Il monumento
Enzo JannacciQuesta dovrebbe essere la traduzione italiana della poesia di... | |
LE MONUMENT L'ennemi n'est pas, non il n'est pas Outre ta frontière; L'ennemi n'est pas, non il n'est pas Outre ta tranchée; L'ennemi est ici parmi nous, Il mange comme nous, il parle comme nous Il dort comme nous, il pense comme nous Mais il est différent de nous . L'ennemi est celui qui exploite le travail Et la vie de son frère; L'ennemi est celui qui vole le pain Le pain et la fatigue de son camarade; L'ennemi est celui qui veut le monument Pour les victimes décrétées par lui Et qui vole leur pain pour faire d'autres canons Et ne fait pas les écoles et ne fait pas les hôpitaux Afin de payer les généraux, ces généraux Ces généraux pour une autre guerre... | L’ex combattente non ha bisogno di un monumento ma del riconoscimento che fu mandato al macello per affari non suoi. Gli avevano insegnato che il nemico era al di là di un confine e perciò non capiva che la guerra era una lite fra capitalisti (come dicevano i socialisti) e che sarebbe stata un’inutile strage (come disse il papa di allora) In trincea, mentre infilava con la baionetta i suoi fratelli operai che parlavano altra lingua, capì la tragica verità! Il nemico non è oltre la frontiera ma è anche fra noi, parla come noi ma pensa diverso da noi. Il nemico è chi manda a morire gli altri per i suoi sporchi interessi. Il nemico è chi intasca il profitto del lavoro di un altro uomo. Il nemico è chi vuole il monumento alle vittorie da lui volute e ruba il pane per fare altri cannoni e non fa scuole per fare aeroplani e non fa ospedali perchè deve pagare i generali. I generali per un’altra guerra Quando è l’ora di marciare molti non sanno che il nemico marcia alla loro testa |