Bosser huit heures
Traduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 25-3-2021 21:27
Sgobbare otto ore
(continua)
(continua)
25/3/2021 - 21:28
Babel
(fino ad oggi il testo era questo, si aggiunge il testo con la parte in arabo e si lascia questo testo per la traduzione)
BABELE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/3/2021 - 18:52
La presó de Lleida
Tren…tatre prigionieri cantano una canzon.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/3/2021 - 16:43
Родны Край
Riccardo Gullotta
* Commento dell’autore: Ogni giorno continuano ad arrivare dozzine di cadaveri dal fronte, molti di loro rimangono sconosciuti.
Le patrie ringraziano [RG]
* Commento dell’autore: Ogni giorno continuano ad arrivare dozzine di cadaveri dal fronte, molti di loro rimangono sconosciuti.
Le patrie ringraziano [RG]
PATRIA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/3/2021 - 12:27
¿Qué hicieron con tu muerte?
Traduzione alla lettera.
CHE COSA FECERO CON LA TUA MORTE ?
(continua)
(continua)
inviata da dimostenis 22/3/2021 - 20:51
Lu cielu unni si tu
Una mia traduzione in italiano
IL CIELO DOVE SEI TU
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/3/2021 - 15:11
Ahneforschig (dr Bärnhard Matter, 1821-54)
Riccardo Venturi, 20-3-2021 22:32
Ricerca genealogica (Bernhard Matter, 1821-54)
(continua)
(continua)
20/3/2021 - 22:33
Marseillaise de la Commune
Chantons la liberté
Défendons la cité ♫
Sulle inconfondibili note del celebre leit-motiv della Rivoluzione Francese,
composto da Claude Joseph Rouget de Lisle a Strasburgo nell'Aprile 1792,
le parole di Madame Jules Faure, ribelle comunarda nella Parigi del 1871.
Défendons la cité ♫
Sulle inconfondibili note del celebre leit-motiv della Rivoluzione Francese,
composto da Claude Joseph Rouget de Lisle a Strasburgo nell'Aprile 1792,
le parole di Madame Jules Faure, ribelle comunarda nella Parigi del 1871.
Francesi non siete più schiavi
(continua)
(continua)
inviata da luisa 18/3/2021 - 13:30
La java des bombes atomiques
Mio zio, amando il fai da te
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/3/2021 - 00:37
Из еврейской народной поэзии [Колыбельная]
Riccardo Gullotta
NINNANANNA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/3/2021 - 00:08
I Wanna Go Back to Dixie
Dixie (o Dixieland) è il nome collettivo degli Stati della ormai estinta Confederazione degli Stati Americani.
Sostituirò nella traduzione la parola Dixie con la parola Sud.
Il testatico è una tassa uguale per tutti, indipendentemente dal reddito e dal patrimonio.
Il Robert E. Lee era un battello fluviale a vapore a pale, detentore di un primato di velocità sul Mississippi.
Lo Swanee è il fiume Suwannee, in Florida
Il boll-weevil è un insetto nocivo alla coltura del cotone
"Y'all" e "shet-ma-mouth" sono "you all" e "I shut my mouth" secondo la pronuncia di Dixieland. Non sono capace di renderli in italiano. Pensate alle espressioni più ridicole del dialetto che considerate più rustico e ridicolo e potete fare da soli.
"Be it ever so decadent" è uno scherzoso adattamento da "Home! Sweet home" di John Paine; l'originale è "Be it ever so humble"
Sostituirò nella traduzione la parola Dixie con la parola Sud.
Il testatico è una tassa uguale per tutti, indipendentemente dal reddito e dal patrimonio.
Il Robert E. Lee era un battello fluviale a vapore a pale, detentore di un primato di velocità sul Mississippi.
Lo Swanee è il fiume Suwannee, in Florida
Il boll-weevil è un insetto nocivo alla coltura del cotone
"Y'all" e "shet-ma-mouth" sono "you all" e "I shut my mouth" secondo la pronuncia di Dixieland. Non sono capace di renderli in italiano. Pensate alle espressioni più ridicole del dialetto che considerate più rustico e ridicolo e potete fare da soli.
"Be it ever so decadent" è uno scherzoso adattamento da "Home! Sweet home" di John Paine; l'originale è "Be it ever so humble"
VOGLIO TORNARE AL SUD
(continua)
(continua)
inviata da Paolo 15/3/2021 - 18:36
Chue am Waldrand
Riccardo Venturi, 15-3-2021 11:08
Vacca al bordo della foresta
(continua)
(continua)
15/3/2021 - 11:09
I han en Uhr erfunde
Riccardo Venturi, 14-3-2021 01:03
Ho inventato un orologio
(continua)
(continua)
14/3/2021 - 01:04
Penso positivo
A Sanremo, Fulminacci con Lundini e Roy Paci in una divertente versione di "Penso Positivo" con digressioni surreali di Lundini sulla "grande chiesa"
... comunque caro Lundini Che Guevara ora è sepolto a Cuba!
... comunque caro Lundini Che Guevara ora è sepolto a Cuba!
Festival di Sanremo - S2021 - Fulminacci con Valerio Lundini e Roy Paci - 'Penso positivo' - Video - RaiPlay
Nella terza serata del Festival di Sanremo 2021 dedicata alle cover Fulminacci, al fianco di Valerio Lundini e Roy Paci, propone il brano 'Penso positivo' di Jovanotti.
Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa
(continua)
(continua)
4/3/2021 - 22:54
Waiting on a War
«Da bambino cresciuto nella periferia di Washington DC, ho sempre avuto paura della guerra. Avevo incubi di missili nel cielo e soldati nel mio cortile, molto probabilmente originati dalla tensione politica dei primi anni '80 e della mia vicinanza al Campidoglio. La mia giovinezza è trascorsa sotto la nuvola oscura di un futuro senza speranza.
Lo scorso autunno, mentre accompagnavo mia figlia di 11 anni a scuola, si è rivolta a me e mi ha chiesto "Papà, ci sarà una guerra?". Il mio cuore è affondato nel petto mentre guardavo nei suoi occhi innocenti, perché ho capito che ora viveva sotto quella stessa nube oscuradi un futuro senza speranza che avevo provato 40 anni fa.
Quel giorno ho scritto "Waiting On a War". Ogni giorno aspettando che il cielo cada. C'è di più in questo di quello? C'è di più in questo che aspettare solo una guerra? Perché ho bisogno di più. Noi tutti ne abbiamo bisogno.
Questa canzone è stata scritta per mia figlia, Harper, che merita un futuro, proprio come tutti i bambini»
Lo scorso autunno, mentre accompagnavo mia figlia di 11 anni a scuola, si è rivolta a me e mi ha chiesto "Papà, ci sarà una guerra?". Il mio cuore è affondato nel petto mentre guardavo nei suoi occhi innocenti, perché ho capito che ora viveva sotto quella stessa nube oscuradi un futuro senza speranza che avevo provato 40 anni fa.
Quel giorno ho scritto "Waiting On a War". Ogni giorno aspettando che il cielo cada. C'è di più in questo di quello? C'è di più in questo che aspettare solo una guerra? Perché ho bisogno di più. Noi tutti ne abbiamo bisogno.
Questa canzone è stata scritta per mia figlia, Harper, che merita un futuro, proprio come tutti i bambini»
Aspetto una guerra da quando ero giovane
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 16:28
Atado y bien atado
Riccardo Gullotta, 23-2-2021
SOTTO STRETTO CONTROLLO [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/2/2021 - 23:36
31 ottobre 1926
2003
Storia di X
Anteo Zamboni è stato un anarchico italiano, protagonista di un attentato fallito contro Benito Mussolini. Morì a 15 anni linciato dagli squadristi, poco dopo il tentativo di uccidere Mussolini. L'episodio provocò un inasprimento della dittatura e la chiusura di alcuni giornali d'opposizione.
La band deve proprio il suo nome ad Anteo
Storia di X
Anteo Zamboni è stato un anarchico italiano, protagonista di un attentato fallito contro Benito Mussolini. Morì a 15 anni linciato dagli squadristi, poco dopo il tentativo di uccidere Mussolini. L'episodio provocò un inasprimento della dittatura e la chiusura di alcuni giornali d'opposizione.
La band deve proprio il suo nome ad Anteo
Spinto da tanto ardire,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/2/2021 - 14:43
Da ogni goccia
(2021)
Album: Cara rivolta
Da ogni goccia è la biografia di Mario Donegani, un partigiano bresciano di cui gli stessi bresciani ignorano la (r)esistenza: una vita fatta di costanza nonostante gli arresti, l’esilio, la fucilazione a cui riesce a sopravvivere e la morte in Val Sabbia. Una vita dedicata all’antifascismo, senza eroismo ma soltanto con la convinzione di essere dalla parte giusta: come se il fascismo fosse stato una roccia, erosa piano piano dal sangue di tutti i partigiani come Mario, fino alla sua inevitabile rottura e scomparsa.
Album: Cara rivolta
Da ogni goccia è la biografia di Mario Donegani, un partigiano bresciano di cui gli stessi bresciani ignorano la (r)esistenza: una vita fatta di costanza nonostante gli arresti, l’esilio, la fucilazione a cui riesce a sopravvivere e la morte in Val Sabbia. Una vita dedicata all’antifascismo, senza eroismo ma soltanto con la convinzione di essere dalla parte giusta: come se il fascismo fosse stato una roccia, erosa piano piano dal sangue di tutti i partigiani come Mario, fino alla sua inevitabile rottura e scomparsa.
Mi chiamo Mario Donegani
(continua)
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:39
Come un pesce d'Aprile
(2021)
Album: Cara rivolta
Come un pesce d’Aprile, tre storie di ordinario orrore avvenute nel nostro paese negli ultimi anni. Tre donne: Nina, attivista No TAV arrestata e messa in isolamento per non si sa bene quale accusa; Tiziana, costretta al suicidio dai video intimi diffusi in rete senza il suo consenso; Hana, bambina siriana affogata nella lunga traversata del Mar Mediterraneo, colpevole solo della ricerca di una vita migliore. Tutti episodi che dovrebbero chiudersi con una scritta “È uno scherzo”, come un Pesce d’Aprile, e che invece sono drammaticamente veri.
Album: Cara rivolta
Come un pesce d’Aprile, tre storie di ordinario orrore avvenute nel nostro paese negli ultimi anni. Tre donne: Nina, attivista No TAV arrestata e messa in isolamento per non si sa bene quale accusa; Tiziana, costretta al suicidio dai video intimi diffusi in rete senza il suo consenso; Hana, bambina siriana affogata nella lunga traversata del Mar Mediterraneo, colpevole solo della ricerca di una vita migliore. Tutti episodi che dovrebbero chiudersi con una scritta “È uno scherzo”, come un Pesce d’Aprile, e che invece sono drammaticamente veri.
Ciao mi chiamo Nina non ho ancora quarant’anni
(continua)
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:38
C'eravamo tanto odiati
2021
dall'album Cara Rivolta
C’eravamo tanto odiati è una critica serrata a chi vorrebbe accomunare la militanza fascista con quella antifascista, figlia secondo il sentire di questi ultimi anni della stessa rabbia e della stessa violenza e di una narrazione che ricorda troppo quella degli opposti estremismi degli anni di piombo.
dall'album Cara Rivolta
C’eravamo tanto odiati è una critica serrata a chi vorrebbe accomunare la militanza fascista con quella antifascista, figlia secondo il sentire di questi ultimi anni della stessa rabbia e della stessa violenza e di una narrazione che ricorda troppo quella degli opposti estremismi degli anni di piombo.
Non c’eravamo tanto amati noi c’eravamo tanto odiati
(continua)
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:35
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Un panino e una mela
2021
dall'album Cara Rivolta
Un panino e una mela è un brano emozionante che racconta uno degli episodi più bui della resistenza italiana, quando il comando fascista genovese scelse di giustiziare 11 partigiani e fare ritrovare i loro cadaveri davanti alle loro case, nei loro quartieri, senza alcun documento di identificazione ma soltanto con un panino e una mela in tasca.
dall'album Cara Rivolta
Un panino e una mela è un brano emozionante che racconta uno degli episodi più bui della resistenza italiana, quando il comando fascista genovese scelse di giustiziare 11 partigiani e fare ritrovare i loro cadaveri davanti alle loro case, nei loro quartieri, senza alcun documento di identificazione ma soltanto con un panino e una mela in tasca.
Tra 14 e 16 gennaio 1944 a Genova fu rappresentata una macabra messinscena.
(continua)
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:31
Cara Rivolta
2021
dall'album Cara Rivolta
Influenzato da Max Collini degli Offlaga Disco Pax e dal solito De André Zorba apre il disco con Cara Rivolta, una canzone d’amore dedicata alla ribellione e all’Anarchia impersonati in un’entità a cui dedicare liriche condite di metafore e similitudini legate alla militanza e alla sinistra internazionale, da Curcio ai partigiani passando per George Floyd e il movimento Black Lives Matter e agli anarchici No Tav Sole e Baleno.
dall'album Cara Rivolta
Influenzato da Max Collini degli Offlaga Disco Pax e dal solito De André Zorba apre il disco con Cara Rivolta, una canzone d’amore dedicata alla ribellione e all’Anarchia impersonati in un’entità a cui dedicare liriche condite di metafore e similitudini legate alla militanza e alla sinistra internazionale, da Curcio ai partigiani passando per George Floyd e il movimento Black Lives Matter e agli anarchici No Tav Sole e Baleno.
Ti ho incontrata l’otto Marzo con chi lotta tutto l’anno
(continua)
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:28
No pasaran
2004
Padani, mediolani, stilisti morti, cani
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 22/2/2021 - 04:50
Fumo di Londra
[2004]
Testo di Giorgio Canali
Lyrics by Giorgio Canali
Da/From "GiorgioCanali&Rossofuoco"
Testo di Giorgio Canali
Lyrics by Giorgio Canali
Da/From "GiorgioCanali&Rossofuoco"
Fumo di Londra, sirene urlanti
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 22/2/2021 - 04:37
È un lavorone
2015
A vita bassa
A vita bassa
Ore 7 del mattino, non c'è un angolo di nebbia che non abbia così sonno come me
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/2/2021 - 15:03
Il paese che non c'era
(2020)
"Il paese che non c'era" è la canzone delle utopie che hanno fatto muovere il mondo.
Alessio Arena
"Il paese che non c'era" è la canzone delle utopie che hanno fatto muovere il mondo.
Alessio Arena
S’era fatto il cielo scuro,
(continua)
(continua)
20/2/2021 - 23:11
Siempre vivirán
Riccardo Gullotta
VIVRANNO SEMPRE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/2/2021 - 22:56
Una Goccia
Parole di Lorenzo Orsetti
Musica: Mokadelic
Voce: Maria Edgarda Marcucci (Eddi)
Nella compilation HER DEM AMADE ME i Mokadelic hanno sonorizzato la voce di Maria Edgarda (Eddi) Marcucci, che legge il testamento di Lorenzo Orsetti.
Dal 17 marzo [2020] a Eddi è vietato partecipare a riunioni pubbliche, comprese le conferenze che teneva per informare sulla condizione femminile in Siria e non solo. Le è prescritto di non avvicinarsi a luoghi pubblici dopo le 18.00 e di restare presso la propria abitazione dalle 21.00 alle 7.00 per due anni. È normale?
Di tutti i volontari italiani nelle forze curde Eddi è l’unica cui infine sia stata imposta la misura. Colpisce, a dir poco, che fosse anche l’unica donna tra i proposti. A renderla diversa secondo i giudici è la pervicacia del suo attivismo in Italia una volta tornata, ad esempio l’aver contestato pubblicamente una trattativa per lo scambio... (continua)
Musica: Mokadelic
Voce: Maria Edgarda Marcucci (Eddi)
Nella compilation HER DEM AMADE ME i Mokadelic hanno sonorizzato la voce di Maria Edgarda (Eddi) Marcucci, che legge il testamento di Lorenzo Orsetti.
Dal 17 marzo [2020] a Eddi è vietato partecipare a riunioni pubbliche, comprese le conferenze che teneva per informare sulla condizione femminile in Siria e non solo. Le è prescritto di non avvicinarsi a luoghi pubblici dopo le 18.00 e di restare presso la propria abitazione dalle 21.00 alle 7.00 per due anni. È normale?
Di tutti i volontari italiani nelle forze curde Eddi è l’unica cui infine sia stata imposta la misura. Colpisce, a dir poco, che fosse anche l’unica donna tra i proposti. A renderla diversa secondo i giudici è la pervicacia del suo attivismo in Italia una volta tornata, ad esempio l’aver contestato pubblicamente una trattativa per lo scambio... (continua)
Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo.
(continua)
(continua)
19/2/2021 - 17:58
Percorsi:
Dal Kurdistan
Guernica
Rossofuoco y Max Collini - Guernica
Parole: Giorgio Canali, Max Collini
Musica: Giorgio Canali, Stewie Dal Col, Marco Greco, Luca Martelli
Registrata a distanza in qualche universo distopico parallelo
da HER DEM AMADE ME
Compilation dedicata a Lorenzo Orsetti
Parole: Giorgio Canali, Max Collini
Musica: Giorgio Canali, Stewie Dal Col, Marco Greco, Luca Martelli
Registrata a distanza in qualche universo distopico parallelo
da HER DEM AMADE ME
Compilation dedicata a Lorenzo Orsetti
I proventi della vendita del progetto saranno interamente devoluti al centro Alan’s Rainbow di Kobane per dotarlo di un ambulatorio pediatrico che sarà intitolato a Lorenzo Orsetti Tekoşer, partigiano internazionalista.
La televisione ha detto che sei andato a morire
(continua)
(continua)
19/2/2021 - 15:38
Percorsi:
Dal Kurdistan
Messaggio
2019
Il cantate del gruppo Bakis Beks non poteva certo immaginare che “Messaggio”, la canzone di protesta che riporta le storiche rivendicazioni contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna, potesse finire sulla scrivania dei magistrati del tribunale di Nuoro.
[...]
Una serata di fine estate che né i Bakis Beks, né due suoi ammiratori, in particolare, dimenticheranno più. Anche perché ad essere incriminati, oltre ai versi della canzone dal ritmo serrato e coinvolgente, è anche la coreografia che accompagnava il testo musicale: il linguaggio proibito del corpo, il dito medio alzato in segno di protesta contro il sistema, comune espressione di denuncia degli artisti rap. “Messaggio”, invece, che è stato interpretato come un insulto rivolto ad alcuni poliziotti presenti durante l’esibizione musicale. È da lì che sono iniziati i guai per il musicista e due fan, raggiunti poi da un... (continua)
Il cantate del gruppo Bakis Beks non poteva certo immaginare che “Messaggio”, la canzone di protesta che riporta le storiche rivendicazioni contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna, potesse finire sulla scrivania dei magistrati del tribunale di Nuoro.
[...]
Una serata di fine estate che né i Bakis Beks, né due suoi ammiratori, in particolare, dimenticheranno più. Anche perché ad essere incriminati, oltre ai versi della canzone dal ritmo serrato e coinvolgente, è anche la coreografia che accompagnava il testo musicale: il linguaggio proibito del corpo, il dito medio alzato in segno di protesta contro il sistema, comune espressione di denuncia degli artisti rap. “Messaggio”, invece, che è stato interpretato come un insulto rivolto ad alcuni poliziotti presenti durante l’esibizione musicale. È da lì che sono iniziati i guai per il musicista e due fan, raggiunti poi da un... (continua)
C'è una terra invasa da stranieri non comunitari
(continua)
(continua)
18/2/2021 - 23:54
Epitaffio (La morale)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Immolò la sua giovane esistenza al fronte
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:55
Riflessi di pace (Oltre il fronte)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Quando il sole spunterà tra i colli
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:52
Il passo del soldato (Verso la battaglia)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Vessilli rabbiosi puntano alti
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:35
All'ombra di un conflitto (La dichiarazione)
Album: Il Passo Del Soldato (1995)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
"Il Passo del Soldato è un album concept dedicato al tema della guerra. Composto dal brano principale (Il Passo del Soldato, appunto), che era un pezzo scritto quando avevo solo 17 anni, e altri composti negli anni 90. Alla voce c'è Claudio Guerrini, dato che Alessandro aveva lasciato il gruppo, ma prendemmo la decisione di sostituire solamente la voce e di realizzare un lavoro per soli tastiere, basso e batteria. E' un disco che amo molto perché mi sono veramente sbizzarrito con le tastiere, arrangiando tutto in modo personalissimo. In quel disco ho usato un Hammond collegato al leslie tramite un metal pedal che gli dava un suono davvero cattivo! Oggi, con la tecnologia recente, non ce più bisogno di fare tali operazioni..si riesce ad ottenere dei bei suoni vintage spippolando direttamente sugli effetti della tastiera (se buona). Comunque il disco... (continua)
Due grandi popoli che l'odio separa
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 04:11
Le anime belle
Le anime belle perse dietro i loro sogni
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 01:07
Braer
Nero è il colore del mare, gli altri colori cancellati
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/2/2021 - 01:01
Percorsi:
Guerra alla Terra
Georges Brassens: Si le bon Dieu l'avait voulu
Riccardo Venturi, 17-2-2021 20:31
Intrerpretata da Les Pornographes et Sébastien Giniaux
Due parole del traduttore. Le “due parole” non riguardano il testo della poesia-canzone, che è semplicissimo nonostante la presenza di una rarissima prima persona singolare del congiuntivo imperfetto interrogativo (ma con valore di condizionale irreale), sulla quale il Grevisse ci dice dèbbasi porre l'accento (fussé-je). Riguardano invece le favolose donne che Paul Fort non ha conosciuto, per le quali sono state approntate delle note (a parte per Cleopatra, che dovrebbe essere universalmente nota). Però, su Cleopatra va detta una cosa: qui Paul Fort la nomina come “la Cleopatra”, con un uso familiare proprio sia del francese che dell'italiano. Quasi fosse una donna del vicinato: significa quasi metterla al livello della “mi' regazza, ahò” (che, in questo contesto, ha una connotazione a mio parere deliziosa). L'ultima nota, invece, è una mia considerazione personale. Nella traduzione, ho italianizzato i nomi delle donne laddove possibile.
Intrerpretata da Les Pornographes et Sébastien Giniaux
Due parole del traduttore. Le “due parole” non riguardano il testo della poesia-canzone, che è semplicissimo nonostante la presenza di una rarissima prima persona singolare del congiuntivo imperfetto interrogativo (ma con valore di condizionale irreale), sulla quale il Grevisse ci dice dèbbasi porre l'accento (fussé-je). Riguardano invece le favolose donne che Paul Fort non ha conosciuto, per le quali sono state approntate delle note (a parte per Cleopatra, che dovrebbe essere universalmente nota). Però, su Cleopatra va detta una cosa: qui Paul Fort la nomina come “la Cleopatra”, con un uso familiare proprio sia del francese che dell'italiano. Quasi fosse una donna del vicinato: significa quasi metterla al livello della “mi' regazza, ahò” (che, in questo contesto, ha una connotazione a mio parere deliziosa). L'ultima nota, invece, è una mia considerazione personale. Nella traduzione, ho italianizzato i nomi delle donne laddove possibile.
Se il buon Dio avesse voluto
(continua)
(continua)
17/2/2021 - 20:33
Alto y claro
Riccardo Gullotta
FORTE E CHIARO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/2/2021 - 18:26
Armageddon
2012
Adieu Shangri-la
Armageddon è un episodio quasi commovente nella sua serenità; la vena ritmica e vocale ricorda Vecchioni, ma quello che spicca è la storia, quella di una coppia in un atollo tropicale vive con passione l’ultimo momento primo di un esperimento nucleare, il tutto cantato con una leggerezza che diventa uno schiaffo alla violenza sottintesa.
Ugo Mazzei, Adieu Shangri-la - Mescalina
Adieu Shangri-la
Armageddon è un episodio quasi commovente nella sua serenità; la vena ritmica e vocale ricorda Vecchioni, ma quello che spicca è la storia, quella di una coppia in un atollo tropicale vive con passione l’ultimo momento primo di un esperimento nucleare, il tutto cantato con una leggerezza che diventa uno schiaffo alla violenza sottintesa.
Ugo Mazzei, Adieu Shangri-la - Mescalina
Tempesta di sole, esplosione stellare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 18:23
Canzone per Chico
Camminare vuol dire arrivare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 16:41
Percorsi:
Chico Mendes
C'era
2012
Adieu Shangri-la
Il rock pop non banale è evidente in C’era, in cui il riff leggero ed il ritornello quasi lirico realizza un eccellente equilibrio con il testo, che tratta invece di un incidente navale con relativa catastrofe ambientale e personale dei protagonisti.
Ugo Mazzei, Adieu Shangri-la - Mescalina
Adieu Shangri-la
Il rock pop non banale è evidente in C’era, in cui il riff leggero ed il ritornello quasi lirico realizza un eccellente equilibrio con il testo, che tratta invece di un incidente navale con relativa catastrofe ambientale e personale dei protagonisti.
Ugo Mazzei, Adieu Shangri-la - Mescalina
C'era
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 16:25
Fatemi respirare
2012
Adieu Shangri-la
Adieu Shangri-la
Fatemi respirare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/2/2021 - 15:16
Luce sui due mondi
Album: Le porte del domani (2013)
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Al centro dell'immensa costruzione avviene l'incontro con "Colui che protegge il mondo", il quale si rende ben presto conto che i due amanti sono la dimostrazione vivente del fatto che solo due poli opposti possono creare equilibrio e unione. Improvvisamente il Dio si scompone in una luce immensa che illumina tutto il cosmo e fa nascere un nuovo essere dall'unione dei due. I due pianeti hanno per la prima volta entrambi la luce e l'uomo nuovo sarà la speranza per il domani.
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 18:26
L'enorme abisso
Album: Le porte del domani (2013)
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
"Colui che protegge il mondo" assiste alla lotta tra i due pianeti, rendendosi conto con tristezza che per quanti sforzi egli faccia non potrà mai esistere un equilibrio di felicità per tutti. Osservando l'abisso che lo separa dagli uomini avverte ancora di più la sua solitudine e impotenza.
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 18:08
Ritratto di lui
Album: Le porte del domani (2013)
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Un soldato di Felona, durante una battaglia, viene a contatto con una donna di Sorona. Nasce un unione che supera le barriere e, nonostante le difficoltà, i due giurano di rimanere insieme e cercare una soluzione al delirio che coinvolge i loro due mondi.
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 18:02
La guerra dei mille anni
Il popolo, una volta pacifico, di Felona attacca Sorona. Scoppia così una lunga e sanguinosa guerra tra i due pianeti. Sorona ha potuto rifiorire e diventare molto forte, Felona ha dalla sua una grande tecnologia sviluppata nei secoli di luce. Ma la guerra si protrae e la situazione non cambia.
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 17:58
Ritorno dal nulla
Album: Le porte del domani (2013)
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Un album che è un omaggio al progressive italiano: La Maschera Di Cera ha infatti deciso di continuare, esattamente quarant'anni dopo, la saga dei due pianeti di Felona e Sorona (Le Orme, 1973), disco riconosciuto come un capolavoro assoluto e uno dei capisaldi del prog mondiale. Le Porte del Domani è un concept, una suite di 45′ divisa in nove capitoli, che affronta la lotta tra i due pianeti, uno luminoso e l'altro buio. Lotta che si risolverà grazie a due amanti provenienti dai due mondi e all'intervento ultraterreno della divinità che li protegge. La copertina del disco è stata curata personalmente da Lanfranco, il pittore che creò il dipinto originale di Felona e Sorona e che ha messo gentilmente a disposizione del gruppo la sua opera del 1968 Gli amanti del sogno.
Sorona è ora illuminato dalla luce, mentre Felona è caduto nel buio perenne. Gli abitanti di uno sono rinati a nuova vita, gli altri sono caduti nella disperazione delle tenebre. Felona si sente usurpato della sua fortuna e pensa che tale situazione sia opera di un sortilegio di Sorona. Felona decide quindi di riprendersi con la forza la sua luce e il suo benessere.
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/2/2021 - 17:58
Trecento
(1990)
dall'unico album dei Vidia "Solo un folle può sfidare le sue molle" (1991) prodotto da Gianni Maroccolo
Testo di Enrico Greppi
Musica di Enrico Greppi, Alberto Agnelli e Massimiliano Rossi
dall'unico album dei Vidia "Solo un folle può sfidare le sue molle" (1991) prodotto da Gianni Maroccolo
Testo di Enrico Greppi
Musica di Enrico Greppi, Alberto Agnelli e Massimiliano Rossi
Sono partito di giovedì
(continua)
(continua)
14/2/2021 - 15:24
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