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Percorso Contro il Nucleare

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Antinature

Antinature
[1987]
Scritta da Tim Gane e Malcolm Eden
In “I Am a Wallet”, album d’esordio di questa band inglese che, purtroppo, ebbe breve vita.

E’ noto che dalla seconda metà degli anni 50 e fino al 1963 il governo britannico condusse esperimenti nucleari nell’area di Maralinga, nell’Australia meridionale, dove vennero esplosi sette ordigni atomici. Meno noto il fatto che scienziati e militari inglesi valutarono anche la possibilità che alcuni esperimenti si svolgessero sul suolo patrio, precisamente nella zona di Wick, nelle Highlands scozzesi. Poi fu deciso che il clima locale non era favorevole perché troppo piovoso: ovviamente la valutazione non teneva in considerazione gli inevitabili e gravi danni all’uomo e all’ambiente, ma solo l’efficienza dei rilievi strumentali.

Anche se risparmiate dalla bomba, le Highlands vennero comunque disseminate di centrali nucleari e di stabilimenti per lo sviluppo... (continua)
Antinature
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2015 - 15:22
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Contro

Contro
tantissimi "CONTRO",per un solo "a favore",LIBERTA'!Nomadi si nasce...
davide 12/9/2015 - 13:38

The Shelter Diggers

The Shelter Diggers
[1962]
Parole di Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Sulla melodia di Buffalo Skinners, canzone del 1873 che divenne in seguito celebre nella versione, originale nel testo, di Woody Guthrie (ancora mancante sulle CCG/AWS, sicchè provvederò quanto prima)
Testo pubblicato su Broadside #4, metà aprile 1962

Come nell’originaria “Buffalo Skinners”, anche qui un gruppo di giovani disoccupati viene ingaggiato da un datore di lavoro. Là era un commerciante di pelli, qui è un milionario che vuole farsi costruire un rifugio anti atomico duecento piedi sotto terra. Gli operai si rendono subito conto della difficoltà del lavoro (per esempio, scavando tranciano un cavo elettrico e... (continua)
I found myself in Brooklyn in the year of sixty two
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/8/2015 - 13:18
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Radioactive Eskimo

Radioactive Eskimo
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
Hooray! I'm a radioactive eskimo with a radioactive mother
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 11:26
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Four Minutes

Four Minutes
[1987]
Parole e musica di Roger Waters
Da “Radio K.A.O.S.”, secondo album solista di Roger Waters, un concept album che racconta le vicende di un ragazzo gallese diversamente abile, Billy, che grazie alle sue particolari capacità telepatiche scoprirà il modo di collegarsi mentalmente ad una stazione radio di Los Angeles e a dare il segnale di lancio a tutte le basi missilistiche del pianeta che si distruggeranno a vicenda, liberando il mondo dall'oppressione militare.

Four-Minute Warning” era il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.
[Billy:] Four minutes and counting.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 11:34
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Four-Minute Warning

Four-Minute Warning
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl




Four-Minute Warning” è il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.

La Guerra Fredda ed il terrore nucleare (!) sono rimasti impressi nella cultura popolare inglese fino ai giorni nostri e ai “4 minuti” hanno fatto riferimento molti artisti nelle loro canzoni, dai Chaos UK a Roger Waters, da Brian Eno ai Radiohead.
Si veda anche, già presente sul sito, Four Minutes to Midnight.
Estimation of distance and effect were taken from a small report in The Guardian. The places are in and around London.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 10:34
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The Vandals

The Vandals
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
The wind is so hot and it blows with such fury
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2015 - 09:26
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Nella Francia

Nella Francia
2015
Carroarmato Vol. Unougualeazero
Egregi nuclearisti in doppio petto
(continua)
inviata da dq82 23/7/2015 - 10:56
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一握り人の罪

一握り人の罪
[2014]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Ōyama Taiki /大山泰輝
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
昔、海辺の小さな寂れかけてた村に
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 10:11

F.A.P.P. フクシマ・アトミック・パワー・プラント [Fukushima Atomic Power Plants]

F.A.P.P. フクシマ・アトミック・パワー・プラント [Fukushima Atomic Power Plants]
[2012]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Shibayama Kazuhiko /柴山和彦
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
太陽と放射線、冷たいね
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 09:52
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今こそ流れを変える時 (Now's the Time to Change)

今こそ流れを変える時 (Now's the Time to Change)
[2013]
Nell’album intitolato “Imakoso” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
今逃げるのかよ どこへ行くのか
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2015 - 08:38

Hiroshima (Never Again)

Hiroshima (Never Again)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs


Hiroshima, Hiroshima
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2015 - 14:43
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Il nucleare lo vogliamo no!

Il nucleare lo vogliamo no!
Dato che non esiste una pagina su Le tre bandiere, faccio un commento qui.

Di questo canto si ascoltava anche una versione che, in polemica con socialisti, socialdemocratici, riformisti, etc., tra la seconda e la terza strofa della versione originale (tra la bandiera bianca e la rossa) inseriva una bandiera rosa, così:

Bandiera rosa la vogliamo: No!
Perchè è il simbolo di chi riposa
Bandiera rosa la vogliamo: No!

Infine, a me è capitato di ascoltare, nel corso degli anni Ottanta/primi Novanta, e in almeno due o tre distinte occasioni, una settaria strofa anti-Verdi (i Verdi del "Sole che ride"), cantata da militanti/funzionari del PCI/Rifondazione:

Bandiera verde la vogliamo: No!
Perchè è il simbolo di quattro merde
Bandiera verde la vogliamo: No!

In anni più recenti, la versione con la bandiera verde verrà usata - più appropriatamente - contro la Lega di Bossi.
L.L. 8/5/2015 - 14:38
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Un riparo per noi

Un riparo per noi
In quegli anni ,non c'era internet e le informazioni giravano a fatica,autori italiani andavano a Londra compravano un po' di 45 gg e nella speranza che quel gruppo o brano non arrivasse mai in Italia se lo accreditavano come proprio.Ricky Hianco ci ha fatto più' di una trasmissione sui plagi .questo è uno dei piu' eclatanti .Nel primo 33 giri dei Pooh c'è un brano che non ha autori ma mi pare fosse o dei KINKS O DEGLI WHO.
Daniele Pacchioni 28/12/2014 - 11:26
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Au bord de la rivière

Au bord de la rivière
[1977]
Parole e musica di Michel Bühler
Nell’album intitolato “Ici”
De bon matin je suis allé
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 14:59
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Verbrannte Erde in Deutschland

Verbrannte Erde in Deutschland
[1965]
Parole di Fasia Jansen e Gerd Semmer (1919-1967), poeta, giornalista e traduttore, considerato il “padre della canzone di protesta tedesca”
Musica di Fasia Jansen

Una delle canzoni più celebri del movimento pacifista e antimilitarista tedesco degli anni 60.
L’annuale Ostermarsch, Marcia di Pasqua, è dal 1964 un appuntamento fisso del movimento.
La canzone è presente, interpretata dalla stessa Fasia Jansen e i Fratelli Konrads (?), nel disco compilativo “Il Canzoniere Internazionale dei Ribelli - International Songbook Of Revolutionary Songs” edito in Italia nel 1972 per i tipi de I Dischi Dello Zodiaco.
Feuer! Vorsicht, man legt Feuer –
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2014 - 09:55
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Human Error

Human Error

USA, OBAMA RILANCIA LE ARMI NUCLEARI: 1.000 MILIARDI IN 30 ANNI
Il New York Times rivela: cambio di rotta del presidente Nobel per la pace.

Da Lettera43, 22 Settembre 2014

Gli Usa starebbero portando avanti un programma atomico che nei prossimi tre decenni potrebbe arrivare a toccare investimenti per mille miliardi di dollari. L'indiscrezione, riportata sulle pagine del New York Times, ha del clamoroso soprattutto in relazione alla campagna per un mondo libero dal nucleare della quale il presidente americano Barack Obama ha fatto degli obiettivi principali della politica di difesa americana e che gli è valsa il premio Nobel per la pace.

CAMBIO DI ROTTA PER L'ESCALATION DI CRISI GEOPOLITICHE.
Se il piano originale dell'amministrazione Obama, ha spiegato il quotidiano, prevedeva un rinnovo modesto dell'arsenale nucleare Usa per favorire nuovi trattati di pace, l'escalation delle crisi... (continua)
Bernart Bartleby 23/9/2014 - 10:02
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もんじゅ / Monju

もんじゅ / Monju
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su (Japanese) Protest Songs (in japanese)

La centrale nucleare di Monju si trova presso Tsuruga nella Prefettura di Fukui, sulle coste del Mar del Giappone.

Inaugurata nel 1995, fu subito chiusa a causa di una fuga di sodio radioattivo dal circuito primario. Da allora la centrale di Monju è stata sottoposta a continui controlli e adeguamenti ma, benchè il riavvio sia stato annunciato a più riprese a partire dal 2000, continua a restare chiusa, sia perché ancora nel 2012 e nel 2013 si sono verificati diversi malfunzionamenti, sia anche perché nel 2013 i sismologi hanno annunciato che nell’area di Tsuruga esiste il grosso rischio di un terremoto devastante, di 7.4° o superiore…
Vi immaginate i rischi e i costi che centrali come quella di Monju hanno avuto e continuano ad avere per la collettività?
モンジュをモンジュをモンジュを止めよう
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2014 - 11:44

原発小唄 / Genpatsu kouta

原発小唄 / Genpatsu kouta
[1986]
Questa “Canzoncina della centrale nucleare” fu scritta all’indomani del disastro di Černobyl' da questo importante esponente della scena folk rock giapponese degli anni 70, attivo fin dal 1967.
Testo trovato su (Japanese) Protest Songs (in japanese)
みなさん御存知でしょうか
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2014 - 11:42




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