Yatar Bursa kalesinde
Sevdalınız komünisttir,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2018 - 08:29
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Ben içeri düştüğümden beri
[1947]
Versi di Nâzım Hikmet
Li trovo, per esempio, nella raccolta “Yeni ṣiirler” pubblicata nel 1970 dalla casa editrice Dost Yayinlari.
Musica di Fazıl Say nel suo “Nazım Oratoryosu” del 2001, dove la poesia è interpretata dall’attore Genco Erkal.
Testo trovato qui
Dopo 10 anni di galera, 10 anni di sofferenza estrema per il poeta, 10 anni di sofferenza estrema per il mondo, per i popoli travolti dalla guerra, annientati dai cannoni, nelle stragi fasciste, nei campi di sterminio nazisti, sotto le bombe atomiche dei vincitori americani...
Versi di Nâzım Hikmet
Li trovo, per esempio, nella raccolta “Yeni ṣiirler” pubblicata nel 1970 dalla casa editrice Dost Yayinlari.
Musica di Fazıl Say nel suo “Nazım Oratoryosu” del 2001, dove la poesia è interpretata dall’attore Genco Erkal.
Testo trovato qui
Dopo 10 anni di galera, 10 anni di sofferenza estrema per il poeta, 10 anni di sofferenza estrema per il mondo, per i popoli travolti dalla guerra, annientati dai cannoni, nelle stragi fasciste, nei campi di sterminio nazisti, sotto le bombe atomiche dei vincitori americani...
Ben içeri düştüğümden beri güneşin etrafında on kere döndü dünya
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/5/2018 - 13:25
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Yanmamış cigara
[1930]
Versi di Nâzım Hikmet, risalenti all’epoca della sua prima incarcerazione (1929-1935) causata dall’affissione di manifesti per il Partito Comunista turco.
Poesia messa in musica da Kerem Güney nel suo disco del 1977 intitolato "Tapusuz Memet"
Versi di Nâzım Hikmet, risalenti all’epoca della sua prima incarcerazione (1929-1935) causata dall’affissione di manifesti per il Partito Comunista turco.
Poesia messa in musica da Kerem Güney nel suo disco del 1977 intitolato "Tapusuz Memet"
O bu gece ölebilir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2018 - 13:05
Ali'nin selâmı var
[1952]
Versi di Nâzım Hikmet
Una poesia senza titolo risalente al 1952, ma edita solo 50 anni dopo.
Testo trovato grazie alla traduzione italiana di Flavio Poltronieri e ad un suo successivo suggerimento di ricerca.
In Rete compare, per esempio, nel volume "Nâzım Hikmet. Yeni Şiirler 6", pubblicato dalla casa editrice Adam nel 2015.
Scopro anche che questi versi sono stati messi in musica da Kerem Güney nel suo disco del 1977 intitolato "Tapusuz Memed"
"... L'implacabile censura della repubblica turca, più ancora di quella ottomana, ha lungamente e vergognosamente proibito i versi di Nâzım Hikmet. Nessuna tolleranza per chi difendeva con la sua semplice poesia, il proletariato turco o denunciava il genocidio armeno..." (Flavio Poltronieri)
Versi di Nâzım Hikmet
Una poesia senza titolo risalente al 1952, ma edita solo 50 anni dopo.
Testo trovato grazie alla traduzione italiana di Flavio Poltronieri e ad un suo successivo suggerimento di ricerca.
In Rete compare, per esempio, nel volume "Nâzım Hikmet. Yeni Şiirler 6", pubblicato dalla casa editrice Adam nel 2015.
Scopro anche che questi versi sono stati messi in musica da Kerem Güney nel suo disco del 1977 intitolato "Tapusuz Memed"
"... L'implacabile censura della repubblica turca, più ancora di quella ottomana, ha lungamente e vergognosamente proibito i versi di Nâzım Hikmet. Nessuna tolleranza per chi difendeva con la sua semplice poesia, il proletariato turco o denunciava il genocidio armeno..." (Flavio Poltronieri)
Ali'nin selâmı var
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/5/2018 - 22:10
L'Internationale
TURCO [2] / TURKISH [2]
Versione letterale turca dell'originale francese, da Vikisosyalizm
Turkish literal translation of the French original, from Vikisosyalizm
Turkish literal translation of the French original, from Vikisosyalizm
ENTERNASYONAL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/4/2018 - 06:38
Kan çiçekleri
Testo e musica di Zülfü Livaneli
In: Gökyüzü Herkesindir
1987
La canzone è ispirata dalla pittura di Abidin Dino, l'amico fraterno di Nazim Hikmet.
In: Gökyüzü Herkesindir
1987
La canzone è ispirata dalla pittura di Abidin Dino, l'amico fraterno di Nazim Hikmet.
Topraktan mı sürmüş candan mı kopmuş
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 25/4/2018 - 09:39
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
Asya-Afrika
[1988]
Dal disco: Gökyüzü Herkesindir
Dal disco: Gökyüzü Herkesindir
Kalbimizin yarısı burdaysa
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 13/4/2018 - 17:51
Güldünya
testo e musica di Zülfü Livaneli
nel CD "Hayata Dair"
2005
Livaneli scrisse e dedicò la canzone a una ragazza vittima di un crimine d'onore.
Il suo nome Güldünya è composto da due differenti parole: la prima parte "Gul" è sia il nome "Rosa" che il verbo "ridere", la seconda parte "dünya" significa invece "mondo".
nel CD "Hayata Dair"
2005
Livaneli scrisse e dedicò la canzone a una ragazza vittima di un crimine d'onore.
Il suo nome Güldünya è composto da due differenti parole: la prima parte "Gul" è sia il nome "Rosa" che il verbo "ridere", la seconda parte "dünya" significa invece "mondo".
Güldünya Güldünya
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 7/4/2018 - 17:42
Duvarlar
testo e musica di Zülfü Livaneli
in “Neylersin” del 1994
in “Neylersin” del 1994
duvarları kuşatın da
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/4/2018 - 14:24
Kardeşin duymaz
testo e musica: Zülfü Livaneli
nel disco "İstanbul Konseri" del 1984
nel disco "İstanbul Konseri" del 1984
Susarlar, sesini boğmak isterler
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 4/4/2018 - 10:50
Yiğidim aslanım
testo: Mehmet Bedri Rahmi Eyüboğlu (Görele 1911-Istanbul 1975)
musica: Zülfü Livaneli
Nel disco “Günlerimiz” del 1980
musica: Zülfü Livaneli
Nel disco “Günlerimiz” del 1980
Şu sılanın ufak tefek yolları
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/4/2018 - 19:49
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Gegen den Krieg
Zülfü Livaneli ha inciso nel 1988 all'interno del suo disco "Gökyüzü Herkesindir" il brano "Hitler'e" ovvero la versione turca di "General, dein Tank"
HITLER'E
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/4/2018 - 12:44
Canción del jinete
Che lunga ed interessante pagina di traduzioni, permettetemi di unirmi a voi con la versione di uno dei grandi di Turchia, Zülfü Livaneli (si trova nel disco Zor Yillar del 1987):
ATLI
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/4/2018 - 11:44
Si chiamava Gesù
Traduzione turca di Celal Kabadayı (L. Trans.)
ADI İSA'YDI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2018 - 07:47
Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Una poesia che negli anni 70 fu messa in musica da Kerem Güney (1939-2012), importante musicista e cantautore, nel suo disco intitolato "Tapusuz Memed" del 1977.
Poi anche nel repertorio di Ahmet Kaya (1957-2000), cantautore rivoluzionario di origine curda.
Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo... (continua)
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Una poesia che negli anni 70 fu messa in musica da Kerem Güney (1939-2012), importante musicista e cantautore, nel suo disco intitolato "Tapusuz Memed" del 1977.
Poi anche nel repertorio di Ahmet Kaya (1957-2000), cantautore rivoluzionario di origine curda.
Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo... (continua)
Burda çiçekler açmıyor,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2018 - 21:03
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio dal compositore e cantante Edip Akbayram.
Si veda anche Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül)
Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo imprigionarono di nuovo nel 1944. E nel 1948 lo assassinarono, in circostanze mai chiarite.
Oggi Sabahattin Ali è uno dei simboli per coloro che si oppongono alla deriva autoritaria di Erdogan.
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio dal compositore e cantante Edip Akbayram.
Si veda anche Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül)
Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo imprigionarono di nuovo nel 1944. E nel 1948 lo assassinarono, in circostanze mai chiarite.
Oggi Sabahattin Ali è uno dei simboli per coloro che si oppongono alla deriva autoritaria di Erdogan.
Göklerde kartal gibiydim,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2018 - 08:22
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Hoş geldin bebek
[1961]
Versi di Nâzim Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli
Nell’album di Livaneli intitolato “Nazım Türküsü” del 1978, interamente dedicato ad Hikmet
Versi di Nâzim Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli
Nell’album di Livaneli intitolato “Nazım Türküsü” del 1978, interamente dedicato ad Hikmet
Hoş geldin bebek
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2018 - 08:48
Sardunya´ya Ağıt
[1972]
Versi di Can Yücel (1926-1999), poeta turco
Musica di Selim Atakan
Nel disco degli Yeni Türkü intitolato “Buğdayın Türküsü” (1979), album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato su Turkish Language Class
Una poesia dedicata a Deniz Gezmiş (1947–1972), tra i fondatori della Türkiye Halk Kurtuluş Ordusu (THKO, l’Esercito Popolare di Liberazione della Turchia), organizzazione armata dell’estrema sinistra. Considerato come il Che Guevara turco, Deniz Gezmiş fu arrestato ad Ankara nel 1971, proprio alla vigilia dell’ennesimo colpo di Stato militare. La sua sorte era quindi segnata: fu impiccato il 6 maggio 1972. Aveva 25 anni.
Versi di Can Yücel (1926-1999), poeta turco
Musica di Selim Atakan
Nel disco degli Yeni Türkü intitolato “Buğdayın Türküsü” (1979), album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato su Turkish Language Class
Una poesia dedicata a Deniz Gezmiş (1947–1972), tra i fondatori della Türkiye Halk Kurtuluş Ordusu (THKO, l’Esercito Popolare di Liberazione della Turchia), organizzazione armata dell’estrema sinistra. Considerato come il Che Guevara turco, Deniz Gezmiş fu arrestato ad Ankara nel 1971, proprio alla vigilia dell’ennesimo colpo di Stato militare. La sua sorte era quindi segnata: fu impiccato il 6 maggio 1972. Aveva 25 anni.
İkindiyin saat beşte
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2018 - 08:29
Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Una poesia che negli anni 70 fu messa in musica da Kerem Güney (1939-2012), importante musicista e cantautore, e poi interpretata da moltissimi artisti.
Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo imprigionarono di nuovo nel 1944. E nel 1948 lo assassinarono, in circostanze mai chiarite.
Oggi Sabahattin... (continua)
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Una poesia che negli anni 70 fu messa in musica da Kerem Güney (1939-2012), importante musicista e cantautore, e poi interpretata da moltissimi artisti.
Sabahattin Ali è stato prima di tutto un insegnante. Insegnava lingua tedesca perchè da giovane e brillante laureato aveva vinto una borsa di studio in Germania. Ma al suo ritorno in Turchia venne preso di mira dalla polizia politica del regime di Atatürk e nel 1933 venne arrestato e imprigionato. E' a quel periodo che questa poesia si riferisce. Lo liberarono solo a patto che giurasse e celebrasse in versi la sua fedeltà al presidente. Lui lo fece, ma non era finita. I suoi versi e le sue parole continuavano a non convincere gli sgherri del potere. Lo imprigionarono di nuovo nel 1944. E nel 1948 lo assassinarono, in circostanze mai chiarite.
Oggi Sabahattin... (continua)
Başın öne eğilmesin
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2018 - 22:18
Percorsi:
Dalle galere del mondo
נרקוד לשלום
17. TURCO / Turkish
Bulent Ibrushim
Bulent Ibrushim
BARIŞ İÇİN DANS EDECEK
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2017 - 07:13
The Phony King of England
ONA SAHTE İNGILIZ KRALI DIYECEKLER
(continua)
(continua)
inviata da dq82 11/5/2017 - 11:33
Angina Pektoris
1948
Parole di Nâzım Hikmet
Interpretata da Melike Demirağ (1986)
Scritta in carcere, dove doveva scontare una pena di ben 28 anni. Era prigioniero già da quattordici anni quando, nel 1948, ebbe il primo infarto. L’anno dopo venne amnistiato grazie ad una commissione internazionale composta tra gli altri da Sartre, Tristian Tzara e Pablo Picasso e dopo uno sciopero della fame di diciotto giorni reso ancora più drammatico dal recente attacco cardiaco. Nel 1951, ad un anno dalla liberazione, fu costretto all’esilio, vivendo in giro per l’Europa ma scegliendo spesso la Russia, dove aveva frequentato l’università. L’adorata moglie Münevver Andaç e il figlio piccolo non poterono seguirlo. Morì per un attacco cardiaco il 3 giugno 1963 a Mosca, dove venne sepolto.
leggoerifletto
Parole di Nâzım Hikmet
Interpretata da Melike Demirağ (1986)
Scritta in carcere, dove doveva scontare una pena di ben 28 anni. Era prigioniero già da quattordici anni quando, nel 1948, ebbe il primo infarto. L’anno dopo venne amnistiato grazie ad una commissione internazionale composta tra gli altri da Sartre, Tristian Tzara e Pablo Picasso e dopo uno sciopero della fame di diciotto giorni reso ancora più drammatico dal recente attacco cardiaco. Nel 1951, ad un anno dalla liberazione, fu costretto all’esilio, vivendo in giro per l’Europa ma scegliendo spesso la Russia, dove aveva frequentato l’università. L’adorata moglie Münevver Andaç e il figlio piccolo non poterono seguirlo. Morì per un attacco cardiaco il 3 giugno 1963 a Mosca, dove venne sepolto.
leggoerifletto
Yarısı burdaysa kalbimin
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/1/2017 - 19:08
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Vurdular bizi
Album: Kobani (2016)
Sabato 10 ottobre 2015 ad Ankara si tiene una grande manifestazione organizzata dai partiti curdi e della sinistra per chiedere la pace nel Kurdistan turco. Due kamikaze si fanno saltare in aria uccidendo quasi 100 persone. Il governo turco attribuisce l'attentato all'ISIS ma gli organizzatori della manifestazione accusano direttamente il governo turco di aver pianificato o almeno non impedito l'attacco.
Sabato 10 ottobre 2015 ad Ankara si tiene una grande manifestazione organizzata dai partiti curdi e della sinistra per chiedere la pace nel Kurdistan turco. Due kamikaze si fanno saltare in aria uccidendo quasi 100 persone. Il governo turco attribuisce l'attentato all'ISIS ma gli organizzatori della manifestazione accusano direttamente il governo turco di aver pianificato o almeno non impedito l'attacco.
Barış olsun diye düştük yollara
(continua)
(continua)
1/12/2016 - 22:43
Blowin' in the Wind
TURCO / TURKISH
Una versione letterale turca dal sito di testi e traduzioni Akor Merkezi.
Turkish word-for-word translation from the lyrics and translations website Akor Merkezi
Turkish word-for-word translation from the lyrics and translations website Akor Merkezi
CEVAP RÜZGARDA UÇUYOR
(continua)
(continua)
9/11/2016 - 01:01
Va, pensiero
Dedicata ad un altro popolo sterminato, proprio dai turchi, quello armeno
Git, dusunce
(continua)
(continua)
inviata da dq82 18/6/2016 - 17:50
Marşa Rojava [Destana Kobanê]
Kendal Maniş
ROJAVA MARŞI
(continua)
(continua)
inviata da Lucone + CCG/AWS Staff 21/3/2016 - 21:06
Yemen Türküsü
anonimo
Yemen Türküsü is a very well known Turkish folk song (türkü means Turkish folk song). It is about Turkish soldiers who were sent to Yemen in the First World War to fight a battle against The United Kingdom and Rebel Arabs for the Ottoman Empire. They went to Yemen from Muş,a city in the east of Turkey.They all died in Yemen.So after that tragedy, the Yemen song wrote by the local people of Muş for the memories of soldiers' death in Yemen.
Havada bulut yok bu ne dumandır
(continua)
(continua)
inviata da dq82 2/3/2016 - 15:30
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Dictator
Non so se BB se ne fosse accorto, ma curiosamente su lyricstranslate questa canzone è tradotta solo in francese e in turco. E allora, vista la dedica, la prima traduzione che inserisco è proprio quella turca
DIKTATÖR
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/10/2015 - 15:18
Le déserteur
TURCO / TURKISH [2] - Zeynep Oral
La traduzione turca della scrittrice e giornalista Zeynep Oral (traduzione letterale).
The Turkish translation made by the writer and journalist Zeynep Oral (a literal translation)
La traduction turque de l'écrivaine et journaliste Zeynep Oral (traduction littérale)
The Turkish translation made by the writer and journalist Zeynep Oral (a literal translation)
La traduction turque de l'écrivaine et journaliste Zeynep Oral (traduction littérale)
ASKER KAÇAĞI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/10/2015 - 11:15
Olur/Olmaz
"Ispirata da uno degli slogan creati alla fine degli anni '90 dal movimento femminista in Turchia, questa canzone è una maliziosa ribellione contro la dominazione maschile che permea la vita di ogni giorno; contro il sessismo e il "lavoro casalingo" che esso impone; contro il "nucleo familiare" come sede di oppressione, sessismo, moralismo violenza e sfruttamento. È una chiamata all'organizzazione ed alla lotta; una richiamo a scendere in strada ed in piazza contro chi vuole scrivere le nostre storie."
Inspired by one of the slogans coined at the end of the 90’s by the feminist movement in Turkey, this song is a mischievous rebellion against the male dominance that infuses everyday practices; against sexism and the “household work” it imposes; against the “nuclear family” as the site of oppression, sexism, moralism, violence and exploitation. It is a call to organizing and struggle; a call to the street and the square towards writing our own histories.
(http://tayfabandista.org/bandsista/)
Inspired by one of the slogans coined at the end of the 90’s by the feminist movement in Turkey, this song is a mischievous rebellion against the male dominance that infuses everyday practices; against sexism and the “household work” it imposes; against the “nuclear family” as the site of oppression, sexism, moralism, violence and exploitation. It is a call to organizing and struggle; a call to the street and the square towards writing our own histories.
(http://tayfabandista.org/bandsista/)
Gelsin baba gelsin koca gelsin
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 2/9/2015 - 15:20
El pueblo unido jamás será vencido
Turkish translation by Kağan Demir da lyrics translate
Birleşmiş bir halkı hiçbir kuvvet yenemez!
(continua)
inviata da Krzysiek 29/7/2015 - 16:47
Uyan Berkin'im
[2014]
Parole e musica del Grup Yorum
Oggi a Istanbul due militanti del Devrimci Halk Kurtuluş Partisi-Cephesi (DHKP/C), formazione armata di estrema sinistra, sono penetrati nel palazzo di giustizia e hanno sequestrato un magistrato, tal Mehmet Selim Kiraz, il procuratore incaricato delle indagini sulla morte di Berkin Elvan, un ragazzino di 15 anni che nel giugno del 2013, durante le proteste antigovernative al Gezi Park, fu colpito alla testa da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, da distanza ravvicinata, e che morì molti mesi dopo, nel marzo dello scorso anno, senza aver mai ripreso conoscenza.
Si disse che Berkin Elvan non c’entrava nulla con le proteste, che fosse uscito di casa per andare a comprare il pane. L’allora Primo Ministro Erdoğan, oggi Presidente, dichiarò invece che Berkin Elvan era "membro di un’organizzazione terrorista" e che aveva preso parte agli scontri a volto... (continua)
Parole e musica del Grup Yorum
Oggi a Istanbul due militanti del Devrimci Halk Kurtuluş Partisi-Cephesi (DHKP/C), formazione armata di estrema sinistra, sono penetrati nel palazzo di giustizia e hanno sequestrato un magistrato, tal Mehmet Selim Kiraz, il procuratore incaricato delle indagini sulla morte di Berkin Elvan, un ragazzino di 15 anni che nel giugno del 2013, durante le proteste antigovernative al Gezi Park, fu colpito alla testa da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, da distanza ravvicinata, e che morì molti mesi dopo, nel marzo dello scorso anno, senza aver mai ripreso conoscenza.
Si disse che Berkin Elvan non c’entrava nulla con le proteste, che fosse uscito di casa per andare a comprare il pane. L’allora Primo Ministro Erdoğan, oggi Presidente, dichiarò invece che Berkin Elvan era "membro di un’organizzazione terrorista" e che aveva preso parte agli scontri a volto... (continua)
Bıyıkları yeni terlemiş daha
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 22:46
Fragen eines lesenden Arbeiters
OKUMUŞ BIR İŞÇI SORUYOR
(continua)
(continua)
inviata da Herr Puntila und sein Knecht Matti 25/3/2015 - 03:10
Özgecan anısına şarkı
[2015]
Parole e musica di Murat Kekilli (1968-), cantautore turco originario di Adana, l’antica Antiochia di Cilicia.
Una canzone in memoria di Özgecan Aslan, una ragazza di 20 anni, studentessa universitaria, che lo scorso 11 febbraio, a Mersin, città del distretto di Adana, è stata ferocemente assassinata perché ha resistito ad un tentativo di stupro. Il suo assassino – l’autista del minibus su cui Özgecan era salita – l’ha uccisa perché si sarebbe difesa con una bomboletta di spray al peperoncino che aveva con sé. L’ha selvaggiamente picchiata e finita con una sbarra di ferro. Poi ha chiesto aiuto a due parenti per far sparire il corpo. Le hanno mozzato le mani, forse per impedire l’identificazione dalle impronte, e poi hanno bruciato il cadavere. Sono stati arrestati, ma solo per un caso: un poliziotto più attento di altri che a un posto di blocco ha riscontrato macchie di sangue sospette... (continua)
Parole e musica di Murat Kekilli (1968-), cantautore turco originario di Adana, l’antica Antiochia di Cilicia.
Una canzone in memoria di Özgecan Aslan, una ragazza di 20 anni, studentessa universitaria, che lo scorso 11 febbraio, a Mersin, città del distretto di Adana, è stata ferocemente assassinata perché ha resistito ad un tentativo di stupro. Il suo assassino – l’autista del minibus su cui Özgecan era salita – l’ha uccisa perché si sarebbe difesa con una bomboletta di spray al peperoncino che aveva con sé. L’ha selvaggiamente picchiata e finita con una sbarra di ferro. Poi ha chiesto aiuto a due parenti per far sparire il corpo. Le hanno mozzato le mani, forse per impedire l’identificazione dalle impronte, e poi hanno bruciato il cadavere. Sono stati arrestati, ma solo per un caso: un poliziotto più attento di altri che a un posto di blocco ha riscontrato macchie di sangue sospette... (continua)
Gül düştü yüzüne
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2015 - 16:58
Strontium 90
Stronsium 90: La poesia originale di Nâzim Hikmet
Scritta il 16 marzo 1958 a Varsavia. Ricordiamo che il poeta turco, nel suo esilio, si era stabilito in Polonia e aveva preso la cittadinanza polacca; indi per cui viene spesso riportato, nelle biografie, come "naturalizzato polacco". Continuava, però, a scrivere in lingua turca, come si può vedere dal manoscritto qui riprodotto. [RV]
STRONSİUM 90
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 12:09
Don Kişot
[1947]
Versi di Nâzım Hikmet
Musicata nella versione originale dai Mukavemet
Una versione in italiano è stata musicata da Michele Mirabassi, Erri De Luca e Gianmaria Testa per lo spettacolo “Chisciotte e gli invincibili. Il racconto, i versi, la musica.” (2007)
Versi di Nâzım Hikmet
Musicata nella versione originale dai Mukavemet
Una versione in italiano è stata musicata da Michele Mirabassi, Erri De Luca e Gianmaria Testa per lo spettacolo “Chisciotte e gli invincibili. Il racconto, i versi, la musica.” (2007)
Ölümsüz gençliğin şövalyesi,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/12/2014 - 14:30
Percorsi:
Don Chisciotte tra l'eternità e l'82
Tencere tava havası
Aria di pentole e padelle
da Kelebekler di Miguel Martínez.*
Tortuga ha un blog che si chiama Inizio dalla fine. Migrazioni al confine fra reale e immaginario, e invece inizia dall’inizio: insomma, il primo post che vedi è il più vecchio.
Inizio dalla fine è sicuramente molto in sintonia con la parte del nostro blog che abbiamo intitolato mundus imaginalis in onore di Henry Corbin.
Da due video di cui si era parlato nei commenti del nostro blog, Tortuga ha tirato fuori questo testo, che le rubiamo integralmente in cambio di un poco costoso grazie!**
Ricordiamo che abbiamo già presentato qui due brani dei Kardeş Türküler, con Tencere tava havasi, torniamo per la terza volta a questo gruppo.
Tortuga ha prima tradotto il testo di “Tencere tava havası” dall’inglese dei sottotitoli, poi lo abbiamo riguardato insieme, confrontando con l’originale turco; infine, lei ha riscritto il tutto in... (continua)
da Kelebekler di Miguel Martínez.*
Tortuga ha un blog che si chiama Inizio dalla fine. Migrazioni al confine fra reale e immaginario, e invece inizia dall’inizio: insomma, il primo post che vedi è il più vecchio.
Inizio dalla fine è sicuramente molto in sintonia con la parte del nostro blog che abbiamo intitolato mundus imaginalis in onore di Henry Corbin.
Da due video di cui si era parlato nei commenti del nostro blog, Tortuga ha tirato fuori questo testo, che le rubiamo integralmente in cambio di un poco costoso grazie!**
Ricordiamo che abbiamo già presentato qui due brani dei Kardeş Türküler, con Tencere tava havasi, torniamo per la terza volta a questo gruppo.
Tortuga ha prima tradotto il testo di “Tencere tava havası” dall’inglese dei sottotitoli, poi lo abbiamo riguardato insieme, confrontando con l’originale turco; infine, lei ha riscritto il tutto in... (continua)
Bir öyle bir böyle kelamlardan, yasaklardan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/9/2014 - 00:27
The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
SELAM SIZE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/8/2014 - 16:02
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
TURCO / TURKISH - Lyricstranslate
Segnalata da DonQuijote82. Si tratta di una traduzione turca letterale, non cantabile, ricavata dal grande sito Lyricstranslate. Il commento in turco è tratto da tr.wikipedia.
Contributed by DonQuijote82. It is a non-rhythmic, literal Turkish translation reproduced from the big Lyricstranslate site. The Turkish introduction is reproduced from tr.wikipedia. [CCG/AWS Staff]
Lili Marleen II. Dünya Savaşı sırasında ün kazanmış Alman şarkısı. Orijinal sözleri 1915'de I. Dünya Savaşında rus cephesinde savaşan Hans Leip tarafından yazıldı, daha sonra "Nöbetteki Genç Askerlerin Şarkısı (Das Lied eines jungen Soldaten auf der Wacht) olarak yayınlandı. Müziğini Norbert Schultze 1938'de besteledi.
Şarkının orijinal ismi "Lambanın altındaki kız" ( Almanca,Das Mädchen unter der Laterne)'dı fakat "Lili Marleen" olarak ün kazandı.
Lale Andersen tarafından 1939'da... (continua)
Segnalata da DonQuijote82. Si tratta di una traduzione turca letterale, non cantabile, ricavata dal grande sito Lyricstranslate. Il commento in turco è tratto da tr.wikipedia.
Contributed by DonQuijote82. It is a non-rhythmic, literal Turkish translation reproduced from the big Lyricstranslate site. The Turkish introduction is reproduced from tr.wikipedia. [CCG/AWS Staff]
Lili Marleen II. Dünya Savaşı sırasında ün kazanmış Alman şarkısı. Orijinal sözleri 1915'de I. Dünya Savaşında rus cephesinde savaşan Hans Leip tarafından yazıldı, daha sonra "Nöbetteki Genç Askerlerin Şarkısı (Das Lied eines jungen Soldaten auf der Wacht) olarak yayınlandı. Müziğini Norbert Schultze 1938'de besteledi.
Şarkının orijinal ismi "Lambanın altındaki kız" ( Almanca,Das Mädchen unter der Laterne)'dı fakat "Lili Marleen" olarak ün kazandı.
Lale Andersen tarafından 1939'da... (continua)
LILI MARLEEN
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/4/2014 - 11:12
كلمتي حرة (Kelmti Horra)
çeviri http://vinceverbatim.tumblr.com/ dan alınmıştır.
Özgür olanım ben ve asla korkmayan,
(continua)
(continua)
inviata da zeynep 14/4/2014 - 00:05
Çanakkale türküsü
anonimo
[1915]
Canzone popolare
Rifacimento attribuito al cantastorie Ihsan Ozanoğlu di Kastamonu
Arrangiamento di Muzaffer Sarısözen
Turkish folksong
Probably reshaped by the bard Ihsan Ozanoğlu of Kastamonu
Arranged by Muzaffer Sarısözen
Siamo arrivati al famoso "centenario della Grande Guerra", quella che avrebbe dovuto concludere tutte le guerre; ed è un centenario che, pur ovviamente toccandoci, sarà bene affrontare via via a modo nostro. Ad esempio continuando imperterriti a non affrontare mai gli avvenimenti da una parte sola. Prendiamo ad esempio la Campagna dei Dardanelli del 1915, un autentico macello che ha, fra le altre cose, rappresentanto il "battesimo del fuoco" di paesi lontanissimi come l'Australia e la Nuova Zelanda, che si trovarono a mandare a morire la loro giovane generazione per prendere uno stretto di collegamento col Mar Nero. È la campagna dei Dardanelli, o di Gallipoli;... (continua)
Canzone popolare
Rifacimento attribuito al cantastorie Ihsan Ozanoğlu di Kastamonu
Arrangiamento di Muzaffer Sarısözen
Turkish folksong
Probably reshaped by the bard Ihsan Ozanoğlu of Kastamonu
Arranged by Muzaffer Sarısözen
Siamo arrivati al famoso "centenario della Grande Guerra", quella che avrebbe dovuto concludere tutte le guerre; ed è un centenario che, pur ovviamente toccandoci, sarà bene affrontare via via a modo nostro. Ad esempio continuando imperterriti a non affrontare mai gli avvenimenti da una parte sola. Prendiamo ad esempio la Campagna dei Dardanelli del 1915, un autentico macello che ha, fra le altre cose, rappresentanto il "battesimo del fuoco" di paesi lontanissimi come l'Australia e la Nuova Zelanda, che si trovarono a mandare a morire la loro giovane generazione per prendere uno stretto di collegamento col Mar Nero. È la campagna dei Dardanelli, o di Gallipoli;... (continua)
Çanakkale içinde aynalı çarşı
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/3/2014 - 11:13
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Dünyanin en tuhaf mahluku
[1947]
Versi di Nazim Hikmet, all’epoca rinchiuso nel carcere di Bursa dopo una pesantissima condanna (28 anni) per le sue attività contro il regime, le sue idee comuniste e le sue iniziative internazionali anti-naziste e anti-franchiste. Ne scontò 12, dal 1938 al 1950, per poi essere liberato grazie alla mobilitazione internazionale di figure come Tristan Tzara, Pablo Picasso, Paul Robeson, Pablo Neruda e Jean-Paul Sartre.
Interpretata da diversi artisti, per esempio dalla cantante di Istanbul Ajda Ahu Giray e da Francesca Solleville.
Una poesia che fa il paio con İnsanların türküleri…
Versi di Nazim Hikmet, all’epoca rinchiuso nel carcere di Bursa dopo una pesantissima condanna (28 anni) per le sue attività contro il regime, le sue idee comuniste e le sue iniziative internazionali anti-naziste e anti-franchiste. Ne scontò 12, dal 1938 al 1950, per poi essere liberato grazie alla mobilitazione internazionale di figure come Tristan Tzara, Pablo Picasso, Paul Robeson, Pablo Neruda e Jean-Paul Sartre.
Interpretata da diversi artisti, per esempio dalla cantante di Istanbul Ajda Ahu Giray e da Francesca Solleville.
Una poesia che fa il paio con İnsanların türküleri…
Akrep gibisin kardeşim,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/12/2013 - 15:12
Beyazıt Meydanı’ndaki Ölü
[maggio 1960]
Versi di Nazim Hikmet.
Musica di Derya Köroğlu e Selim Atakan.
Da “Buğdayın Türküsü” (1979), album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato sul blog Türkü Sözleri
Credo che in questa sua poesia Hikmet si riferisse al colpo di Stato del 27 maggio 1960, quando il generale Cemal Gürsel depose il presidente Mahmut Celâleddin Bayar e fece impiccare il primo ministro Adnan Menderes, fondatore del Demokrat Parti.
Ma Derya Köroğlu ed i suoi Yeni Türkü, riproponendo in musica i versi del grande poeta, non potevano che riferirsi ai massacri avvenuti nelle piazze Taksim (1 maggio 1977) e Beyazıt (16 marzo 1978) e alle altre stragi che funestarono la Turchia in quell’anno.
A piazza Taksim, durante la festa dei lavoratori accadde più o meno quello che era già accaduto a Città del Messico nel 1968 e a Buenos Aires nel 1973: uomini dei servizi segreti e militanti ultranazionalisti... (continua)
Versi di Nazim Hikmet.
Musica di Derya Köroğlu e Selim Atakan.
Da “Buğdayın Türküsü” (1979), album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato sul blog Türkü Sözleri
Credo che in questa sua poesia Hikmet si riferisse al colpo di Stato del 27 maggio 1960, quando il generale Cemal Gürsel depose il presidente Mahmut Celâleddin Bayar e fece impiccare il primo ministro Adnan Menderes, fondatore del Demokrat Parti.
Ma Derya Köroğlu ed i suoi Yeni Türkü, riproponendo in musica i versi del grande poeta, non potevano che riferirsi ai massacri avvenuti nelle piazze Taksim (1 maggio 1977) e Beyazıt (16 marzo 1978) e alle altre stragi che funestarono la Turchia in quell’anno.
A piazza Taksim, durante la festa dei lavoratori accadde più o meno quello che era già accaduto a Città del Messico nel 1968 e a Buenos Aires nel 1973: uomini dei servizi segreti e militanti ultranazionalisti... (continua)
Bir ölü yatıyor
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/12/2013 - 14:43
Mapushane Kapısı
[1979]
Versi di Nazim Hikmet.
Musica di Selim Atakan.
Da “Buğdayın Türküsü”, album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato sul blog Türkü Sözleri
Dedicati ad un suo compagno di carcere, İbrahim Balaban, che proprio “dietro ad una porta di ferro” scoprì la sua vocazione artistica. La poesia è infatti ispirata ad un’opera del famoso pittore e scrittore turco.
Versi di Nazim Hikmet.
Musica di Selim Atakan.
Da “Buğdayın Türküsü”, album d’esordio del gruppo turco.
Testo trovato sul blog Türkü Sözleri
Dedicati ad un suo compagno di carcere, İbrahim Balaban, che proprio “dietro ad una porta di ferro” scoprì la sua vocazione artistica. La poesia è infatti ispirata ad un’opera del famoso pittore e scrittore turco.
Altı kadın vardı demir kapının önünde
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/12/2013 - 08:28
Nâzım Hikmet: İnsanların türküleri
[1960]
Ignoro in quale raccolta fossero originariamente contenuti questi versi del grande poeta turco... La traduzione in francese si trova in quella intitolata “Il neige dans la nuit”, a cura di Münevver Andaç e Guzine Dino, Gallimard, 1999.
Una poesia che voglio dedicare alle CCG/AWS e a quanti gli danno vita...
Ignoro in quale raccolta fossero originariamente contenuti questi versi del grande poeta turco... La traduzione in francese si trova in quella intitolata “Il neige dans la nuit”, a cura di Münevver Andaç e Guzine Dino, Gallimard, 1999.
Una poesia che voglio dedicare alle CCG/AWS e a quanti gli danno vita...
İnsanların türküleri kendilerinden güzel,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 21:35
Катюша
TURCO / TURKISH
La traduzione turca di Attila Tokatlı, dalla raccolta intitolata Sovyet Şairleri Antolojisi (Antologia di poeti sovietici). La riproduciamo da tr.wikipedia
The Turkish translation by Attila Tokatlı, from the Sovyet Şairleri Antolojisi (Anthology of Soviet Poets). We reproduce it from tr.wikipedia.
Katyuşa (Rusça: Катю́ша), bir Rus şarkısıdır. Genelde halk şarkısı olarak bilinse de 1938 yılında Matvey İsaakoviç Blanter tarafından bestelenmiş sözleri ise Mihail İsakovskiy tarafından yazılmıştır. İlk kez Lidiya Ruslanova tarafından seslendirilmiştir. Bazı eleştirmenler Katyuşa 'nın, İgor Stravinsky'nin 1937 yılında Chanson Russe şekline adapte ettiği Mavra (1922) adlı operasına benzer tonlar taşıması nedeniyle Blanter'in kompozisyonu olmadığına inanırlar.
Savaş dönemine denk gelmesi ve askerler tarafından çok sevilmesi nedeniyle o dönem Kızıl Ordu'nun kullandığı bir roket... (continua)
La traduzione turca di Attila Tokatlı, dalla raccolta intitolata Sovyet Şairleri Antolojisi (Antologia di poeti sovietici). La riproduciamo da tr.wikipedia
The Turkish translation by Attila Tokatlı, from the Sovyet Şairleri Antolojisi (Anthology of Soviet Poets). We reproduce it from tr.wikipedia.
Katyuşa (Rusça: Катю́ша), bir Rus şarkısıdır. Genelde halk şarkısı olarak bilinse de 1938 yılında Matvey İsaakoviç Blanter tarafından bestelenmiş sözleri ise Mihail İsakovskiy tarafından yazılmıştır. İlk kez Lidiya Ruslanova tarafından seslendirilmiştir. Bazı eleştirmenler Katyuşa 'nın, İgor Stravinsky'nin 1937 yılında Chanson Russe şekline adapte ettiği Mavra (1922) adlı operasına benzer tonlar taşıması nedeniyle Blanter'in kompozisyonu olmadığına inanırlar.
Savaş dönemine denk gelmesi ve askerler tarafından çok sevilmesi nedeniyle o dönem Kızıl Ordu'nun kullandığı bir roket... (continua)
KATYUŞA
(continua)
(continua)
inviata da RV 4/10/2013 - 17:00
On Battleship Hill
PJ Harvey'in bu şarkısı Conk Bayırı Muharebesi hakkında yazılmıştır. Adı geçen tepe ''Battleship Hill'' Anzak bölgesindeki Düztepe'dir. (Belkide doğrudan Conkbayırı demeliyiz.) Baby 700 denilen mezarlıkta bu bölgede bulunur. Üzerinde büyük muharebeler olmuştur.
(Significativa la traduzione in turco visto che la canzone si riferisce alla battaglia di Gallipoli)
(Significativa la traduzione in turco visto che la canzone si riferisce alla battaglia di Gallipoli)
DÜZTEPEDE
(continua)
(continua)
24/9/2013 - 22:31
Die Arbeiter von Wien
Avusturya işçi marşı: La versione turca
Avusturya işçi marşı: The Turkish version
Se non fosse per l' „Avusturya“ (Austria) che ricorda precisamente la sua origine, pochi turchi crederebbero che questa canzone del movimento operaio, famosissima, non sia una canzone turca. Diffusa in Turchia fin dagli anni '30 (con una traduzione rimasta anonima a causa della repressione che ha caratterizzato tutte le fasi storiche della Turchia moderna), e spesso identificata con le iniziali „AIM“, è arrivata fino alle proteste di Gezi Park e alla rivolta di piazza Taksim. Fa parte del repertorio di tutti i gruppi militanti turchi, dal Grup Yorum ai Bandista; nella pagina dedicata alla versione interpretata da quest'ultimo gruppo (lasciata in questo caso come pagine autonoma) si trova anche una traduzione italiana.
Avusturya İşçi Marşı ya da Hayat Denilen Kavga (Almanca: Arbeiter von Wien), sözleri Fritz... (continua)
Avusturya işçi marşı: The Turkish version
Se non fosse per l' „Avusturya“ (Austria) che ricorda precisamente la sua origine, pochi turchi crederebbero che questa canzone del movimento operaio, famosissima, non sia una canzone turca. Diffusa in Turchia fin dagli anni '30 (con una traduzione rimasta anonima a causa della repressione che ha caratterizzato tutte le fasi storiche della Turchia moderna), e spesso identificata con le iniziali „AIM“, è arrivata fino alle proteste di Gezi Park e alla rivolta di piazza Taksim. Fa parte del repertorio di tutti i gruppi militanti turchi, dal Grup Yorum ai Bandista; nella pagina dedicata alla versione interpretata da quest'ultimo gruppo (lasciata in questo caso come pagine autonoma) si trova anche una traduzione italiana.
Avusturya İşçi Marşı ya da Hayat Denilen Kavga (Almanca: Arbeiter von Wien), sözleri Fritz... (continua)
AVUSTURYA İŞÇI MARŞI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2013 - 14:20
Hiç kimsenin şarkısı
La canzone interamente in lingua turca
Complete Turkish lyrics
Complete Turkish lyrics
20 Ağustos 2007 akşamı Beyoğlu polis karakolunda bir cinayet işlendi; gözaltına alınmış bir genç, polis silahından çıkan bir kurşunla öldürüldü. Yıllardır yaşanılan cinayetlerden çok da farklı değildi aslında. Yine tahakküm makinasındaki bir çark, yine nefretle, yine ayrımcılıkla, yine her türlü insani değeri hiçe sayarak bir canı yok etti. Anlaşılan bu sefer maktul, vatandaş olmayıp sığınmacı olduğundan, üstüne üstlük derisinin rengi farklı olduğundan ‘öldürülmeyi hak etmiş’ti; tıpkı kadın olduğu, kürt olduğu, eşcinsel olduğu, ermeni olduğu, trans olduğu, roman olduğu, isyankâr olduğu, "hiç kimse" olduğu için ‘öldürülmeyi hak edenler’ gibi. Artık yeter, ya basta, êdî bese kardeşler…
HIÇ KIMSENIN ŞARKISI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/8/2013 - 10:11
Bella Ciao
anonimo
15b. Hoşçakal (Versione turca dei Bandista)
15b. Hoşçakal (Turkish version by Bandista)
Versione turca del gruppo Bandista dall'album Daima! del 2011
Turkish version by Bandista from the album Daima! (2011)
15b. Hoşçakal (Turkish version by Bandista)
Versione turca del gruppo Bandista dall'album Daima! del 2011
Turkish version by Bandista from the album Daima! (2011)
Gün penceremde, uyandı güneş
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/8/2013 - 23:16
Haymatlos
Turkish translation from the album homepage
Heimatlos, yersiz yurtsuz; sınırsız bir dünyaya özlem… Küresel muktedirlerin neden olduğu savaşlardan, iktisadi ve sosyal yıkımdan, ekolojik krizin sonuçlarından kaçan göçmenler daha iyi bir yaşam kurmak için sınırları aşmaya çalışıyorlar. Yasadışı göçle mücadele olarak adlandırılan şey aslında bir cephesinde devletler, kolluk kuvvetleri, özel kuvvetler, sınırlar, silahlar ve hapishaneler, beride ise sade insanların olduğu bir savaş. Çünkü biliyoruz ki insanlar değil, sınırlar ve o sınırları kurup koruyan kurumlar illegaldir. Çünkü biliyoruz ki kimse nedensiz kaçmaz. Çünkü hepimiz göçmeniz; buradayız, kalacağız, yaşayacağız. Sokakların sesini duyun!
Heimatlos, yersiz yurtsuz; sınırsız bir dünyaya özlem… Küresel muktedirlerin neden olduğu savaşlardan, iktisadi ve sosyal yıkımdan, ekolojik krizin sonuçlarından kaçan göçmenler daha iyi bir yaşam kurmak için sınırları aşmaya çalışıyorlar. Yasadışı göçle mücadele olarak adlandırılan şey aslında bir cephesinde devletler, kolluk kuvvetleri, özel kuvvetler, sınırlar, silahlar ve hapishaneler, beride ise sade insanların olduğu bir savaş. Çünkü biliyoruz ki insanlar değil, sınırlar ve o sınırları kurup koruyan kurumlar illegaldir. Çünkü biliyoruz ki kimse nedensiz kaçmaz. Çünkü hepimiz göçmeniz; buradayız, kalacağız, yaşayacağız. Sokakların sesini duyun!
HAYMATLOS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2013 - 14:27
AİM (Avusturya İşçi Marşı)
[2009]
Testo turco: Anonimo
Musica: Samuel Pokrass, Белая армия, чёрный барон (1920)
Adattamento: Bandista
Album: De te fabula narratur
Turkish lyrics: Unknown author
Music: Samuel Pokrass, Белая армия, чёрный барон (1920)
Arrangement: Bandista
Album: De te fabula narratur
Türkçe söz: Tanınmıyan müellif
Müsik: Samuel Pokrass, Белая армия, чёрный барон (1920)
Tatbik: Bandista
Album: De te fabula narratur
La canzone, un classico del movimento operaio turco e internazionale, è la versione turca del celeberrimo canto Die Arbeiter von Wien ("I lavoratori di Vienna"), scritto nel 1927 da Fritz Brügel sulla musica del canto rivoluzionario russo "Armata bianca, Barone nero" (si veda la pagina specificamente dedicata al canto, che trae la sua origine dalla rivolta viennese del 15 luglio 1927, stroncata nel sangue con quasi 90 morti in piazza dopo l'incendio e la distruzione del Palazzo... (continua)
Testo turco: Anonimo
Musica: Samuel Pokrass, Белая армия, чёрный барон (1920)
Adattamento: Bandista
Album: De te fabula narratur
Turkish lyrics: Unknown author
Music: Samuel Pokrass, Белая армия, чёрный барон (1920)
Arrangement: Bandista
Album: De te fabula narratur
Türkçe söz: Tanınmıyan müellif
Müsik: Samuel Pokrass, Белая армия, чёрный барон (1920)
Tatbik: Bandista
Album: De te fabula narratur
La canzone, un classico del movimento operaio turco e internazionale, è la versione turca del celeberrimo canto Die Arbeiter von Wien ("I lavoratori di Vienna"), scritto nel 1927 da Fritz Brügel sulla musica del canto rivoluzionario russo "Armata bianca, Barone nero" (si veda la pagina specificamente dedicata al canto, che trae la sua origine dalla rivolta viennese del 15 luglio 1927, stroncata nel sangue con quasi 90 morti in piazza dopo l'incendio e la distruzione del Palazzo... (continua)
Hayat denilen kavgaya girdik
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2013 - 12:08
Hiçbir şeyin şarkısı
[2009]
Testo e musica: Bandista
Lyrics and music: Bandista
Sözler ve müsik: Bandista
Album: De te fabula narratur
Dopo dodici anni, ancora forse non si è realizzato appieno l'impatto che i fatti di Genova e l'assassinio di Carlo Giuliani hanno provocato sui movimenti antagonisti di tutto il mondo. Prendiamo ad esempio la Turchia: un gruppo militante come i Bandista scelgono, in questa canzone che in gran parte si riferisce a figure ed episodi della recente storia (di repressione sanguinosa) del loro paese, di riservare la prima strofa proprio a Carlo Giuliani. Con un'affermazione che ritengo fondamentale: chi combatte per cambiare non è e non deve diventare né bandiera, né mito, ma soltanto rendere conto dei fatti e testimoniare un'idea. Soltanto così il sole sorge ancora. [RV]
Testo e musica: Bandista
Lyrics and music: Bandista
Sözler ve müsik: Bandista
Album: De te fabula narratur
Dopo dodici anni, ancora forse non si è realizzato appieno l'impatto che i fatti di Genova e l'assassinio di Carlo Giuliani hanno provocato sui movimenti antagonisti di tutto il mondo. Prendiamo ad esempio la Turchia: un gruppo militante come i Bandista scelgono, in questa canzone che in gran parte si riferisce a figure ed episodi della recente storia (di repressione sanguinosa) del loro paese, di riservare la prima strofa proprio a Carlo Giuliani. Con un'affermazione che ritengo fondamentale: chi combatte per cambiare non è e non deve diventare né bandiera, né mito, ma soltanto rendere conto dei fatti e testimoniare un'idea. Soltanto così il sole sorge ancora. [RV]
Bir sokağın ortasında yatıyor
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2013 - 09:34
Özgürlüğe manuş
[2009]
Testo e musica: Bandista
Lyrics and music: Bandista
Sözler ve müsik: Bandista
Album: De te fabula narratur
Nella meravigliosa Turchia del premier (M)Erdoğan, faro della democrazia e, soprattutto, paese in crescita economica dove si sta applicando tutto il perfetto manuale del liberismo più sfrenato e sfrontato rivestito sotto una patina di islamismo, succede che un gruppo militante come i Bandista (acronimo di BAND İSTAnbul) debbano mantenersi rigorosamente anonimi per sfuggire alla persecuzione poliziesca (e si veda quel che accade regolarmente al Grup Yorum); cosicché nessuno sa come si chiamino i membri del gruppo, né chi siano esattamente. Lo sanno però benissimo, chi siano, tutti coloro che li hanno visti comparire nei mesi scorsi in piazza Taksim durante le proteste, a suonare in piazza e Gezi Park dove hanno distribuito gratuitamente l'album De te fabula narratur (registrato... (continua)
Testo e musica: Bandista
Lyrics and music: Bandista
Sözler ve müsik: Bandista
Album: De te fabula narratur
Nella meravigliosa Turchia del premier (M)Erdoğan, faro della democrazia e, soprattutto, paese in crescita economica dove si sta applicando tutto il perfetto manuale del liberismo più sfrenato e sfrontato rivestito sotto una patina di islamismo, succede che un gruppo militante come i Bandista (acronimo di BAND İSTAnbul) debbano mantenersi rigorosamente anonimi per sfuggire alla persecuzione poliziesca (e si veda quel che accade regolarmente al Grup Yorum); cosicché nessuno sa come si chiamino i membri del gruppo, né chi siano esattamente. Lo sanno però benissimo, chi siano, tutti coloro che li hanno visti comparire nei mesi scorsi in piazza Taksim durante le proteste, a suonare in piazza e Gezi Park dove hanno distribuito gratuitamente l'album De te fabula narratur (registrato... (continua)
Ne Seattle, ne Genova, ne Latin Amerika'da
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2013 - 01:32
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Versi di Nâzım Hikmet
Musica di Fazıl Say nel suo “Nazım Oratoryosu” del 2001, dove la poesia è interpretata dall’attore Genco Erkal.
Testo trovato qui
Nazım Oratoryosu
Nâzım Hikmet in prigione a Bursa