sus colegas presos yo no entendía casi nada. Esta canción la compuse en la celda, transcribiendo parte de esas conversaciones, y es uno de los 27 temas contenidos en el disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila todas esas creaciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
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¿Qué pasa, cumpadre, que no cumpa na?
(Continues)
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Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:23
Capitán, el rumbo es una isla errante
1986
Documento
Esta canción fue dedicada a Óscar Castro, a quien tuve la suerte de conocer en 1975 en Puchuncaví. Con su experiencia teatral – Óscar ya era un actor bastante conocido antes de caer detenido – se integró de lleno al trabajo cultural que nosotros habíamos organizado en el así llamado “Campo de Melinka”, donde todos los viernes se presentaba el espectáculo de los presos. Nuestra amistad fue breve pero muy intensa. Varias veces, en medio de una conversación seria, él se desconectaba, se subía a un barco imaginario llamado “El Supertricio” y me invitaba a viajar con él por el reino de su fantasía. En esos momentos, yo me olvidaba de que estaba preso.
“Capitán, el rumbo es una isla errante” hoy forma parte del disco Documento (1986), así como otras 26 canciones nacidas desde mi encierro en diferentes centros de detención de la dictadura.
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Documento
Esta canción fue dedicada a Óscar Castro, a quien tuve la suerte de conocer en 1975 en Puchuncaví. Con su experiencia teatral – Óscar ya era un actor bastante conocido antes de caer detenido – se integró de lleno al trabajo cultural que nosotros habíamos organizado en el así llamado “Campo de Melinka”, donde todos los viernes se presentaba el espectáculo de los presos. Nuestra amistad fue breve pero muy intensa. Varias veces, en medio de una conversación seria, él se desconectaba, se subía a un barco imaginario llamado “El Supertricio” y me invitaba a viajar con él por el reino de su fantasía. En esos momentos, yo me olvidaba de que estaba preso.
“Capitán, el rumbo es una isla errante” hoy forma parte del disco Documento (1986), así como otras 26 canciones nacidas desde mi encierro en diferentes centros de detención de la dictadura.
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Hice buenas migas con un capitán,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:13
Canción de amor a una desaparecida
1986
Documento
Daniela era el nombre político de María Cecilia Labrín, militante del Movimiento de Izquierda Revolucionaria de Chile (MIR). Agentes de la DINA (policía política del régimen) la detuvieron en su domicilio de la calle Latadía de Santiago el mes de agosto de 1974. Nunca volvieron a tenerse noticias de ella.
Desde mi celda compuse esta canción dedicada a la memoria de Daniela, de Cecilia… Es uno de los 27 temas contenidos en el disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila todas esas creaciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
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Documento
Daniela era el nombre político de María Cecilia Labrín, militante del Movimiento de Izquierda Revolucionaria de Chile (MIR). Agentes de la DINA (policía política del régimen) la detuvieron en su domicilio de la calle Latadía de Santiago el mes de agosto de 1974. Nunca volvieron a tenerse noticias de ella.
Desde mi celda compuse esta canción dedicada a la memoria de Daniela, de Cecilia… Es uno de los 27 temas contenidos en el disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila todas esas creaciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
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Daniela en dolores,
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(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/7 - 22:08
Canción del desaparecido
1986
Documento
Varios de mis amigos y compañeros desaparecieron después de caer detenidos. La dictadura negaba conocer su paradero, pero yo sabía que mentía. Muchos de ellos estuvieron presos conmigo en los calabozos de Villa Grimaldi. Esta canción se cantó en una celda de la Cárcel de Valparaíso con un vigía parado al lado de la puerta, por si se acercaba algún gendarme. Hoy, junto con otras 26 canciones nacidas en la prisión, la “Canción del desaparecido” forma parte de mi disco Documento (1986) grabado en Alemania al cumplirse mis primeros diez años de exilio.
cantoscautivos.cl
Documento
Varios de mis amigos y compañeros desaparecieron después de caer detenidos. La dictadura negaba conocer su paradero, pero yo sabía que mentía. Muchos de ellos estuvieron presos conmigo en los calabozos de Villa Grimaldi. Esta canción se cantó en una celda de la Cárcel de Valparaíso con un vigía parado al lado de la puerta, por si se acercaba algún gendarme. Hoy, junto con otras 26 canciones nacidas en la prisión, la “Canción del desaparecido” forma parte de mi disco Documento (1986) grabado en Alemania al cumplirse mis primeros diez años de exilio.
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He comenzado este canto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/7 - 22:01
Song Itineraries:
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