O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
Originale | Riduzione a livello popolare della canzone "Oh Gorizia". |
O GORIZIA, TU SEI MALEDETTA La mattina del cinque d'agosto si muovevan le truppe italiane per Gorizia, le terre lontane e dolente ognun si partì Sotto l'acqua che cadeva al rovescio [1] grandinavan le palle nemiche su quei monti, colline e gran valli si moriva dicendo così: O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli sui letti di lana schernitori di noi carne umana questa guerra ci insegna a punir Voi chiamate il campo d'onore questa terra di là dei confini Qui si muore gridando assassini maledetti sarete un dì Cara moglie che tu non mi senti raccomando ai compagni vicini di tenermi da conto i bambini che io muoio col suo nome nel cuor Traditori signori ufficiali Che la guerra l'avete voluta Scannatori di carne venduta [2] E rovina della gioventù [3] O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu. | E LA MATTINA DI VENTITRÈ MAGGIO E la mattina di ventitré maggio si movevano le truppe italiane dalle terre l'armate lontane in partenza ognun si partì Su pe' quei monti che l'acqua rovescia grandinavano le bombe nemiche su per quei monti colline e gran valle ci massacravano a tutti così Quanti al mio fianco ne sono caduti e piangevano moglie coi figli ma senza patria e senza vessilli rimpiangendo dolori nel cuor O tu moglie che tu non mi senti ti raccomando i compagni vicini e di tenermi di conto i bambini che io ne muoio straziato nel cuor O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli sui letti di lana scarnitori di carne umana che questa guerra ci insegna a 'mpugnar Voi chiamatelo il campo dolore quelle terre da là dai confini là si moreva come assassini e benedetti sarete nel ciel. |
[2] [altra versione: 'Schernitori di carne venduta']
[3] [altra versione: 'Questa guerra ci insegna così']