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Autore Stormy Six

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L'apprendista

L'apprendista
[1977]
Dall’album “L’apprendista”

E’ di questi giorni l’accordo sulla nuova disciplina dell’apprendistato che tutti, CGIL compresa, salutano come cosa buona… Mah, non finirà magari che gli “imprenditori” sfuggirano alle nuove garanzie ricorrendo di meno all’apprendistato e di più agli stages e ai tirocini formativi con cui possono continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle di chi cerca lavoro?
Nell'anno della truffa
(continua)
inviata da Bartleby 3/8/2011 - 14:47
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La manifestazione

La manifestazione
[1972]
Album “L’unità”
Sulla strada, alla manifestazione
(continua)
inviata da The Lone Ranger 21/7/2010 - 13:31
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Palestina!

Palestina!
[1973]
Dal repertorio dei gruppi della Commissione Artistica del Movimento Studentesco milanese, cui apparteneva anche Umberto Fiori, componente e autore degli Stormy Six, poi poeta, insegnante e saggista.
Testo trovato su Il Deposito.
Laggiù nel Medioriente, come un bufalo ferito
(continua)
inviata da The Lone Ranger 21/7/2010 - 12:52
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Il barbiere

Il barbiere
[1977]
Album “L’apprendista”

Testo trovato su testiprogressiveitaliano.blogspot.com

Una canzone su quando di naja si poteva anche impazzire, o morire… una canzone che, a tratti, ricorda molto la splendida Emigrato su in Germania di Gianni Nebbiosi.
Elementare misura d'igiene,
(continua)
inviata da The Lone Ranger 20/7/2010 - 08:22
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The Leaving Of Belfast

The Leaving Of Belfast
ragazzi, come non citare dal bellissimo 'Guarda giù dalla pianura' la versione degli Stormy Six, intitolata Leaving Belfast Town?
E' stupenda, come le più belle ballate irlandesi!!!
Stefano Tortelli 28/2/2010 - 02:04
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Il mondo è pieno di gente

Il mondo è pieno di gente
1967

Si ascolta "Il mondo è pieno di gente" sul lato B del primo vinile degli Stormy Six, lontano 1967. Mi sento in dovere di aggiungerla, visto che ero convintissimo già esistesse nell'archivio.
Perché? Perché "se la gente si uccide per le strade / è perché cerca soltanto / qualche novità." E se la gente cerca soltanto qualche novità, è perché è tutta mediocre, conformista, sfiduciata. Perché?...
È un complotto di disumanizzazione. Non siamo persone, bensì un più generico e asettico "gente", componente fondamentale della catena di montaggio.
La canzone si riferisce alla "buona società", che coincide con la classe egemone (se non sei egemone, non sei buono)... e se gli capita organizza una guerra come una festa di paese, tanto per passare del tempo e cercare qualcosa di nuovo.
Il mondo è pieno di gente
(continua)
inviata da ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 29/12/2008 - 12:57
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
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Stalingrado - Milano - Baghdad

Stalingrado - Milano - Baghdad
Marzo 2003
Compilation autoprodotta "Resisto!"

Rifacimento del pezzo degli Stormy Six, Stalingrado, con inserzione di una strofa de La Fabbrica. Composto a Milano nel marzo 2003 dal collettivo Microplatform e dedicata a Davide Cesare Dax.
Brano presente sulla compilation autoprodotta "Resisto!" a sostegno della figlia di Dax.

Nella notte fra il 16 e il 17 marzo 2003 moriva Davide “Dax” Cesare, militante del Centro Sociale O.R.So (“Officina di Resistenza Sociale”) di Milano. Era da poco uscito, assieme ad alcuni compagni, da un bar del quartiere ticinese. Fuori, ad aspettare i ragazzi, un paio di neofascisti armati di coltelli, spalleggiati da un terzo elemento più anziano. Si scoprirà solo in seguito che i due giovani sono fratelli e che l’uomo è il loro padre; si tratta rispettivamente di Federico, Mattia e Giorgio Morbi (28,17 e 54 anni all’epoca del fatto). L’aggressione dei neofascisti... (continua)
Quando ci sono le botte, si prendono e si danno.
(continua)
inviata da Microplatform 3/6/2008 - 04:43
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Brother, Did You Weep?

Brother, Did You Weep?
[1967]
Lyrics and Music by Ewan McColl
Testo e musica di Ewan McColl

Si tratta di una canzone interpretata da molti gruppi che voleva testimoniare l’impegno di solidarietà col popolo vietnamita da parte degli artisti folk britannici. Venne interpretata anche dallo International Folk Group e dagli Stormy Six, in Italia. [Paolo Sollier dalla ML “Bielle”]
Disc of sun in the belching smoke,
(continua)
inviata da Paolo Sollier
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Arrivano gli americani

Arrivano gli americani
[1975]
Testo e musica degli Stormy Six
Lyrics and music by Stormy Six
Ora e sempre: Resistenza!
Now and Always: Resistance!
Maintenant et Toujours: Résistance!
Τώρα και πάντα: Αντίσταση!

Anni caldi questi. Siamo a metà degli anni settanta ed esattamente nel ’75 esce questo disco che è il più bell’esempio di “musica politica” mai prodotto in Italia. L'album “Un biglietto del tram” è il primo vero album decisamente originale e con forti contenuti politici degli Stormy Six. Forse è storia o forse è leggenda che a Milano alcune frange del “movimento” abbiano accusato gli Stormy Six di deviazionismo, la colpa: incidere dischi e, soprattutto, venderli! Questo è stato lo scotto di una notorietà costruita concerto dopo concerto, piazza dopo piazza. La grandezza di questo “progetto” è stata nella capacità di saper raccontare attraverso le “immagini”, un’Italia in guerra.

Il disco apre con... (continua)
Le statue sudano sangue, parlano dentro le chiese,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Gianfranco Mattei

Gianfranco Mattei
[1975]
Testo e musica degli Stormy Six
Lyrics and music by Stormy Six
Ora e sempre: Resistenza!
Now and Always: Resistance!
Maintenant et Toujours: Résistance!
Τώρα και πάντα: Αντίσταση!

Anni caldi questi. Siamo a metà degli anni settanta ed esattamente nel ’75 esce questo disco che è il più bell’esempio di “musica politica” mai prodotto in Italia. L'album “Un biglietto del tram” è il primo vero album decisamente originale e con forti contenuti politici degli Stormy Six. Forse è storia o forse è leggenda che a Milano alcune frange del “movimento” abbiano accusato gli Stormy Six di deviazionismo, la colpa: incidere dischi e, soprattutto, venderli! Questo è stato lo scotto di una notorietà costruita concerto dopo concerto, piazza dopo piazza. La grandezza di questo “progetto” è stata nella capacità di saper raccontare attraverso le “immagini”, un’Italia in guerra.

Il disco apre con... (continua)
Nella soffitta in via Giulia c'e' un viavai:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Per i morti di Reggio Emilia

Per i morti di Reggio Emilia
[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
Interpretata anche da: Stormy Six, Canzoniere delle Lame, Maria Carta, Modena City Ramblers, Francesco Guccini



Il giugno-luglio 1960 è segnato da una grave crisi politica che scuote l'Italia: Fernando Tambroni, democristiano, forma un governo monocolore sostenuto dal Msi. È l'"anticamera" di un colpo di stato di destra nel nostro paese.
Il 28 giugno '60 si tiene a Genova una imponente manifestazione popolare antifascista; il 30 un nuovo corteo cittadino viene affrontato dalla polizia, e negli incidenti rimangono feriti 83 manifestanti.
La proposta antifascista si diffonde in altre città e il governo Tambroni sceglie la linea dura per fronteggiare e reprimere il dilagare delle manifestazioni di piazza.
Il 6 luglio 1960 a Roma, a Porta San Paolo, la polizia reprime un corteo antifascista, ferendo alcuni deputati socialisti e comunisti; ma... (continua)
Compagno cittadino, fratello partigiano,
(continua)




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