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Hand-Loom Weaver’s Lament

Hand-Loom Weaver’s Lament
[1820s]
Testo scritto da John Grimshaw, tale dei dintorni di Manchester di cui non mi pare ci siano tracce precise nella Rete.
Sicchè l’ho attibuita ad Harry Boardman (1930–1987), folksinger del Lancashire, che nel 1964 la incise (con il titolo “The Hand-Loom Versus The Power-Loom) nel disco collettivo intitolato “New Voices”, con Maureen Craik e The Waterson Family
Sulla melodia della popolare “A-Hunting We Will Go”

Handloom weavers were generally poor but at least they had a measure of independence, whether they were itinerate or working at home in their own cottages. But with the coming of the Industrial Revolution and the machine-looms, their independence went and they had to crowd into factories under the eye of the overseer. This song relates to the period towards the end of the eighteenth century when the switchover from hand-weaving to power-weaving was taking place. It's printed... (continua)
You gentlemen and tradesmen that ride about at will,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 11:48

Farewell Address

anonimo
Farewell Address
[1842]
Ballata di anonimo autore inglese raccolta da John Bell, ricercatore folklorico e bibliotecario in Newcastle
Nel primo volume di una raccolta di broadsides conservata presso gli archivi dell’Università di Newcastle upon Tyne, Inghilterra.
Testo trovato sul sito del FARNE, Folk Archive Resource North East

Lament on the transportation of criminals to the colonies.

At the time this song was printed, the British penal code was extremely harsh. In the late eighteenth century Parliament had dramatically increased the number of capital offences and it was said that there were more executions annually in England than in all the rest of Europe. In Newcastle until well on into the second quarter of the nineteenth century, prisoners were hanged at Morpeth, Durham and Newcastle, before a great crowd of spectators, it being usual practice at Newcastle to hand over the body afterwards to the... (continua)
To their countrymen and friends, of all those unfortunate men who received their several sentences of transportation, at the Summer Assizes for the year 1842, by the judges on the Northern Circuit.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 10:34
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Truth Is

Truth Is
[2011]
Parole e musica di Gary Shearston (1939-2013), cantautore australiano.
Nell’album intitolato “Renegade”
Testo trovato sul sito dell’autore

Gary Shearston è morto nel 2013, ma ha avuto ancora tempo di realizzare quattro album dopo questo “Renegade”, dove il rinnegato è lui stesso che fa un bilancio della sua vita, un’esistenza piuttosto movimentata. Essere cantautore negli anni 60 – in Australia, come negli USA, come in Italia – significava spesso dare voce a delle istanze politiche, e anche Gary Shearston lo fece, schierandosi apertamente contro la guerra in Vietnam e la partecipazione dell’Australia a quell’aggressione americana, partecipando alle campagne in difese dei diritti degli aborigeni, prendendo posizione in favore del disarmo nucleare… Per queste sue posizioni Gary Shearston – che oltre tutto non aveva a difenderlo la notorietà di un John Lennon – pagò un prezzo piuttosto... (continua)
For a while, I forgot who I was,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2016 - 09:33
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Ruanda

Ruanda
E' morto l'ex segretario generale Onu, l'egiziano Boutros Ghali. Aveva 93 anni.

Lo chiamavano "Il Faraone", per via della sua alterigia e suscettibilità. Lui e la sua ONU furono tra i responsabili, diretti ed indiretti, delle tragedie di Bosnia e Ruanda.

Non che quelli che lo hanno preceduto (vedi Kofi Annan, la cui famiglia speculava sul già scandaloso embargo all'Iraq e sul programma americano "Oil For Food") e seguito (vedi l'attuale Ban Ki-moon, figura totalmente inutile) abbiano fatto molto meglio...

A parziale discolpa di tutti costoro, c'è da dire che non esiste un'organizzazione internazionale che possa anche solo minimamente determinare in meglio i destini dell'umanità, mai come ora soggetta soltanto ad un manipolo di ricchi potenti psicopatici assassini, tra i quali quelli dello Stato Islamico sono solo gli ultimi arrivati e nemmeno i più letali...
Bernart Bartleby 17/2/2016 - 08:31
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 settembre 2002
La version française de Riccardo Venturi et Joëlle Iannicelli
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 septembre 2002


La traduzione è dedicata a Oreste Scalzone
La traduction est dédiée à Oreste Scalzone
DANS MON HEURE DE LIBERTÉ
(continua)
inviata da Gaspard De La Nuit 17/2/2016 - 02:18
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Tráva

Tráva
d’après la version italienne de Stanislava
d’une chanson tchèque – Tráva – Karel Kryl – 1965



Une chanson écrite par Kryl pendant son service militaire. On la présente comme une chanson contre la guerre en général, mais selon moi, dans la première strophe se trouve même une référence concrète à la guerre en Vietnam qui était en cours dans ces années-là ; y me fait penser l’image des « morti là dietro il canneto » [Comme on le verra la version française dit « là-bas dans les bambous » rejoignant sans barguigner l’avis de l'auteure de la version italienne]. Rákosí est une plante semblable à la canne de bambou qui est devenue une métaphore pour les Vietnamiens (peut-être seulement en tchèque ? ? ? je ne le sais pas…), apparemment justement aux temps de la guerre : certains la font remonter aux chapeaux ou aux maisons faites de ces plantes, d’autres soutiennent que les soldats vietnamiens se... (continua)
HERBE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/2/2016 - 22:46
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Tremori antichi

Tremori antichi
Mag Meg sarebbe Mario Magenta, ma non è sicuramente lui l’autore della musica perchè era un dirigente della Fonit Cetra e firmava al posto degli artisti non iscritti alla SIAE.
E’ più probabile che il compositore sia stato Martin Frederick Grice, che era appena subentrato a Ivano Fossati, il quale aveva scelto la carriera solista dopo “Dolce Acqua” del 1971.
Invece La Luce sta per Mauro la Luce, il paroliere storico dei Delirium.
Bernart Bartleby 16/2/2016 - 19:13
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Ballad of William White

Ballad of William White
[1966]
Parole di Katherine Faith Macky (1921-2006), conosciuta come Willow Macky, cantautrice neozelandese
Sulla melodia dell’ottocentesca The Wild Colonial Boy

Canzone inclusa nella prima edizione del “The Vietnam Songbook”, realizzata nel 1969 da Barbara Dane ed Irwin Silber (1925-2010), editore, scrittore, militante socialista e cofondatore “Sing Out!”

Testo trovato sul sito Raymond’s Folk Song Page curato da Raymond Crooke, che di ogni canzone offre anche una sua cover. Pure l’introduzione che segue è sua:

A few days ago I put up a song called "The Ballad of Bill White", by Glen Tomasetti, about an Australian teacher who was jailed as a conscientious objector to the Vietnam war. This is another song about the same story, written by a New Zealander, to the tune of "The Wild Colonial Boy", and published in Barbara Dane's and Irwin Silber's "The Vietnam Songbook" (1969). Macky is quoted... (continua)
There was a young Australian boy, his name was William White.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:54
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The Army’s Appeal to Mothers

The Army’s Appeal to Mothers
TROVATA!!!

Thanks Mr. Raymond Crooke!

The Ballad of Bill White di Glen Tomasetti
Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:08
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The Ballad of Bill White

The Ballad of Bill White
[1968]
Parole e musica di Glen Tomasetti (1929-2003)
Il lato A di un 45” di questa oggi misconosciuta cantautrice australiana che negli anni 60 fu - prima ‎ancora di Eric Bogle - la voce più importante contro il coinvolgimento dell’Australia nella ‎guerra in Vietnam.‎
Testo trascritto da Raymond Crooke e contribuito – insieme alla cover - sul suo bel sito Raymond’s Folk Song Page. Anche l’introduzione che segue è di Raymond Crooke, cui il disco della Tomasetti fu regalato da uno zio quando era ragazzo.
Finora era stato possibile reperire in Rete solo il testo del brano sul lato B, The Army’s Appeal to Mothers

This song was released on an EP during the Vietnam war. The B side featured two songs, the better of which is the hard-hitting "The Army’s Appeal to Mothers", which was published in Barbara Dane's and Irwin Silber's "The Vietnam Songbook" (1969). However, this song, about a teacher... (continua)
In New South Wales there lives a man, a teacher young and true,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:05
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The Conscription Ramp

The Conscription Ramp
[1966]
Parole di Gary Shearston
La melodia è un adattamento della popolare inglese “The Derby Ram”
Nell’album intitolato “Gary Shearston Sings His Songs”
Testo trovato su YouTube come trascritto dal contributore, Artemis Fowl.


Canzone contro la coscrizione miliare voluta dal governo Australiano per sostenere la guerra americana in Vietnam.
Spesso infatti ci si dimentica che alcuni paesi mandarono in Indocina contingenti di soldati a sostegno degli USA. L’Australia, con 7.000 uomini, fu seconda soltanto alla Corea del Sud (48.000)…

“Perhaps this song, written a week after the announcement of conscription, anticipated the political and moral debates that were to come throughout Australia in following months. The tune is adapted from one of the fairly numerous Australian versions of an English folk song, The Derby Ram.”
(dalle note di copertina riportate sul sito dell’autore)
As I was walking down the street while on my twentieth birthday-oh!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2016 - 14:10
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Il bombarolo

Il bombarolo
Dal blog Fabrizio de André in English

Upon his return to the dream, the worker has the clear idea of how to vent his rage: make a bomb and launch it against the powers that have disappointed him. According to the liner notes: "The worker knows what to do, where to go, who to hit and why. He goes straight to the Parliament to throw a real bomb and to kill real people, but his ability was only a dream: the bomb rolls down towards a magazine kiosk. His true defeat might be in seeing on all the newspaper covers the face of his fiancée, who decided to leave him after his actions. The bomber remains truly alone." - Dennis Criteser
THE BOMBER
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:44
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Sogno numero due

Sogno numero due
Dal blog Fabrizio de André in English

The worker continues to dream, but now in court presumably after having been arrested for throwing the bomb. But the judge informs him that the bourgeois powers are in the know of his acts, and accusations of murder are transformed into thanks for having eliminated old remnants that were bothering power itself, which now has found another way of governing. The worker correctly used the instruments of law, and his gesture was nothing other than a search for personal power. He is welcomed, and his own liberty is placed at his disposal. - Dennis Criteser
DREAM #2
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:38
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Hemmige

Hemmige
d’après la version italienne de Rob le Svizzero – Rob le Suisse d’une
Chanson en Bärndüdsch (alémanique bernois) – Hemmige – Mani Matter – 1970



Une chanson tellement fameuse qu’elle a été reprise par la plupart des principaux chanteurs suisses. On notera particulièrement l’interprétation de Stephan Eicher
Quand Eicher la chante en Suisse romande de langue française, le public est désormais capable de la chanter dans l’impossible allemand bernois.

Décidément, R.V. a raison quand il affirme que le Schwyzertüütsch, et a fortiori, le Bärndüdsch, version bernoise du précédent, est une langue impossible ou presque qui n’est pas né dedans.

On connaît ça ailleurs, dit Lucien l’âne en souriant des yeux. Ce n’est pas spécifique aux langues suisses alémaniques. En fait, c’est même assez général. Que sait-on, toi et moi de la quasi-totalité des 142 langues utilisées jusqu’à présent dans les Chansons... (continua)
APPRÉHENSIONS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2016 - 22:59
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Non più andrai farfallone amoroso

Non più andrai farfallone amoroso
Scusate, vorrei soltanto sapere se le mie intuizioni incirca il significato che sia iscritto nel nome del principale e eponimo protagonista dell'opera sono giustificate. I dizionari dicono barbiere... cosa rasava allora???
Se ho ragione, quel francese era un genio, allora : D
Saludski

https://www.youtube.com/watch?v=TLb6L2KrQYQ
krzyś 15/2/2016 - 21:26
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The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York

Traduzione di Angelo Branduardi da "Così è se mi pare" (2010)
The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York
Voce femminile: Fawzia Selama
FAVOLA DI NATALE A NEW YORK
(continua)
inviata da dq82 15/2/2016 - 14:01
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Taita Atahualpa

Taita Atahualpa
[1987?]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco dal vivo “Ángel Parra en Alemania” pubblicato nel 1988.
Una canzone, precisamente un “huayno” dedicato al grande Atahualpa Yupanqui che nel 1992 Parra ebbe la fortuna di cantare proprio davanti al suo maestro, nel corso di un concerto congiunto a Zurigo. Era l’8 febbraio del 1992 e il payador argentino si sarebbe spento poche settimane dopo, il 23 maggio.
Quello con Parra fu “El último recital” di Atahualpa Yupanqui.
Taita Atahualpa me lo enseñó:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2016 - 22:12
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
A Bologna , nella biblioteca comunale delle Lame , in via Marco Polo , fuori Porta Lame , dopo l'anno 2000 e' stato fondato l' imponente archivio storico-musicale del "Canzoniere delle Lame". E' visitabile solo su appuntamento. Contiene circa duemila libri , dischi , cassette , documenti , ecc. sul tema "musica politica di tutto il mondo". Contiene anche varie versioni di "Bella Ciao", raccolte ai festival mondiali della canzone politica che si tengono ogni anno alla fine di febbraio a Berlino Est , con gruppi di tutto il mondo. Questo festival esiste tuttora. Info presso la biblioteca comunale delle Lame di Bologna.
ginestri gianfranco del canzoniere delle lame di bologna 14/2/2016 - 22:08
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El forastero

El forastero
Sul nuovo sito della Fundación Atahualpa Yupanqui il testo de "El Forastero" compare nella raccolta di poesie "Payador Perseguido" del 1965 con il titolo "Hermanito del mundo".

In ogni caso, la canzone andrebbe datata almeno al 1965, non certo al 1992...
Bernart Bartleby 14/2/2016 - 21:37
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Dulce Et Decorum Est

Dulce Et Decorum Est
DULCE ET DECORUM EST
(continua)
inviata da Bartleby + CCG Staff 14/2/2016 - 16:39
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Fly Over

Fly Over
imagine a time, where there's no war and enter a place near the heart
(continua)
inviata da Zoran Krga 14/2/2016 - 09:07
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I'm Your Captain (Closer to Home)

I'm Your Captain (Closer to Home)
Una delle più famose (e belle) canzoni dei Grand Funk Railroad, racconta del capitano di una nave che, nel corso di un viaggio, è caduto ammalato e, forse nel delirio della febbre, teme di perdere il comando, che la sua sua nave gli sia sottratta, o che addirittura la sua ciurma si stia per ammutinare, o che l’imbarcazione sia attaccata da nemici, da pirati... Teme, in definitiva, di essere alla fine del suo viaggio terreno e di non poter riportare la pelle in salvo a casa...

Una canzone onirica o, meglio, lisergica, come era quasi d’obbligo in quegli anni...

E infatti molti ne hanno interpretato il significato come un “viaggio allucinante”, moderna Odissea omerica scaturita dall’LSD... Altri invece hanno ritenuto che “I'm Your Captain” abbia a che fare con la guerra in Vietnam... Senza voler abbracciare l’interpretazione, a mio avviso molto forzata, che il capitano sia Nixon che stava... (continua)
Bernart Bartleby 13/2/2016 - 23:42




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