Pilota di guerra
"Terra di nessun" contiene anche un'altra bellissima canzone intitolata "Pane e castagne", che a mio avviso starebbe benissimo nel sito Antiwar Songs, dato che ha un riferimento implicito (ma neanche tanto) alle trincee
HMMurdock 2013/2/28 - 21:55
Nina ti te ricordi
[1966]
Vitavisia-Bertelli
LR45 (incisione originale Nuovo Canzoniere Italiano)
Canzoniere della Protesta - La linea rossa della canzone
Edizioni del Gallo, 1973, p. 50
DS Dischi del Sole 1003/5
DS mc/17
Reincisione in album: Gualtiero Bertelli, Nina
Incisa da Francesco de Gregori e Giovanna Marini
in: Il fischio del vapore [2002]
Come tutti sanno, CCG/AWS ha tra le sue caratteristiche quella delle "clamorose dimenticanze": canzoni a dir poco fondamentali che, per un motivo o per l'altro, ancora non erano state mai inserite. La "Nina" di Bertelli è una di queste; una canzone che definire storica è un eufemismo (e lo testimonia bene la sua ripresa, nel 2002, da De Gregori e dalla Marini per l'altrettanto storico Fischio del Vapore). Ma, al di là della sua storicità, una canzone splendida, toccante, senza tempo; ho avuto, fortunatamente, più volte la possibilità di ascoltarla direttamente... (Continues)
Vitavisia-Bertelli
LR45 (incisione originale Nuovo Canzoniere Italiano)
Canzoniere della Protesta - La linea rossa della canzone
Edizioni del Gallo, 1973, p. 50
DS Dischi del Sole 1003/5
DS mc/17
Reincisione in album: Gualtiero Bertelli, Nina
Incisa da Francesco de Gregori e Giovanna Marini
in: Il fischio del vapore [2002]
Come tutti sanno, CCG/AWS ha tra le sue caratteristiche quella delle "clamorose dimenticanze": canzoni a dir poco fondamentali che, per un motivo o per l'altro, ancora non erano state mai inserite. La "Nina" di Bertelli è una di queste; una canzone che definire storica è un eufemismo (e lo testimonia bene la sua ripresa, nel 2002, da De Gregori e dalla Marini per l'altrettanto storico Fischio del Vapore). Ma, al di là della sua storicità, una canzone splendida, toccante, senza tempo; ho avuto, fortunatamente, più volte la possibilità di ascoltarla direttamente... (Continues)
Nina ti te ricordi
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2012/12/19 - 12:20
Grande Spirito
Perché hai gettato nel vento
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/4/2 - 15:54
Song Itineraries:
Native American Genocide
Frutti Per Kagua
Ho aspettato sette lune
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/4/2 - 15:54
Song Itineraries:
Native American Genocide
L'Ultima Notte
Ho paura di dormire, sapendo che,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/4/2 - 15:52
Song Itineraries:
Native American Genocide
Il Tramonto Di Un Popolo
Fame, freddo, odio e sangue
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/4/2 - 15:50
Song Itineraries:
Native American Genocide
Saluteremo il signor padrone
* Canto di risaia del repertorio di Giovanna Daffini
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine
Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine
Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.
Saluteremo il signor padrone
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/8 - 11:47
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Natale di seconda mano
[2001]
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio
Natale di seconda mano Quello di chi arriva in Italia dalle carrette del mare. E' ancora la storia dal punto di vista di chi ci sta sotto nell'attraversamento di un mare prima di tutto metaforico. L'autocitazione del Sior Capitano, che qui è uno scafista, rimanda al Titanic. Il pianoforte, gli archi e l'arrangiamento sono di Nicola Piovani.
da Quello che non so, lo so cantare di Enrico Deregibus
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Amore nel pomeriggio
Natale di seconda mano Quello di chi arriva in Italia dalle carrette del mare. E' ancora la storia dal punto di vista di chi ci sta sotto nell'attraversamento di un mare prima di tutto metaforico. L'autocitazione del Sior Capitano, che qui è uno scafista, rimanda al Titanic. Il pianoforte, gli archi e l'arrangiamento sono di Nicola Piovani.
da Quello che non so, lo so cantare di Enrico Deregibus
Oggi è tempo d'incendi, organizziamo presepi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/10/9 - 02:13
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Fagioli 'olle 'otenne
Francesco De Gregori
CATERINA
Dall’album “Titanic” del 1982.
E arrivò il mattino e col mattino un angelo
e quell'angelo eri tu
con due spalle da uccellino in un vestito troppo piccolo
e con gli occhi ancora blu
e la chitarra veramente la suonavi molto male
però quando cantavi mi sembrava Carnevale
e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero
a raccontarlo oggi non sembra neanche vero.
E la vita Caterina lo sai non è comoda per nessuno
quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo
devi rischiare la notte il vino e la malinconia
la solitudine e le valigie di un amore che vola via
e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo (*)
non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo
chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia
quando la notte scende e ti si gelano le braccia.
Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto
forse non... (Continues)
CATERINA
Dall’album “Titanic” del 1982.
E arrivò il mattino e col mattino un angelo
e quell'angelo eri tu
con due spalle da uccellino in un vestito troppo piccolo
e con gli occhi ancora blu
e la chitarra veramente la suonavi molto male
però quando cantavi mi sembrava Carnevale
e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero
a raccontarlo oggi non sembra neanche vero.
E la vita Caterina lo sai non è comoda per nessuno
quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo
devi rischiare la notte il vino e la malinconia
la solitudine e le valigie di un amore che vola via
e cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo (*)
non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo
chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia
quando la notte scende e ti si gelano le braccia.
Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto
forse non... (Continues)
Bartleby 2011/6/22 - 15:22
I matti
[1987]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Da "Terra di nessuno"
TERRA DI NESSUNO
di Grasshopper, da DeBaser, recensioni musicali scritte da chi vuole.
Ascoltando questo disco la mia memoria torna al 1987, ad un giovane e già grassoccio obiettore di coscienza, parcheggiato in una biblioteca comunale a scontare 20 mesi di vita da regalare allo Stato, senza aver commesso nessun reato. L'arrivo in biblioteca di una rivista musicale dal titolo che iniziava con "rock" (Rockstar? Rockland? Rock'n roll? Boh, robetta comunque) era attesa con trepidazione un po' da tutti noi, e da me in particolare, ansioso già allora di leggere recensioni, che poi non erano un granché. Una di queste mi dette una vera pugnalata: "Terra di nessuno" di Francesco De Gregori era massacrato senza ritegno, e soprattutto senza nessuna argomentazione, ma solo con una serie di "basta" "è finito" e slogan del genere,... (Continues)
Testo e musica di Francesco De Gregori
Da "Terra di nessuno"
TERRA DI NESSUNO
di Grasshopper, da DeBaser, recensioni musicali scritte da chi vuole.
Ascoltando questo disco la mia memoria torna al 1987, ad un giovane e già grassoccio obiettore di coscienza, parcheggiato in una biblioteca comunale a scontare 20 mesi di vita da regalare allo Stato, senza aver commesso nessun reato. L'arrivo in biblioteca di una rivista musicale dal titolo che iniziava con "rock" (Rockstar? Rockland? Rock'n roll? Boh, robetta comunque) era attesa con trepidazione un po' da tutti noi, e da me in particolare, ansioso già allora di leggere recensioni, che poi non erano un granché. Una di queste mi dette una vera pugnalata: "Terra di nessuno" di Francesco De Gregori era massacrato senza ritegno, e soprattutto senza nessuna argomentazione, ma solo con una serie di "basta" "è finito" e slogan del genere,... (Continues)
I matti vanno contenti, tra il campo e la ferrovia.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/5/16 - 12:07
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Chi ruba nei Supermercati?
[1992]
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Canzoni d'Amore
Testo e Musica di Francesco De Gregori
Album: Canzoni d'Amore
Oggi è un giorno che vale la pena guardarsi alle spalle
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/13 - 19:17
Povero me
[1992]
Testo di Francesco De Gregori
Musica di Mimmo Locasciulli e Francesco De Gregori
Album: Canzoni d'Amore
Testo di Francesco De Gregori
Musica di Mimmo Locasciulli e Francesco De Gregori
Album: Canzoni d'Amore
Cammino come un marziano, come un malato,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/13 - 15:21
Disastro aereo sul canale di Sicilia
Per maggiori info sul disastro aereo di Montagna Longa, potete visitare il seguente blog: montagnalonga.wordpress.com
Luciano 2010/9/7 - 13:26
Pablo
Io credevo che questa canzone parlasse di comunismo, credevo che Pablo fosse Neruda.
Pensavo che si riferisse ai sindacati, che prima lottavano per i lavoratori e ora invece stanno dalla parte dei padroni.
Infatti:
Mio padre seppellito un anno fa,
nessuno più a coltivare la vite.
Verderame sulle sue poche unghie
e troppi figli da cullare.
E il treno io l'ho preso e ho fatto bene.
Spago sulla mia valigia non ce n'era,
solo un pò d'amore la teneva insieme,
solo un pò di rancore la teneva insieme.
Fa riferimento a un emigrato che va a lavorare in fabbrica.
Il collega spagnolo non sente, non vede,
ma parla del suo gallo da battaglia
e la latteria diventa terra.
Fa riferimento al Cile, dove, com’è noto, il combattimento tra galli è uno sport (se si può chiamare sport) molto in voga.
Prima parlava strano ed io non lo capivo,
però il pane con lui lo dividevo
e il padrone... (Continues)
Pensavo che si riferisse ai sindacati, che prima lottavano per i lavoratori e ora invece stanno dalla parte dei padroni.
Infatti:
Mio padre seppellito un anno fa,
nessuno più a coltivare la vite.
Verderame sulle sue poche unghie
e troppi figli da cullare.
E il treno io l'ho preso e ho fatto bene.
Spago sulla mia valigia non ce n'era,
solo un pò d'amore la teneva insieme,
solo un pò di rancore la teneva insieme.
Fa riferimento a un emigrato che va a lavorare in fabbrica.
Il collega spagnolo non sente, non vede,
ma parla del suo gallo da battaglia
e la latteria diventa terra.
Fa riferimento al Cile, dove, com’è noto, il combattimento tra galli è uno sport (se si può chiamare sport) molto in voga.
Prima parlava strano ed io non lo capivo,
però il pane con lui lo dividevo
e il padrone... (Continues)
Giampy 2010/7/16 - 03:03
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Roberto Ciotti è scomparso oggi, 31 dicembre, a soli 60 anni.
Volevo qui ricordarlo con la sua famosa "No More Blue", che fu anche nella colonna sonora di "Marrakech Express" di Gabriele Salvatores (1989)