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Nowhere To Run To

Nowhere To Run To
Mi sa che, d’ora in avanti, piuttosto che cercare nuove canzoni, mi dedicherò di più a consolare canzoni “abbandonate” come questa – molto bella – di Roy Harper.

Per me le canzoni sono creature viventi partorite da esseri umani, a volte, spesso, anche con estrema fatica e sofferenza, perché sono intrise dei loro sentimenti, perché in una manciata di secondi sono condensate intere porzioni di vite, storie, mondi che diversamente non conosceremmo.

Per questo mi dispiace molto quando incontro pagine come questa, in cui il contributore – in questo caso Renato Stecca, per giunta un collaboratore storico – non ha avuto voglia di trattare questa canzone come avrebbe meritato, come merita ogni canzone, limitandosi a copiare ed incollare il testo da qualche Metrolyrics o similia (e includendovi pure annotazioni estranee) e senza spenderci una parola, senza un minimo di apparato iconografico, senza... (continua)
Bernart Bartleby 18/2/2016 - 11:03
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Khorakhané (A forza di essere vento)

Khorakhané (A forza di essere vento)
Dal blog Fabrizio De André in English

"Khorakhanè" is a song about the Romani people, who originated from India in the 14th century. Khorakhanè means lover of the Koran, and the Romanis of this song are a Serbian/Montenegran Islamic tribe. Due to the nomadic ways of Romani tribes, they are sometimes called "people of the wind." The first verse is the image of the conflict that Romanis feel about settling down to a perhaps easier life versus their impulse to keep moving. The second verse refers to several Romani practices: giving their children the names of people currently in power so as to win them over and gain the ability of passage across borders; hiding their jewels in loaves of bread to avoid having them discovered and taken; and marrying within the tribe to maintain social purity. The third verse presents an image of Romanis who have settled down (as is the case for the great majority... (continua)
KHORAKHANÉ (BY WAY OF BEING WIND)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/2/2016 - 08:48
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Le roi a fait battre tambour, ou La marquise empoisonnée

anonimo
Le roi a fait battre tambour, <i>ou</i> La marquise empoisonnée
Il re fa rullare i tamburi - La versione inglese di Dennis Criteser
Dal blog Fabrizio De André in English
THE KING MAKES THE DRUMS ROLL
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/2/2016 - 08:41
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99 Luftballons

99 Luftballons
semplicemente GRAZIE
giangà 18/2/2016 - 03:08
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Le cul entre deux chaises

Le cul entre deux chaises
Le cul entre deux chaises

Chanson française – Le cul entre deux chaises – Maurice Dulac – 1975

Texte : Jacqueline Sorano – Maurice Dulac

Il y a des chansons et en corollaire, des chanteurs et même, des chanteuses de ces chansons qu’on découvre bien longtemps après le moment de leur floraison et même qu’ils aient fini de la chanter. Mais, te souviens-tu précisément, de ceci :
« Longtemps, longtemps après que les poètes ont disparu,
Leurs chansons courent encore dans les rues. », que disait, chantonnait Trenet. C’est le cas de cette chanson de Jacqueline Sorano, interprétée par Maurice Dulac en 1975. Elle s’intitule « Le cul entre deux chaises », mais, à voir ton œil égrillard, je te précise tout de suite ce n’est pas le cul de la patronne.

Là Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête. C’est dommage, car comme tu le devines, j’aime beaucoup le cul de la patronne, c’est toujours pour moi,... (continua)
Je suis né sous le signe de la balance,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/2/2016 - 23:26
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A Good Man Is Hard to Find (Pittsburgh)

A Good Man Is Hard to Find (Pittsburgh)
(1982)
Registrata durante le sessioni di Born in the U.S.A. e pubblicata in seguito in Tracks (1998)

Bruce Springsteen told Mark Hagen in an interview published in Mojo Magazine in January 1999: "The late '70s and early '80s was the first time when literature and films began to be made about Vietnam. There was a subtext on a few earlier things, there was a movie called 'Who'll Stop The Rain' with Nick Nolte, but all of a sudden it began to become very directly addressed. It began with a strange experience when I was driving across the country and I stopped in Arizona at a chug store and I bought a book called 'Born On The Fourth Of July'. I drove on to Los Angeles, and was at this little motel sitting at the pool and a fella came up, started talking and introduced himself: Ron Kovic. I thought, I must have met this fella, his name sounds real familiar, and he said, 'I wrote a book called... (continua)
It's cloudy out in Pittsburgh, it's raining in Saigon
(continua)
17/2/2016 - 22:24
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Riturnella

anonimo
Riturnella
RONDINELLA
(continua)
inviata da Andrea 17/2/2016 - 22:00
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Riturnella

anonimo
Tu rìndina chi vai
(continua)
inviata da Andrea 17/2/2016 - 21:38
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Unità di Produzione

Unità di Produzione
Io credo che tra il Ferretti attuale e quello degli anni'80 ci siano moltissimi punti di discontinuità ( da filopalestinese a filoisraeliano, da antiamericano a sostenitore delle guerre di Bush al terrorismo, da cattolico libertario favorevole ad aborto e divorzio a cattolico tradizionalista che considera gli stessi crimini ecc.)..Ma ci sono anche punti di contatto, come il concetto di Patria, di un mondo con dei confini( GLF non è mai stato un comunista internazionalista), di identità.
E poi forse molti non sanno che GLF fino a vent'anni aveva le stesse idee di ora, si "convertì" al Comunismo dopo il trasferimento a Bologna e l'approdo a Lotta Continua. In Varie interviste ha parlato di un "ritorno a casa", come dire che le sue idee reali sono queste e quella comunista è stata solo una parentesi della sua vita che pure non rinnega. Ciauz :)
Rotolo 17/2/2016 - 16:44
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Custer

Custer
Chiederei agli Admins di dare un'occhiata al testo di questo brano...

A me sembra quasi che si tratti della dscrizione della cristiana dipartita da questo mondo del gen. Custer il quale, in punto di morte, fa un breve e per nulla esaustivo elenco dei suoi peccatucci (l'alito di birra?!? E i massacri di vecchi, donne e bambini???) per poi invocare il perdono e raccomandare l'anima al Signore...

Se fosse come dico, non credo proprio che questa possa essere considerata una CCG/AWS...
Bernart Bartleby 17/2/2016 - 15:29
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Girotondo

Girotondo
Risistemazione di un'immagine

Quest'immagine era stata apposta, all'indomani della strage di Parigi del 13 novembre scorso, su una pagina forse un po' troppo frettolosa dedicata a una canzone di un gruppo guidato da un "fan" delle armi a tutto spiano e di Donald Trump. Abbiamo pensato che non ci stesse per nulla bene, in quella pagina; è stata quindi risistemata dove, pensiamo, più gli compete.
CCG/AWS Staff 17/2/2016 - 13:40
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
CATALANO / CATALAN [3] Marina Rossell
da Cançons de la resistència (2015)

LILI MARLEEN
(continua)
17/2/2016 - 12:40
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
23b. Bella Ciao - Marina Rossel (Catalano)

Versione catalana di Marina Rossell con i Manel
da Cançons de la resistència (2015)

BELLA CIAO
(continua)
17/2/2016 - 12:35
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Versão catalã / Versione catalana / Catalan version / Version catalane / Kataloniankielinen versio: Marina Rossell

Versione catalana di Marina Rossell
da Cançons de la resistència (2015)
con Enric Montefusco

Grândola vila morena
(continua)
17/2/2016 - 12:29
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Hand-Loom Weaver’s Lament

Hand-Loom Weaver’s Lament
[1820s]
Testo scritto da John Grimshaw, tale dei dintorni di Manchester di cui non mi pare ci siano tracce precise nella Rete.
Sicchè l’ho attibuita ad Harry Boardman (1930–1987), folksinger del Lancashire, che nel 1964 la incise (con il titolo “The Hand-Loom Versus The Power-Loom) nel disco collettivo intitolato “New Voices”, con Maureen Craik e The Waterson Family
Sulla melodia della popolare “A-Hunting We Will Go”

Handloom weavers were generally poor but at least they had a measure of independence, whether they were itinerate or working at home in their own cottages. But with the coming of the Industrial Revolution and the machine-looms, their independence went and they had to crowd into factories under the eye of the overseer. This song relates to the period towards the end of the eighteenth century when the switchover from hand-weaving to power-weaving was taking place. It's printed... (continua)
You gentlemen and tradesmen that ride about at will,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 11:48

Farewell Address

anonimo
Farewell Address
[1842]
Ballata di anonimo autore inglese raccolta da John Bell, ricercatore folklorico e bibliotecario in Newcastle
Nel primo volume di una raccolta di broadsides conservata presso gli archivi dell’Università di Newcastle upon Tyne, Inghilterra.
Testo trovato sul sito del FARNE, Folk Archive Resource North East

Lament on the transportation of criminals to the colonies.

At the time this song was printed, the British penal code was extremely harsh. In the late eighteenth century Parliament had dramatically increased the number of capital offences and it was said that there were more executions annually in England than in all the rest of Europe. In Newcastle until well on into the second quarter of the nineteenth century, prisoners were hanged at Morpeth, Durham and Newcastle, before a great crowd of spectators, it being usual practice at Newcastle to hand over the body afterwards to the... (continua)
To their countrymen and friends, of all those unfortunate men who received their several sentences of transportation, at the Summer Assizes for the year 1842, by the judges on the Northern Circuit.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 10:34
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Truth Is

Truth Is
[2011]
Parole e musica di Gary Shearston (1939-2013), cantautore australiano.
Nell’album intitolato “Renegade”
Testo trovato sul sito dell’autore

Gary Shearston è morto nel 2013, ma ha avuto ancora tempo di realizzare quattro album dopo questo “Renegade”, dove il rinnegato è lui stesso che fa un bilancio della sua vita, un’esistenza piuttosto movimentata. Essere cantautore negli anni 60 – in Australia, come negli USA, come in Italia – significava spesso dare voce a delle istanze politiche, e anche Gary Shearston lo fece, schierandosi apertamente contro la guerra in Vietnam e la partecipazione dell’Australia a quell’aggressione americana, partecipando alle campagne in difese dei diritti degli aborigeni, prendendo posizione in favore del disarmo nucleare… Per queste sue posizioni Gary Shearston – che oltre tutto non aveva a difenderlo la notorietà di un John Lennon – pagò un prezzo piuttosto... (continua)
For a while, I forgot who I was,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 09:33
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Ruanda

Ruanda
E' morto l'ex segretario generale Onu, l'egiziano Boutros Ghali. Aveva 93 anni.

Lo chiamavano "Il Faraone", per via della sua alterigia e suscettibilità. Lui e la sua ONU furono tra i responsabili, diretti ed indiretti, delle tragedie di Bosnia e Ruanda.

Non che quelli che lo hanno preceduto (vedi Kofi Annan, la cui famiglia speculava sul già scandaloso embargo all'Iraq e sul programma americano "Oil For Food") e seguito (vedi l'attuale Ban Ki-moon, figura totalmente inutile) abbiano fatto molto meglio...

A parziale discolpa di tutti costoro, c'è da dire che non esiste un'organizzazione internazionale che possa anche solo minimamente determinare in meglio i destini dell'umanità, mai come ora soggetta soltanto ad un manipolo di ricchi potenti psicopatici assassini, tra i quali quelli dello Stato Islamico sono solo gli ultimi arrivati e nemmeno i più letali...
Bernart Bartleby 17/2/2016 - 08:31
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Eusko gudariak

Eusko gudariak
EUSKAL HERRIA: LIBERARE TUTTI!

(Gianni Sartori)

Toccando ferro, è probabile che il 1 marzo (un mese prima di quanto finora previsto) Arnaldo Otegi esca dalle galere spagnole dove è rinchiuso dall'ottobre 2009.
Era stato condannato ad una pena spropositata, anche dal punto di vista della legalità statuale, per “apologia di terrorismo”.
In sostanza:
1) aver partecipato ad una iniziativa a sostegno del prigioniero politico José Maria Sagardui;
2) aver definito il re di Spagna “capo dei torturatori”;
3) aver tentato, secondo l'accusa, di ricostituire l'organizzazione BATASUNA (v. l'operazione Bateragune).

DA BILBO....
A sostegno dei prigionieri baschi, il mese scorso (gennaio 2016) si sono tenute alcune grandi manifestazioni, in particolare a Bilbo (Paese basco sotto amministrazione spagnola) e Bayona (Paese basco sotto amministrazione francese, Iparralde): per il rispetto dei diritti... (continua)
Gianni Sartori 17/2/2016 - 08:09
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 settembre 2002
La version française de Riccardo Venturi et Joëlle Iannicelli
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 septembre 2002


La traduzione è dedicata a Oreste Scalzone
La traduction est dédiée à Oreste Scalzone
DANS MON HEURE DE LIBERTÉ
(continua)
inviata da Gaspard De La Nuit 17/2/2016 - 02:18
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Al ballo mascherato

Al ballo mascherato
La versione occitana dei Lou Tapage



Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
AL BALLO MASCHERATO
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 17/2/2016 - 02:05
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Tráva

Tráva
d’après la version italienne de Stanislava
d’une chanson tchèque – Tráva – Karel Kryl – 1965



Une chanson écrite par Kryl pendant son service militaire. On la présente comme une chanson contre la guerre en général, mais selon moi, dans la première strophe se trouve même une référence concrète à la guerre en Vietnam qui était en cours dans ces années-là ; y me fait penser l’image des « morti là dietro il canneto » [Comme on le verra la version française dit « là-bas dans les bambous » rejoignant sans barguigner l’avis de l'auteure de la version italienne]. Rákosí est une plante semblable à la canne de bambou qui est devenue une métaphore pour les Vietnamiens (peut-être seulement en tchèque ? ? ? je ne le sais pas…), apparemment justement aux temps de la guerre : certains la font remonter aux chapeaux ou aux maisons faites de ces plantes, d’autres soutiennent que les soldats vietnamiens se... (continua)
HERBE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/2/2016 - 22:46
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Tremori antichi

Tremori antichi
Mag Meg sarebbe Mario Magenta, ma non è sicuramente lui l’autore della musica perchè era un dirigente della Fonit Cetra e firmava al posto degli artisti non iscritti alla SIAE.
E’ più probabile che il compositore sia stato Martin Frederick Grice, che era appena subentrato a Ivano Fossati, il quale aveva scelto la carriera solista dopo “Dolce Acqua” del 1971.
Invece La Luce sta per Mauro la Luce, il paroliere storico dei Delirium.
Bernart Bartleby 16/2/2016 - 19:13
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Ballad of William White

Ballad of William White
[1966]
Parole di Katherine Faith Macky (1921-2006), conosciuta come Willow Macky, cantautrice neozelandese
Sulla melodia dell’ottocentesca The Wild Colonial Boy

Canzone inclusa nella prima edizione del “The Vietnam Songbook”, realizzata nel 1969 da Barbara Dane ed Irwin Silber (1925-2010), editore, scrittore, militante socialista e cofondatore “Sing Out!”

Testo trovato sul sito Raymond’s Folk Song Page curato da Raymond Crooke, che di ogni canzone offre anche una sua cover. Pure l’introduzione che segue è sua:

A few days ago I put up a song called "The Ballad of Bill White", by Glen Tomasetti, about an Australian teacher who was jailed as a conscientious objector to the Vietnam war. This is another song about the same story, written by a New Zealander, to the tune of "The Wild Colonial Boy", and published in Barbara Dane's and Irwin Silber's "The Vietnam Songbook" (1969). Macky is quoted... (continua)
There was a young Australian boy, his name was William White.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:54
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Canzone del padre

Canzone del padre
FIGLIO DELLA LAVANDAIA
di Riccardo Venturi

Salve. Mia madre faceva la lavandaia, ma non dovete pensare certo all'iconografia delle belle ragazze che lavano i panni al fiume tutte giulive e con gesti ariosi. Mia madre lavorava in una lavanderia industriale per parecchie ore al giorno, ed è morta. Accidenti se lo so, che è morta; innanzitutto perché era mia madre, e poi perché l'ho seppellita io, di persona, con le mie mani. A dire il vero, forse, qualcuno se la ricorderà questa storia, perché diversi anni fa è stata raccontata, con un certo successo, da un mio amico che allora aveva una trentina d'anni e faceva l'impiegato in ufficio pubblico, non mi ricordo se le poste o le imposte dirette, insomma qualcosa con “poste”. Lo dico subito: sono morto pure io e non ho fatto una gran bella fine, anche se sicuramente un po' insolita. Nemmeno al mio amico impiegato è andata granché bene; è andato... (continua)
16/2/2016 - 15:21
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The Army’s Appeal to Mothers

The Army’s Appeal to Mothers
TROVATA!!!

Thanks Mr. Raymond Crooke!

The Ballad of Bill White di Glen Tomasetti
Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:08
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The Ballad of Bill White

The Ballad of Bill White
[1968]
Parole e musica di Glen Tomasetti (1929-2003)
Il lato A di un 45” di questa oggi misconosciuta cantautrice australiana che negli anni 60 fu - prima ‎ancora di Eric Bogle - la voce più importante contro il coinvolgimento dell’Australia nella ‎guerra in Vietnam.‎
Testo trascritto da Raymond Crooke e contribuito – insieme alla cover - sul suo bel sito Raymond’s Folk Song Page. Anche l’introduzione che segue è di Raymond Crooke, cui il disco della Tomasetti fu regalato da uno zio quando era ragazzo.
Finora era stato possibile reperire in Rete solo il testo del brano sul lato B, The Army’s Appeal to Mothers

This song was released on an EP during the Vietnam war. The B side featured two songs, the better of which is the hard-hitting "The Army’s Appeal to Mothers", which was published in Barbara Dane's and Irwin Silber's "The Vietnam Songbook" (1969). However, this song, about a teacher... (continua)
In New South Wales there lives a man, a teacher young and true,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:05
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The Conscription Ramp

The Conscription Ramp
[1966]
Parole di Gary Shearston
La melodia è un adattamento della popolare inglese “The Derby Ram”
Nell’album intitolato “Gary Shearston Sings His Songs”
Testo trovato su YouTube come trascritto dal contributore, Artemis Fowl.


Canzone contro la coscrizione miliare voluta dal governo Australiano per sostenere la guerra americana in Vietnam.
Spesso infatti ci si dimentica che alcuni paesi mandarono in Indocina contingenti di soldati a sostegno degli USA. L’Australia, con 7.000 uomini, fu seconda soltanto alla Corea del Sud (48.000)…

“Perhaps this song, written a week after the announcement of conscription, anticipated the political and moral debates that were to come throughout Australia in following months. The tune is adapted from one of the fairly numerous Australian versions of an English folk song, The Derby Ram.”
(dalle note di copertina riportate sul sito dell’autore)
As I was walking down the street while on my twentieth birthday-oh!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2016 - 14:10




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