O caritas
Cat Stevens / Yusuf Islam
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| Versione italiana di Renato Stecca
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O CARITAS | OH, AMORE |
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Hunc ornatum mundi | Questa bellezza del mondo |
Nolo perdere | non la voglio perdere |
Video flagrare | vedo esplodere [1] in fiamme |
Omnia res | tutte le cose [2] |
Audio clamare | Sento gridare |
Homines | la gente [3] |
Nune extinguitur | ora [4] si spegne |
Mundi et astrorum lumen | la luce del mondo e delle stelle |
Nune concipitur | ora [4] ne scaturisce [5] |
Mali hominis crimen | la colpa del malvagio |
Tristetat(e) et lacrimis | il dolore ha il peso [6] |
Gravis est dolor | della tristezza [7] e del pianto |
De terraeque maribus | dal mondo intero [8] |
Magnus est clamor | grande è il grido di guerra [9] |
O caritas, O caritas | O amore, o amore, [10] |
Nobis semper sit amor | sempre abbiamo amore [11] |
Mos perituri mortem salutamus | come [12] chi sta per morire salutiamo la morte, |
Sola resurgit vita | soltanto la vita risorge. |
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Ah, this world is burning fast | Oh, questo mondo sta bruciando in fretta |
Oh, the world will never last | oh, il mondo non durerà mai |
I don't want to lost it here in my time | Non voglio perderlo qui, nel mio tempo |
Give me time forever here in my time. | datemi tempo per sempre, qui nel mio tempo. |
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[1] Flagrāre è propriamente "esplodere con una fiammata", o più semplicemente "esplodere".
[2] Il testo latino originale qui ha un'incongruenza grammaticale. Il neutro omnia non dovrebbe accordarsi con il femminile res; *omnia res è un'aberrazione per le forme corrette omnes res, oppure per il semplice omnia (che, di per sé, significa già "ogni cosa, tutte le cose").
[3] Homines in senso generico è la "gente".
[4] I testi reperiti in rete hanno questa strana forma nune che sembra essere anche quella effettivamente cantata da Cat Stevens; altri riportano la forma corretta, nunc. Non abbiamo interferito ovviamente nel testo originale, ma sembra essere un'invenzione dell'autore. Curiosamente, la forma nune è però presente in greco (νῦνε, forma rafforzata del comune νῦν, anch'esso con il significato di "ora, adesso"). Interferenze greco-latine in Cat Stevens?
[5] Concĭpi (passivo di concĭpere), propriamente: "avere origine; scaturire; derivare; prendere forma".
[6] Qui gravis deve essere interpretato nel senso letterale: "pesante".
[7] Nel testo latino originale, tristetat(e) per il corretto tristītate. Ma tristetas è forma tardissima registrata nel Du Cange. Da notare che anche tristitas è forma rara, quasi un solecismo, per il termine comune tristitia (da cui il nostro "tristezza"). Sarebbe quasi possibile l'interpretazione di tristitas più nel senso del nostro "tristo" che di "triste", e da intendere quindi più come "malvagità".
[8] Terrae et mares è comune (e ovvia) metafora per "il mondo intero". Da notare, nel testo latino originale, l'ennesima incongruenza: in latino, normalmente, la congiunzione enclitica -que si unisce al secondo elemento, non al primo; casomai, quindi, de terrae maribusque.
[9] Qui viene accolta in pieno l'interpretazione di Renato Stecca.
[10] Qui, invece, la traduzione proposta dall'amico stecca ("affetto") è assolutamente impropria. Supponendo che Cat Stevens si sia voluto comunque rifare al latino classico precristiano, in tale fase della lingua caritas è sinonimo pieno di amor, e come tale va tradotto senza mezzi termini: "amore". Stanti le influenze lucreziane, è opportuno anche ricordare la particolare predilezione di Lucrezio per tale termine, c'è addirittura chi dice per una sorta di vezzo narcisistico basato sul suo cognomen, Carus.
[11] Qui "abbiamo" deve essere inteso come congiuntivo esortativo.
[12] Altra scorrettezza nel testo latino: il nominativo mos al posto del corretto ablativo more "come, a mo(do) di".