| Traduzione italiana di di Yuri Garrett da LeonardCohen.it |
YOU WANT IT DARKER | TU VUOI PIÙ BUIO |
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If you are the dealer | Se tu dai le carte |
I’m out of the game | Io non starò al gioco |
If you are the healer | Se sei il guaritore |
Means I’m broken and lame | Significa che sono zoppo e a pezzi |
If thine is the glory | Se tua è la gloria |
Then mine must be the shame | Allora mia dev’essere la vergogna |
You want it darker | Tu vuoi più buio |
We kill the flame | Noi spegniamo la fiamma |
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Magnified and sanctified | Magnificato e santificato |
Be Thy Holy Name | Sia il Santo Nome |
Vilified and crucified | Vilipeso e crocefisso |
In the human frame | Nelle sue sembianze umane |
A million candles burning | Un milione di candele accese |
For the help that never came | Per quell’aiuto mai giunto |
You want it darker (1) | Tu vuoi più buio |
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Hineni Hineni (2) | Hineni Hineni |
I’m ready, my Lord | Sono pronto, mio Signore |
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There’s a lover in the story | C’è un amante nella storia |
But the story’s still the same | Ma la storia è sempre la stessa |
There’s a lullaby for suffering | C’è una ninna nanna per chi soffre |
And a paradox to blame | E un paradosso cui dar colpa |
But it’s written in the scriptures | Ma è inciso nelle Scritture |
And it’s not some idle claim | E non è un’affermazione vuota |
You want it darker | Tu vuoi più buio |
We kill the flame | Noi spegniamo la fiamma |
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They’re lining up the prisoners | Stanno allineando i prigionieri |
And the guards are taking aim | E le guardie prendono la mira |
I struggled with some demons | Ho lottato con alcuni demoni |
They were middle-class and tame | Erano borghesi e mansueti |
I didn’t know I had permission | Non sapevo di avere il permesso |
To murder and to maim | Di uccidere e mutilare |
You want it darker | Tu vuoi più buio |
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Hineni Hineni | Hineni Hineni |
I’m ready, my Lord | Sono pronto, mio Signore |
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Magnified and sanctified | Magnificato e santificato |
Be Thy Holy Name (3) | Sia il Santo Nome |
Vilified and crucified | Vilipeso e crocefisso |
In the human frame | Nelle sue sembianze umane |
A million candles burning | Un milione di candele accese |
For the love that never came | Per quell’amore mai giunto |
You want it darker | Tu vuoi più buio |
We kill the flame | Noi spegniamo la fiamma |
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If you are the dealer | Se tu dai le carte |
let me out of the game | Non farmi giocare |
If you are the healer | Se sei il guaritore |
I’m broken and lame | Io sono zoppo e a pezzi |
If thine is the glory | Se tua è la gloria |
Mine must be the shame | Mia dev’essere la vergogna |
You want it darker | Tu vuoi più buio |
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Hineni Hineni | Hineni Hineni |
I’m ready, my Lord | Sono pronto, mio Signore |
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(1) ‘Darker’ è termine polisemico che è praticamente impossibile tradurre. ‘Dark’ letteralmente significa ‘scuro’ (come in ‘The Dark Side of The Moon’), ma la parola ‘dark’ viene usata con molti altri significati metaforici: come ad esempio in ‘he moved to dark side’ (‘ha abbracciato il lato oscuro’), ‘it’s a dark day’ (‘è un giorno infausto’), ‘dark age’ (‘età buia’), ‘dark humour’ (‘umore tetro’ o anche semplicemente ‘dark’, ormai acclimatato in italiano). Qui l’uso che Cohen sembra farne è simile a quello in Darkness, da Old Ideas, con un riferimento (qui più velato) alla depressione – ma anche a un mondo immorale, in sfacelo. Il tono, insomma, come da più parti già rimarcato, è quello apocalittico di The Future. Noi abbiamo scelto ‘buio’ per creare una specie di contrasto con l’immagine delle candele e della fiamma che viene spenta (evidentemente per volontà del Signore).
(2) Hineni è parola dell’ebraico biblico (הִנְנִי) che significa letteralmente ‘eccomi qui’. In ebraico sono due le parole che con cui si può rendere l’idea di ‘eccomi': פֹּה poh e per l’appunto הִנְנִי, Hineni. La prima indica la semplice presenza fisica, la seconda indica una presenza completa, emotiva e spirituale oltreché fisica, e rappresenta uno dei concetti più profondi dell’ebraismo.
La parola Hineni viene utilizzato solamente otto volte nell’Antico Testamento (sette volte in Genesi e una in Esodo) e in ogni occasione è segno di presenza assoluta al cospetto del Signore. L’episodio più noto è certamente quello di Abramo e Isacco, in cui Hineni viene utilizzata tre volte: quando Dio lo chiama per metterlo alla prova (Genesi 22,1), mentre si appresta al sacrificio del figlio (in risposta alla chiamata di questi), e da ultimo mentre sta per levare il coltello contro Isacco e Dio lo chiama per mostrargli il montone da sacrificare.
Hineni (heani mimaas) è anche il verso iniziale della preghiera che viene cantata dal cantore (hazan) durante i riti ashkenaziti di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, e, dieci giorni dopo, di Yom Kippur, il Giorno dell’Espiazione, in entrambi i casi durante il musaf. La preghiera non viene cantata alla congrega, bensì per conto della congrega – tanto che il cantore viene elevato al ruolo di sheliach tzibbur, ossia messaggero della congregazione –e richiede al cantore umiltà e presenza assoluta. Ciascuna congregazione sceglie il proprio hazan per recitare l’Hinei heami mimaas, e tale servigio alla comunità viene ritenuto un grande onore e, allo stesso tempo, una grande responsabilità. Non è inopportuno ricordare che a quel punto il cantore avrà digiunato (niente cibo e, soprattutto, niente acqua) per circa 16 ore, cosicché il compito non è certo dei più facili.
(3) I versi sono la traduzione quasi letterale dell’inizio del kaddish, una delle preghiere ebraiche più antiche: יִתְגַּדַּל וְיִתְקַדַּשׁ שְׁמֵהּ רַבָּא, Yitgaddal veyitqaddash shmeh rabba (“sia magnificato e santificato il suo grande nome”). Si noti come, contrariamente alle sue abitudini sempre tese al femminile, Cohen abbia scelto per questa canzone un coro di voci maschili (quella della sua sinagoga d’infanzia), quasi a voler riprodurre il minian necessario per recitare il kaddish.