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Čovek sa mesecom u očima

Čovek sa mesecom u očima
Il testo in ћирилица (азбука), l'alfabeto cirillico serbo. La trascrizione è stata effettuata da Riccardo Venturi.
ЧОВЕК СА МЕСЕЦОМ У ОЧИМА
(continua)
15/2/2009 - 11:14
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Quaranta giorni di libertà

Quaranta giorni di libertà
io ho scritto un email a vco visto che sono dal 1980 che abito in provincia di modena ma di origine ossolana,ma non ho avuto nessuna risposta.ciao euro marchesi
euro 15/2/2009 - 10:20
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Dok gori nebo nad Novim Sadom

Dok gori nebo nad Novim Sadom
Il testo in ћирилица, о азбука (l'alfabeto serbo cirillico). La trascrizione è stata effettuata da Riccardo Venturi.
ДОК ГОРИ НЕБО НАД НОВИМ САДУ
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/2/2009 - 03:23
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Palestina

Palestina
[2000]
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!

I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA). Può essere che non sia più troppo "di moda" urlare "Palestina libera, Palestina rossa!"; eppure oggi più che mai questo grido dovrebbe risuonare senza nessuna preclusione per chi lotta per la libertà della Palestina anche da posizioni diverse. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela... (continua)
Dicono che si stan buttando via
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/2/2009 - 01:40
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Il mio nome è Carlo

Il mio nome è Carlo
[Febbraio 2002]
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!

I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA), hanno scritto nel 2002 questa canzone in cui è Carlo Giuliani stesso che racconta la sua storia di vita e la sua fine. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela delle CCG/AWS sono ugualmente frequentatori del CPA, e c'erano; al termine del concerto, il "frontman" dei Malasuerte,... (continua)
Sono sempre stato un tipo un po' ribelle
(continua)
15/2/2009 - 00:13
Percorsi: Genova - G8
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Тaмо дaлеко / Tamo daleko

Тaмо дaлеко / Tamo daleko
La canzone e belissima, ogni volta che la sento mi viene da piangere.
susana 13/2/2009 - 19:52
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Songs of Children Cantata

Version française - La Cantate des Enfants de Thérésine – Marco Valdo M.I. – 2009
d'après la version italienne publiée dans l'ouvrage « I Bambini di Terezin – Poesie e disegni dal Lager, 1942-1944 » - Mario De Micheli – Feltrinelli – 1979, elle qu'elle apparaît dans le site « Canzoni contro la Guerra ».

La Cantate des Enfants de Thérésine est composée de neuf poèmes écrits par des enfants juifs internés au camp de Theresienstadt (République Tchèque), mieux et plus tristement connu sous le nom de Thérésine.
À partir de 1940, les nazis équipèrent Thérésine d'abord d'une prison, puis d'un vrai ghetto qui servit de camp de transit pour les Juifs envoyés vers Auschwitz et les autres camps d'extermination.
15.000 enfants passèrent par Thérésine. Il en survécut 150.
« La communauté hébraïque de Thérésine s'assura que touts les enfants déportés pussent continuer leur parcours scolaire. Chaque jour,... (continua)
LA CANTATE DES ENFANTS DE THÉRÉSINE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/2/2009 - 14:51
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Armas vuelvanse a casa

Armas vuelvanse a casa
Cuando camino
(continua)
inviata da federico 13/2/2009 - 11:32
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Brothers In Arms

Brothers In Arms
Complimenti bellissimo sito. la canzone e le parole sono stupende. Ma sono tutte stupende quelle dei Dire Straits. Fate l'amore, non fate la guerra. Per questo ascoltate anche "Romeo & Juliet"
Luigi D'Onofrio 13/2/2009 - 09:12
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Il pazzo e la stella

Il pazzo e la stella
1998 (2004)
Acqua e terra
C'erano più di mille stelle
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/2/2009 - 23:39
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Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa
2007
Dall'altra parte del cancello

Visto che siamo vicini al Festival di Sanremo, ecco una canzone che lo ha vinto, senza essere per questo banale. Dall'album "Dall'altra parte del cancello" un'altra canzone che parla di follia e di Manicomi
Ti regalerò una rosa
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/2/2009 - 23:37
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Io come voi

Io come voi
[2007]
Album :"Rasoi di seta, Giovanni Nuti canta Alda Merini"
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti

"Io come voi non sono stato ascoltato e ho visto le sbarre/del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli/io come voi ho pianto, ho riso e ho sperato" "Io come voi sono stato sorpreso mentre rubavo la vita": comincia così questa bellissima poesia di Alda, che può essere idealmente dedicata a tutti coloro che sono reclusi nelle prigioni o nei manicomi. Quando l'ho musicata ne è uscito un brano molto intenso, che ho deciso di mettere all'ingresso del mio sito www.giovanninuti.com perché penso che nella vita ognuno di noi soffre per qualche ingiustizia, diventando suo malgrado un esperto nella "scienza del dolore dell'uomo".
Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita,
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 19:33
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Canzone per Alda Merini

Canzone per Alda Merini
[1999]
Album: Sogna, ragazzo sogna

Canzone per Alda Merini
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 14:53
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Manicomi

Manicomi
[1995]
Testo e musica di Davide Bernasconi
[Davide Van De Sfroos]
Dall'album "Manicomi"
Ricordo una vita con donne e bottiglie,
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 14:27
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The End

The End
Ehi, gente! La fine del mondo si avvicina!
E il responsabile è il nano malefico!
Alessandro 12/2/2009 - 13:02

Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome

Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome
Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome

Chanson française - Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome – Marco Valdo M.I. – 2009

La chanson du Petit Chaperon Rouge et du Loup de Rome se propose d'écouter des voix anciennes à propos de ce qui se vit aujourd'hui en Italie. Avec le passage du temps et de l'âge, l'histoire bégaye et semble vouloir se répéter, avec des nuances cependant; elle avance masquée ou disons que comme le Loup de Perrault, le Loup de Rome avance déguisé, tout sourire sur ses écrans. D'aucuns diront que l'affaire est une affaire d'Italie et qu'une chanson en français n'a rien à y faire.
Mais, dit Marco Valdo M.I., la belle affaire... Pour sonner le tocsin, il n'est pas de frontières. Et puis, c'est manquer de mémoire que de croire que ce qui opprime l'Italien sera sans incidences pour les autres demain. L'histoire bégaye peut-être, mais nous on se souvient. La... (continua)
Sonnons les cloches ! Rompons le silence !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2009 - 12:38
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Songs of Children Cantata

Ho trovato le traduzioni in italiano su “I bambini di Terezín – Poesie e disegni dal lager, 1942-1944”, a cura di Mario De Micheli, Universale Economica Feltrinelli, 1979.
Le traduzioni sono di Giorgio Gandini e dello stesso curatore.
Grazie al prezioso volumetto sono riuscito anche a correggere ed integrare alcune note biografiche.

Elenco delle poesie che compongono la Cantata delle canzoni di bambini:

Il giardino
Poesia conservata con altre sette, tutte scritte a mano. Si tratta senza dubbio di copie. Sul davanti la firma “Franta Bass”.
Frantizek Bass, nato a Brno il 4.9.1930, fu deportato a Terezín il 2.12.1942 Morto il 28.10.1944 ad Auschwitz.

A Terezín
Brani rimasti, scritti a matita, su carta assorbente da mano infantile e maldestra, ma senza errori di ortografia. Come firma figura nell’angolo destro il nome “Teddy”. Aggiunte da mano estranea le indicazioni “1943” e “L 410”. Non... (continua)
CANTATA DELLE CANZONI DI BAMBINI
(continua)
inviata da Alessandro 12/2/2009 - 11:34
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FBD (Fosforo Bianco Democratico)

FBD (Fosforo Bianco Democratico)
[2008]
Dall’album “Tarlo Terzo”
Bruno Dorella: timpano, rullante
Giovanni Succi: chitarra acustica



“Si tratta del brillante episodio del bombardamento operato indiscriminatamente sulla città di Falluja, Iraq novembre 2004, condotto in nostro nome e in quello della democrazia. E abbiamo largamente utilizzato un’arma chimica di distruzione di massa (da noi stessi dichiarata illegale) che si chiama fosforo bianco (nome in codice Willy Pete) e che produce il brillante effetto di sciogliere i corpi composti di liquidi, tipo gli umani.
Lo abbiamo fatto per colpire alcuni terroristi barricati in quella città, sostenitori di un dittatore che noi stessi avevamo posto al potere per abbatterlo al momento opportuno ed impossessarci direttamente o indirettamente del controllo di una vasta regione strategica. Purtroppo questi balordi si erano nascosti proprio in città, quindi si è dovuto raderla... (continua)
Milioni di GB
(continua)
inviata da Alessandro 12/2/2009 - 09:08
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Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète

Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète
Ricordando che Dino Campana finì i suoi giorni in un manicomio (precisamente quello di Castelpulci, presso Lastra a Signa, Firenze, nel 1932) inseriamo, con motivazione ma anche per omaggio al grande poeta di Marradi, questa canzone nel percorso sui Lager dei Matti - La guerra manicomiale pur mantenendola tra gli "Extra".
CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 06:42
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Albatro

Albatro
[2006]
Da "Delirio e castigo" (album autoprodotto)
Scritta da Davide Giromini
Luca Rapisarda: Voce, chitarra
Davide Giromini: Fisarmonica, cori
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele D'Ascoli: Basso
Alessandra Daietti: Percussioni


"Ai veri artisti, che predicano nel deserto."
[Dal libretto dell'album]

Il tema di questa canzone è contenuto nell'introduzione recitata da Matteo Procuranti. Ricordiamo anche che nello stesso album, gli Apuamater, prima di Alessio Lega, hanno interpretato anche E qualcuno poi disse di Gianni Nebbiosi.
Insonni, bestemmiatori, sifilitici, omosessuali, dissipatori, alchimisti, libertini. Tutta una popolazione si trova ad un tratto, nella seconda metà del XVII secolo, rigettata al di là di una linea di separazione, e rinchiusa in asili che erano destinati a diventare, dopo un secolo o due, i campi chiusi della follia.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2009 - 04:03
"I lager dei matti: la guerra manicomiale". Così si intitola il nuovo percorso che prende l'avvio dalla riproposizione di E ti chiamaron matta di Gianni Nebbiosi (1972), album recentemente reinciso da Alessio Lega.
Riccardo Venturi 12/2/2009 - 03:23
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Ballata dell'alcoolizzato

Ballata dell'alcoolizzato
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
Chissà
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:56
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E qualcuno poi disse

E qualcuno poi disse
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Incisa anche nel VIII volume di "Avanti Popolo", antologia della canzone popolare e di lotta italiana pubblicata nel 1995 dalla rivista "Avvenimenti"
Interpretata anche dagli Apuamater Indiesfolk nell'album "Delirio e Castigo" (2006)


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo,... (continua)
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:53
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Il numero d'appello

Il numero d'appello
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Interpretata anche da Maria Monti in Maria Monti e i Contrautori (1972)


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi,... (continua)
Quando, nel cercare di farsi capire,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:45
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In un anno e più d'amore

In un anno e più d'amore
[1972]
E ti chiamaron Matta

Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008


E TI CHIAMARON MATTA


In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania


Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
In un anno e più d'amore
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:07
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No “Dal Molin”

anonimo
No “Dal Molin”
Il gigante dai piedi d'argilla

10/02/2009 fonte: Presidio Permanente

[...] Il dispositivo messo in campo questa mattina dal Questore Sarlo ha dimostrato tutta la sua imponenza: un gigante militare fatto per intimidire, vietare, respingere, intimorire. Ma con i piedi d'argilla, perché legata a uno scenario di scontro creato dalla Questura e rifiutato dai cittadini [...]



Guarda il primo video sulla giornata di oggi
Stiamo preparando nuovi contributi filmati

Un centinaio tra carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa che avanzano lungo viale Dal Verme per centinaia di metri respingendo con spintoni, insulti, minacce e violenze manifestanti pacifici che arretrano; blindati e volanti schierati in ogni strada laterale nella zona limitrofa all'ingresso del Dal Molin per impedire ai vicentini di avvicinarsi; minacce d'arresto verso i cittadini che, pacificamente, si oppongono alla... (continua)
adriana 11/2/2009 - 18:55
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Corrado Guzzanti: Grande Raccordo Anulare

Corrado Guzzanti: Grande Raccordo Anulare
[2000]
Testo e musica di Corrado Guzzanti
Dalla trasmissione di Rai 3 "L'ottavo nano"

L'anno era il 2001, e nella trasmissione di rai 3 L'Ottavo Nano, condotta dalla contessa Serena Dandini de Sylva (non ci crederete, ma si chiama proprio così) accadeva una cosa strana, che ancora oggi, a distanza di anni, viene ricordata e -soprattutto- berciata a squarciagola. A determinati punti di quella trasmissione satirica, l'ideatore della stessa, Corrado Guzzanti, prorompeva in scena con un pianoforte semovente, travestito -anche vocalmente, e in modo perfetto- da Antonello Venditti e si metteva a cantare quanto segue, la vera e unica epopea toponomastica metropolitana di Roma e del suo Grande Raccordo Anulare. Su una melodia strappacore più vendittiana di quelle di Venditti, due innamorati si godono tutto il consueto ingorgo facendo l'amore e figli nelle soste, e raccontando tutte le uscite (o... (continua)
Vieni con me, amore, sur Grande Raccordo Anulare,
(continua)
inviata da Riccardo & Adriana 11/2/2009 - 17:57
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Beautiful That Way

Beautiful That Way
Una risposta a Noa di Udi Aloni.
Dal blog Palestina Libera

Cara Achinoam Nini,

ho scelto di rispondere a te e non all'intera destra rabbiosa, perchè credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra di migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa dare una vera resistenza all'occupazione.

Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d'amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai Palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai ad Israele il ruolo di liberatore. Ad Israele - che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. "Io so dove è il vostro cuore! E' proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!" scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e imprigionati nel ghetto chiamato... (continua)
CCG/AWS Staff 11/2/2009 - 03:43
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Ρωμιοσύνη

Ρωμιοσύνη
Il ciclo di canzoni tradotto in lingua spagnola da Juan Ruiz de Torres, ripreso da questa pagina.
El ciclo de canciones traducido al castellano por Juan Ruiz de Torres, reproducido de esta página.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/2/2009 - 22:02




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